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Autore: Silvia_sic    08/04/2012    3 recensioni
Una giornata iniziata in tutta tranquillità si trasformerà in una corsa contro il tempo, grazie alla fretta del piccolo Anthony di venire al Mondo!
Nulla può essere normale, neanche una nascita, se si parla della famiglia Stark!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 2: Timore più grande

 

Le due donne stavano chiacchierando del più e del meno, tranquillamente sedute su comode poltrone, sorseggiando del tè freddo.

 

-Mamma! Mamma!- gridò la bimba, avvicinandosi con la palla gialla tra le braccia.

 

-Che succede, tesoro?!?!- chiese Krystal, credendo che fosse successo qualcosa di grave.

 

-Papà e Tony hanno fatto funzionare il grill! Tra un po' si mangia!-

 

-Ok, adesso stai qui con noi.- disse sorridendole e accarezzandole i capelli. Ashley si mise seduta su una poltrona e cominciò a giocare con una bambola.

 

Pepper guardò la scena, tra un po' anche lei sarebbe diventata madre. Ashley era una bambina obbediente, tranquilla ed era anche molto simpatica, aveva più volte parlato con lei e si trovava a suo agio. Pepper e Tony aspettavano un maschietto e lei desiderava proprio un bambino, non che le sarebbe dispiaciuto avere una femminuccia, ma preferiva un maschio e Tony era proprio dello stesso parere! Infatti, quando avevano scoperto il sesso del bambino, Tony era impazzito dalla gioia.

 

-Hai smesso di lavorare, vero?- le chiese Krystal, distraendola dai suoi pensieri.

 

-Se devo dire la verità.... no.- rispose Pepper.

 

-Cosa?!?! Ma in questo periodo devi stare tranquilla!- la riproverò l'amica.

 

-Lo so, lo so! Ti prego non farmi la predica anche tu. C'è già Tony che fa la sua parte, poi si sono messi pure i miei genitori. A me lavorare rilassa! È stare ferma che mi innervosisce!- esclamò lei, giustificandosi.

 

-Tu sei proprio strana... Comunque quand'è la scadenza?- chiese Krystal, cambiando argomento.

 

-Tra pochi giorni. Sono tutti più eccitati di me; mia madre in questi giorni dà di matto! Io non vedo l'ora che nasca, portarlo per nove mesi in grembo non è di sicuro una passeggiata!-

 

-Ci sono passata anche io!- rispose ridendo.

 

Ashley continuava a giocare con la sua bella bambola e ascoltava la conversazione delle due donne. Aveva capito che tra un po' avrebbe avuto un nuovo amichetto, ma non aveva ancora compreso se fosse maschio o femmina.

 

-Pepper,- disse la bimba, richiamandola -è maschio o femmina?-

 

-Sarà un maschietto.- le rispose Pepper, sorridendole.

 

-Ma perchè non avete scelto una femmina?- chiese Ashley innocentemente.

 

-Non lo abbiamo scelto noi, volevamo una sorpresa...- le disse, dopo aver pensato ad una risposta adatta da dare ad una bambina di sette anni.

 

-Ok... e come lo chiamerete?- disse, continuando a far domande.

 

-Il nome l'ho deciso io e lo chiameremo Anthony!-

 

-Così tra un po' avrò un nuovo amico! Anthony: sì, mi piace!- esclamò Ashley, approvando. -Posso salutarlo?- chiese, poi timidamente.

 

-Certo, fai pure.- rispose Pepper, sorridendo alla bimba.

 

Ashley scese dalla poltrona, diede la bambola alla madre, si sistemò il vestitino ed infine si avvicinò a Pepper, dando subito l'attenzione al grosso pancione.

 

Poggiò delicatamente la manina color caffellatte sul grembo di Pepper. -Ciao, Anthony! Io mi chiamo Ashley.- sentì sotto la sua mano il bimbo che si muoveva. -Mamma, si è mosso!- disse a bassa voce, cercando di non fare troppo rumore.

 

-Spero di diventare tua amica, e quando verrai al mondo ti mostrerò tutti i miei giocattoli e giocheremo insieme! Quindi, mi raccomando, nasci presto!- esclamò felice, sentì ancora una volta il bimbo calciare. Poi si rivolse a Pepper: - Ma non sta mai fermo?!-

 

-Oggi è particolarmente agitato, mi tira solo calci.- rispose lei dolcemente. Ashley ritornò a sedersi sulla sua poltrona, giocando con la sua bambola di pezza.

