Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Dark Moon    08/04/2012    12 recensioni
"-Mi odi?- che domande.
-Ti odio con la stessa intensità con cui ti ho amato.- senza nemmeno dargli tempo di parlare ancora, mi voltai e con Nikolai ritornai nel locale."
Damon è ritornato a Mystic Falls, è ritornato nella vita di Angel, ma niente di quello che trova è come l'aveva lasciato: Angel è cambiata e sembra odiare tutto ciò che in passato aveva amato. In un mondo dove i vampiri non sono gli unici essere sovrannaturali, saprà Damon riconquistare Angel? Se aggiungiamo, poi, un bellissimo demone dagli occhi rossi...la storia si complica...
Sequel di Mi appartieni. E' necessario leggere la storia precedente per capire questa!
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 17: La casa al lago-Parte 2

 

 

 

 

 

 

 

Ritornai in casa, zuppa e decisamente incazzata nera, imprecando contro quell'idiota di Damon.

Non riuscivo a capire cosa gli fosse preso e quelle reazioni mi facevano più innervosire che altro.

Odiavo sentirmi un giocattolino nelle sue mani, odiavo quando decideva tutto da solo, odiavo quando mi baciava ogni volta che ne aveva voglia, odiavo il fatto che, in fondo, dentro di me si stava smuovendo qualcosa.

Odiavo il fatto che...che forse non lo odiavo.

Ma il passato c'era e non si poteva cancellare. Soprattutto il presente c'era e non lo si poteva mettere da parte.

Ormai lo sapevo che per me e Damon non c'era più futuro, ormai sapevo che lui non poteva rioccupare quel posto, che, forse, adesso, era di qualcun altro.

Non ero più la stessa e forse la Angel di oggi non era in grado di amare Damon come la Angel di qualche anno fa.

Forse la Angel di oggi era troppo simile al Damon che cercava di allontanare.

Oppure l'Angel di oggi era così diversa da Damon, che qualsiasi contatto era impossibile.

La nostra era sempre stata una storia impossibile e forse se ci fossimo accaniti di meno su un qualcosa che non doveva succedere, saremmo stati tutti meglio e adesso avrei una vita diversa, avrei mia madre, avrei ancora la mia umanità.

E invece ero un mostro. Un mostro dalla vita breve. Un mostro pazzo o un mostro morto, ma pur sempre un mostro.

E la cosa peggiore era che non c'era niente che mi mancava più della mia umanità ed era per questo che io dovevo odiare Damon, perchè lui prima non rappresentava solo la mia vita, ma anche colui che me l'aveva portata via.

-Angel!- mi voltai.

-Oi, Desmond.-

-Mi dispiace per prima.- disse, togliendosi gli occhiali da sole.

-Non preoccuparti, non c'entri niente tu. Damon è un idiota.-

-Io invece ho la netta sensazione che c'entro proprio io. C'è qualcosa tra voi?-

Bella domanda.

-Sì, una valanga di odio e rancore.-

-Ah, bene. Non ti facevo una tipa vendicativa o rancorosa.- sorrise.

Aveva un sorriso dolce quel ragazzo.

-Io vado di sopra.- sorrisi anche io, voltandomi per avviarmi al piano di  sopra.

-Che ne dici se stasera andassimo da qualche parte? Non credo che agli altri dispiaccia.- mi richiamò lui.

Mi voltai. Cosa dovevo fare? Accettare?

Ma si, perchè no? In fin dei conti niente e nessuno mi legava.

-Certo. Alle otto?-

-Alle otto!- mi salutò con la mano.

Ma...era imbarazzato?

Sorrisi non appena lui tornò dagli altri. Era davvero dolce quel ragazzo, nonostante i muscoli e gli atteggiamenti da don giovanni.

Salii di sopra, cominciando già a scegliere cosa avrei messo quella sera. Mi sarei divertita e per una volta non avrei pensato a nulla.

