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Autore: Mils    08/04/2012    6 recensioni
Nick e Miley sono al mare con la piccola Hope, finalmente una giornata da soli. Ma non ci sono solo loro in spiaggia, anche Selena e Justin hanno deciso di farsi un giretto. Selena avrà finalmente capito la felicità di Nick e Miley?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hope

Parcheggiai la macchina davanti a casa di Lucas; prima di scendere mi diedi un'occhiata veloce nello specchietto. Capelli neri: più ricci che mai. Occhi: avevo gli occhi di mia madre, amavo i miei occhi. Mi guardai il polso, con una penna mi ero scritta Stay Strong prima di uscire, mentre nell'altro avevo Radiate Love. Avevo messo la maglietta che mi aveva regalato zia Demi per il mio compleanno, nera e che lasciava una spalla scoperta, mi ero anche infilata soddisfatta un paio di vecchi jeans di mia madre, che mi stavano un po' larghi ma mi piacevano davvero troppo. In macchina, giusto per farmi sentire al sicuro, avevo sistemato una chitarra di mio padre nel bagagliaio. 
Scesi dall'auto, sporcando un po' di terra i vecchi anfibi di mio padre - si, sono un po' maschiaccio. 
Sapevo che avrei trovato Lucas da solo, i suoi a quell'ora non c'erano mai, così andai sicura ad aprire. 
Il cuore mi batteva a mille, ma ero decisa a finire quello che avevo iniziato. 

Miley

<< Pensi che Hope stia bene? >>, sistemai Adam nella sua nuova culla, a casa nostra. 
Nick mi aiutò, abbracciandomi da dietro. << E' tua figlia, come potrebbe fallire? >>.

Hope

Lucas mi venne ad aprire, i capelli scompigliati di chi si è appena alzato da letto, senza maglietta e con un paio di vecchi jeans addosso. Li aveva comprati con me quei jeans. Un colpo al cuore, ma mi sforzai di sorridere. << Ehi, ciao >> dissi, e la mia voce era calmissima, era così fiera di me stessa. << Senti, noi due.. dovremo parlare, per favore >>. Feci per entrare in casa, ma Lucas mi bloccò, imbarazzato.
<< Hope.. non puoi >>.
<< Non.. posso? Mi prendi per il culo, vero? >>.
<< Magari.. potremo parlare dopo, che ne dici? >>, ora ero certa che fosse imbarazzato. Continuava a guardare dietro di se. 
Avevo sempre avuto un sesto senso incredibile, mia madre me lo diceva sempre. Quando una testolina bionda apparì dietro di lui fu solo la conferma di quello che stavo già sospettando. << Lucas.. perché sei alla porta? >> chiese, con una voce da troia. Oh, si, che gran troia che era quella ragazza. E io non avevo niente contro le bionde, ma quella era una troia, si vedeva dalla camicia che indossava. Dal fatto che indosasse solo la camicia. 
Sollevai gli occhi al cielo e mi morsi il labbro, trattenendo un sorriso amaro. << Oh.. capisco perfettamente >>. 
Lucas si voltò e vide la ragazza, sbiancando. << Jess.. ti avevo detto di restare in camera! >>.
<< Mi annoiavo >> si giustificò la biondina. 
<< Meglio che io tolga il disturbo >> dissi, voltandomi per andarmene. 
Venire qui non era stato uno sbaglio, avevo bisogno di sbatterci la faccia. 
Ora potevo anche andarmene. 
Ero ormai al cancello quando Lucas mi afferrò per il polso, << Hope, aspetta, non è come sembra >>.
Mi voltai di scatto, liberandomi il polso. << E' esattamente come sembra, Lucas >>. 
Lucas scosse la testa, ora era di nuovo rosso per l'imbarazzo. << No, Hope.. io e lei.. non l'avevo pianificato.. è che tu.. sembravi arrabbiata con me e quindi io.. >>.
Sollevai le sopracciglia, << Oh, ora finisce che la colpa risulta mia >>.
<< No, no, no! Non ho detto questo! >>.
<< Si che l'hai detto >>.
<< No.. >>.
<< Lucas, cosa stavi facendo con quella biondina? >>.
Lui abbassò lo sguardo, colpevole. << Io.. >>.
<< Come immaginavo. Sai, io ero venuta qui per chiarire, perché ti amo. Oh si, ti amo più di quanto io abbia mai amato qualcuno, ma tu ultimamente eri così distante, così distratto. E mi hai chiesto tempo, mi hai chiesto pause, e ti ho dato tutto quello che volevi perché mi fidavo di te, mi fidato del tuo amore per me. E per tutto questo tempo tu non hai fatto altro che prendere tempo - il mio tempo! - solo per finire così, a letto con una troietta qualunque, quando io ti ho amato per tutto questo tempo. Sei solo uno stronzo, e io mi merito molto, molto di meglio. E tu? E tu cosa ti meriti? >> senza pensarci, la mia mano volò sulla sua guancia, forte, veloce, lasciando il segno. Uno schiaffo bello forte. << Ecco, questo ti meriti >>.
Fiera di me, salii sulla mia macchina. 
Per tutto il tempo in cui restai visibile agli occhi di Lucas mi feci vedere forte, orgogliosa e fiera di me, sicura sui miei passi. Ma appena voltai l'angolo cominciai a piangere, e fui costretta a fermarmi e a posteggiare l'auto in un angolo nascosto se non volevo fare un incidente. Andai nel bagagliaio e tirai fuori la chitarra di mio padre, mi sedetti nei sedili di dietro e iniziai a strimpellare qualcosa. 
Se mio padre e mia madre mi avevano insegnato qualcosa, sicuramente era che una chitarra è la migliore amica di un cuore appena spezzato, insieme a una canzone malinconica. 





   
 
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