Ero in classe. Stavo seguendo la lezione. Il mio compagno di banco? Beh, soltanto una parola: odioso.  Si chiamava Louis Tomlinson. Era il ragazzo pių carino della scuola. Peró era antipatico quanto era bello. Se la tirava come non mai ma era da tutti bene accetto, mentre io ero quasi sempre con i miei soliti 3 amici: Sharon, Maria e Connor. Stavamo sempre insieme.  Ma torniamo a noi, stavo prendendo gli appunti di scienze quando Louis mi dice:" Allora? Facciamo a casa tua alle 16:00?". Io mi giro di scatto e dico:" Scusami?". Lui mi guarda e sorridendo dice che era da qualche giorno che lo guardavo e che aveva visto benissimo che mi interessava . Io mi volto, "con delle persone del genere non vale la pena nemmeno perderci del tempo!". Percepisco che lui ci č rimasto un pó male, ma resto in silenzio. Non volevo parlare con lui, ne tantomeno scusarmi. Era un ragazzo cosė pieno di se che non si sarebbe nemmeno accorto delle mie parole.  Non parlai per tutta l'ora. Ecco che suona la campanella, preparo la cartella ed esco dall'aula in compagnia dei miei fidati amici di sempre. Parliamo per un pó, poi mi allontano da loro e mi dirigo verso il mio armadietto. Cerco di aprirlo, ma non mi riesce:" si inceppa sempre, che palle! Oggi č proprio una giornata di merda!" Ecco che vedo arrivare Louis, con tutto il suo egoismo. Mi si avvicina, mi sorride e mi apre l'armadietto. Poi mi dice:" ora devi scusarti con me due volte". "Non ho intenzione di scusarmi con te, ne per ora ne per oggi in classe" dico io. Lui continua a fissarmi e mi fa la faccia da cucciolo e mi dice:" Dai! Almeno un piccolo 'mi dispiace'!". " Fanculo Tomlinson, sparisci!" A quelle parole lui si rassegna e va via. In quel momento mi venne uno strano morso allo stomaco, cosė fui costretta da questo strano sentimento a chiedergli scusa. Cosė lo chiamai e gli dissi che mi dispiaceva. Lui mi guardó con una nuova espressione, mai vista sulla sua faccia. A quel punto mi spinse delicatamente contro gli armadietti, mi prese le mani e mi disse guardandomi con quei suoi occhioni azzurri:" Ascolta Brit, io ti amo. Ti ho sempre amata. Questo tuo fare cosė acido e scontroso nei miei confronti mi fa stare cosė male che l'unico modo per far scomparire questo dolore č essere sempre simpatico con tutti, far sempre colpo sulle ragazze. E ci riesco, ma evidentemente non con te. Non sono mai riuscito a farmi dire qualcosa di gentile da te, tranne oggi. Ed č proprio per questo motivo, per quel tuo ' mi dispiace' cosė sincero che proprio ora ti dico queste cose. Ovviamente non mi aspetto che tu mi dica di si, o che mi ami o altre cose di questo genere visto la tua antipatia nei miei confronti". Mentre lui continuava a dire queste parole io gli misi le mani sulle spalle, lo guardai negli occhi e lo stoppai. Lui mi guardó incredulo e lo baciai. Fu spontaneo, un bacio naturale e cosė dolce che da quel momento cambiammo completamente atteggiamento l'uno nei confronti dell'altro.