Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xacciobieber    08/04/2012    7 recensioni
è difficile ricordare e spesso preferiremmo non farlo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Il dottore ha detto che puoi tornare a casa” disse Justin, interrompendo ancora una volta le effusioni di Lily e Chaz.

La rossa si girò verso di lui, incenerendolo per la millesima volta con lo sguardo.

Grazie Justin. Ora puoi andare se vuoi, tanto qui mi aiuta Chaz, vero?” disse, girandosi verso il suo presunto ragazzo.

Chaz, con sguardo implorante, guardò Justin, che scosse la testa.

Fece un cenno di saluto con la mano e uscì dalla porta senza dire una parola.

Si diresse velocemente verso l'uscita dell'ospedale.

Era una bellissima giornata estiva, ma intorno al ragazzo biondo che camminava lentamente a testa bassa, sembrava ci fosse un temporale con tanto di tuoni e fulmini.

Stava andando verso l'unico posto che poteva mettergli un sorriso: il parco davanti alla casa di Lily.

Si sedette sulla panchina dove si erano dati il primo bacio, mentre pioveva.

Subito gli tornò alla mente quel momento.

 

Sai, credevo che io e Chaz saremmo rimasti insieme per sempre”

Non esiste il per sempre, Lils”

Perché dici così?”

Perchè è vero”

I due si guardarono negli occhi.

Non ti credo, Justin”

Il biondo inclinò la testa, con uno sguardo interrogativo, senza però smettere di fissare i suoi occhi verdi.

Io vedo l'infinito”

Dove?”

Qui”

Justin si guardò intorno.

Lily rise.

Lo vedo proprio qui, nei tuoi occhi”

Il ragazzo rimase spiazzato.

Lils, mi fai soffrire se dici così”

Perché?”

Insomma, lo sai che mi piaci e so che non potremmo mai stare insieme”

Chi ce lo vieta?”

Lils...”

Ti deciderai a baciarmi? O dovrò aspettare di essere sull'altare con un altro, prima che tu ti decida?”

Ma..”

Chaz, vero?”

Il biondo annuì, abbassando lo sguardo.

Non volevo dirtelo, ma mi sento obbligata ormai. Lui lo sa. È stato lui a lasciarmi in teoria, o meglio, le sue parole sono state -So che non mi ami, so che non l'hai mai fatto. Ti prego, vai da lui- e così ho fatto. Non mi ero accorta che mi piacessi, fino a che quel giorno ti ho visto con Lindsay. Mi dispiace, Justin. Mi sono innamorata di te”

Una lacrima le scese sulla guancia.

Justin si avvicinò piano al suo viso.

Sentivano i repiri l'uno dell'altra sulle proprie labbra.

Grazie” sussurrò Justin, prima di darle, finalmente, il bacio che aspettava.

 

Una lacrima gli rigò il volto.

Eppure, un sorriso gli era spuntato.

Ripensare a quegli attimi, mentre Lily era ancora in coma, lo aveva aiutato a superare i momenti peggiori e lo avrebbe aiutato anche in quelle settimane.

Sapeva già che sarebbero state difficili, ancora di più di quelle passate ad aspettare il risveglio di Lily, ma lui ce l'avrebbe fatta.

L'avrebbe aspettata a costo della vita.

Justin?” una voce alle sue spalle interruppe i suoi pensieri.

Il biondo si girò.

Oh..Lindsay, ciao”

Bionda, occhi azzurri, vestita sempre firmata, insomma..solita ragazza americana, capo delle cheerleader, inesorabilmente troia.

Si sedette al fianco di Justin, intento a guardare la casa davanti a sé.

Come stai? È da tanto che non ti si vede in giro”

Ero in ospedale. Lily si è svegliata” disse, sorridendo e ricordando il momento in cui i suoi occhi si erano aperti.

Fantastico! Quindi tutto a posto no? Stasera c'è una festa a casa mia, venite anche voi, no?”

Si è svegliata stamattina, non ha ancora abbastanza forze” rispose, pensando a quanto era stupida quella ragazza.

Beh allora vieni tu - disse, mettendo una mano sulla gamba di Justin con fare provocante – ci divertiremo insieme”

Il biondo si alzò dalla panchina.

Ci penserò, okay?” disse, per levarsela di torno.

