Sono
confusa come mai prima d’ora. Avevo un paio di punti fermi
nella vita. Pochi,
ma fondamentali. Ora non li ho più. Mi è crollato
il mondo addosso.
Avevo
una famiglia perfetta, almeno credevo, avevo una marea di sogni decisa
a
realizzare, finché non li ho visti infrangersi davanti ai
miei occhi, e avevo
un migliore amico..
Un
amico che, per
quanto sia difficile
accettarlo, mi ha sempre visto con occhi diversi da quelli con cui lo
guardavo
io. E io non mi sono mai accorta di nulla.
Solo
ora capisco quante volte ho offeso i suoi sentimenti senza volerlo,
anche solo
con una battuta ironica che si fa tutti i giorni ad un amico. Appunto,
ad un
amico.
Sono
stata così cieca! E ora ne pago le conseguenze.
Tredici
anni. Tredici anni di amicizia buttati bellamente nel water in 5
secondi con
due semplici parole che sarebbero bastate a mandarmi in rianimazione:
mi piaci.
Con l’aggiunta di un “da sempre”, tanto
per essere sicuri (non si sa mai!).
Beh,
potevo reagire in tanti modi.
Potevo
scoppiare a ridere, credendo fosse uno scherzo. Ma non lo era e lo
sapevo bene,
dato che lo conosco come nessun’altro. Si, beh, sa fa per
dire.
Potevo
buttargli le braccia al collo e finire con il “e vissero per
sempre felice e
contenti”. Nel nostro caso dubito fortemente che vada a
finire così.
Anche
perché, dopo avergli rivolto uno sguardo che esprimeva tutta
la mia confusione,
sono corsa via. Scappata dalle mie responsabilità.
Non
abbastanza in fretta, però, per non vedere i suoi occhi
delusi.
Sono
stesa sul letto a cercare di riordinare i miei pensieri quando sento
squillare
il campanello. Sento mia madre che corre al piano di sotto, ribaltando
mezza
cucina a giudicare dal rumore, e apre la porta. Momento di silenzio.
Poi urla
il mio nome: - MEREDIIIIITH!
Io
sbuffo e urlo di risposta: - ARRIVOOO.
Mia
madre fa i soliti convenevoli da buona padrona di casa con
l’ospite misterioso.
Sembra conosca la persona a cui parla, ha un tono informale.
Scendo
le scale e quando entro in cucina vedo la mamma che obbliga Harry a
bere una
tazza del suo disgustoso tè alle erbe. Ovviamente lui cerca
di declinare
l’offerta con nonchalance.
La
scena è alquanto comica, considerando lo sguardo
terrorizzato del ragazzo alla
vista della brodaglia marrone che cerca di rifilargli. Non riesco a
trattenermi
e scoppio a ridere.
Gli
altri due si voltano verso di me, che sono piegata in due con le mani
sulla
pancia.
Quando
riesco a respirare in modo almeno lontanamente normale, alzo lo sguardo
e
incontro quello verde e cristallino di Harry.
Ah
già, Harry è il mio migliore amico. O qualunque
cosa ora sia.
Improvvisamente
mi ricordo di quella faccenda e
distolgo lo sguardo, che si fa imbarazzato, sento le guance in fiamme e
dalla
mia bocca esce un – Oh.
Si,
complimenti! Proprio una bella fantasia, Meredith.
La
mamma osserva la scena stupita e sembra inquadrarmi come un metal
detector
vivente. Sembra che si sia accorta della mia strana reazione (di solito
Harry
ed io ci abbracciamo e ci prendiamo in giro a vicenda appena ci
vediamo).
Inaspettatamente,
è Harry a rompere il silenzio, rivolgendomi uno dei suoi
sorrisi migliori e
dicendo: - Ti va di fare un giro?
Santa
carota! Ma come fa a essere così spontaneo in un momento
come questo?!
Penso
di avere la bocca aperta da un’eternità ma poi
riesco a mormorare quello che si
potrebbe interpretare come un si.
Soddisfatto,
lui saluta mia madre e mi prende per mano, portandomi fuori, verso la
sua moto
nera nuova di zecca.
Mi
porge il casco, dicendo: - Ti porto in un posto speciale.
