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Autore: Soly_D    08/04/2012    3 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Coincidences, thoughts, invites

Erano passate circa due settimane dall’inizio della scuola e i due fratelli si erano inseriti perfettamente all’interno della classe.
Chichi non perdeva mai l’occasione per dimostrare le sue capacità e il suo impegno nel campo scolastico, mentre Goku dava più importanza all’amicizia e agli allenamenti, dato che la sorella era sempre disponibile a fargli copiare tutti i compiti e a dargli suggerimenti durante le interrogazioni.
Quella mattina, gli studenti della 4^ A avrebbero avuto due ore di matematica, una di storia e due di inglese.
“Hai studiato matematica?” bisbigliò Bulma all’orecchio dell’amica dai capelli corvini.
“Ovvio, e tu?” rispose Chichi, tenendo d’occhio la porta e attendendo l’arrivo dell’insegnante della prima ora.
Bulma arrossì lievemente e spostò lo sguardo verso l’altro lato della classe.
“Ehm... no... non ho avuto tempo... ieri ho passato tutta la giornata con Vegeta...”
Chichi ottenne la conferma di ciò che aveva ipotizzato e sorrise.
“Che c’è?!” chiese Bulma corrugando la fronte.
“C’è che ti beccherai un brutto voto oggi” rispose la mora continuando a sorridere.
Bulma incrociò le braccia al petto e sbuffò.
“Vorrei vedere te a rifiutare un invito da parte del ragazzo che ti piace per studiare matematica!” esclamò fissando l’amica curiosa di scoprire la sua reazione.
Chichi sbatté le palpebre un paio di volte, prima di riuscire a comprendere il significato delle parole di Bulma. Inspiegabilmente, le sue guance si colorarono di un rosso acceso e la ragazza abbassò lo sguardo per nascondere l’imbarazzo.
“Ehm... a me non piace nessuno...” dichiarò timidamente.
Bulma sorrise in modo malizioso e si avvicinò maggiormente all’amica.
“Non c’è proprio nessun ragazzo che ti interessa?” chiese Bulma dando uno sguardo generale alla classe. Chichi fece la stessa cosa, soffermandosi a guardare tutti i ragazzi, ed ebbe la conferma che nessuno suscitasse il suo interesse.
“No, Bulma, davvero!” rispose infine la mora con convinzione.
“E Yamco?” chiese Bulma con gli occhi velati di speranza.
“No, per me è solo un amico...”
L’azzurra si rassegnò, poggiò i gomiti sul banco e rimase per qualche secondo con la testa tra le mani, sospirando e lanciando rapide occhiate all’amica che ripassava la lezione di matematica.
“Ci sono!” urlò sbilanciandosi infine dalla sedia e attirando nuovamente l’attenzione di Chichi.
La mora la guardò con aria interrogativa.
“Qual è il tuo ragazzo ideale?” chiese Bulma con aria sognante.
Chichi non aveva mai pensato a quel genere di cose. Per tutta la vita si era solamente dedicata ai libri e alla sua famiglia, senza mai pensare ai ragazzi o soffermarsi più di tanto sul significato dell’amore. Per questo, ogni volta che gli altri tiravano fuori l’argomento o le facevano domande di quel tipo, arrossiva vistosamente e si sentiva a disagio per il semplice fatto che non sapesse nulla a riguardo.
Tuttavia, la domanda di Bulma suscitò la sua curiosità e Chichi sentì il bisogno di rifletterci un po’ e fornire una risposta adeguata sia all’amica che a se stessa.
“Beh... uhm... vediamo... il mio ragazzo ideale...” iniziò roteando gli occhi “Semplice. Si, un ragazzo semplice... gentile e simpatico”
Bulma annuì sempre più curiosa.
“Per quanto riguarda l’aspetto fisico... ehm.. alto e muscoloso... moro, assolutamente! Sai, non mi piacciono i ragazzi biondi... ”
Bulma aveva ascoltato attentamente la descrizione di Chichi e ora stava andando con la mente da un ragazzo all’altro.
Allora... vediamo un po’... Non è Yamco, quindi... Tensing è rasato, Crilin è rasato e troppo basso.... Non può essere Vegeta perché ha un carattere freddo e distaccato, inoltre è il mio ragazzo quindi no... Gli altri non sono né alti né muscolosi... Il resto ha i capelli biondi.... quindi chi rimane...?
Alla fine Bulma scoppiò in una fragorosa risata.
“Perché ridi?!” chiese Chichi perplessa.
“Per un attimo ho pensato che la descrizione che mi hai appena fatto coincidesse perfettamente con quella di... Goku!” rispose l’azzurra senza smettere di ridere “Che cosa stupida, vero?”
Chichi fece una smorfia e poi tornò sulla lezione di matematica.
“Già, stupida” ripetè con una risatina alquanto isterica.
Anche quelle cinque ore passarono in fretta, così Goku e Chichi tornarono a casa e dopo aver pranzato ognuno si chiuse in camera sua.
Chichi non aveva compiti da terminare, poiché se li era anticipati nei giorni precedenti. Si stese sul letto, a pancia in su, e chiuse gli occhi nel tentativo di rilassarsi e riflettere su ciò che le attanagliava la mente dall’inizio della giornata, precisamente dalla discussione avuta con Bulma.
Le parole dell’amica l’avevano davvero turbata. Possibile che la sua descrizione di ragazzo ideale corrispondesse a quella di suo fratello? Un ragazzo semplice, buono, dolce, alto, muscoloso e moro. Si, tutto coincideva in maniera perfetta.
Chichi cambiò posizione e affondò il viso nel cuscino.

