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Autore: Shelly95    07/04/2012    0 recensioni
Presentazione molto semplice questa volta! :)
Questa è la seconda storia originale che scrivo, ma che andrebbe letta prima di "Due ragazze e una casa infestata" perché è il cosiddetto "prequel", come una premessa per poter capire i personaggi del primo !
Spero vi piaccia !
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un'abbondante cena greca che le ragazze apprezzarono particolarmente, i nonni ci lasciarono la sera libera, e mi consigliarono quindi di portare le ragazze a visitare il luogo dal punto di vista “giovanile” (a quello storico ci avrebbero pensato loro l'indomani).
Siccome io ero già pronto, bussai (almeno stavolta!) alla porta della camera delle ragazze per vedere se anche loro si erano preparate. 
« Arriviamo! » urlò Jess, però fu Allyson ad aprire la porta. Fui io quindi quello che rimase allibito a quella vista, stavolta. Ally indossava infatti uno splendido vestito color salmone, pieno di paillettes, che le arrivava circa alle ginocchia, un po' più stretto poco sopra il punto vita, con una scollatura profonda, fermata con un cinturone nero, abbinato ad un paio di ballerine in vernice lucida. Era davvero mozzafiato! E io (ovviamente!) non esitai a farglielo notare (magari così avrebbe almeno iniziato a pensare di perdonarmi per la figuraccia prima di cena!).
« Sei bellissima. » esclamai. Solo questo. Ma credo bastò per raddolcirla un po' perchè mi diede un'occhiatina timida con quei suoi splendidi occhi verdi, si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio arrossendo un po', e mi ringraziò.
« Allora dove ci porti “galantuomo”? » chiese Jess, interrompendo quel momento così perfetto, dando una particolare enfasi acida sull'ultima parola (evidentemente ce l'aveva con me quanto Ally!).
« E' una sorpresa! Ma vi prometto che vi divertirete! » risposi io, iniziando ad uscire, seguito subito dalle ragazze.
 
 
Una volta in centro, le portai nel famoso locale “Charta”, un po' discoteca, un po' pub. Le ragazze si buttarono subito in pista a ballare, mentre io ordinai da bere, visto che ero l'unico ad avere già compiuto sedici anni. 
Mentre aspettavo i nostri drinks, mi sentii toccare sulla spalla. Mi voltai e.. non ci potevo credere!! Andreas Kariomez! 
« Matt? Ciao! Tu ricordare me? » mi salutò. 
« Andreas! Ciao! Certo che mi ricordo! Ma quasi non ti riconoscevo! » risposi, facendogli un sorriso e scambiandoci un salto e un buffetto sulla spalla. 
Come facevo a dimenticare il mio “compagno di avventure”? Era cambiato parecchio dai tempi in cui giocavamo insieme da piccoli. E' sempre stato un bel po' più alto di me (e anche ora non faceva certo eccezione!) e gli occhi, sempre azzurri. Ora aveva i capelli biondo chiaro, con il ciuffo all'insù, pieno di gel, e la voce più profonda, come la mia d'altronde, però aveva ancora lo stesso problema con la lingua americana, cosa che mi ha permesso di riconoscerlo. Ma... cosa potevo pretendere da un ragazzo che viveva in Grecia? 
« Che bello rivederti! Come stai? Vivi ancora qui? » chiesi.
« Bene! Tu? Si vivere qui! Ma piace qui! Anche scuola, anche genitori. Tu solo qui? »
« Io bene, avevo bisogno di una vacanza! Io sono come sempre dai miei nonni, ma quest'anno sono venuto con due mie amiche – un brutto presentimento mi passò per la mente, ma non volli dargli ascolto e proseguii – Vieni te le faccio conoscere! » dissi, prendendo i cocktails e dirigendomi al tavolo libero vicino al quale si stavano scatenando Ally e Jess. 
Le chiamai un secondo per farle sedere e presentare loro Andreas. Mentre si avvicinavano, però, alla vista di un “bel ragazzo palestrato” seduto vicino a me, si guardarono in un modo che non mi piacque per niente e per un secondo mi sembrò quasi di essere riuscito a leggere loro nel pensiero. Ripensai che forse non era stata una buona idea far loro conoscere Andreas, insomma.. era anche uno dei miei migliori amici di infanzia ma..era anche il classico ragazzo che tutte le ragazze desidererebbero, ed Ally e Jess erano parte di quelle. 
Anche Andreas le guardò con un occhio particolare, soprattutto una delle due...ma non potevo arrabbiarmi per questo, uno sguardo non significa niente..o no?!
Si sedettero, quindi, entrambe di fronte a noi, pronte a conoscere il “bell'imbusto”.
« Lui è Andreas Kariomez, ha la nostra età. Giocavamo sempre insieme da piccoli, nel cortile dei miei nonni o dei suoi genitori. E loro sono le mie due migliori amiche, Jessica ed Allyson. »
« E' un piacere conoscerti. Puoi chiamarmi anche Ally, se vuoi. » cominciò a civettare. E Jess la seguì a ruota. « E io Jess! » e entrambe fecero un sorriso a trentadue denti, e sbatterono le ciglia.
Ma cosa mi era venuto in mente? Potevo salutarlo e farmi i fatti miei? Ma ormai il “danno” era fatto...
« Volere ballare? »
« Ha qualche problema di pronuncia americana » spiegai io, per evidenziare ulteriormente il suo difetto e quasi per metterlo in cattiva luce agli occhi delle ragazze. Be.. almeno a quelli di Allyson! Purtroppo però la mia tattica non funzionò e dopo pochi secondi erano tutti e tre felici e contenti a ballare in pista, e mi lasciarono da parte. 
Finsi, allora, che non mi importasse più di tanto ballare, fino a che non notai che Andreas si stava avvicinando un po' troppo ad Allyson. Allora schizzai in pista, afferai delicatamente le braccia di Ally e le posai attorno al mio collo. Fui molto felice del fatto che lei non cercò in alcun modo di opporre resistenza e ballammo con queste “coppie” per tutta la sera. Ad un certo punto io e lei vedemmo Jess e Andreas allontanarsi (sapevamo entrambi bene il perchè e io ero davvero sollevato!) e li lasciammo in pace, tornando a sederci e gustare altri drinks.
« Carino il tuo amico! » mi urlò Ally in un orecchio, dato il volume della musica.
« Già.. e a quanto pare Jess lo pensa più di te! » risposi, cercando di nascondere la gelosia che provai sentendo quelle parole.
« Si ! » e ci mettemmo a ridere insieme. « Andiamo via però? Mi sta scoppiando la testa... »
« Io...e.. io e...te? Da soli?- balbettai, incredulo di quell'uso del plurale da parte sua - Non aspettiamo Jess? »
« Si che l'aspettiamo! Intendevo andiamo fuori! Che avevi capito?! » e in un secondo distrusse subito le mie aspettative.
« Oh, si.. » dissi infine, prendendola a braccetto, dirigendomi fuori dal locale.
 
 
Parlammo per un bel po', finchè non vedemmo tornare Andreas e Jess, abbracciati. Quindi, ci dirigemmo tutti insieme verso casa, pronti ad un sonno ristoratore (assolutamente necessario!) per prepararci all'escursione dell'indomani, al quale si aggiunse anche Andreas. 
“Ecco – pensai io, quando appresi questa notizia da Jess – ci mancava anche questa!” e, per non rimanere deluso alla fine della vacanza, cominciai davvero a rassegnarmi al fatto che Allyson ed io saremmo rimasti solo buoni amici....
   
 
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