Luna Lovegood

-Ciao- disse allegramente Luna Lovegood.

Blaise Zabini smise di camminare e guardò la ragazza con aria incuriosita e un po’ interrogativa.

-ho sentito dire in giro che vorresti uscire con me…- iniziò la strana ragazza con la collana di tappi al collo.

Il serpeverde rimase di sasso. Nott a quanto pare aveva parlato.

-c’è una festa tra tre giorni. Perché non mi chiedi di venire con te?- sorrise Luna con una semplicità disarmante.

Blaise rimase zitto per la terza volta di fila. Dio, quanto l’adorava quando diceva cose inaspettate come quella.

-allora?- chiese lei saltellando e continuando a sorridere.

-va… va bene- rispose Blaise mettendosi una mano sulla nuca con aria imbarazzata.

Luna rimase a guardarlo per almeno dieci secondi senza dire niente.

-me lo chiedi o no?- rise continuando a guardarlo.

Blaise si lisciò con entrambe le mani delle pieghe inesistenti sulla sua camicia della divisa.

-certo, scusa- rise a sua volta –ehm… Luna, vuoi venire alla festa di sabato sera insieme a me?-

-molto volentieri!- rispose lei fingendosi sorpresa della domanda. Gli stampò un bacio sulla guancia e se ne andò via saltellando allegra.

Blaise riprese a camminare con un gran sorriso sulla faccia.

Quanto gli piaceva quella ragazza!

 

 

In meno di due giorni e mezzo tutta Hogwarts sembrava sapere che Blaise Zabini, uno dei serpeverde più ambiti, andasse ad una festa con «quella squinternata» della Lovegood.

Pazzesco, pensò il ragazzo passandosi una mano tra i lunghi capelli neri. Ma qui nessuno si fa più gli affari propri?

Eppure non era infastidito dalla cosa. Anzi, dentro di sé era molto contento di uscire con Luna e che soprattutto lo sapesse tutta la scuola. Rendeva la cosa più… importante.

Blaise piaceva abbastanza, ma non aveva mai realmente avuto una ragazza. Era un tipo veramente timido, e anche le poche volte che si era interessato a qualcuna che magari stravedeva per lui, Blaise non ci aveva mai provato. Pansy lo aveva rimproverato un sacco di volte, ma lui non ce la faceva proprio, le ragazze lo mettevano in agitazione. Sempre con le amiche a ridacchiare di chissà cosa, sempre a ritoccarsi il trucco o a mettersi in competizione con le altre…

Ecco perché gli piaceva Luna. Perché Luna era semplicemente… diversa.

Sorrise pensando al momento in cui probabilmente aveva iniziato a piacergli.

Era la fine del suo quinto anno, il quarto per Luna, e tutti erano in biblioteca a studiare. In realtà c’era molta tensione perché il giorno successivo ci sarebbe stata una partita importantissima per la coppa delle case, e tutti erano molto scontrosi l’uno con l’altro, forse per il nervosismo o semplicemente perché quel giorno erano tutti di cattivo umore. Luna entrò nella biblioteca canticchiando, si sedette ad un tavolo, sorrise e disse un “buongiorno!” in modo molto ottimista. Nessuno riuscì neanche a guardarla male né niente.

Tutti ripresero a studiare e a ignorarla, ma Blaise la fissò per tutta la sua permanenza in biblioteca, tanto che il giorno dopo prese una S al compito di Incantesimi per «mancato studio», così scrisse il professore sul compito. Blaise avrebbe però certamente saputo fare una descrizione molto dettagliata di Luna.

Per tutta l’estate, nonostante tutti i casini che ci fossero in corso nel mondo magico, a Blaise bastava ripensare a lei con il suo vestito a fiori e i lunghi capelli biondo chiaro che gli tornava subito il sorriso.

Non sapeva perché, ma quella ragazza gli ispirava allegria.

Era stato contentissimo di rivederla a settembre, e mentre Draco raccontava a tutti di come avesse spaccato il naso a Potter, lui cercava di individuarla tra la folla dei suoi compagni di casa.