Io
fisso per un po’ l’oggetto, poi alzo gli occhi,
insicura. Lui è già sulla moto
e mi sta aspettando.
-
Harry, io..
-
Non importa –, taglia corto lui, immaginando quello che
volevo dirgli – non
importa se ora mi vedi solo come un amico..-, all’improvviso
il suo sguardo si
fa malizioso e quasi a sfidarmi promette –
Riuscirò a farti innamorare di me!
Il
cuore manca un colpo. Maledetto ricciolino!
Intanto
si infila il casco, accende la moto e gira l’acceleratore.
Non
ci credo. Questo ragazzo che pensavo di conoscere è invece
un mistero!
Infilo
il casco anch’io e monto la moto, posando le mani sui suoi
fianchi.
-
Tieniti forte – mi dice.
Così
lo stringo in un abbraccio. Soddisfatto del risultato, parte.
All’inizio
la considero una cosa un po’ imbarazzante ma poi mi rilasso e
appoggio
istintivamente la testa sulla sua schiena e mi godo il viaggio, curiosa
di
scoprire la meta.
Quando
la moto si ferma, alzo la testa.
-
Non ti sarai mica addormentata? – mi provoca.
-
Bada a come parli, riccio! Mai stata così sveglia!
Sogghigna.
Lo ignoro e mi guardo intorno.
Oddio.
Mi ha portata alla scogliera.
Io
non lo conoscerò per niente, ma lui a quanto pare ricorda
bene quel che mi
piace!
Adoro
vedere il tramonto sul mare e oggi sembra che il sole splenda solo per
noi.
-
Wow.
Ho
gli occhi incantati.
-
Ci ho azzeccato, vero?
Ma
sentitelo! Pregusta già la vittoria! Non credo proprio.
-
Non mi faccio mica abbindolare da così poco, eh –
mi giro, sorridendo mio
malgrado.
-
Mmh..questo lo vedremo! –
Cammina verso
il bordo e si siede.
Mi
sta aspettando. Mi faccio desiderare un po’ ma lui non si
gira. Così mi siedo
vicino a lui.
Sotto
di noi c’è un precipizio allucinante che si getta
direttamente nel mare, ma
invece di averne paura, avrei voglia di tuffarmi nell’acqua
fresca e
spumeggiante.
Sento
lo sguardo di Harry addosso ma sono troppo vigliacca per guardarlo.
Mi
chiedo di cosa abbia paura. Insomma, non vuole mica violentarmi.
Credo
di aver paura di innamorarmi di lui.
In
fondo so che è un gran bel ragazzo, insomma non sono cieca e
vedo anche tutte
le ragazze della scuola che gli sbavano dietro, ma questo non era mai
successo
a me.
E
allora perché improvvisamente ho la sensazione che un suo
sguardo possa bastare
a farmi sciogliere? Che uno dei suoi sorrisi possa farmi battere il
cuore più
forte del dovuto?
Continuo
a fissare le onde che si infrangono sugli scogli, tra schizzi e
schiuma, e il
cielo di un bellissimo colore con sfumature rosa e arancioni.
-
Meredith.
Istintivamente
mi giro e trovo le sue labbra sulle mie. Sono calde e delicate.
Stupendo
Harry ma soprattutto me stessa, non ho più alcuna paura.
So
che sto facendo la cosa giusta. Gli infilo una mano tra i capelli,
giocherellando con i suoi riccioli, mentre lo bacio, il cuore a mille.
Lui
appoggia una mano sulla mia schiena e mi avvicina a sé.
Quando le nostre labbra
si separano, sorridiamo e lui,avvicinando la bocca al mio orecchio,
mormora:
-Ho vinto.
Lo
guardo di traverso: - Non credo di aver sentito bene! Ripeti un
po’ quel che
hai detto.
-
Mmh..niente di importante.. piuttosto, dove eravamo rimasti? Ah
già, credo di
ricordarmelo..
Sorride
e mi bacia ancora.
In
quel momento pregai con tutta me stessa che quel bacio non finisse mai.
BUONSALVE
a tutti gli sconsiderati che apriranno questa One-Shot :D
Se
siete arrivate fino al mio commento è già un
mezzo miracolo!
Beh
che dire, grazie mille per aver letto <3
Spero
vi piaccia!
Adios,
alla prossima carotinee!