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Autore: Recorded Butterflies    08/04/2012    6 recensioni
Buongiorno! Come avrete già intuito dal titolo, Sebastian e Claude sono scomparsi.
Ciel e Alois indagano, ma questo li porterà ad attraversare PRIMA un bosco (schivando alberi che attentano alla vita del conte Phantomhive) e poi un altro mondo.
Si ritroveranno così ai giorni nostri, in compagnia di una streghetta che tanto strega non è.
Riusciranno i nostri eroi (?) a ritrovare i loro maggiordomi?
Riuscirà Ciel a non tentare il suicidio dopo un'intera giornata passata con Alois?
Ma soprattutto
perchè diamine una ragazzina di tredici anni sa maneggiare così bene un Mocho Vileda?
La risposta a tutte queste domande la troverete (forse...) in questa nuova fic comica firmata Nyaa!
(Attenzione: Autrice sadica e conseguente maltrattamento dei poveri personaggi...)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Nyaa: Hola a todos! Eccoci arrivati al chap tre, immagino siate contenti che stia per finire… *angolino emo*
Ash: Oh suvvia signorina! Non si deprima!
Nyaa: *voce da oltretomba* Nessuno ti ha interpellato, angelo ermafrodita.
Ash: TT__TT
Nyaa: *coff* Oka oka, vi lascio al capitolo ;D E buona Pasqua!!


Ciel si fermò di colpo, facendo inciampare Alois che era dietro di lui.
- Ma che ti prende?!- sbottò il biondo.
- Uhm… stavo solo riflettendo: dove dobbiamo cercarli precisamente?- chiese il blu.
Silenzio.
Si sente un corvo (Se ve lo steste chiedendo: Sì, era lo stesso che era stato “spiumato” da Ciel nel chap 2 n.d.A.) gracchiare.
Palla di fieno/erba secca che rotola in mezzo alla strada.
- Ahem… non ci avevo pensato.- disse Mako, ridacchiando per sciogliere un po’ la tensione.
- Comunque penso che dovremmo andare in tutti i luoghi più importanti della città…- cominciò lei.
- Ad esempio?- s’intromise Alois.
- Un ippodromo?- domandò Ciel.
- Non c’è. - rispose la bionda con un’alzata di spalle.
- Allora il centro storico.- propose ancora lui.
- Non c’è neanche quello.- borbottò a mezza voce la tredicenne.
- Un teatro?-
- No. -
- Una pista da pattinaggio?-
- No. -
- Una pasticceria?- Ciel era ormai al limite della sopportazione.
- Ehm… no, non abbiamo nulla di tutto ciò qui.-
Tra i due ragazzi scese una profonda aria di depressione.
Aria di depressione che venne rappresentata dalla famosa nuvola nera di Fantozzi che fluttuava sopra le loro teste.
- Però…- alle parole di Mako i due giovani lord si riscossero.
- Qui ci sono un paio di parchetti ed una buonissima gelateria! E qualche libreria, ma non penso siano andati lì…-
- E allora alla gelateria!- disse allegro Alois - Ho sentito dire che il gelato italiano è il migliore al mondo, è vero?- chiese.
- Verissimo, e questa gelateria non fa eccezione, andiamo?-
Dopo che la proposta fu accettata da tutti, il trio si mosse verso la gelateria.
- Ora che ci penso… perché ci hai portati qui?- domandò il biondo che, per una volta nella sua giovane vita, aveva posto una domanda intelligente.
Ciel non sapeva se esserne rallegrato o inquietato.
- Ahem… diciamo perché…- la strega era titubante a rispondere.
- Uff… il vero motivo è che mi servivano solo Crodo e Sebby, ma poi li ho... persi… ed ho avuto bisogno di voi.- confessò con un sorrisetto di scuse.
- Ok, e qui la domanda si ripropone: Perché hai portato Crod- er… Sebastian e Claude qui?- si intromise Ciel.
- E’ per fare qualche tua pozione da strega, vero?- gli interruppe Alois, tutto eccitato.
- Ceeerto…- la bionda lo guardò con aria di sufficienza -Il sangue di demone serve per preparare una pozione che consente di levitare, essenziale per prendere il sacro uovo di Thuli Asbar Kal, sulle montagne dell’India.- rispose lei.
- Dici sul serio?!- il conte era oltremodo curioso e sembrava avere delle lucine negli occhi.
- Eh! Stanne certo, assieme ai peli di talpa senza pelo il sangue di demoni è mooolto raro.- continuò.
- Ma se sono senza peli non dovrebbero non avere i peli?- ora era confuso.
- Appunto! Perché glieli prendono tutti le streghe!- annuì più volte come lo disse, come a voler confermare la veridicità delle proprie parole.
- Alois…- Ciel non ne poteva più di assistere a quella scenetta patetica - Ti sta prendendo in giro. - disse con tono incolore.
- D-davvero?- il biondo pareva dispiaciuto.
Mako si limitò a fare spallucce e a fargli un occhiolino.
- Può darsi…- sussurrò lei.

