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Autore: cranberry sauce    09/04/2012    8 recensioni
John/Paul.
John apre gli occhi, lentamente, e nel breve lasso di tempo che gli serve per rendersi conto di essere sveglio e di essere proprio lì, proprio in quel letto, in quella stanza, gli si apre davanti un infinito mondo di possibilità; fra le lenzuola e il cuscino, potrebbe essere qualsiasi persona, qualunque cosa, ovunque e da nessuna parte. {dal primo capitolo}
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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VIII.
Di come non si scappa dalla pioggia
 
"John. John, svegliati. John!"
Paul gli afferra le spalle e lo scuote prima leggermente e poi con sempre più convinzione fino a che questi non apre gli occhi, spaesato. 
John si porta una mano al volto e, occupato com'è ad asciugarsi le lacrime, non si accorge che l’altro ha mollato la presa, pur rimanendo seduto sul suo letto ad osservarlo ansiosamente. Cerca di ricomporsi un poco e incrocia brevemente lo sguardo di Paul, che lo inchioda lì sul posto, incapace di spiccicare parola, di trovare una scusa alle sue debolezze, di pregarlo di non dire nulla a nessuno.
 
Ma c'è qualcosa, c'è qualcosa nel modo in cui Paul lo guarda, nel modo in cui Paul non guarda nessun altro alla stessa maniera, e John capisce che è inutile fingere con lui.
È inutile fingere con Paul, perché è inutile fingere con se stessi. 
E John, che si è appena svegliato ed è così stanco e la notte è troppo buia per gettare luce su quello che è successo, non è sicuro di saper riconoscere il limite fra quello che è e quello che dovrebbe essere. 
Ed è inutile, completamente inutile fingere con Paul. 

John si rigira e si stringe alla bandiera inglese che gli fa da coperta, ma non sente nessun cigolio del letto a comunicargli che Paul è ritornato nel suo. Al contrario, il sottile materasso si affossa ancora di più e John sente calze ruvide contro i suoi piedi gelati e braccia che lo cingono con dolcezza e il respiro caldo di Paul sul collo.
"Anche a me manca", sussurra Paul al suo orecchio. "Sempre, tutti i giorni."
Paul gli sussurra: "Andrà tutto bene. Ci sono io con te, mh? Non devi preoccuparti, John. Andrà tutto bene."

Cullato dalla sua voce, John scivola in un sonno senza sogni, le dita intrecciate alle sue, e la notte, quella notte, non è poi così fredda lì al Bambi Kino.



[Angolo della demenza. 
Ritorno a scrivere in questa raccolta dopo quelli che mi sembrano secoli!
L'ispirazione mi ha chiesto un periodo di pausa, teme che non siamo fatte l'una per l'altra.
Indi per cui, chiedo venia se il capitolo è breve, ma mi piace così, e non saprei cosa aggiungere.
Oh, colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno recensito e tutti quelli che hanno letto in generale!
Ci si vede al prossimo :3 E buona Pasquetta everybodeh!

P.S. John. E Paul. Ad Amburgo. Ho detto tutto.
P.P.S. Ma solo a me infastidisce il fatto che la sezione sia sotto il nome Beatles e non The Beatles?!]
   
 
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