 

-Dici che oggi è agitato?- chiese Krystal.

 

-Già... è da stamattina che sento delle forti fitte... e Anthony non ha nessuna intenzione di smettere di tirare potenti calcioni! È irrequieto come suo padre!- esclamò ridendo, non dandoci troppa importanza.

 

Intanto Rhody e Tony stavano mettendo sulla griglia le gustose bistecche e un gradito profumino si stava disperdendo nell'aria.

 

-Allora?! Sei pronto?- domandò Rhody all'amico.

 

Tony lo guardò con sguardo interrogativo non capendo di cosa stesse parlando. -Credo di non aver afferrato ciò che vuoi dirmi.-

 

-Intendo: sei pronto a diventare padre? Mancano pochi giorni.-

 

-Ah! Non vedo l'ora di vedere mio figlio!- esclamò, sorridendo e mandando giù un sorso di birra. -Sono così felice che sia maschio, pensa quante cose che potrò fare con lui! Solo che...- disse un po' titubante.

 

-Cosa c'è?- chiese Rhody, notando la preoccupazione dell'amico.

 

-Cioè... vedi... non saprei... io...- cominciò a farneticare senza riuscir a trovare le giuste parole, dando un'occhiata a Pepper, seduta insieme a Krystal. -Io sto morendo di paura! Cerco di sembrare tranquillo davanti a Pepper, ma sinceramente sono terrorizzato. Lei è così tranquilla da mettermi i brividi... È solo che non sono pronto! Potrebbe nascere da un momento all'altro! E io cosa dovrei fare?!? Mi domando perchè i bambini non abbiano una data precisa per venire al mondo! Mi sarei preparato! E invece arrivano quando meno te lo aspetti! Io non so cosa fare, non è mica come combattere con il nuovo nemico di turno!- esclamò tutto in una volta, rivelando a pieno tutte le sue preoccupazioni. Rhody lo guardò per un paio di secondi, leggermente scosso da quell'affermazione.

 

-Tu mi vorresti dire che sarebbe più facile affrontare un'imminente attacco alieno, piuttosto che la nascita di un bambino?!-

 

-Certo che sì! Io ti giuro che non sono mai stato così in ansia come in questo periodo! Pensavo di riuscir ad abituarmi all'idea che prima o poi dovrà nascere, ma non ce la faccio! Mi manda in panico!!! Invece Pepper sembra che sia la più tranquilla tra tutti e il “duro lavoro”, per così dire, lo deve fare lei!-

 

Le parole di Tony provocarono la risata dell'amico che non riusciva a credere alle proprie orecchie. -Tony, guarda che non è mica la fine del mondo!-

 

-Questo lo so benissimo pure io!- affermò con fare saccente. -Il problema è anche che non so come si faccia il padre. Non so come dovrò comportarmi, né cosa dovrei insegnargli! Francamente non mi ritengo un buon modello per un bambino. Come faccio a “fare” il padre?!-

 

-Potremmo parlare per ore senza arrivare alla risposta di questa domanda! Fare il padre è una cosa che viene naturale, quando prendi in braccio per la prima volta tuo figlio pensi subito che tu devi proteggerlo e crescerlo. È la cosa più bella del mondo.- disse ripensando ad Ashley. -Quando è nata Ashley ero al settimo cielo e l'obbiettivo che mi sono imposto è di proteggere la mia principessa per sempre! Anche io non sapevo come si facesse il padre... ma è una cosa che viene naturale!- affermò, cercando di incoraggiarlo.

 

-Allora saprò come comportarmi. Spero solo di non diventare come mio padre...- disse Tony, osservando la carne che sfrigolava sulla piastra bollente. Rhody rimase per un po' in silenzio, sapeva perfettamente cosa avesse passato l'amico, così cercò di sollevargli il morale.

 

-Quando tieni in braccio la tua creaturina è un momento indimenticabile... È quello che viene dopo, che spaventa! Pianti a non finire nel cuore della notte e la cosa brutta è che non capisci perchè soffra! Poi ci sono pannolini, biberon, pappette e molte altre cose! Vedrai, caro mio, deve ancora arrivare l'inizio.-

 

-Ehy! Sono già parecchio in ansia, se poi tu mi rassicuri in questo modo rischio di impazzire prima del dovuto!-

 

-Ahahah! Scusa, ma vedrai che ci farai subito l'abitudine. Non serve preoccuparsi, andrà tutto benissimo!- esclamò Rhody, dandogli una pacca sulla spalla. -Da un po' di giorni alla centrale sento dire che la Stark industries ha messo un nuovo satellite intorno alla terra, è tutto vero o sono solo voci?- chiese, cambiando discorso, interrompendo la preoccupazione di Tony.