 …

Dopo che si erano incamminati per qualche via della città la strega decise di parlare, più per fare conversazione che per un vero e proprio interesse nei confronti di ciò che avrebbero detto i due.
- I vostri demoni… come li evocate? Sapete, ho studiato la razza dei demoni e ho letto che ci vuole una… password?- sembrava indecisa.
- O meglio parola d’ordine… un… chiamiamolo termine di comando.- borbottò ancora insicura.
- Insomma, qual’ è per voi questo “termine”.-
Nessuno dei due sembrava aver capito.
La bionda sospirò, profondamente tentata di dare una testata alla prima cosa che avesse avuto a disposizione…
Che era un bagno chimico.
Forse la seconda…
Che era un cespuglio di rose.
Rinunciò.
- Che parola o insieme di parole dite per dare un ordine?!- domandò irritata la strega.
Dai due conti si levò un “Aaaaaahh” ed un “Potevi dirlo prima!” di comprensione.
Ciel gonfiò il petto e, con molto orgoglio e fierezza disse…
- Mere-Da.-
Mako lo guardò male.
- Che hai detto?!- pareva arrabbiata, e non a torto vista l’ambiguità della parola… almeno in italiano.
- Non pensavo fossi scurrile Shieru.- disse con un ghigno.
- Ma che hai capito tonta! Mere-Da è il mio “termine di comando”!- borbottò il conte, rosso in viso.
- Ooooh! Ma non sarebbe meglio qualcosa in latino? Insomma, sai, qualcosa di faigo…- chiese divertita.
- Secondo te, quando uno sta per essere ucciso e/o stuprato, cosa che mio malgrado mi capita sin troppo spesso, ha tempo per formulare una frase corretta in latino?- domandò il tredicenne.
- Magari sbagliando anche e facendo quindi una palese figura di merda?- completò Alois, fine come sempre.
- Effettivamente… e tu?- la ragazzina si voltò verso il biondo che, preso fiato, recitò solennemente:
- Houhe o Taraluna, Ron de Rotarel!-

Silenzio.
Beh, se non altro c’è da concedergli che fa più effetto di “Mere-Da”.
- Appunto- cominciò Ciel - e ora che hai finito di dirlo sei già morto.-
- Ah! Ho capito!- saltò su Mako, rivolta al quattordicenne - ‘E uno di quei giochetti in stile “Tapioka Fustani??”-
- Eh?!-
- Sucaaaa!!!!- gridò allora lei, estremamente divertita dalla situazione.
Purtroppo non ottenne il risultato sperato.
O meglio, non ottenne proprio nessun risultato, visto e considerato che i due ragazzi semplicemente non potevano capire lo scherzo.
La strega borbottò - Perché mi ostino a fare questi giochini se non li capiscono?- si chiese.

- Ehi Ciel, glielo hai ridato a Lizzy poi?-
- Cosa?-
- ‘Sto cazzo!!!- “Probabilmente perché sono ESTREMAMENTE divertenti” si rispose da sola lei.



- Che gusto volete?- chiese Mako tirando fuori un portafogli a forma di testa di tucano.
Ciel si perse un momento ad osservare il bizzarro oggetto, prima di riscuotersi e voltarsi verso la strega
- Cioccolato e fragola, per favore.- disse educatamente lui.
Altro mondo o no, Ciel Phantomhive non sarebbe MAI passato per un maleducato.
Piuttosto che macchiare così l’onore della sua famiglia si sarebbe rimesso un corsetto.

