Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Lelenu    08/04/2012    7 recensioni
Indubbiamente sono fortunata ad avere la mia vita piena di fottutissime cose materiali.
Sono fortunata ad avere persone che mi vogliono bene.
Sono fortunata ad essere bella.
Ma quando questa fortuna ti si ritorce contro che si fa? Quando tutte le cose belle che hai sono la causa della tua distruzione, come ci si sente?
Quando quella bellezza di cui tutti parlano e che tutti ti invidiano viene violata, come puoi continuare a guardarti allo specchio?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FEar

Ok sono terribilmente in ritardo (chiedo umilmente perdono) ma quale migliore sorpresa di un nuovo capitolo per Pasqua? *si paragona alla sorprese delle uova*

Ok non parlo più e ci risentiamo giù...  


(Ho fatto la rima u.u)


Fear

 

Pov. Robert

 

Una pecorella.

 

Due pecorelle.

 

Tre pecorelle.

 

Quattro pecorelle.

 

Cinque pecorelle.

 

Sei pecorelle.

 

Sette pecorelle.

 

Otto pecorelle.

 

Nove pecorelle.

 

Un caprone.

 

Dieci pecorelle.


Und-

 

Ma… Il caprone fa parte della conta o è solo un conteggio separato ma che sostanzialmente si svolge dentro quello delle pecorelle?

 

 

Mi girai spalancando gli occhi e fissandoli al soffitto buio e sospiro. L’ennesimo da quando mi ero coricato.

Voltai lo sguardo sulla mia sinistra notando l’orario che lampeggiava sul display della radiosveglia.

 

3:23

 

Sono le 3:23 dell’11 Dicembre.

 

Sono le 3:23 e io non chiudo occhio da quando la mia testolina si è lentamente poggiata su questo morbidissimo cuscino.

 

Dormi.

Dormi Rob.

 

Robert Douglas Thomas Pattinson dormi. Adesso!

 

Uno, due, tre sonno profondo vieni a me!

 

Ok. Stop.

 

Mi alzai di botto, provocandomi persino un giramento di testa, e a piedi nudi percorsi l’intero corridoio fino ad arrivare al corrimano delle scale che portavano giù e davano sul salotto.

Osservai dall’alto l’intera stanza e improvvisamente ebbi l’illuminazione.

Avevo trovato come trascorrere le restanti ore di quella notte insonne.

Corsi su in soffitta salendo i gradini a tre a tre e, quando mi ritrovai in mezzo a quel polveroso ammasso di cianfrusaglie, non ci misi molto a scorgere lo scatolo con tutte le decorazioni di Natale.
Lo presi e lo caricai su una spalla. Non avevo tenuto conto di una cosa però: luci spente.

Come avrei fatto a scendere tutti quegli scalini scalzo, con uno scatolone tra le mani e per di più al buio?

 

Tu scendi dalle scale, stai attento Robert peròò
potresti farti malee e il culo romperti un pòò…

 

Destro

Sinistro

Scalino

 

Destro

Sinistro

Scalino

 


Non so esattamente come, ma riuscii ad arrivare in salotto sano e salvo. Adoravo sistemare la casa per Natale. Era uno di quei momenti in cui l’intera famiglia era unita.

Era uno di quei momenti che mi faceva tornare bambino.

Era uno di quei momenti che mi faceva dimenticare tutti gli altri problemi e pensieri.

 

Ed era proprio questo il punto: volevo dimenticare per qualche istante tutti i film mentali che per tutta la notte mi stavano torturando.

Aprii la scatola ed iniziai ad uscire calze, luci, candeline…

Sembrava il paese dei balocchi quello in cui mi stavo addentrando; un paese che avrebbe mascherato di luci e colori tutti i miei film mentali.

La verità era che stavo scappando. Scappavo dalle mie paure che la mattina dopo avrei dovuto affrontare.

Proprio mentre stavo appendendo al camino la prima calza, sentii una voce roca e assonnata provenire dalle scale.

“Potrei capire che cazzo stai facendo?”

“Niente, c’è poco da fare, la finezza ti abbandona anche di notte,eh?”

 

Eccola la mia donna. Con la mia felpa della Duff che le copre a mal’appena ciò che le deve coprire.

Gambe perfettamente lisce e… eccitanti al massimo.

Capelli all’apice del disordine e gote rosse che le danno un’aria dolcissima che sembra farla tornare all’infanzia.

 

 

E’ lei la donna per cui vivo.

 

E’ lei la donna che vorrei per sempre.

