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Autore: Illly    08/04/2012    1 recensioni
Fred e Hermione sono come delle gocce di pioggia... incuranti del destino scelto, tracciano un preciso cammino...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Gocce di destino

A te, che stai leggendo, un grazie speciale.

Sempre.

Ile


L'acqua tamburellava sulla finestra della sua stanza, piccole gocce di pioggia venivano catturate dalla superficie trasparente e tracciavano percorsi irregolari. Spesso Fred si era soffermato a guardare quei percorsi tracciati con fatica dalle gocce. Assomigliavano alle strade percorse da ognuno di noi, difficili, perigliose, irte di decisioni. Ad ogni ostacolo la goccia si ferma, poi si fa forza, prende coraggio e va avanti. Fred pensava di poter essere paragonato ad una goccia d'acqua, gemella e speculare a George, che, seppur con avventatezza, sapeva cosa fare o come affrontarlo. Ma le gocce di pioggia gli ricordavano anche Hermione. Hermione, come lui, sapeva scegliere senza esitazioni la strada che voleva seguire, anche se si rivelava, seppur molto raramente, quella sbagliata. Ultimamente continuava a pensare alla ragazza come a un’anima affine, sebbene lei si dimostrasse, nei più svariati ambiti, diversa da lui. Ridacchiò nel ricordare la scintilla di sdegno che lei spesso gli scoccava quando parlava di trasgredire le regole o, come preferiva dire lui, cambiarle un po’. Malgrado tutto lei gli mancava. La immaginò
in un luogo sperduto, a cercare chissà cosa e chissà come insieme a Harry e a quel tonto di suo fratello. Si chiese se anche lei potesse rendersi conto di essere una goccia d’acqua.

L’acqua risuonava fastidiosamente sulla tela impermeabile della tenda. Hermione, assorta nella lettura di un libro, cercò di scacciare dalla sua mente il suono che la stava deconcentrando, ma non riuscì nel suo intento. Sbuffò, chiuse il libro e si diresse fuori. Il freddo la aggredì istantaneamente ma non le dette fastidio: era troppo assorta nell’osservare lo stratificarsi dei cumulonembi sopra la sua testa. Le nuvole, infatti, erano gravide di pioggia. Si sedette sul terreno umido, con il capo rivolto verso l’alto per osservare la caduta delle gocce d’acqua. Sembravano lacrime del cielo, tutte con un inesorabile destino in comune. Un destino che prevedeva il dissolversi e lo scomparire. Sebbene volesse credere fermamente sulla riuscita dell’ancora vana ricerca degli Horcrux, Hermione aveva paura di subire il destino dell’acqua attorno a lei. Sospirò. Aveva scelto la strada giusta, aveva preso la decisione opportuna e non se ne pentiva. Era simile alle gocce di pioggia che, dopo aver scelto un destino, non possono cambiarlo. Ripensò ai soli motivi che l’avevano spinta a scegliere e ricordò tutte le facce da lei amate. Si soffermò mentalmente su quella di Fred. Sorridente, insolente, ma con il suo stesso sguardo. Lo sguardo di chi non ha paura di prendere una strada piuttosto che un’altra e che non ha timore delle conseguenze, perché affrontabili. Sotto le fredde gocce e con i capelli bagnati, Hermione si ritrovò a sorridere.

Un’altra caratteristica delle gocce d’acqua è il fatto che sono isolate le une dalle altre: raramente si uniscono e se lo fanno è per affrontare una fine inesorabile. Fred lo pensava costantemente negli ultimi giorni e sempre più spesso rifletteva su Hermione, e sul fatto che gli mancasse molto. Questo sentimento era nuovo per Fred, come era nuovo per lui meditare così tanto e così profondamente su cose apparentemente inutili. Cosa gli stava succedendo? Con l'inizio della guerra aveva iniziato a riconsiderare i rapporti che aveva con le persone che amava e aveva dovuto ammettere a sé stesso che l’affetto che lo legava a Hermione era più profondo di quanto immaginasse. Quante occasioni sprecate per cercare di conoscerla meglio, per cercare di riconoscere in lei la goccia d’acqua. Sospirò. Era rimasto impassibile e in silenzio, ad aspettare che fosse troppo tardi. Ma come poteva sapere lui che lei sarebbe stata coinvolta nella più grande guerra magica mai conosciuta e sarebbe stata strappata a tutti i suoi affetti? Poteva prevederlo. Poteva prevederlo dalla sua natura di goccia d’acqua, incurante dei problemi, dei rischi del cammino scelto, furba, abile e determinata a portare a termine il destino che si era scelta. Doveva intraprendere anche lui un cammino che, era sicuro, l’avrebbe portato da lei.

