Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: LaMusaIspiratrice162    10/04/2012    2 recensioni
Tratto dal documentario "Stay Strong" è una storia scritta da me sul tempo trascorso in clinica.Spero vi piaccia!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Screaming
-Capitolo 1-


Mi svegliai nel mio letto come ogni mattina.Mi alzai e mi sedetti sul letto passando nervosamente le mani tra i capelli.Sapevo infatti che quella non era una mattina come le altre.
Fissai la mia immagine allo specchio e ne rimasi impressionata:gli occhi erano gonfi e sottolineati da occhiaie profonde.Il perché lo sapevo.Avevo infatti trascorso la notte a piangere e a rimuginare su ciò che avevo fatto.Io,la dolce Demi Lovato avevo sferrato un pugno contro il viso della mia amica Alex.
-Perchè lo hai fatto?-domandai all’immagine dello specchio.
La ragazza allo specchio non rispose ed io la osservai.Guardai le sue cicatrici,le sue lacrime e la sua rabbia.
-Quella non sono io!-gridai e buttai la spazzola nello specchio.Questo si ruppe in mille pezzi che caddero sul pavimento.La mia rabbia era esplosa di nuovo…cosa altro avrei resistito?
Mentre osservavo i frammenti di vetro la porta dietro di me si aprì.Io chiusi gli occhi e desiderai che chiunque fosse se ne andasse presto.Non volevo che qualcuno mi vedesse così fragile.Tuttavia un profumo investì la stanza,era familiare e così rassicurante.
Aprii gli occhi e mi voltai.
-Mamma…-sussurrai.
-Demetria,cara figlia mia-disse abbracciandomi.
Appoggiata al suo petto piansi senza versare lacrime dato che le avevo esaurite già quella notte.
-Sei venuta per portarmi via?-le chiesi guardandola negli occhi.
Lei distolse lo sguardo dai miei occhi color nocciola e le parole le si fermarono sulle labbra.
-Lo sapevo-gridai-Io non voglio andarmene.Questo è quello che mi piace fare…e lo sai come è il mondo dello spettacolo…se lo lascerò non potrò tornarci mai più-
-E allora cosa vuoi fare?Continuare a distruggerti e farti del male pur di andare avanti?Non te ne rendi conto?La tua non è una vita è una sopravvivenza-
Io la guardai sorpresa e mi sedetti sul letto.Lei si accomodò accanto a me.
-Non so quali problemi tu abbia e perché non vuoi parlarmene ma io credo che sia il momento di affrontarli-
Poi si alzò e si accinse ad uscire dalla porta.Arrivata sulla soglia mi fissò con uno sguardo dolce e mi disse:-Indovina chi vuole vederti!-
Io la fissai e vidi sbucare due teste a me familiari.Entrambe avevano i capelli castani ed uno sguardo preoccupato.
-Dallas,Maddy-gridai correndole incontro e abbracciandole.
-Possiamo sederci?-mi chiesero ed io annuii.Così ci accomodammo tutte e tre sul letto.
-Dem,mamma vuole portarti in un centro specializzato per problemi dei giovani-mi disse mia sorella maggiore-Credo che dovresti andarci-
-Perché?Io non sono malata!-gridai
-No…che non lo sei.Lo sappiamo,ma crediamo anche che forse loro potranno aiutarti a stare meglio-
-Ma capite che se entrassi lì dentro la mia vita sarebbe finita?Nessuno si ricorderebbe di me e tutto questo finirebbe!-
-Non credo…sono certa che i tuoi fan non ti dimenticheranno-mi disse Madison guardandomi dolcemente.
-Voi credete che dovrei…?-
Loro annuirono.
In quel momento capii che nonostante avessi paura e odiassi già quel posto non c’era altro posto in cui dovessi andare.
Mia madre e il mio patrigno entrarono e anche loro si sedettero sul letto.
-Demi c’è un aereo che ti aspetta,se vuoi prenderlo-mi disse lui.
Io mi alzai e sussurrai:-Mi aiutate a fare le valigie?-
Loro si alzarono e dopo avermi abbracciato mi aiutarono a riempire i borsoni.
Quando uscii dal caravan tenni lo sguardo basso cercando di evitare gli sguardi dei suoi colleghi.Stretta in un enorme cappotto di pelliccia correvo più veloce che potevo e in pochi minuti fui dentro l’auto di mia madre.
L’auto partì e mi portò in aeroporto.Qui dopo essere scesa mi feci strada tra i paparazzi e mi recai a fare il check-in.
Salita sull’aereo osservai la città diventare sempre più piccola fino a sparire.
-E’ finita-sussurrai paragonando la mia vita a quella città ora nascosta dalle nuvole.
Mia madre cercò di afferrare la mia mano ma io la schivai.
No,non la odiavo.O meglio non odiavo solo lei,odiavo il mondo intero.

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Che ne dite??Vi piace??Non so se continuarla!!
  
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