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Autore: Yahohel    07/04/2012    7 recensioni
" Osservò le ali di Cas contro il muro, sorprendendosi di avere la stessa espressione scioccata e intimidita di alcuni mesi prima, fino a quando lo spirito celeste accanto a lui non gli fece notare un particolare che sicuramente non c’era quando avevano girato quel film. "
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1. You promise me heaven, then put me through hell

<< Forza Dean! >> urlò Sam da fuori la stanza del motel << Dobbiamo ancora arrivare in Missouri e ci vorrà come minimo tutta la notte >>

<< Arrivo, arrivo Sammy >> Dean uscì da quell’orrendo motel con il solito sorriso scanzonato che lo contraddistingueva sul volto << Sono sempre pronto ad uccidere un’orda di demoni, non lo dimenticare >> disse chiudendo il cofano dell’Impala.

<< Beh, mi dispiace per il tuo spirito suicida, ma stavolta non c’è nessun demone pronto a farci la pelle >> scherzò Sam << o almeno non dove stiamo andando >> aggiunse.

<< E allora cosa andiamo a fare in una sperduta città del Missouri? >> chiese Dean alla guida della sua piccola, accendendo la radio.

<< Normale routine: un poltergeist sta terrorizzando la famiglia Bennett >> lo aggiornò il minore

<< Ti prego, togli questa roba! >> esclamò disgustato quando “You Give Love a Bad Name” invase l’abitacolo e il fratello cominciò inevitabilmente a cantare.

<< Questa roba, come la chiami tu, è dei mitici Bon Jovi, fratello >> lo riprese Dean << Ma se vuoi metto Hannah Montana, Samantha >> aggiunse ghignando.

<< Oh, sta zitto! >> sbuffò Sam incrociando le braccia e guardando fuori dal finestrino, con fare indispettito.

<< Demi Lovato? >> riprovò guadagnandosi uno scappellotto.

Il maggiore rise e alzò ancora di più il volume, godendosi l’espressione scocciata del suo co-pilota << Su col morale Sammy, il viaggio è lungo >> disse mentre sfrecciavano su quella strada polverosa.

<< Appunto, discutiamo del caso, piuttosto che dei miei gusti musicali >> ribattè il più piccolo.

<< Ah! Allora ammetti che ti piace Hannah!! >> esclamò Dean trionfante, scoppiando a ridere << Dammi un bacio su, dolcezza >> lo sbeffeggiò arricciando le labbra

<< Sai che sei davvero bella quando arrossisci, Samantha? >> aggiunse continuando lo scherzo, quando si accorse che il povero Sammy era diventato color peperone.

Gli diede una pacca sulla spalla e gli scompigliò i capelli << Forza Samuel, parliamo di cose da uomini >> disse Dean con tono scherzosamente solenne, trattenendo un sorrisetto << La caccia >>

<< Beh, tutto lascia pensare che si tratti di un poltergeist: Sai, scritte sulle pareti, incidenti strani quasi mortali.. >> Iniziò Sam sbirciando il suo laptop, con ancora un accenno di rossore sulle guance e le orecchie in fiamme. Quel poco che si vedeva da sotto la massa di capelli, comunque.

<< Ma tu non sei convinto, ho ragione? >> sospirò Dean, preparandosi ad un'altra tirata del fratellino paranoico. Oramai Sammy pensava solo a dove potesse essere Lilith e cosa stesse facendo, e non faceva altro che cercare casi “apparentemente normali” che, come diceva lui, “possono benissimo nascondere presagi apocalittici”. Dean non ce la faceva veramente più; anche lui amava dare la caccia ai demoni e voleva Lilith morta, ma ehi!, con Sammy era diventata una fissazione. “Non poteva stravolgergli anche la caccia più normale come quella ad una mezza tacca di poltergeist, sperando ci fosse qualche presenza demoniaca” decretò il maggiore “Questa cosa deve finire”.

<< Cosa te lo fa pensare? >> stava dicendo nel frattempo il suo fratellino.

Dean fermò la macchina sul ciglio di quell’anonima autostrada, spense il motore e si voltò a guardarlo. << Dannazione, Sam, non possiamo continuare così! >> iniziò il maggiore frustrato.

<< Così come? >>

<< Con te che pensi ogni secondo della tua vita a come trovare Lilith, ecco come! Cazzo Sam, non capisci che questo desiderio di vendetta ti sta uccidendo? >> rispose Dean.

<< Vendetta?! La mia non è vendetta, cerco solo di salvare il mondo dall’apocalisse! >> ribattè il minore, cominciando a scaldarsi << Non so se te ne sei dimenticato, ma Lilith sta spezzando i Sigilli, e ogni volta siamo un passo più vicini al vedere Satana fuori dalla gabbia! >>

<< So perfettamente cosa sta succedendo, ma tra il cercare di salvare il mondo e andare incontro a Lilith a braccia aperte c’è una piccola differenza >>urlò Dean << Sai qual è? È un suicidio Sammy! Andare da Lilith così impreparati è un suicidio >> aggiunse cercando di calmarsi.

<< Sai perfettamente che sono in grado di fermarla >> mormorò sommessamente.

<< Oh, certo, con i tuoi poteri da power ranger demoniaco! >> fece Dean sarcasticamente << Beh, ascoltami bene Sam: anche con te strafatto di sangue demoniaco non andremo da Lilith a cercare lo scontro. La fermeremo in un altro modo >> concluse, rimettendo in moto e dirigendosi verso il primo motel lungo la strada.

