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Autore: Swaggie    08/04/2012    2 recensioni
Eunhyuk ama ancora Donghae, incondizionatamente, anche se lui sembra essersi allontanato.
L'amore che li unisce li farà tornare insieme, o li dividerà per sempre?
'Combatterò per te, stanne certo.'
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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	  Salve a tutti ^^ 
Questa FF l'ho scritta un po' di tempo fa e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. 
Qualsiasi critica/commento è ben accetta. 
Buona lettura!  

Sono le dieci. Tu non ci sei. Non ancora. Dannazione, perchè non faccio altro che pensarti? 
"Perchè ti amo." 
Mi ricorda una vocetta dolce ed odiosa allo stesso tempo. 
Sospiro tremante. 
Perchè dovevi dirmi quelle cose? Perchè dovevi rovinare tutto? 
Io ero così felice, così contento. A me non importava se volevi tenere tutto nascosto, a me semplicemente importava il fatto che tu mi amassi. E che mi ami, oh lo so per certo. Ma ti ostini a negarlo. 
 "Combatterò per te, stanne certo." 
Sono sul letto, mi volto di lato. Il mio sguardo incontra una foto sul comodino. La nostra foto. 
Vedendo i nostri visi così allegri e spensierati mi si riempono gli occhi di lacrime. 
Ti sei allontanato da me per lei? 
Ti prego, dimmi che vuoi allontanarti, che non so ascoltari, che non mi vuoi, dimmi di tutto. Ma non dirmi che tutto questo è colpa sua. Non dirmi che lei è quello che davvero desideri, perchè non ci credo. Non ci crederò mai, perchè semplicemente non posso farlo. 
Non dirmi che è lei la ragione per cui mi hai lasciato così, dimmi una bugia se questa è la verità. 
Mi mordo nervosamente il labbro inferiore. Basta, devi uscire dalla mia mente. 
E quando finalmente mi sono quasi addormentato col cuore pesante e la testa che mi scoppia, ecco la tua voce in lontananza. 
Un sorriso amaro mi si distende sulle labbra. Ma il mondo è contro di me? No, perchè sembra accanirsi nei miei confronti. 
Decido d'ignorarti, proprio come tu fai con me. 
Divento irrequieto però quando sento dei passi lungo il corridoio, passi che si avvicinano. 
Chiudo gli occhi. 
"Va via." 
Lo so che sei tu. Lo sento
Voglio che te ne vada ma entri lo stesso. 
Rimani lì impalato sulla porta. Sento il tuo sguardo su di me, il cuore battere forte. Continui a farmi quest'effetto, non riesco proprio ad odiarti. 
-Hyukjae?- Mi chiami piano. 
Dio, quanto mi piace quando pronunci il mio nome in quel modo. 
Non ti rispondo e tu ti avvicini. 
-Ti va di vedere un film con me, Kyu e Ryeo?- 
T'ignoro ancora. 
Per favore, puoi uscire? Con te così vicino mi manca il respiro. 
Mi sfiori la mano, che io allontano con riluttanza. 
Le parole poi, fuoriescono dalla mia bocca quasi meccanicamente, inconsciamente. -Non toccarmi.- 
Quanto mi fa male dover usare questo tono con te, che sei la persona che più amo. 
Finalmente apro gli occhi. 
M'indirizzi un sorriso strano. 
-Un tempo ti piaceva essere toccato da me.- 
Questo è il colmo. Sento la rabbia impossessarsi della mia mente. Scatto in avanti sbattendoti a terra. Ti tengo per il colletto della camicia. Il tuo sguardo è calmo, non è per niente impaurito e teso. 
-Sei uno stronzo.- Sibilo. -Come...come puoi prenderti gioco dei miei sentimenti in questo modo?- Ti lascio andare con un gesto brusco e tu impassibile ti ritiri su. 
Non aggiungi altro. Ora, ora finalmente riesco a sentire qualcosa. Ora sembri preoccupato. 
-Invece di annoiarmi, perchè non vai dalla tua modella?- 
Sospiri profondamente. 
Non mi pento del modo in cui mi sto comportando. Infondo, tu un po' alla volta mi stai uccidendo. 
Mi rimetto per bene sul letto ignorandoti. 
Ti sento uscire fuori, e quando ti sento raggiungere il salotto, delle lacrime cominciano a rigarmi il viso. 
"Possiamo tornare indietro e riavvolgere il nastro? Possiamo innamorarci, ancora una volta?" 
 