Ok, forse non si sarebbe spinto a tanto, ma il concetto era quello.
- Io al lampone!!- Alois era molto contento, e decisamente meno educato, di Shieru.
- E per me cioccolato e limone.- sorrise la ragazzina prendendo in mano i tre coni, e porgendone uno a ciascuno.
- Com’è?- chiese una volta usciti dalla gelateria.
- Uhm… discreto.- borbottò Ciel, leccando avidamente il gelato.
Dopotutto è sempre di Shieru che stiamo parlando: puoi portargli davanti il dolce più buono di questo mondo, di quello demoniaco, e perché no, anche della quarta dimensione, ma lui finirà SEMPRE per dare commenti come:
Passabile, discreto, sufficiente.
Se è di buon umore ti dirà “Non male”.
Ma non più di così.
Come ho detto prima, è sempre di Shieru che stiamo parlando.
Mako lo osservò, leggermente irritata.
- Se ti aspetti che mi metta a decantare in stile poema Omerico nome, provenienza degli ingredienti, creatore e numero di macchie che aveva la mucca che ha fatto il latte per quel gelato, come fa il tuo adorato Sebby, sei decisamente fuori strada.-
- A me il mio piace!!- Alois si era di nuovo messo in mezzo.
Seriamente, quel biondo non può farsi ‘na padellata de caz-
*coff* Volevo dire… badare agli affari propri?
- E’ buonissimo, dolcissimo e rosa!-
No, a quanto pare è impossibile.
- Posso assaggiare il tuo?- con uno sguardo malizioso si piegò sulla strega, leccandole le labbra sporche di cioccolato.
Ciel sgranò l’unico occhio visibile.
Ecco, ora sì che erano letteralmente nella… Nutella… fino al collo.
Insomma, ok che Alois era scemo, anche se Ciel riteneva “esseri inferiori” (e quindi scemi) chiunque che non fossero lui (e quindi mooolta gente), ma addirittura molestare una strega…
A sorpresa la bionda non reagì.
Anzi, si limitò ad avvicinarsi al quattordicenne (che credeva già che, per il calcio nelle palle che si sarebbe beccato, avrebbe dovuto parlare in falsetto come Grell per tutta la poca vita che gli rimaneva n.d.A) e ripetere la sua stessa azione.
Per poi fare una faccia schifata.
- Bleah! Detesto il lampone!-mugugnò, tirando fuori la lingua disgustata.
- E…allora perché l’hai fatto?- domandò il blu, che era abituato alle pure e caste lady della sua epoca.
Si vede che non aveva mai incontrato le suore.
Mah, epoca strana… angeli che si comportano da demoni, demoni che si comportano da gay, suore che si comportano da prostitute e prostitute che si comportano da…
Beh, da prostitute.
Quelle esistono dalla notte dei tempi!
Eeeh… cosa non si faceva, ai tempi degli australopitechi, per una pelliccia in pelle di leopardo…
- Nh? Così, per provare il sapore delle sue labbra,- e additò il biondo - che, a parte il saporaccio di lampone, non sono per nulla male.-
Ciel la guardò preoccupato.
- Non è che ora baci anche me, vero?-
L’espressione della strega fu qualcosa di disgustato all’ennesima potenza.
Come, per intenderci, nell’ora di educazione fisica la prof cinquantenne, che si ostina comunque a indossare le tutine rosa shocking aderenti come Dio solo sa cosa, vi si piega davanti esponendo il suo sedere dirigibile, ed oscurando il sole per una qualche frazione di secondo.
Ecco.
La faccia che fece era la stessa.
- Ma sei scemo?! Piuttosto mi uccido qui e subito!- rispose scandalizzata lei.




- Che lingue sai parlare?- Ciel era in vena di far conversazione, a quanto pare.
- Italiano, un po’ inglese e tedesco e latino.- rispose la bionda, che si stava pulendo la bocca dai resti di gelato.
Dopo aver gentilmente (vedi anche: pugno in testa) declinato l’offerta dolce e completamente disinteressata di Alois, che aveva proposto di aiutarla a pulirsi.
Usando la lingua.
Ovvio.
 - Come mai latino?- il blu era perplesso.
- Secondo te gli incantesimi sono in napoletano?- ora era il turno di Mako di mettere su un’espressione confusa.
- Giusto…- sussurrò Phantomhive.
- Ehi! Ci fai vedere qualche magia?- Alois cominciò a saltellare.
- Eh? Bhe… sono solo al terzo anno… non so fare molto…- mugugnò la tredicenne.
- Terzo anno?- chiese Shieru.
- Sì: Ci sono cinque anni di studio per diventare strega o mago. - spiegò lei.
- Quando ci siamo visti nel bosco indossavo la divisa della scuola. E’ gialla per il primo anno, verde per il secondo, blu per il terzo, rossa per il quarto, e nera per l’ultimo anno. - terminò.
I due conti la guardavano stupiti.
- Quindi tu… studi?- Ciel era scandalizzato.
- E perché non dovrei?- Mako ghignò, scrocchiandosi le nocche.
- Tsk, ai miei tempi una plebea come te non poteva permettersi certe cose. - disse sdegnato, parlando come uno di quei nonnini o nonnine che rimpiangono i bei tempi andati,
Eh già, si stava meglio quando si stava peggio.
- Plebea? Ma chi sei, Kyouya di Host Club?- domandò la bionda con tanto d’occhi.
Ovviamente nessuno esclusa lei capì a chi si stesse riferendo.
- Anche se…- si guardò un poco attorno e, ostentando una certa nonchalance, fece apparire un piccolo cioccolatino sul suo palmo.
- Tutto qui?- Alois era un po’ deluso.
- E che ti aspettavi?! E’ dal quarto anno che si impara a creare gli oggetti dal nulla, è già tanto che so fare questo! Per i primi tre anni si studia teoria…- borbottò abbattuta lei.
- Cambiando discorso…- il biondo cercò di evitare che Mako cadesse in depressione - hai detto che c’era un parco in questa città… ci andiamo?- era raggiante.
La strega sorrise, rallegrata.
- Certo! L’armata di Branca Leone torna in azione!!-


Nyaa: Oka oka, ed è finito pure questo =W=
Parentesi: Questo era il penultimo chap ç__ç  Ci vediamo fra tre giorni con l’ultimo, dove scopriremo che fine hanno fatto Crodo e Sebby, e vedremo il nostro trio in una corsa contro il tempo per raggiungerli… forse.

Nyaa <3


  
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