Un pensiero strano e inevitabile le attraversò la mente, lasciandola perplessa.
Suo fratello era carino.

Per lei, carino non significava solo bello, ma anche buono, dolce, gentile, affettuoso, simpatico, divertente...
E Chichi si ritrovò a chiedersi come mai non avesse mai reputato carino nessun ragazzo prima di Goku.
Forse perché Goku era unico.
Forse perché era il ragazzo ideale, il ragazzo che tutte vorrebbero avere al proprio fianco. E chissà se Goku non si fosse già fatto una sfilza di ammiratrici... quale sarebbe stata la fortunata? E se alla sorella di Goku, lei non fosse piaciuta?
Chichi lottava contro se stessa pur di reprimere tutti quei pensieri strani e nuovi.
Goku era suo fratello, e come tale doveva considerarlo!
Rimettendo insieme le idee, rifletté che tutto ciò non aveva senso e non doveva essere considerato come un problema: in questo modo si convinse che le interessavano maggiormente i ragazzi come Goku per il semplice fatto che lui era suo fratello e che, quindi, con lui si sentiva perfettamente a suo agio. O quasi.
Un rumore familiare la distolse da tutti quei pensieri contorti.
Qualcuno aveva bussato alla porta.
“Si?” disse Chichi, alzandosi dal letto.
“Sono io” rispose la voce dall’altra parte della porta.
Chichi andò ad aprire e accolse Goku nella sua stanza.
Il ragazzo aveva alcuni libri in mano e sorrideva allegramente.
“Mi aiuti con fisica? Non ci ho capito niente di niente.”
Chichi sorrise a sua volta: Goku non sarebbe mai cambiato.
Si sedettero alla scrivania della ragazza e cominciarono a ripassare insieme la lezione.
Chichi parlava, parlava, parlava... Goku la ascoltava con attenzione, senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi di lei oppure interromperla per porle una domanda. Chichi si sentiva leggermente imbarazzata di fronte a Goku che la scrutava in quel modo, non potendo fare a meno di pensare a ciò che aveva detto Bulma.
“Che hai?” le chiese Goku, notando che la sorella evitava di incontrare il suo sguardo.
“Niente!” esclamò Chichi cercando di essere il più naturale possibile.
Poi continuarono a ripetere.
Venti minuti dopo, il cellulare della ragazza vibrò.
“Chi è?” chiese Goku quasi con insistenza, senza pensarci due volte.
“Bulma” disse Chichi al fratello, prima di rispondere alla chiamata “Ciao Bulma! ...Uscire con te? Ora? Ehm... non so... devo aiutare Goku con i compiti... aspetta un attimo...”
Chichi si rivolse al fratello con aria interrogativa, ma inavvertitamente il ragazzo chiuse i libri sulla scrivania e le sorrise.
“Vai”
“Ma non abbiamo finito”
“Non fa niente, vai.”
“Grazie”
La ragazza, tutta contenta, si portò nuovamente il cellulare all’orecchio.
“Si Bulma, arrivo subito! Vuoi che venga anche Goku? Davvero? Ok arriviamo” disse infine la mora chiudendo la chiamata.
Goku aveva un’espressione tra il divertito e l’incredulo.
“Ma non ho finito i compiti!”
“Te li faccio copiare io!”
Chichi prese al volo la borsa appesa alla sedia e si diede una sistematina ai capelli.
“Come sto?” chiese a Goku.
Il ragazzo la squadrò dalla testa ai piedi e le sorrise.
“Sei... bellissima”
Chichi gli posò un bacio sulla guancia, mettendolo un po’ in imbarazzo, poi andarono via insieme.
In un quarto d’ora arrivarono a casa di Bulma, la famosissima sede della Capsule Corporation. I due ragazzi vennero accolti dall’allegra signora Brief e poi dalla loro amica Bulma che li portò in camera sua.
“Uh ciao Vegeta!” esclamò Goku trovando l’amico seduto sul letto di Bulma.
“E voi che ci fate qui?!” sbottò Vegeta guardando con aria interrogativa prima Goku, poi Chichi e poi la sua fidanzata.
“Li ho invitati io! Stiamo per uscire tutti insieme” spiegò Bulma con disinvoltura.
Perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose? pensò Vegeta visibilmente infastidito.





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Ringrazio ovviamente chi mi segue e chi recensisce. Vi adoro ^.^
A presto!
  
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