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Autore: Lady Vel    08/04/2012    4 recensioni
Una storia diversa... decisioni diverse... personaggi diversi.
Tutti qui, in questa storia nata dalla mia mente contorta.
Misteri ed avventure, romanticismo e comicità in un mix che mi ha reso orgogliosa di me.
Ci sono nuovi e vecchi personaggi e anche qualche "piccolo" cambiamento su alcuni personaggi della mitica Rowling.
Ci saranno i seguenti paring:
James/Lily;
Sirius/Nuovo personaggio (NP);
Remus/NP;
Peter/NP.
Questi sono i principali, col proseguire della storia ne aggiungerò altri.
Spero di avervi incuriosito. Un bacio a tutti :D
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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§James§



"Muoviti Sir, questa volta il treno lo perdiamo sicuro"

Disse un ragazzo con i capelli completamente in disordine, gli occhiali storti sul viso e con l’aspetto di uno che si è vestito al buio.


"Non sono stato io a svegliarmi mezz’ora fa Ramoso"

Rispose seccato l’altro ragazzo, che sembrava essere nato per stare sotto i riflettori, con l'aspetto del bello e dannato sembrava un personaggio appena uscito da una rivista.

"Vero, ma potevate svegliarmi prima!"

"Io e tua madre tentavamo di svegliarti da due ore!"

Per quasi tutte le persone alla stazione (ovvero tutti i babbani, persone senza poteri magici) quella era una scena assurda, due ragazzi diciassettenni che correvano al massimo della velocità, per quanto glielo permettevano i carrelli strapieni di bauli, verso una meta non ben definita, anzi, era definita, ma senza alcun senso.

Dopotutto quale persona sana di mente, tenterebbe si schiantarsi a tutta velocità contro un solido muro di mattoni?

Ma loro non erano delle persone normali, loro erano Sirius Black e James Potter ed erano, come al solito, in ritardo per prendere il treno che li avrebbe portati al loro ultimo anno di scuola, ma non una qualsiasi, bensì la più famosa di tutto il mondo magico: la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Attraversarono la barriera e si ritrovarono di fronte all’Espresso di Hogwarts, il treno che li avrebbe portati nella loro seconda casa.

"Sempre in ritardo voi due eh?" chiese una voce dietro di loro, si trattava del loro grande amico: il prefetto - malandrino Remis Lupin.

In molti si chiedevano come facesse un ragazzo così dolce e apparentemente gracile, ad essere amico dei più famosi combina guai della storia del loro amato castello, ma non tutti sapevano che i piani meglio riusciti di quei ragazzi scalmanati erano proprio una sua idea, dopotutto, aveva una mente brillante, e non esitava troppo a concederla per perfezionare i piani malefici degli amici.

"Hey Remmy non sgridare me, è il qui presente Ramoso che vuole farci perdere il treno."

Erano in molti a chiedersi il perché di quegli strani soprannomi, in molti avevano commentato maliziosamente, specie su 'Ramoso', ma nessuno era ancora arrivato a capire il vero significato, forse solo Severus Piton, lo immaginava, ma non aveva le prove per dimostrarlo, e il preside Silente gli aveva proibito di parlarne.

"Felpato è meglio se tieni a freno la lingua con me quest’anno. Non vorrei metterti in punizione" disse ghignando James.

"Perché?" chiesero in coro Remus e Sirius.

James non rispose, semplicemente tirò fuori dalla tasca una spilla luccicante su cui sopra brilla va la scritta: Caposcuola.

Remus e Sirius erano allibiti.

'Non può essere! Non deve essere Ramoso il caposcuola! Non deve rispettare anche lui le regole come Remmy! Basta (e sinceramente avanza) lui a farmi le prediche per il mio comportamento! Anche mio fratello no!!!'

Passò questo per la mente, considerata malata da tutti quanti gli esseri viventi e non, di Sirius che, venti secondi dopo, stava piangendo disperato addosso a quello che, tempo addietro, era il secondo malandrino per eccellenza.

Ora si disperava implorando Merlino e Morgana di far tornare l’anima del compare, corrotta come un tempo.

Tutt’altro ragionamento fu invece quello di Remus.

