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Autore: _Miyako    09/04/2012    6 recensioni
Chelmey fissava la scritta incisa nella parete della cella di Clive, il giovane arrestato da poco più di tre mesi per aver distrutto il quartiere principale di Londra.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*-_Goodbye_*-

 

 

4...

-Non posso lasciarti andare lì dentro, così morirai anche tu- disse un uomo abbracciandomi. Non potevo crederci, non volevo crederci: non dovevano morire, non potevano lasciarmi così. Piangevo, mi dimenavo, urlavo, cercavo di liberarmi dall'abbraccio. Non volevo assistere a quell'orribile spettacolo senza ribellarmi, volevo cercare di salvarli, almeno non avrei avuto il rimorso di essere rimasto inflessibile mentre i miei genitori morivano. Ma, non ci riuscì.

 

3...

-Clive, fai i bagagli, la signora Dove ha deciso di adottarti- finalmente sarei uscito da quella gabbia comunemente denominata ''orfanotrofio''. Avrei rivisto il cielo azzurro, le nuvole; riassaggiato il sapore della pioggia, sentito la dolce carezza della neve sulle mie guance. Quando scesi le scale, vidi un'anziana signora che sorrideva. Mi abbracciò e mi disse che da quel fatidico giorno sarei stato suo ''figlio''. All'inizio ero diffidente, non amavo il suo modo di chiamarmi ''figliolo'': gli unici che potevano chiamarmi figlio, figliolo o caro erano i miei genitori. Ma, lentamente, le cose cambiarono: lei divenne il mio unico punto di contatto con il mondo esterno.

 

2...

Perché anche Lei mi aveva lasciato? Uscì dal locale in cui si tenevano i funerali di Costance. Il cielo era coperto dalle nuvole e pioveva: il paesaggio rispecchiava il mio stato d’animo. Mi inginocchiai, mi tolsi il basco nero che avevo comprato per il funerale e lasciai che la pioggia mi sfiorasse il viso dolcemente, che il vento mi accarezzasse i capelli, che i pantaloni si sporcassero di fango. Buttai a terra la giacca che si macchiò di marrone. Il mondo era contro di me ed io ho deciso di reagire: non volevo essere uno spettatore della mia vita, bensì esserne il protagonista.

 

1...

‘’Così, mentre Layton&Co è impegnata a salvare la piccola Flora; io riuscirò ad ultimare la mia vendetta’’ pensai ridendo. Credevo che nulla potesse andare storto, ma Hershel riuscì a far surriscaldare il generatore facendo impazzire i comandi. Il mio piano fallì e fui arrestato davanti a Bill Hawks che mi guardava disgustato, ma lui cosa poteva sapere della mia vita: lui sta bene e vive con sua moglie, è felice ed ha una ‘’famiglia’’.

 

0...

Incisi la parola ‘’Arrivederci’’ con il gesso. Volevo che tutti si ricordassero di me. Salutai per un’ultima volta quelle pareti umide, finalmente sarei stato libero, sarei riuscito ad essere felice. Sulla mia faccia si stampò un sorriso, sentì un brivido. Poi buio e silenzio.

___________________

 

Chelmey fissava la scritta incisa nella parete della cella di Clive, il giovane arrestato da poco più di tre mesi per aver distrutto il quartiere principale di Londra. Barton si avvicinò all’ispettore e gli indicò il cadavere disteso per terra. Il cadavere di Clive era sorridente.

 

Ora, anche Clive ha trovato la sua pace.

 
Miyako's little space:
Saaaalve! Sono Miyako-chan e, come si può notare, sono nuova nel fandom e su EFP.
Ringrazio tutte le persone che si sono fermate a leggere questa porcheria e che hanno avuto voglia di recensirla.
Sicuramente molti non avranno capito perchè ho scritto quei numeretti o in generale il senso della storia. Beh, i numeretti simboleggiano un conto alla rovescia: Clive ricorda i momenti della sua vita prima del suicidio...




 

 

 

 

  
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