 

 

Era no le otto precise e dopo un'ultima occhiata allo specchio, decisi di scendere al piano di sotto.

Avevo deciso di indossare una minigonna di jeans e una canotta nera, le scarpe con il tacco e i capelli mossi.

Arrivata all'ingresso trovai Desmond ad aspettarmi.

Indossava un jeans scuro e una camicia bianca. Stava bene. Era decisamente carino quel ragazzo.

-Ehi, sei una favola.- disse sorridendo, quando lo raggiunsi.

-Grazie. Beh, vale lo stesso per te.-

Lui fece un ghigno. -Lo so.- disse.

-Ah! Mr modestia!- dissi, dandogli una leggera spinta con i fianchi.

Lui scoppiò a ridere.- Scherzavo!-

-Sarà meglio per te!-

-Che paura! Starò in guardia allora. Ti aspetto fuori.-

-Ok, ti raggiungo.- dissi, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.

-E questo per cos'era?-

-Per ringraziarti di portarmi fuori.-

-Ti aspetto fuori va', che di questo passo...- lasciò la frase in sospeso, uscendo.

Sorrisi, passandomi una mano sul collo.

-Cosa stai cercando di fare?- fece una voce fredda alla mie spalle.

Mi voltai e, appoggiato alla porta della cucina con le graccia incrociate e lo sguardo poco amichevole, c'era Damon.

-Assolutamente niente, perchè?- risposi tranquilla.

Damon si staccò dal muro e venne verso di me. -Hai un appuntamento con Desmond? E' per farmela pagare per oggi?-

-Non è un appuntamento e poi non tutto quello che faccio ruota intorno a te.- risposi acida, incrociando le braccia al petto.

-Non tutto, hai ragione, ma buona parte.- mi rispose gnignando.

-Ma cosa vuoi da me?-

-Oh, dimenticavo che questa è la tua frase preferita!- sbottò.

-Ma cosa pretendi?! Ma cosa vuoi?! Io e te non abbiamo più niente da dirci e faresti meglio a lasciarmi in pace!- risposi stizzita, cominciando ad alzare la voce.

-Ma perchè fai così?!- cominciava a spazientirsi anche lui.

-Così come? Sei tu che ti ostini a intrometterti nella mia vita. Io non sono affar tuo, prima te lo metti in testa e meglio è per tutti!-

-Fino a qualche tempo fa la elemosinavi un po' di attenzione.-

-forse è per questo che ci troviamo in questa situazione. Damon su questa terra non c'è più spazio per noi, io non ti appartengo più. La ragazzina innamorata persa di te non c'è più. Non è morto solo il mio corpo, anche la mia anima. Non c'è più niente di quello che hai lasciato.-

-Smettila con queste cazzate!- Damon si avvicinò a me, afferrandomi per le spalle. -Mettiamola da parte la filosofia, non mandarmi via solo per orgoglio.-

Mi specchiai nei suoi occhi, in quei due spicchi di cielo.

Non potevo mostrarmi debole, non più. -Damon...devo andare, Desmond mi aspetta.- scossi la testa e lui mi lasciò.

Vidi la rabbia nei suoi occhi e la cattiveria nelle sue parole. -Se avessi saputo che l'Angel che conoscevo, che decantava un così puro amore, era diventata una puttana che passa da un letto all'altro con tanta facilità, non avrei sprecato il mio tempo a tornare.-

Sentii le lacrime pizzicarmi gli occhi. Ma perchè aveva sempre il potere di ferirmi?

Voltai il viso di lato, guardando a terra. Cercavo di non piangere, ma quando chiusi gli occhi, una lacrima sfuggì al mio controllo.

La asciugai veloce, ritornando a guardarlo.

Lui non aveva nessun diritto di parlarmi in quel modo, lui non era più nessuno.

