Hikikomori

Happy birthday to you

Happy birthday to you

Happy birthday to Yuki,

Happy birthday to you!

Venti. Gli piace il suono di questa parola. Significa indipendenza. Si canta sottovoce una litania augurale, si alza dal letto e accende la tv.

Bang. Bang. Booom! Bang! Booom!

Dalle casse esplosioni. Urla di qualche superstite in sottofondo.

BOOM!

Neanche più quelle.

Dallo schermo lampi di luce, pixel su pixel che infuocano il televisore.

Click. Click. Click.

Dal joystick il furioso ticchettio sui tasti. Le sue dita che scrocchiano all’unisono. È il giorno del suo compleanno, lasciatelo festeggiare.

Dalla porta socchiusa, la madre lo osserva senza parlare. Lui ha la schiena ricurva, le gambe piegate, le dita che compiono rapidi, precisi movimenti sui tasti, gli occhi spalancati per non perdere nessun movimento del suo rivale.

“Auguri, Yuki.”
Ci prova, ma già sa che non riceverà risposta. Questo la rende triste. Però è quello che lui desidera.

È il suo compleanno, lasciatelo festeggiare.

Ma cosa accade nella sua mente?

Bang! L’unico obiettivo ora è abbattere. Uccidere. Sterminare. Pure, all’orecchio gli giunge qualcosa.

Auguri, Yuki.

Yuki.

Yuki.

Chi è Yuki? Questo nome gli ricorda qualcosa.

Yuki! Yuki! Yuki un po’ fuori di testa, Otaku Yuki, Otaki!

Bang!

Un colpo nel cervello. 

Bang!

Uno dritto al cuore.

Bang!

Ben piazzato in mezzo agli occhi.

Bang! Bang! Bang!

Sempre meglio che prenderne una vera in mano, alzarla verso di loro e…

Bang!

Da oggi però le cose cambieranno. Finalmente è maggiorenne, può decidere da solo e non vuole sentirli mai più . Otaki, Nerd, niente più, vuole che quelle bocche tacciano per sempre. Lo sa, è giunto il momento.

BOOOOOOOOOM!

Ancora spari dalla sua stanza. Il padre scuote la testa esasperato.

“Ora basta!”

“Fermo! È il suo compleanno. Lascialo festeggiare.”

Bip.

È il suono di un cellular- Bip – due cellulari ai quali è improvvisamente arrivato un messaggio.

Da: Yuki

Hikikomori desu. Non uscirò mai più.

Il padre scoppia in una grassa risata, la madre gli posa una mano sulla spalla e scuote la testa. Non è uno scherzo.

Si sente una porta chiudersi in lontananza. Niente più spari, solo il ticchettare di una tastiera e il silenzio di una maniglia che non si abbasserà più.

Boh, niente. Non vi so dire che cos'è ._____. giusto che gli Hikikomori sono fighi *33*

Bòn, au revoire! *rimbalzzzzz*

Lilith ♥