Ci conto”

Lindsay gli fece l'occhiolino, si alzò e gli diede un bacio sulla guancia, facendo accidentalmente passare la lingua e lasciandogli un segno umido, proprio prima di andarsene.

Justin si pulì la guancia, lasciandosi scappare un 'bleah' e si avviò verso casa.

Passando tra le due viette interne che dividevano la sua casa a quella di Lily, ripensava a tutte le volte in cui si erano fermati in quei piccoli posti bui e ci avevano passato le ore a baciarsi, a ridere, a scherzare senza che nessuno li disturbasse o li vedesse.

Fece scendere qualche lacrima sulle guance, per poi ripulirsi prima di entrare in casa.

Pattie, la mamma di Justin, accorse subito alla porta.

Appena lo vide lì, si stupì.

Non era da lui tornare a quell'ora.

Negli ultimi mesi era sempre in ospedale e tornava soltanto la sera a casa.

Cos'è successo?” chiese allarmata la donna.

Lily si è svegliata” rispose Justin, senza un minimo di entusiasmo.

Pattie spalancò gli occhi, stupita dal suo comportamento, e lo affiancò sedendosi sul divano con lui.

Gli mise una mano sulla gamba, cosa che lo fece scoppiare.

Si buttò sul petto della madre e iniziò a piangere.

Non una o due lacrime, ma un pianto vero e proprio.

I singhiozzi riempivano il silenzio della stanza.

Pattie non se la sentiva di fare domande, ma non ce ne fu bisogno.

Justin iniziò a parlare, a urlare, a dare pugni e calci a tutto ciò che gli capitava a tiro.

Prima che la madre potesse dire qualcosa, lui corse in camera sua e ci si chiuse dentro, buttandosi sul letto.

Pianse, ancora e ancora e ancora.

Prese il cellulare, aspettando qualche notizia da Chaz che arrivò proprio in quel momento.

'Siamo a casa sua. Vieni per favore. Dobbiamo parlare. Porta Ryan e Caitlin, ne avrà bisogno'

Buttò il telefono al suo fianco.

Si alzò dal letto.

Guardò la loro foto sul comodino.

Fece un respiro profondo e sorrise.

In fondo, sarebbe potuta andare molto peggio.

Lei ora potrebbe non esserci più, e invece era con lui, nonostante tutto.

Poteva vederla sorridere, poteva sentirla ridere e parlare, poteva guardarla negli occhi e in poco tempo tutto sarebbe tornato alla normalità.

Riprese in mano il telefono e andò su twitter.

'Grazie Dio' scrisse.

Lo mise in tasca e uscì di casa.

La voglia di rivederla era davvero tanta, anche se l'avrebbe vista attaccata al suo migliore amico.

Per la seconda volta percorse quelle vie, fermandosi a chiamare Ryan e Caitlin.

Non dissero niente.

Probabilmente sapevano già tutto.

Insieme entrarono in casa di Lily.

Dopo vari baci e abbracci, Chaz prese l'amico per il braccio e lo trascinò fuori casa.

Justin, io non ce la faccio” disse, disperato.

Per favore Chaz. Non vedi come sto? Sono costretto a guardare la mia ragazza baciare il mio migliore amico, ma lo sto facendo per lei. Aiutami anche tu”

La voce del biondo era piuttosto bassa.

Voleva piangere di nuovo.

Senza pensarci, abbracciò Chaz.

Un'altra lacrima gli rigò il volto.

Ti prego Chaz, falla sorridere. Mi basta questo” gli sussurrò.

L'amico annuì.

Si staccarono dall'abbraccio e con il sorriso più finto che entrambi potessero fare, rientrarono in casa.

Lily era seduta sul divano e rideva con Ryan e Caitlin.

Davvero gli bastava solo questo?

Vederla sorridere era tutto quello che voleva?

Ci vuole tutta la vita per imparare ad amare qualcuno, ma gli erano bastati due anni per capire che la sua felicità veniva prima dell'amore che provava per lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

è da troppo che non aggiorno, lo so, ma per questo capitolo avevo davvero poche idee.
È pure scritto di merda. Non so nemmeno perché lo posto.

Forse perché qualcuno (Giulia e Simona che io amo tanto anche se puzzano come la cacca di Bieber) mi ammazzerebbe lunedì se io non aggiornassi LOL

quuuuindi, ringrazio quelle quattro ragazze che mi hanno recensito.

Spero che aumentiate un po' çç
love,

me.

  
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