 

-Sì, il satellite. È tutto vero. Ho deciso di mettere un satellite per il progetto Vendicatori, è sempre meglio un satellite creato da me, piuttosto di uno fatto da loro!- Tony cominciò a spiegare all'amico la funzione del satellite e il metodo usato per metterlo in orbita, indicando nel cielo vari punti.

 

Intanto, a loro insaputa, il timore più grande di Tony si stava realizzando! Il piccolo Anthony aveva deciso che la pancia della mamma era diventata un posto troppo stretto e quindi si preparava per venire al mondo. Infatti quelle fitte che Pepper sentiva erano delle leggere contrazioni e, proprio in quel momento, le si erano rotte le acque!

 

Dovevano subito andare all'ospedale, ma prima Tony doveva essere anche informato di tutta l'adorabile situazione! Pepper, aiutata da Krystal, raggiunse il giardino, dove i due uomini stavano ammirando il cielo e discutendo di uno stupido satellite.

 

-Tony?- disse Pepper, richiamandolo con voce abbastanza tranquilla e rassicurante.

 

-Sono da te tra 2 minuti, piccola...- rispose Tony, riprendendo il discorso con Rhody. L'amico aveva capito subito e si era girato in direzione delle due donne, mentre Tony continuava a parlare senza accorgersi di nulla.

 

-Non credo che Anthony voglia aspettare ancora 2 minuti!- esclamò, facendo una risata abbastanza nervosa.

 

A quel punto Tony smise di parlare e si bloccò in quella posizione, credeva di aver sentito male, ma le sue incertezze furono sciolte dalla tenera vocina di Ashley, che avvicinandosi disse: -Che bello! Anthony sta per nascere!-

 

Tony si girò di scatto -O cazzo! Dobbiamo andare in ospedale!- esclamò, cominciando ad agitarsi e avvicinandosi alla compagna. -Siediti, io chiamo Happy!-

 

-Stai tranquillo! C'è tempo prima che nasca!- disse Pepper, cercando di calmarlo, ma non fece in tempo a finire la frase che ebbe una forte contrazione.

 

Tony afferrò immediatamente il cellulare dalla tasca dei blue-jeans, le mani cominciavano a sudargli e a mala pena si ricordava come usare il suo telefono! Compose subito il numero di Happy. Fortunatamente l'autista non si era allontanato troppo, perchè doveva fare alcune commissioni lì vicino, e in pochi minuti si presentò a casa Rhodes.

 

Pepper stava cominciando ad avere contrazioni sempre più frequenti, cosa assai strana visto che le acque le si erano rotte da poco, evidentemente il piccolo Anthony aveva fretta di venire al mondo!

 

Tony ed Happy aiutarono Pepper ad entrare nell'auto. Era una situazione indescrivibile: Tony era andato fuori di testa e gli era partita la parlantina, Pepper era abbastanza tranquilla, però tormentata dalle forti contrazioni, Happy aveva il solito comportamento professionale ed eseguiva gli ordini, Rhody era andato a prendere la sua auto per seguirli fino all'ospedale, Krystal era leggermente preoccupata, ma cercava di rassicurare Pepper, continuando a ripeterle “andrà tutto bene” ed infine Ashley saltellava felice per il giardino, emozionata di avere un nuovo amichetto!

 

Dopo un po' di fatica Tony salì in macchina accanto a Pepper e Happy si mise alla guida. Destinazione: ospedale.

 

Le strade erano piene di macchine e tanto per cambiare rimasero imbottigliati nel traffico!

 

-Happy ti vuoi dare una mossa!?!?!- lo incitò Tony, mentre teneva la mano alla compagna.

 

-Non è colpa mia! Siamo bloccati nel traffico!- si giustificò Happy.

 

-Vorrai scherzare, vero!?!?- esclamò incredulo, guardando fuori dal finestrino. Erano proprio capitati nell'orario di punta e il traffico avanzava lentamente. -Pepper, andrà tutto bene! Tra un po' arriviamo in ospedale, non devi preoccuparti!-

 

Tony cercava di mantenere il controllo, quello che doveva fare era solo rassicurare la compagna, che era in balia delle contrazioni, non poteva fare altro.