-Bene.- dissi, con la voce rotta e avviandomi alla porta. Vidi la rabbia negli occhi di Damon affievolirsi, per poi tramutarsi forse in pena. -Allora ritornatene all'inferno, fottuto vampiro e lascia in pace la mia vita!- urlai, per poi sbattere la porta e andare via.

 

 

Eravamo in una discoteca. Si, avevo deciso io di andare lì, forse la musica e l'alcool avrebbe attutito i miei pensieri, ma tutto ciò aveva avuto solo scarsi risultati.

Quali? Mi stavo solo dimenando sulla pista con Desmond, mentre la mia testa era a casa. Con Damon ovviamente.

Sembrava che il destino si fosse accanito con me: Damon e Desmond. E cazzarola!

-Che caldo!- sussurrai all'orecchio di Desmond.

-Vuoi uscire un po'?-

Dopo che annuii leggermente, mi prese per mano e ci dirigemmo all'uscita del locale. Quella scena mi ricordava quando avevo reincontrato Damon...

Basta!

Scossi la testa. Non potevo pensarlo. Non poteva essere il mio chiodo fisso.

Uscimmo e l'aria fredda mi colpì piacevolmente. Mi appoggiai al muro e dopo qualche secondo Desmond appoggiò le mani ai lati della mia testa, abbassandosi verso di me.

-Lo sai che sei tremendamente bella?-

-E anche tremendamente incasinata?- commentai ironica.

-Mi piacciono le cose complicate.- fece lui, avvicinandosi sempre di più.

Mi stava per baciare, il tipo.

Ma lo volevo davvero?

Non lo sapevo: ormai la mia mente era decisamente ottenebrata e la mia razionalità si stava facendo un bagnetto nell'alcool.

Come pensavo, sentii il contatto con le labbra di Desmond.

Erano morbide, calde, ma diverse. Erano diverse da quelle di Damon.

Fui io ad approfondire il bacio, per non pensare a Damon. Ma è difficile non pensare a "Damon" quando stai baciando "Desmond"...

Il bacio fu intenso, lungo.

-Damon...- sussurrai, con gli occhi chiusi, una volta che Desmond si staccò da me. -Desmond! Volevo dire Desmond!-

Sgranai gli occhi, mentre lui si allontanava da me, storcendo il naso.

-Mi sa che qui c'è qualcosa che non va.- commentò lui, passandosi una mano tra i capelli.

Io mi portai una mano sulla bocca. -Torno dentro...!- non riuscivo a sostenere il suo sguardo, avevo decisamente bisogno di tequila.

Entrai nel locale, diretta al bancone del bar, ma, all'altezza dei bagni, mi afferrarono per il braccio e mi ritrovai schiacciata al muro.

Stavo per attaccare quell'idiota che si era permesso di mettermi le mani addosso, quando mi scontrai con gli occhi azurri di Damon.

-Damon...!- sussurrai sorpresa, mentre il suo sguardo era tutt'altro che amichevole. -Che ci fai qui?!-

-Mi trovavo per caso da queste parti.- rispose lui sarcastico.

-Beh, io dovrei andare, goditi la serata eh!- feci, cercando di andare via, ma Damon mi afferrò di nuovo, riportandomi contro il muro. -Cosa c'è ancora? Credo che lo scambio di battute di prima sia stato sufficiente.- continuai.

-Riguardo a quello...beh, Mistyc Falls dopotutto mi mancava, volevo vedere se era cambiata o no.-

-Stai cercando di scusarti?- chiesi, aggrottando le sopracciglia.

-Assolutamente no!- scattò lui.

-Ah, allora se è così...- dissi, facendo finta di voler andare via di nuovo.

-Aspetta, aspetta!- mi afferrò di nuovo per le spalle. -Stavo cercando di scusarmi.-

-Non sapevo fossi così geloso, Salvatore.- feci melliflua. Amavo metterlo in difficoltà.

Ormai avevo imparato a conoscerlo.