 

E’ lei la donna con la quale crescerei un figlio non mio.

 

 

“Poche chiacchiere Pattinson. Te lo ripeto di nuovo: che diavolo stai facendo alle 4 di mattina?”

“Oh, vedo che la signorina si è degnata di usare un linguaggio più forbito” sbuffò sonoramente scendendo gli ultimi tre scalini.

“Non lo ripeterò un’altra volta: cosa stai-“
“Dio, Kristen! Secondo te cosa sto facendo?”

Guardò attentamente me e la scatola piena di decorazioni. Poi di nuovo me. Poi di nuovo la scatola. Infine, fissando lo sguardo nei miei occhi e cercando di trattenere una risata, disse “Ehm, amore, a cosa ti servono le cose di Natale l’11 Dicembre?”

“Sembrava così vuota la stanza..” sussurrai pianissimo per giustificarmi.

Kristen mi guardò con un sopracciglio talmente arcuato che, se in quel momento non mi fossi vergognato così tanto, avrei anche riso.

“Rob..”

“Mhmm..”

“Robert!”

“Eh..”

“Robert Pattinson, parla!” m’intimò in tono perentorio.
“Ok ok ok. Non riuscivo a dormire!” ammisi accasciandomi sul divano con aria decisamente sconfitta.

 

La sentii prendere un respiro profondo prima di raggiungermi sul divano e sdraiarsi, poggiando la testa sulle mie gambe.

Infilzai i suoi capelli con le mie dita e inizia ad accarezzarglieli. Non aveva più le extension ed era tornata al mio (suo) amato castano.

“Mhmmm… Continua così, amore. Sento già Morfeo che inizia a palparmi” Sorrisi impercettibilmente e la sentii prendere l’altra mia mano per portarsela alle labbra e baciarla teneramente.

Sapevo cosa voleva fare. Voleva tranquillizzarmi. Voleva farmi rilassare perché sapeva il motivo per il quale non avevo chiuso occhio tutta la notte.

 

“Kris…”

“Dimmi” aprì gli occhi sorridendomi calorosamente.

Non ho idea di come facesse, ma sembrava così calma e tranquilla. Come se fosse tutto perfetto.

Come se domani non avremmo saputo chi fosse il padre di quel bambino.

“Domani…” iniziai a parlare e notai immediatamente che il suo sguardo stava diventando sempre più storto, come a volermi incenerire.

“.. E se..” provai a continuare…

“Niente SE! Chiaro?” disse saltando in piedi e puntandomi un dito contro.

“Non lo fare, Pattinson! Non ci provare. Non dire una sola parola!”

“Kristen, ho paura. Ho una fottuta paura che mi sta mangiando lo stomaco!”

“Te lo mangio io lo stomaco a morsi se non la smetti.” mi urlò contro.

 

La guardai sconcertato. Un po’ per il tono che aveva usato; un po’ perché ero sempre più sconvolto dal vederla così distaccata dalla spada di Damocle che incombeva su di noi.

 

“Ho paura. Ho paura. Ho paura. Ho paura. Ho paura e lo dico. E lo dico a te. Perché tu devi starmi a sentire. Io. Ho. Paura.”

“Io. No.” concluse facendo una smorfietta di ovvietà.

“Beh, buon per te! Ne sono felice. Ma questo non cambia il mio stato d’animo.”  Urlai dando un calcio al tavolino davanti al divano.

 

Io davvero stavo scoppiando. Sentivo l’ansia che mi divorava a poco a poco, senza lasciarmi il tempo di prendere un attimo di respiro che mi desse calma e serenità. Non ragionavo più, era questa la verità.

Non ragionavo perché adesso si faceva sempre più concreta e vicina la possibilità di non essere papà. Un papà che è partecipe nella vita di suo figlio sin dall’atto del concepimento.

 

Ecco.

 

Kristen abbassò lo sguardo e dondolandosi da un pietre all’altro mi prese le mani tra le sue e iniziò a carezzarle con i suoi pollici.

“Io non ho paura. E non devi averne nemmeno tu. E sai perché? Perché mi sono convinta di una cosa importante. Mi son convinta che la speranza è l’ultima a morire. Ed è lei che ti fa andare avanti. Ti fa andare avanti convinta di ciò che vuoi. E se quello che vuoi è puro e lo desideri con tutto te stesso, non devi temere. Non devi temere perché qualcuno lassù sa chi è nel giusto e chi no; sa cosa il nostro cuore vuole davvero e se questa cosa la desideri nel modo più vero possibile, allora si realizzerà.” Aveva gli occhi lucidi e stringeva convulsamente le mie mani, come a volermi trasmettere anche con il contatto tutto quello che sentiva in quell’istante. Non l’avevo mai vista così convinta di ciò che diceva e mai l’avevo vista così bella e naturale.

