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Autore: AlyssFleur12    02/11/2006    12 recensioni
La prima volta che ti ho visto? La vera prima volta è stato al primo anno, eri insieme a tutti i tuoi amici serpeverde e io non ti ho neanche considerato, pensando che tu fossi come loro, discriminatorio e altezzoso. Ma, beh, la prima volta che ti ho visto, intendo visto come si vede un possibile amico, una persona con cui si potrebbe anche fare due parole, è stato alla fine dello scorso anno...
Nonostante il titolo ricordi una canzone che ispira deprimenza, questa fanfiction è solo una commediola romantica… in ogni caso penso mi sia uscita bene, o forse sono troppo piena di me. Grazie per tutti i complimenti che mi fate, mi date una grandissima energia! Questa oneshot è dedicata appunto Malfoy_lover che mi ha chiesto di scrivere una Blaise/Hermione romantica…
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante il titolo ricordi una canzone che ispira deprimenza, questa fanfiction è solo una commediola romantica… in ogni caso penso mi sia uscita bene, o forse sono troppo piena di me. Grazie per tutti i complimenti che mi fate, mi date una grandissima energia! Questa oneshot è dedicata appunto Malfoy lover che mi ha chiesto di scrivere una Blaise/Hermione romantica…






Hide and seek






Where are we?
What the hell is going on?
The dust has only just began to fall
Crop circles in the carpet, sinking, feeling
Spin me around again and rub my eyes
This can't be happening
[…]

All those years they were here first


(pieces of Hide and seek by Imogean Heap)





La prima volta che ti ho visto?

La vera prima volta è stato al primo anno, eri insieme a tutti i tuoi amici serpeverde e io non ti ho neanche considerato, pensando che tu fossi come loro, discriminatorio e altezzoso.

Ma, beh, la prima volta che ti ho visto, intendo visto come si vede un possibile amico, una persona con cui si potrebbe anche fare due parole, è stato alla fine dello scorso anno.

Tu forse non ricorderai quel momento, non so neanche se mi vedesti, ma per me è stato molto importante.

Ero seduta in biblioteca a studiare non so cosa, e tu sei entrato. Era uno dei fine settimana di Hogsmeade quindi non c’era quasi nessuno. Ti sei seduto abbastanza lontano da me, e la cosa che mi ha colpito sono stati i tuoi abiti babbani. Non so se lo avresti fatto in presenza dei tuoi amici… probabilmente però sì, visto che come ho imparato in realtà tu non badi molto a ciò che dicono gli altri serpeverde, ma a quell’epoca non lo sapevo.

Avevi indosso un paio di quelle scarpe da ginnastica alte fino alla caviglia e con la punta bianca, non ricordo neanche come si chiama la marca (lo sai che non me ne intendo di moda, neanche di quella babbana), dei jeans neri normalissimi e una t-shirt rossa e nera di non so che gruppo musicale. Non era un abbigliamento particolarmente appariscente né niente di simile, ma non ti avevo mai visto come un ragazzo normale, ero molto prevenuta e pensavo, come ho già detto, che tu fossi uno di quei serpeverde stronzi che vomitano anche solo a vedere un paio di calzini babbani.

Tua madre, la tua famossissima madre, è una strega, quindi pensai che tu avessi apprezzato gli abiti babbani per tua scelta e convinzione, e non perché eri di origini babbane, e dopo scoprii che era proprio così. Insomma, tu ti sedesti e, con aria molto tranquilla, tirasti fuori da una borsa un libro.

Ero molto curiosa di vedere cosa fosse, in realtà la distanza era troppa e non lessi il titolo, ma ho come avuto l’impressione che tu fossi un ragazzo intellettuale, forse perché ero abituata a vedere Harry e Ron che, per carità, sono ragazzi fantastici, ma un libro non credo lo abbiano nemmeno mai visto in fotografia.

Due settimane dopo mi sei venuto davanti e mi hai chiesto se avevo voglia di venire al ballo di natale con te… e io ho accettato. Confesso che mi incuriosivi moltissimo, visto che in quel lasso di tempo ti avevo guardato un po’ e avevo notato che non eri come gli altri.

Alla festa di natale sei stato gentilissimo, e alla fine della serata mi hai salutata con un semplice bacio sulla guancia. Non mi sei saltato addosso né hai tentato incursioni nel mio vestito blu cobalto, e ho apprezzato moltissimo. Harry e Ron non si sono neanche accorti che eravamo al ballo insieme: il primo era troppo occupato a parlare con Neville di quello che poi ho scoperto essere un loro progetto per un futuro lavoro e Ron ci dava dentro con una del terzo anno, che lo guardava con adorazione. Ginny notò che ballavamo insieme e non disse niente, mi sorrise come a manifestare la sua approvazione.

Durante le vacanze ci siamo scritti quasi tutti i giorni, ricordi? Delle lettere bellissime e molto divertenti, devo dire. Sei timido ma hai un gran senso dell’umorismo. La solita frase alla fine “mi manchi”.

Il giorno che sono tornata sono venuta nel parco, ero seduta su una panchina e tu ti sei seduto silenziosamente accanto a me. Non hai fatto in tempo a dirmi “ciao” che ti ho subito baciato… e poco tempo dopo mi sono innamorata di te.

Non ci potevo credere. Non ero mai stata veramente innamorata… ok, mi piaceva moltissimo Ron, ma era una cosa molto infantile visto che non facevamo altro che litigare o così, e comunque non era la stessa cosa. Krum non lo conto neanche perché era solo un pretesto per far ingelosire Ron.

Quante volte mentre studiavamo insieme in biblioteca ho pensato che non era possibile, non poteva star succedendo proprio a me… non ero bella né sexy né popolare né tantomeno particolarmente interessante, eppure tu avevi scelto me.

Due mesi dopo ti ho visto abbracciare e baciare sulle guance Pansy Parkinson e ti ho lasciato.

░░░░

Non avevo idea di cosa fosse successo. Da lontano non avevo neanche notato che stesse piangendo…

Ero solo tremendamente pazza di gelosia. Mi sembrava così impossibile che stessimo insieme che ho quasi tirato un sospiro di sollievo… quasi.

Cosa sta succedendo?, mi sono chiesta il giorno dopo. Tu avevi affrontato la cosa bene, te ne eri andato tutto serio senza chiedere il perché. Aspettavi che sapessi, lo so.

Il giorno dopo vidi la Parkinson scoppiare a piangere in classe e mentre Malfoy la consolava Ron, tutto serio, mi disse che aveva saputo che le era morta la madre.

Non avrei mai potuto immaginarlo.

Corsi da te immediatamente dopo la fine dell’ora. Ti guardai e dissi semplicemente “scusa, ora ho capito”.

Adesso ci rido, ma lì per lì stetti malissimo… tu non mi parlasti per un giorno, e la mattina dopo, semplicemente, venisti da me e dicesti qualcosa di divertente.

Eravamo tornati insieme, così, con una risata.

Come avevo fatto a non vederti prima?

Ti avevo sempre avuto davanti. Tutti questi anni sei stato davanti a me e non ti avevo mai visto.

Eri sempre stato nascosto o ero io che non volevo vederti?

Forse stavamo solo giocando a nascondino.

Peccato non esserci conosciuti prima.

  
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