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Autore: neverend    10/04/2012    1 recensioni
Steven, stupido ragazzino, cos'hai combinato? Hai sbagliato e ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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black poison blood.


Domenica, 12 novembre


-

Caro diario,
o non saprei proprio come chiamarti.
Dovrei parlarti così, dato che sei un ammasso di fogli tenuti insieme da una copertina verde pronto a farmi da amico.
Ma io, per chiamare un amico, di certonon uso "caro" né tanto meno lo chiamerei come fanno gli altri.
Ricominciamo.


Ciao Verde.
Ecco, immagino che vada molto meglio così. Allora come va?
Dio, dovrei essere davvero solo per rivolgermi a un quaderno.. o forse solo fuori di testa.
Come se potessi ascoltarmi davvero! Ma immagino che sia l'unico modo per evitare occhiate e commenti di troppo, che quelle non mancano mai.
Allora, Verde, pronto a sopportare me, stupido sedicenne che non riesce a tenersi tutto dentro? Che poi, chi resisterebbe senza qualcuno o qualcosa a cui affidare una parte di noi stessi? Se adesso ci fosse Lord Voldermort, parlerebbe sicuramente di 'horcrux', ma sfido a trovare qualcuno che non sente il bisogno di sfogarsi, di liberare quel groviglio che silenziosamente si forma dentro, che pare stringere stomaco e gabbia toracica fino allo stritolamento. La verità è che io ne ho paura; paura di affidare pezzi di me, non si sa mai quanto ci si possa fidare di una persona. Detesto rendermi vulnerabile, mostrare agli altri le mie debolezze.. quindi il più delle volte soffoco tutto nel disegno, che è la mia più grande passione sin da quand'ero alto appena mezzo metro. 
Direi quasi che per me disegnare è come urlare, ma facendo restare la quiete sul volto. 
A proposito, da domani frequenterò una nuova scuola, un istituto d'arte: il sogno della mia vita. Sia chiaro, non amo studiare, ma come ho detto prima, adoro disegnare e quell'istituto aziendale che frequentavo fino a qualche giorno fa non poteva offrirmi nulla di ciò che cercavo. Partita doppia? Lettere commerciali? Non fanno per me.
E poi la gente di quella scuola non mi è mai piaciuta: ochette sparse ovunque e i soliti fighetti. Solo qualche eccezione di gente seria attirava la mia attenzione, ma faceva parte del gruppo degli sfigati che venivano maltrattati e io preferivo starmene alla larga da tutti i gruppi. Le uniche persone con cui parlavo erano alcune ragazze della mia classe che non facevano parte del pollaio, il più delle volte venivano a confidarsi dei loro problemi di cuore e io, prontalmente, ero lì ad ascoltarle. Ero, in un certo senso, il loro 'horcrux'. Ma basta con Harry Potter, adesso, e basta anche con quel tipo di persone; da domani avrò a che fare con gente più sana di mente, o almeno, me lo auguro.


                                                                                             Steven.




                   - - -

Note:
la sto riscrivendo, sì >.<
E' una cosuccia che volevo scrivere da qualche anno, vediamo se finalmente prende forma.  Il significato del nome verrà fuori alla fine della storia, dove potrete capire anche quale sia statoil suo errore, se non si fosse capito durante lo svolgimento della storia :B
Che dite come primo capitolo (e chiamalo capitolo)? Troppo noioso/triste/superificiale? Accetto critiche e suggerimenti >.<
Premetto che non ci saranno altre scene del diario, o meglio, di Verde.

 
 
 
 
 
   
 
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