<< Vuoi seriamente restare a guardare mentre quella puttana libera il suo adorato paparino? >> lo provocò Sam appena scesi dall’Impala << Perché questo è quello che stiamo facendo: scappare, nasconderci >>

<< Sai bene che non è così >> ribattè Dean, intenzionato a non perdere la calma << Se ne stanno occupando gli angeli, Castiel.. >>

<< Certo, e da quando lasci fare tutto a Castiel? Non vorresti stare in prima linea a prendere a calci in culo i demoni? >> Sam sapeva fin troppo bene cosa dire per fargli perdere la pazienza, e ci stava riuscendo perfettamente.

<< Oh, sta zitto >> disse Dean cercando di ignorare la vocina che lo incitava a dare un pugno sul naso al fratello << Sai bene che Lilith non è un demone qualunque >>

L’altro stava per ribattere quando un fruscio di piume lo interruppe.

<< Castiel! >> sospirò sollevato Dean << A cosa dobbiamo la tua presenza angelica? >>

<< Dean, Sam >> disse lo spirito celeste e, senza neanche rispondere, alzo le mani per toccare con due dita le fronti dei due fratelli.

<< Whoa, Whoa, aspetta un.. >> Provò a fermarlo Dean, prima di rendersi conto di non essere più accanto alla sua piccola.

<< Dove siamo? >> s’informò Sam.

<< Nel capanno dove mi hanno evocato Dean e Bobby la prima volta >> rispose Castiel, senza neanche girarsi a guardarlo, con lo sguardo fisso sul maggiore dei Winchester.

<< E che ci facciamo qui? >> chiese quest’ultimo sconcertato

L’interpellato non rispose, si limitò a spostare lo sguardo sulla porta coperta di simboli, da cui era entrato mesi prima, con fare assorto, come se da un momento all’altro qualche orrenda creatura demoniaca entrasse pronta a farli fuori.

<< Cas, ci vuoi dire cosa sta succedendo? >> Dean cominciava a scaldarsi, e l’abitudine dell’angelo di non rispondere alle domande non aiutava. Il Winchester detestava non sapere cosa accadeva, soprattutto se c’erano di mezzo quegli imprevedibili stronzi con le ali, e l’essere rispedito nel passato come in un fottuto Ritorno al Futuro non rientrava propriamente nella sua tabella di marcia di quel giorno. Ci mancava solo il Cas del passato che entrava in scena scendendo dalla DeLorean. Chissà come mai, quell’immagine lo fece ridere, guadagnandosi uno sguardo stranito dall’amico alato.

<< Non ho tempo per spiegarvi, stanno per  arrivare >> si limitò a dire quest’ultimo, trascinandoli in un angolo e rendendoli invisibili.

“Che cazz-“ pensò Dean, mentre la sua copia entrava dalla porta, seguita da un Bobby identico all’originale, con tanto di cappellino. Ma non poté fare niente, era bloccato in un angolo, costretto a riguardare quello che era già accaduto con gli occhi fuori dalle orbite.

Diede un occhiata al suo angelo, per capire se era lui ad essere impazzito o un altro Castiel era veramente entrato in uno scoppio di lampadine, in barba a tutti i simboli tracciati sulle pareti.

Rivide se stesso che sparava pallettoni di sale contro quello che solo all’apparenza era un esattore delle tasse, senza neanche rallentarlo, poi l’attacco con il pugnale demoniaco che, come il resto, non sortì alcun effetto sulla creatura divina al centro del capanno.

Osservò le ali di Cas contro il muro, sorprendendosi di avere la stessa espressione scioccata e intimidita di alcuni mesi prima, fino a quando lo spirito celeste accanto a lui non gli fece notare un particolare che sicuramente non c’era quando avevano girato quel film.

<< Sono colui che ti ha salvato dalla perdizione >> stava dicendo il Castiel del passato, mentre il suo angelo indicava una figura trasparente e vagamente luminosa esattamente dietro i cacciatori in piedi al centro della stanza.

<< Cos’è? >> bisbigliò Dean, mentre i loro alter ego continuavano a parlare e la “cosa” spariva.

<< Non lo so, ma intendo scoprirlo >> rispose il soldato celeste, sfiorando le loro fronti e riportandoli al loro tempo.

Nota dell’autrice--------------------------------------------------------

Si lo so, è veramente corto come capitolo, sempre se lo si può definire tale, ma è la prima fic che pubblico su Supernatural *prova a intenerire i lettori con i puppy eyes* capitemi! Anzi, siamo sinceri, è la mia prima fic in assoluto *lo ha appena realizzato* O__o”

Ammetto che non ho la più pallida idea di dove andrò a parare con questa “cosa” che mi ostino a chiamare fic, ho solo scritto uno dei miei tanti scleri senza capo né coda, sperando che questa volta arrivino a una conclusione sensata :O So solo che in qualche modo diventerà una Destiel, perchè proprio non vivo senza quei due.. il resto è buio :D

Quindi vi prego di dirmi cosa ne pensate, così se avrò la conferma di aver scritto una serie di idiozie, saprò di dovermi ritirare prima di fare troppi danni *si mortifica* :D

Beh, questo è tutto, spero solo di non deludervi ;)

Un bacio da me e il mio angioletto sulla spalla, Gabe, a cui faccio da babysitter e che di sicuro troverà il modo di infiltrarsi nelle mie note o nelle mie fic :*

L.

 

 

 

 

 

   
 
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