Verso ottobre il suo amico Theodore gli aveva confessato di nutrire un certo interesse per Hannah Abbott, a quanto pare una tassorosso coi capelli rossicci e un po’ crespi. Quando però Nott aveva chiesto a Blaise se c’era magari qualcuna che piacesse anche a lui, il ragazzo aveva scosso la testa.

Theodore non era un cretino e sapeva fare due più due, così gli bastò stare attento allo sguardo di Blaise per due giorni per capire che c’era eccome una ragazza che gli piaceva, e si chiamava Luna Lovegood.

Messo con le spalle al muro Blaise dovette ammettere che sì, Luna non gli dispiaceva affatto.

E ovviamente Nott non aveva mancato di andare a dirlo a qualcuno, che lo aveva detto a qualcun altro che aveva informato Luna, a quanto pareva.

Ma infondo dovrei ringraziarlo, pensò Blaise, perché se fosse stato zitto probabilmente stasera non uscirei con lei.

Il ragazzo si dette un’ultima sbirciatina nel lungo specchio della camera che divideva con Draco e Theodore e uscì.

Luna lo aspettava di fronte ad un’armatura arrugginita e quando lo salutò con la mano sorridendo Blaise sentì che non avrebbe voluto essere in nessun altro posto.

I due entrarono in Sala Grande e Blaise si sentì avvampare vedendo che molti li stavano fissando. Fortunatamente Luna lo teneva a braccetto con aria compiaciuta e quello lo aiutò molto.

-che bella camicia- constatò lei facendo scivolare l’indice lungo tutto il tratto in cui i bottoni della camicia nera di Blaise si infilavano nella asole chiudendola, mentre sedevano su un divano al lato della stanza.

-grazie- mormorò il serpeverde dopo aver bevuto un sorso di Burrobirra.

I quattro ragazzi che suonavano dall’altra parte della sala attaccarono con un pezzo particolarmente allegro e Luna sorrise trascinando Blaise sulla pista da ballo.

 

Un’ora dopo i due si accasciarono esausti sullo stesso divano di prima.

Blaise vide che la mano piena di anelli di Luna era poggiata sul punto del divano dove aveva intenzione di mettere il suo braccio. In un eccesso di spavalderia intrecciò le dita con le sue e si mise un po’ più comodo, poi si guardò un po’ intorno.

Theodore ballava un lento con Hannah Abbott e da dietro la spalla della poverina fece il pollice alzato a Blaise in segno di trionfo. Blaise distolse lo sguardo arrossendo un po’.

Appoggiate al muro una Pansy Parkinson probabilmente poco lucida pomiciava con una Ginny Weasley molto spettinata; Draco si scambiava insulti con Potter nel tentativo di ignorare la tensione sessuale che li attanagliava e Dean Thomas ballava con una Daphne singhiozzante (e Blaise credeva di sapere il motivo per cui la ragazza stesse piangendo.

E lui e Luna erano seduti vicini. E si tenevano per mano. E avevano ballato per un’ora. E lei era meravigliosa in quel suo vestito verde chiaro a pois rosa. E lui la adorava. E…

-se tu volessi baciarmi non te lo impedirei affatto, eh.- sorrise Luna guardando Blaise.

E lui mica se lo fece ripetere due volte.

 

 

Dopo un paio di Hogsmeade e qualche altra festa Blaise e Luna si potevano ufficialmente dire «una coppia», come purtroppo Daphne Greengrass dovette constatare.

Draco dovette invece  rinunciare a chiamare Luna «Lunatica»perché Blaise lo superava di almeno dieci centimetri di altezza e si sa che ai Malfoy non piace prenderle. Pansy, tra un bacio con la Weasley e l’altro, trovò il tempo per congratularsi con Blaise per essersi finalmente come disse lei, trovato una ragazza.

Blaise Zabini si sentì l’essere più felice della terra quando il quattordici febbraio di quell’anno scolastico Luna gli regalò la sua preziosissima collana di tappi.

E chi poteva dargli torto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Piaciuta la Blaise/Luna? Ero partita con l’idea della solita Pansy/Ginny ma poi le mie mani hanno fatto come volevano loro ed è uscita fuori questa oneshot. Ohhh, chi non vorrebbe un Blaise Zabini tutto per sé?

Au revoir.