 
 
E' una bella giornata d'inverno. Mi stringo nella sciarpa, l'aria è particolarmente pungente. Ho semplicemente voglia di fare due passi, voglio schiarirmi un po' le idee e restare da solo. Non penso ci sia qualcosa di sbagliato in questo, no? 
Non ho una meta precisa, continuo a mettere i piedi uno davanti all'altro. 
Una folata di vento improvvisa mi congela il viso e le mani scoperte. Le infilo in tasca e mi sorprendo nel trovarci qualcosa. Sembra un biglietto. Lo tiro fuori. 
Mi fermo di botto leggendo le parole sopra scritte sul foglio accartocciato. 
"Hyukie ti aspetto al bar tra mezz'ora. Non tardare! Hae. <3" 
Sento gli occhi improvvisamente pizzicarmi. 
"Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?" mi domando. 
Poi alla mente mi vengono le tue parole, più affilate di una lama. 
 
"Hyuk...non possiamo continuare così. Io...io non voglio. Voglio vivere diversamente, sono stufo di tutti questi sotterfugi. è meglio finirla qui. Non volermene, ti prego. Spero...resteremo amici vero?" 
 
E senza nemmeno sapere come, mi ritrovo davanti alla caffetteria in cui mi desti appuntamento quel giorno. 
Ricordo tutto come se fosse ieri. Istintivamente, entro. Un bel calduccio mi accoglie. Sfrego le mani in cerca di calore e mi scosto appena per far passare un cameriere con in mano un vassoio bello pieno. Io e te eravamo seduti al tavolo in fondo, quello un po' più appartato. Quello accanto a quella grande finestra che dava sulla strada. Ricordi come ci divertivamo ad osservare la gente mentre bevevamo quella buonissima cioccolata calda? Ricordi ancora oppure hai dimenticato tutto? 
Avanzo, sento il bisogno di raggiungere quel tavolo, di prendere posto lì. 
Ma...il mio cuore va in frantumi, ancora. 
L'hai per caso fatto apposta? Non è per niente divertente. 
Tu sei seduto proprio a quel tavolo. Non hai idea di quanto vorrei correrti incontro, abbracciarti come ero solito fare e perdermi in quei tuoi occhi meravigliosi. 
Ma non posso. 
Con te c'è lei. 
Stringo i pugni. Ora la porti dove portavi me? 
Mi sento così inutile, così stanco di questa situazione. 
Mi sento usato. 
E mi arrabbio ancora di più quando mi accorgo di piangere nuovamente per te, che sei un'idiota, che non meriti le mie lacrime. 
O forse si? 
Mi passo una mano sul viso. 
Voglio correre via di lì, scomparire all'istante. Vorrei non averti mai incontrato. 
Ma non riesco a muovere un muscolo, sono paralizzato. E quindi resto lì, fermo, ad osservarti mentre le scosti una ciocca di capelli dolcemente. 
Improvvisamente alzi lo sguardo. Quando incontri il mio, il tuo s'incupisce. 
Ho proprio voglia di darti un pugno. 
Smetti di parlare, smetti di muoverti. La tua bella se ne accorge e ti guarda perplessa. 
Abbozzo un sorriso stanco. 
Come puoi stare con una come lei? 
Finalmente ritrovo la forza. Finalmente riesco a muovermi. 
A passo veloce e deciso esco da quel maledetto posto, facendo tintinnare delle campanelle all'ingresso. Tiro un calcio ad un sassolino capitatomi lungo il cammino. Alzo lo sguardo al cielo, esasperato. è gravido e plumbeo. 
Promette pioggia. 
 
Sì, hai dimenticato tutto.
 
   
 
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