 

I clacson suonavano all'impazzata e il traffico non aveva intenzione di scorrere! -Cazzo, Happy! Vuoi fare qualcosa?!- affermò Tony in preda al panico. Pepper lo guardò perplessa, lei tutto sommato era tranquilla anche se le contrazioni cominciavano a farsi via via sempre forti e dolorose, ma Tony era completamente fuori di sé!

 

-Tony!- gridò Pepper, riprendendolo e allo stesso tempo supplicandolo di fare qualcosa.

 

Tony fece un sospiro, rischiarandosi le idee. -Scusa, Happy. Non era mia intenzione aggredirti in quel modo.-

 

-Si figuri, capo. È normale! Questi deficienti non si muovono! Per arrivare velocemente all'ospedale si potrebbe solamente volare!- esclamò Happy, suonando il clacson esasperato.

 

A quelle parole Tony si illuminò. Per la testa gli era passata l'idea più geniale che potesse esistere!

 

-La Mark V!- affermò, guardando un punto fisso davanti a sé.

 

-Cosa?!- domandò Pepper, leggermente preoccupata di aver capito bene.

 

Tony si girò verso la compagna, specchiandosi nei suoi occhi cerulei. -Ti porto in ospedale con la Mark V!- affermò del tutto convinto. Dal canto suo, Pepper sbiancò terrorizzata.

 

-Ma sei impazzito?! E secondo te io mi faccio portare in volo all'ospedale, proprio quando sto per partorire?! Te lo dico chiaro e tondo: Anthony Edward Stark, osa solamente indossare quell'armatura e non potrai immaginare cosa ti farò passare per il resto della vita!- lo minacciò urlando, colpita poi da una potente fitta all'addome, che la costrinse a piegarsi su se stessa.

 

-Ok, ok, ok! Calma! Niente Mark V! Ora respira e tranquillizzati! Andrà tutto bene.- disse, cercando di convincere più se stesso che la compagna.

 

Passarono ancora vari minuti ed erano sempre bloccati nello stesso punto. Tony teneva per mano Pepper che ad ogni contrazione gliela stringeva con una forza a dir poco sovrumana. Lui non ce la faceva più, non poteva vederla soffrire così senza aver la possibilità di darle aiuto!

 

-Ok! Ora devo calmarmi, altrimenti perdo la testa!- disse Tony tra sé e sé. Guardò negli occhi Pepper, poi fissò il grosso pancione, si passò una mano sugli occhi. -Non posso credere a quello che sto per fare!- esclamò poi. Pepper lo guardò con aria interrogativa. Che cosa aveva intenzione di fare?!?!

 

-Ehy, campione! È tuo padre che ti parla.- cominciò a parlare col figlio, che stava dentro la pancia. Pepper non poteva credere ai suoi occhi e alle sue orecchie, Tony stava finalmente parlando con loro figlio! Questo la fece sorridere e ne fu felice.

 

Tony continuò il “discorsetto”, poggiandole una mano sul ventre. -Abbiamo capito che hai fretta di venire al mondo. Non ti biasimo, ti sarai sicuramente stufato di stare lì dentro, però hai proprio scelto un brutto momento. Devi sapere che a quest'ora, Los Angeles è in preda ad un traffico mostruoso! Io vorrei iniziare un buon rapporto con te e credo che il primo passo per fare ciò sia obbedire ai tuoi genitori... Quindi io ti chiedo gentilmente di calmarti e aspettare ancora un paio di minuti, giusto il dovuto per arrivare all'ospedale!-

 

Stranamente le contrazioni diminuirono, facendosi meno forti. Pepper gli sorrise. -Te lo avevo detto io: con la tua voce si calma!-

 

Il piccolo Anthony, che si trovava ancora dentro il pancione, diede retta alle parole del padre! Una cosa a dir poco assurda, non si era mai vista una reazione del genere! Tony si tranquillizzò leggermente. Dalla situazione sembrava che lui dovesse partorire e non la moglie, tra i due era sicuramente il più agitato!

 

Le auto cominciarono a scorrere, sempre però a passo lento e questo non aiutava di certo la situazione! Erano imbottigliati tra le vetture nel centro di Los Angeles! La loro meta si faceva sempre più vicina, l'unico problema erano i minuti che scorrevano velocemente e Pepper era nella circostanza di un parto imminente!

 

-Tony!- lo chiamò Pepper, questa volta nella sua voce si poteva chiaramente sentire il suo stato d'animo agitato. -Ti prego... fa qualcosa! Mi viene da spingere!- Quello era proprio un brutto segno! Il bambino non poteva mica nascere nell'auto! Ma con quei ritmi la cosa era molto probabile!