-Io non sono affatto geloso.- disse freddo.

-Ah no? Quindi non ti importa che io e Desmond ci siamo baciati.-

Damon mi guardò confuso, come se non sapeva se credere o meno alle mie parole, ad un certo punto rilassò il viso, come se avesse avuto un'illuminazione.

-Cosa stai cercando di fare?- disse serio, portando le mani ai lati della mia testa.

Due posizioni uguali, due stati d'animo diversi.

-Niente. Tanto tu hai affermato di non essere geloso, quindi il problema non c'è.- dissi tranquilla, scrollando le spalle.

-Adesso tu torni a casa con me.-

-Lei sta con me, Damon.- proruppe una voce dietro di noi.

Damon si voltò e guardò Desmond come se fosse stato un moscerino. -Era una conversazione privata, se non ti dispiace...- fece irnico.

-Lei sta con me.- ripetè di nuovo, facendo un passo avanti.

Damon inarcò una sopracciglia. -Ma fai sul serio? Non hai nessuna possibilità. Dimentica di poterti avvicinare a lei, dimentica di continuare questa sottospecie di appuntamento e dimenticati di lei. Mi hai capito?-

Ma cosa gli prendeva?

-E perchè mai? Non mi sembra che lei sia impegnata, ne che le dispiaccia.-

-Dispiace a me, damerino, perciò, prima che ti stacchi la testa, ti conviene andare via.-

Non lo avevo mai sentito parlare così. Ma da quando era diventato così possessivo?!

-Ma davvero? Io continuerò quello che avevo cominciato.- rispose a tono Desmond.

Damon ghignò. -Io non penso.-

-E perchè? perchè è tua?- commentò lui sarcastico.

-Esatto, è mia. E adesso vattene a fanculo.- mi afferrò per il polso e, mentre mi tirava, sorpassammo Desmond, che lo guardava alquanto allibito.

Di certo non si aspettava quella risposta e ovviamente nemmeno io-

-Damon!- urlavo, mentre lui mi trascinava, ma sembrava non prestarmi la minima attenzione.

Uscimmo dal locale, ma lui non smise di tirarmi: arrivcò alla sua macchina e mi ci infilò letteralmente dentro, prendendo poi il posto del guidatore.

-Ma sei impazzito?!-

-Dormi, Angel, buonanotte.- mi rispose, volendo troncare il discorso.

-No! Mi hai rovinato la serata, ma cosa ti è preso?!- urlai stizzita.

Non reggevo quei suoi cambiamenti d'umore.

-Mi è preso che o ti prendevo e me ne andavo via o spaccavo la faccia a quel deficente! e adesso sta zitta e dormi!- sbottò adirato.

Rimasi a bocca aperta. Non lo avevo mai visto così adirato.

-Damon...-

-Sono geloso, ok? Cazzo!- fece stizzito, dando un pugno sul volante, facendomi sobbalzare. -E odio essere geloso. E odio che si creino situazioni per cui io debba essere geloso. E odio gli altri, perchè tu sei mia, ma loro si ostinano a non capirlo!- si sfogò lui. Sembrava impazzito, non era da lui spassionarsi in quel modo.

Io ero completamente ammutolita. Avevo chiuso e aperto la bocca mille volte, ma non sapevo cosa dire.

Damon mi afferrò per un braccio, violento, facendomi addirittura male. Mi attirò a se, facendo scontrare le nostre labbra.

Dopo qualche secondo mi lasciò andare. Aveva dato il via ai baci e adesso chi lo fermava più, il tipo!

Io ero ancora mezza sconvolta e con i capelli scombinati, a causa delle sue mani nei miei capelli.

-E adesso sta zitta.- proruppe, non guardandomi in faccia e mettendo in moto.

 

 

Entrammo in casa, con Damon che mi spingeva, ancora nervoso.

-Ma la smetti?!- sbottai io, dopo che lui mi aveva spinto verso le scale.

