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Autore: nevaeh    08/04/2012    8 recensioni
"Harry guarda il suo migliore amico mentre parla con l'intervistatrice e riesce a pensare soltanto a una cosa: vuole baciarlo. Sentire il calore delle sue labbra, il sapore della sua lingua, i brividi del suo fiato. Semplicemente, vuole baciarlo."
Quattro drabble non collegate tra loro. Larry, come sempre.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crazy little thing called love

 

A Louis Tomlinson,

che è stato lasciato a casa a fare la calza mentre

Harry andava a divertirsi in un gay club.


 

#158


Harry non riesce a dormire, i fulmini lo hanno sempre innervosito. Ovviamente questa è una cosa che non sa nessuno, e lui non ha la minima intenzione di renderla pubblica: i suoi amici non farebbero altro che sfotterlo per il resto della sua vita. Solo una persona è a conoscenza di questa inusuale fobia. L'unica persona che Harry vuole vedere in quel momento, mentre se ne sta solo e accucciato tra le coperte. In silenzio si alza cercando di non fare rumore cercando nella penombra i pantaloni della tuta. Vuole solo vedere quella persona, abbracciarla, non sentire più paura anche per un istante; poi apre la porta, si blocca: Louis è lì, la mano a mezza'aria in direzione della maniglia e i capelli scombussolati.

- So che i fulmini ti fanno paura - si limita a dire. Harry sorride, muove un passo e lo abbraccia.

 I fulmini hanno smesso di fargli paura, anche se solo per un istante.

 

 




 #245

 

Nel letto a una piazza e mezza stanno scomodi, tutti e due, eppure non hanno intenzione di muoversi da lì. Fuori come al solito piove; ma il rumore delle goccioline contro le finestre è ipnotizzante e nessuno ci fa caso.

- Dimmi un segreto - Harry ha lo sguardo malizioso, le labbra socchiuse e i capelli in disordine. Louis lo ama, anche se non gliel'ha mai detto.

- Sono stato io a tingere le mutande di Zayn di rosa -

Harry ride, e Louis si bea di quel suono. Lo ama, dio solo sa quanto lo ama - sono serio, Boo -

- Anche io, che credi? - Louis ha gli occhi chiusi e se ne sta steso sulla schiena con un braccio che gli copre la faccia - e poi non capisco a cosa ti serve saperlo -

Il più piccolo fa leva sui gomiti e si mette comodo, di pancia contro il materasso- ci ho pensato: voglio sapere qualcosa di te che non sa nessuno - Louis apre un attimo gli occhi e gira la testa per guardarlo incuriosito.

- Per esempio? -

L'altro ci pensa su un istante, poi si stringe nelle spalle - non lo so, una cosa che non hai mai detto a nessuno e che possa rimanere solo tra me e te -

Louis annuisce sovrappensiero, ci pensa un po' - ti amo - dice infine. Harry sorride, lo bacia - esattamente il segreto che volevo sentirmi dire -

 

 


 


#244

 

Fondamentalmente Harry è un bambino, e come ogni bambino che rispetti è totalmemente e irrazionalmente geloso delle sue cose.

Liam al contrario è un ragazzo maturo e responsabile, e se ha deciso di passare l'intervista abbracciato a Louis avrà avuto i suoi buoni motivi. O una carenza d'affetto. Ad ogni modo, ha dimenticato la cosa più importante: mai toccare ciò che è di Harry, neanche per sbaglio.

- Sei geloso - 

Harry sbuffa - no che non lo sono -

Nella camera di un albergo dell'ultimo piano nel centro di Los Angeles,Louis se ne sta seduto sul letto matrinoniale che condividono e guarda Harry che, impettito, finge che non gliene importi nulla di quello che sta succedendo o di Louis. Finge, perchè poi trattiene in fiato nel momento in cui le mani del più grande cominciano a passare sensualmente sulle sue spalle e sul suo petto. Finge, perchè poi sospira quando con gesti veloci la sua camicia viene sbottonata e fatta scivolare oltre le sue spalle. Con un'altra carezza, un altro sospiro, un altro bacio. 

Louis avvicina il viso al suo, gli ruba un altro bacio ancora - mi piace, quando sei geloso -

Fondamentalmente Harry è un bambino, e come ogni bambino che si rispetti perdona e dimentica in un istante. E poi un'altra carezza. Un morso, che è quasi un marchio. E un sorriso, dolce e seducente allo stesso tempo come solo lui ne sa fare.

- Mio. Sei solo mio -






 #182

 

Harry guarda il suo migliore amico mentre parla con l'intervistatrice e riesce a pensare soltanto a una cosa: vuole baciarlo. Sentire il calore delle sue labbra, il sapore della sua lingua, i brividi del suo fiato. Semplicemente, vuole baciarlo. Louis risponde a un'altra domanda, ride e si morde il labbro con i denti. Harry non capisce più nulla, probabilmente gli è stata posta anche qualche domanda ma lui non riesce proprio a pensare a nulla di diverso rispetto a Louis. C'è solo lui. C'è sempre lui. In ogni momento, in ogni pensiero, in ogni occasione. Sempre e solo lui. E ormai Harry ha smesso di chiedersi perché. È solo Louis, ed è il centro di ogni cosa. 
Il più grande intercetta un attimo il suo sguardo quando si accorge di essere fissato. Gli sorride e si passa distrattamente la lingua sul labbro inferiore. E Harry sa che sta sbagliando e che se ne pentirà un secondo dopo, ma nemmeno ci pensa: si alza, ignorando gli altri ragazzi e il l'intervistatrice e il pubblico, e lo bacia. 
Louis sorride contro le sue labbra.


 

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