 

Un velo di terrore attraversò gli occhi di Tony, che cominciò ad agitarsi più di prima. -Oddio...- affermò, cominciando a sudare freddo. -Manteniamo la calma! Respira come ti hanno insegnato e, cosa più importate: non spingere assolutamente!-

 

Pepper cominciò la respirazione, cercando di tranquillizzasi. Le sfuggì un urlo, dovuto ad una potentissima, lunga e dolorosa contrazione.

 

Tony non sapeva proprio cosa fare! Vederla soffrire in quel modo lo mandava letteralmente in panico e una cosa simile non gli era mai successa nell'arco della sua vita!

 

-L'ospedale è dietro l'angolo, arriveremo tra breve, se si muovono.- affermò Happy anche lui leggermente in ansia.

 

-Devo fare qualcosa... Tony, pensa!- si disse tra sé e sé, passandosi una mano tra i capelli.

 

Sopraggiunse una voce in lontananza, accompagnata dall'insistente schiamazzo dei clacson: -Ti vuoi dare una mossa, coglione?!?!?- Tony volse indietro lo sguardo verso l'uomo che aveva parlato dall'auto dietro di loro, scoprendo che stava proprio parlando a loro! Tornò a guardare Pepper, che emise un altro urlo disperato.

 

-Adesso basta!- esclamò, scendendo dall'autovettura.

 

L'uomo che aveva gentilmente insultato il nostro eroe guardò le mosse di Tony. Si stava dirigendo verso di lui con passo deciso... sarebbe scattata una bella rissa!

 

Tony però cambiò direzione sotto gli occhi incuriositi dell'uomo, infatti il suo interesse era passato ad un oggetto all'interno del portabagagli e quell'oggetto era naturalmente la sua magnifica e inseparabile Mark V!

 

La posò a terra, per poi attivarla e indossandola in men che non si dica. Ora nel suo completo splendore metallizzato era Iron Man!

 

L'uomo alla guida dell'auto dietro sbiancò come un lenzuolo, pentendosi come non mai di quell'aggettivo poco carino che aveva attribuito ad uno degli eroi più spettabili che difendessero il pianeta! Gli occhi dell'uomo di ferro erano fissi su di lui, a cui si bloccò il respiro, sicuro che la sua morte sarebbe giunta di lì a poco!

 

Per sua fortuna, però, Tony aveva molto di meglio da fare! Con la sua possente armatura aprì la portiera dalla parte dov'era seduta la compagna in balia del dolore. Pepper appena lo vide sgranò gli occhi terrorizzata.

 

-Ora ti porto in ospedale.- affermò con voce profonda e metallica.

 

-No! Non voglio...- non riuscì a finire la frase che la colpì un'altra lunghissima contrazione, portandola a respirare affannosamente.

 

Tony alzò la visiera dell'elmo, specchiandosi nei suoi occhi visibilmente preoccupati. -Pepper, la mia non era una domanda! Ora ti porto in ospedale senza discussioni a costo di pentirmene poi!- La sua voce era cambiata, adesso era dura e incontrastabile. -Non posso vederti soffrire così senza la possibilità di aiutarti, non ce la faccio!- affermò, parlando chiaro e netto. La moglie lo guardò per un paio di secondi negli occhi senza dir niente, quella rivelazione l'aveva a dir poco stupita. -Ti fidi di me?-

 

Lei annuì decisa. Di lui si fidava ciecamente!

 

-Bene! Allora andiamo a far nascere questo bimbo ribelle!- esclamò, prendendola tra le braccia e volando fino all'ospedale.

 

Continua...

 

 

NdA:

Scusate ma nn sn riuscita a resistere a non mettere Iron Man! Inizialmente l'avevo scritta senza l'entrata in scena dell'armatura e mi sembrava davvero “moscia”! Così ho lasciato andare la fantasia =)

Un'altra cosa... non sono sicura che possa essere plausibile che un bimbo nella pancia si calmi ascoltando una voce e di conseguenza si rallenta pure il periodo di travaglio... è un po' ambiguo e romanzato XD

Spero comunque che vi sia piaciuto! =)

Ringrazio: Herry, Miri e Ari per aver recensito lo scorso chappy; alliearthur, LunaticaLove, Nikki Potter e sofy96 per aver aggiunto la storia tra le seguite; e irene862 per averla aggiunta tra le seguite! Naturalmente grazie anche a tutti quelli che hanno letto!

Un bacione by Sic!

Al prossimo capitolo! =)

   
 
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