Lentamente avvicinai le nostre mani intrecciate al suo viso e, con il dorso della mia, le sfiorai gli zigomi.

Forse aveva davvero ragione…

 

                                             ___________________________________________

 

Busta bianca; timbro blu e rosso.

Mittente: Cedars-Sinai Medical Center

Destinatario: Robert Douglas Thomas Pattinson


La rigiro in mano da un quarto d’ora ormai. Un quarto d’ora da quando siamo tornati a casa dalla clinica. Un quarto d’ora da quando ci siamo seduti a gambe incrociate sul nostro letto. Un quarto d’ora che passiamo in silenzio a contemplare una busta sigillata.

“Forse… Dovremmo dare una sbirciatina. Sai com’è..”

Alzai lo sguardo puntandolo nei suoi smeraldi verdi. “Kris, non credo di farcela. Ti giuro, me la sto facendo sotto. Aspet-“

“Da qua!” disse strappandomi dalle mani la busta maledetta.

“Che sarà mai? Via il dente, via il dolore.”  Sussurrò più a se stessa che a me, aprendo con mani tremanti l’involucro di carta.

Ne uscì fuori il foglio piegato in tre e, dopo aver preso una profonda boccata d’aria, lo spiegò e abbassò gli occhi per leggere.

Giuro su quanto è vero che la amo, mai come in quel momento l’avevo odiata.

Stava rileggendo le stesse righe un’infinità di volte. Sempre con la stessa espressione indecifrabile. Sempre mentre io me la stavo facendo nelle mutande.

Quando alzò lo sguardo, il suo volto era una maschera piegata dallo stupore e dalla tristezza più assoluta. Lasciò cadere il foglio sul letto e, dopo avermi lanciato un’ultima coltellata di dolore con gli occhi, piegò la sua testa sulle ginocchia e si mise le mani tra i capelli.

No.

 

No.

 

Non è vero.

Non poteva davvero essere successo.

 

Non era possibile.

Mi rifiutavo di crederci.

 

“Kris.. Kris no.. Dimmi che non è davvero così. Ti prego” dissi scuotendola per un braccio mentre iniziavo a tremare dalla testa fino ai piedi. “No. No no no.. Kristen…” le diedi un altro scossone ma non si mosse.

Preso da un’ondata di rabbia gettai un pugno sul letto e afferrai in malo modo quel dannato foglio.

Dovevo vederlo con i miei occhi. E certo, dovevo e volevo farmi ancora più male.

Dovevo…

 

Cosa?

 

Lessi rapidamente quelle poche righe per la seconda volta e strabuzzai gli occhi. Mi sentii improvvisamente confuso.

 

“…Ma…” provai a sussurrare qualcosa ma, non appena notai il viso della mia fidanzata, leggermente scosto dalle sue ginocchia, impegnata a trattenersi dal ridere, spalancai occhi e bocca all’inverosimile.

Non so per quanto restai in trance a cercare di capire se fosse tutto vero. Ricordo solo che presi coscienza di stare davvero per diventare papà solo quando Kristen mi si  gettò di sopra, ridendo e piangendo contemporaneamente.  Sorrisi come mai prima d’ora quando iniziò a baciarmi in ogni angolo del mio viso e mi sentii in pace con me stesso.

Mi sentii tranquillo e sereno.

“Sei una fottuta attrice di merda! Sei una fottuta attrice di merda, hai capito? Ti odio”

“Io ti amo da impazzire! Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo”

“Ti amo anche io” mormorai impossessandomi delle sue labbra ormai coperte dalle mie e dalle sue lacrime di gioia.

La amavo con tutto me stesso e amavo da morire il nostro bambino.

 

 

 

Awwwwwwwwwwww *_____*

Ma quanto sono belli,eh? 
Ok Sondaggio: Chi di voi credeva che il bambino non fosse di Robert?

Ah volevo precisare che  il  Cedars-Sinai Medical Center è una clinica dove le Star partoriscono.  E dove un giorno Kristen partorirà sul serio U_U
(tranquille è tutta la cioccolata di oggi che mi fa sparlare).

Ehm, ancora tanti Auguri per questa Pasqua che sta per giungere al termine e.... divertitevi domani e mangiate più che potete U_U

Addio. 

Elena*

                                    

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Lelenu