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Autore: hersweetsmile_    07/04/2012    4 recensioni
ed era qualcosa di prezioso quel locale, qualcosa di davvero, davvero speciale. bastava guardarlo da lontando per capire la gente che ci andava. gente strana, diversa, che valeva la pena conoscere. ognuno con la sua storia da raccontare, i segreti da svelare o tenere segreti. quel posto, era dove si erano conosciuti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ONE
La sala principale risuonava a ritmo di Holiday dei Green Day, canzone proprio azzeccata per il tempo che correva, metà giugno. Già, lei era in vacanza, nella sua amata Croyde, nell’Inghilterra dell’Ovest. Una cittadina isolata dal mondo, che conosceva come i palmi delle sue mani, passava l’estate lì ogni anno.                               
La cosa che le piaceva di più erano i cambiamenti, sì perché ogni anno conosceva gente nuova, magari le spiagge erano le stesse, ma non le persone che le frequentavano.
E poi c’era quel locale, quella pasticceria piazzata sulla High Street da anni.                                                                                   
Seduto dietro il bancone c’era lo stesso vecchio Sam di sempre, occhiali da sole anni ’70 e una bandana rossa sulla fronte, capelli spettinati, e il suo amore per le partite di football. Sedeva davanti allo schermo della tv appesa alla parete di fronte e restava immobile per ore, sintonizzato sullo stesso canale, non badava nemmeno ai clienti, tanto che doveva occuparsene Rocky.
Sì, Rocky. Una donna sulla trentina, pelle scura, occhi anche. Era velocissima a servire caffè alle persone che venivano dalla spiaggia, ma non era lei che preparava i dolci ogni giorno.
Quella era Sissi, un carattere particolare, testa piena di casini, non si trovavano donne così da quelle parti. Sapeva fare molte cose, ma le ciambelle, le brioches, il pane caldo di prima mattina erano il motivo per cui tanta gente veniva a fare colazione.
Lei era una di quelle, Chanel.                                                                                                                                                                          
Diciottenne, occhi chiari, capelli rossi lunghi fino alle spalle, le piaceva camminare sulla spiaggia fino a mezzanotte, faceva una lista di cose da fare prima della fine dell’estate e di solito le faceva tutte. Amava disegnare, suonava la chitarra e più di tutto sognava di scrivere un romanzo e farne un film magari.                                                     

«Hey Sam, mi sono sempre chiesta»disse passando una mano davanti agli occhi dell’uomo che fissava lo schermo gridando contro i giocatori dell’altra squadra, «perché avete chiamato questa pasticceria Je t’adore? Non è un nome che si abbina».
Lui non rispose. Chanel sbuffò e puntò il telecomando alla televisione per spegnerla.                                                                                                  

«No! Non farlo!»urlò Sam, «quel nome lo scelse mia moglie, ecco tutto. Ora fammi guardare la partita».
La ragazza afferrò il suo cappuccino e si sedette su uno sgabello di fronte al bancone, fissando fuori dalla finestra.
 


Era la prima volta che il riccio e i suoi amici andavano a Croyde. Liam ne aveva parlato qualche settimana prima dicendo che c’era stato da piccolo ed era bello. Così avevano deciso di accettare la sua proposta e rifugiarsi in una piccola città dove speravano di non essere riconosciuti.                                                                                       
Volevano un po’ di tranquillità. Tutti desideravano passare un po’ di tempo non pensando a tour o nuove canzoni, solo mare, sole, divertimento.

«Credi che le spiagge siano belle?»domandò Harry a Liam camminando per strada.                                                                              
«Eccone una, questa è la più popolare, questa strada si chiama High Street, credo ci possa essere un locale dove fermarsi a fare colazione»rispose lui togliendosi gli occhiali da sole.                                                                                                                            
«E ci saranno ragazze?»chiese ancora Harry.                                                                                                                                                    
Niall rise,
«possibile che non riesci a pensare ad altro? Il cibo è decisamente meglio», gli fece l'occhiolino.
Louis e Zayn camminavano dietro, guardandosi intorno in silenzio.                                                                                               

«Fermiamoci lì»aggiunse Liam indicando una pasticceria in un angolo della strada.                                                                                   
«Je t’adore, è francese?»chiese Zayn.                                                                                                                                                                  
«Già citrullo»intervenne Louis.
Si avviarono tutti e cinque nella direzione della pasticceria, ridendo per la battuta di Louis.
Sospirarono e osservarono l’edificio. La porta era rossa, il muro bianco un po’ vecchio, si percepiva un forte profumo di cioccolata e di caffè. C’erano due palme in due vasi bianchi accanto agli stipiti della porta, l’edera verde si arrampicava sulle pareti e una lanterna oscillava su un gancio. Sembrava speciale quel posto.
In quel momento uscì una ragazza salutando tutti i ragazzi dietro il bancone.                
Harry la fissò con gli occhi sbarrati, seguendo i suoi movimenti con lo sguardo.
Aveva i capelli rossi legati in una coda alta, truccata con degli accenni di matita nera agli angoli degli occhi azzurri. Indossava una maglietta verde, che le arrivava sopra l’ombelico e dei jeans stretti scoloriti, poi converse rosse basse. Si intravedeva il costume sotto la maglietta e il segno dell’abbronzatura attorno al collo. Aveva il polso pieno di braccialetti e la cosa che lo colpì di più fu un tatuaggio, una scritta appena sopra la vita, una scritta con dei segni strani di cui non sapeva il significato.                                                                                    

«Ciao, come ti chiami?»le domandò avvicinandosi.                                                                                                                                       
«Non ti interessa»rispose lei alzando il sopracciglio e andandosene velocemente.                                                                                    
«Eddai»Louis gli diede una gomitata, «andiamo su».                                                                                                                     
Tutti quanti cercarono di soffocare una risata ed entrarono spintonando Harry.                                                                                                

«L’hai vista un attimo, corri tanto eh? Ti piaceva?»chiese Liam.                                                                                                    
Il riccio scosse la testa e sorrise.                                                                                                                                                                    
Ma invece sì, sì che gli piaceva.          


#me: I'M BACK, YO! sono tornata con un'altra FF per rompervi il cazzo okay?
1. Croyde esiste davvero *O*
2. La ragazza che vede Harry è Chanel AHAAH, non l'ho detto perchè ho fatto affidamento alla vostra intelligenza.
3. mi andava di mettere un terzo punto, problems?
aaaany way, voglio tante recensioni e.e
ora vado a finire l'altra FF, vi amo, sì come no.
ciao.
su twitter sono @ccennifer, ma lo sapevate già c:                                                                                                                                                                                                                         
   
 
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