-La smetterò quando ti metterai un pigiama enorme, largo, lungo. Magari anche un cappello. Su su.- fece sarcastico, spingendomi ancora.

-Sembri mio padre!-

-Non sapevo avevi un padre così bello, affascinante e sexy.- mi rispose.

-Ma fai sul serio?-

-Muoviti!-

Io sbuffando andai di sopra, mentre Damon restava al piano di sotto.

Non lo sopportavo! Lo odiavo!

MA cosa voleva da me?! Cosa pretendeva?!

Piombare lì, fare quelle scenate e portarmi di peso a casa. Assurdo!

Entrai in camera mia, sbattendo la porta e cominciando a spogliarmi.

Pigiama lungo, largo e enorme?  Ma se era giugno!

Ancora imprecando mentalmente contro quel dannato vampiro, infilai una canotta e una culotte.

Spensi tutte le luci e poi mi infilai a letto.

Quel vampiro mi avrebbe mandato al manicomio!

Guardai l'orologio: erano le due.

Sbuffai, non avevo per niente sonno, ma andare di sotto, dove c'era Damon, non mi sembrava la cosa migliore.

Sentii un cigolio e guardai la porta per vedere chi stesse entrando.

-Ma sei un fottuto maniaco! La smetti o no di perseguitarmi?!-

-Entrare in una stanza di una casa dove vivo io non è perseguitare.- notò Damon con ovvietà.

Notai che anche lio aveva il pigiama, se così si poteva definire: un pantalone di una tuta e una canotta nera.

Mi misi a sedere e vidi Damon osservarmi.

-Abbiamo concetti diversi di lungo, enorme e largo.- fece, venendo a sedersi sul mio letto.

-Cosa vuoi, Damon?- tagliai corto io.

-Devo per forza volere qualcosa?-

-Tu si.-

Damon sorrise. -Pensavo ti fossi già addormentata.-

-Sto per farlo, buona notte.- sbottai, per poi ritornare a letto e infilarmi sotto le leggerissime coperte.

Sentii Damon ghignare e dopo un piccolo movimento di fianco a me.

-Ma cosa cazzo fai?!- urlai stizzita, mentre vedevo Damon prendere posto accanto a me.

-Non ti dispiace, vero, se per stanotte resto qui? Credo che lo uccido se divido la stanza con quell'idiota.-

Sgranai gli occhi.

No, no, no e ancora no! Io non potevo dormire con Damon! Era fuori discussione!

Non ci sarebbe stato niente e nessuno che mi avrebbe convinto!

Mai!

-Ti prego...- sussurrò, facendo gli occhi da cucciolo.

-Oh e va bene! Ma tieni le zampe lontano da me.-

-Come vuoi.- fece, con un sorriso diabolico, troppo diabolico.

Mi voltai dall'altro lato, decisamente lontana da lui.

Non passarono nemmeno tre secondi, che mi sentii tirare, per poi trovarmi schiacciata con la schiena al petto di Damon e con un suo braccio che mi cingeva la vita.

-Buona notte.- disse lui.

-Si...buona notte...-

Ok, non avrei chiuso occhio.

 

 

 

 

Salveeeee e buona Pasqua!

E dall'uovo di Pasqua esce anche il mio capitolo, non so se per fortuna o no XD

Coooomunque...Damon geloso! finalmente lo ammette! Sta diventando più esplicito, non trovate?

Chi vorrebbe trovarsi al posto di angel in questo momento alzi la mano!

ahuhahauaua

Beh...vi lascio...non vorrei annoiarvi anche il giorno di pasqua con le mie note chilometriche!

Spero che il capitolo vi piaccia e grazie davvero di cuore di seguire la mia storia!

Vi lascio il link del gruppo!

http://www.facebook.com/groups/313437538673601/

Baciiii e al prossimo capitolo!

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Dark Moon