Il tempo passava e la ricerca stentava. Aggrapparsi a un appiglio, a un barlume era ormai per lei motivo di vita. Non aveva più piovuto e il cielo minacciava neve. Ripensò a quel pomeriggio, quando si era soffermata a guardare la pioggia, e desiderò di poterlo fare ancora. Perdersi nei misteri della natura e non pensare ai suoi problemi. Era stanca, aveva bisogno di non avere pensieri per qualche minuto, per qualche secondo. Era sicura che i gemelli avrebbero saputo distrarla. Soprattutto Fred. Aveva scoperto di avere più cose in comune con lui che con chiunque altro. Si ritrovava a pensarci spesso. Si ripromise che, finita la guerra, perché sarebbe finita, avrebbe dovuto conoscerlo meglio, passare più tempo insieme a lui. Sospirò e poi sorrise. Ultimamente con i suoi sospiri avrebbe potuto riempire un sacco. Voleva ridere. Voleva Fred.

Inevitabilmente sapeva che il cammino intrapreso non sarebbe stato rose e fiori, ma, mentre abbatteva un Ghermidore che sembrava essere alto due metri, si fece l'appunto mentale di stare più attento. Aveva finito di stare inerme a casa, a non fare nulla, mentre Hermione rischiava la vita anche per lui: voleva agire. E Radio Potter si era presentata a lui come una salvezza. Aveva insistito per parteciparvi e alla fine aveva vinto. Contava di poter dare una risata, una speranza a tutti i loro ascoltatori e, sebbene gli sembrasse impossibile, immaginava che Hermione lo stesse ascoltando e che sorridesse alle sue battute. Questo gli dava una gioia smisurata, il fatto che potesse essere in contatto con lei, seppur flebile, gli donava fiducia. E Radio Potter era anche un’occasione per tenersi allenati, durante gli spostamenti, con gli stupidi scagnozzi di Tu-Sai-Chi. Hermione doveva solo aspettare: stava arrivando.

La voce di Fred. La risata di Fred. La sua risata. Finalmente rideva, rideva come non faceva da mesi, tagliando con il coltello la coltre di paura che l’avvolgeva, sciogliendo l’ansia che la minacciava ogni giorno e la trascinava in un baratro. Sollievo. Conforto nell’ironica parlantina di Fred, nel sapere che era vivo, nell’ apprendere che anche lui combatteva, come lei, il destino delle gocce d’acqua. Un balsamo per il suo cuore tormentato. Non sospirò stavolta, rise, rise di cuore. Fino a quando Harry non rovinò tutto. Ma anche quando Greiback le toccava la guancia con l’unghia sudicia e lercia e la paura era evidente nella sua voce, non venne mai meno il ricordo dell’attimo prima. Fred.

Un immediato benessere avvolse la sua persona quando la vide. In vita, sebbene stanca, debilitata, con i capelli bruciati e le borse sotto agli occhi. La osservò meglio. Ancora, il suo sguardo fermo, risoluto, lo colpì. Alla fine l’aveva raggiunta, era riuscito nel suo obbiettivo. Si ritrovò davanti a lei, a battaglia imminente, nella moltitudine di corpi che affollavano la Stanza delle Necessità, con l’unico gioioso pensiero di aver lottato per lei, con lei. Le sorrise, ovviamente, e lei rispose, con qualcosa di nuovo nell’espressione. Fu un momento e lei lo abbracciò, di slancio. Ormai l'aveva imparato. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Era successo in precedenza e adesso di nuovo. Stavolta li riconosceva: quei secondi erano lì e lui non si sarebbe più sbagliato. La avvolse anche lui con le sue braccia e la strinse forte. Le gocce d’acqua si uniscono e hanno un fatale destino in comune. Loro si erano legati l’una all’altro, incuranti delle conseguenze, e ora erano costretti ad affrontare il significato di quella scelta. Fred la baciò e Hermione baciò lui, instaurando un legame che sarebbe stato spezzato. Spezzato dalla morte.

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Note dell'autrice

Non avevo mai considerato la coppia Fred e Hermione. Sono più tradizionalista, preferisco Ron a Fred. Eppure mi è piaciuto scrivere su questa coppia fuori dagli schemi. E' piuttosto tragica ma lo trovo azzeccato. Un grazie a voi che leggete e un grazie ancora più grande a chi vorrà recensire, mi farà immensamente felice.

Ile

  
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