'James Potter… caposcuola… che sia un’opportunità per fargli capire che deve crescere? Spero non combini troppi casini. Un momento…. se James è caposcuola… e io prefetto…. ha più potere lui e io… devo… devo… OBBEDIRGLI!'

E così anche il più pacato dei malandrini scoppiò a piangere sulla spalla di James, come un bambino.

'Silente è completamente rimbambito, già fa cose strane ma nominare me, il grande, magnifico, superbo, incantevole, bellissimo, ammirato, fantastico, semplicemente perfetto James Potter E’ un suicidio per l’intera scuola, ma che dico! Saranno tutti felicissimi per me! Mi idolatreranno come se fossi un dio! Cosa che in effetti sono… anche se la Evans si ostina a negarlo. Comunque comincio a pensare che Silente sia completamente pazzo, e che la Evans s’innamorerà di me appena mi vedrà, sì, è sicuro'

Pensò James mentre consolava gli amici in lacrime, illudendosi che fossero di gioia.

"Hey ragazzi avete visto Codaliscia?" chiese James gli altri due, che finalmente gli si erano scollati di dosso.

Negarono con ancora gli occhi ossi dal pianto.

"Sigh… probabilmente… sigh… è… è già sul treno" disse Remus tentando (inutilmente) di smettere di piangere.

Salirono sul treno alla ricerca del topo scomparso, comunemente noto come Peter Minus, o meglio come 'quello con i fighi'.

Lo trovarono che si stava baciando con una ragazza in uno scompartimento vuoto.

Tutti e tre pensarono la stessa cosa, o meglio gli stessi frammenti della stessa frase, troppo scioccati per formarne una completa e di senso compito:

'Codaliscia… ragazza… no insulti… scompartimento… vuoto…baciando…AIUTO!'

"PETER CARISSIMO!!!!" urlarono James e Sirus fuori dalla porta, mentre Remus tentava di sotterrarsi (e si dava mentalmente dello scemo per aver scelto amici come loro, invece che normali ragazzi con normali abitudini e un cervello normale).

Peter e la ragazza si staccarono all’istante e lei corse fuori, rossa per l’imbarazzo.

"Chi era quella amico mio?" chiese James con dolcezza e senza costringerlo a parlare… che per i malandrini equivale a buttandolo su uno sgabello (fatto apparire da Sirius) spegnendo la luce, tranne una che puntò contro il suo viso, con una boccetta di veritasserum nel caso non parlasse, e uno sguardo accusatorio da far invidia alla McGrannit.

"Era la… la mia… la mia ragazza" sussurrò il povero Peter imbarazzatissimo e leggermente spaventato.

"E non ci hai detto niente? No,no,no meriti una crudele punizione. Sirius tienilo fermo. Gli faremo… IL SOLLETICO!"

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!" urlò Peter mentre la tortura iniziava e Remus che assisteva alla scena.

Si chiese come sarebbe stata la sua vita senza i malandrini, e la risposta non tardò ad arrivare: calma, normale e senza punizioni un giorno sì e l’altro pure, insomma, un mortorio.

"Jamie dovremmo andare nella carrozza dei caposcuola e dei prefetti"

"Devo proprio?" chiese con la faccia da cerbiatto bastonato.

"Ci sarà anche Lily.."in un secondo il suo interlocutore stava strattonando il suo braccio con uno sguardo leggermente folle in volto.

"Fammi strada! Devo vedere la mia amata" fu così che si avviarono un James impazziente di rivedere la SUA (e guai a chi diceva il contrario) Lily e un Remus sull’orlo di un collasso a causa del comportamento degli amici.
 

 
 
 

My world
Ecco, se siete arrivati qui, bhe, congratulazioni, ho modificato il capitolo (per la terza volta... o forse di più??). Estate = Libertà. Finalmente posso rivederla e - se Merlino, Snow, gli Dei e chi altro volete voi - finirla... o perlomento andare avanti. Ci riuscirò? Chi vivrà vedrà. Giuro che m'impegnerò. Voto infrangibile e giuramento sullo Stige. Se non vi basta, ditemi cosa devo fare. Al prossimo capitolo lettori.
Kiss

   
 
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