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Autore: The Blue Knight    10/04/2012    2 recensioni
La vicenda narra di come la vita di una ragazza depressa senza amici, venga stravolta dall'ingresso in essa di un serial killer, e di come la sua curiosità nei confronti di questo, la induca a fare nuove amicizie, e...
Aaah!! Basta, non riuscirò mai e poi mai a scrivere o raccontare una storia!!! Perciò perchè non leggete direttamente la storia, che fate prima???
Avvertenze: nel primo e (mi pare) secondo capitolo, non volevo che BB e tutti gli altri deathnotiani intervenissero, quindi non disinteressatevi subito. I primi capitoli sono cortissimi, ma diventano a mano a mano più lunghi!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, L, Matt, Mello, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alma e Beyond Birthday, per motivi non chiari, avevano deciso di mantenere la loro relazione segreta, forse per non essere bersagliati dalle gallinelle della scuola cui piaceva molto gossip girl, forse per non essere vittime di interrogazioni da parte dei loro amici.
 
Io, nel frattempo, come il nostro corpo d’investigazione non aveva avuto progressi, pensai bene di chiedere a qualcuno di pedinare BB. Alma no, perchè nonostante si fosse ripresa dallo shock per la perdita di suo nonno, era spesso e volentieri con la testa tra le nuvole, Federica era troppo presa nel guardare sul suo cellulare le foto dei personaggi di “Glee”, e temevamo che durante l’inseguimento si distraesse perdendosi nell’osservazione di quelle facce sin troppo conosciute sul suo samsung. Rimanevano solo Anita, Matt o Mello, e naturalmente io, che parò ero stata scartata, perchè definita, nel pedinare la gente, “delicata come una giraffa in un negozio di ceramiche” da Anita. Certo, ci sarebbe dovuto esserci all’appello anche Near, ma avevamo tutti dei seri dubbi sulle sue capacità motorie... alla fine, venne “eletto” alla carica di pedinatore Mello, in cambio di una generosa porzione di cioccolato.
Avrebbe cominciato al successivo intervallo. Io, nel frattempo, mi ero ricordata che dovevo proseguire quella conversazione che avevo avuto poco tempo prima con L. Andai a cercarlo e lo trovai nell’aula con la lavagna elettronica:
“Ciao L...”
“Uh? Oh, ciao Nadia”
“Senti, hai presente quella... conversazione che avevamo tenuto l’altro giorno?”
“mmmh... oh, sì, dovevamo continuarla per caso?”
“Esattamente... posso farti una domanda?”
“sì?”
“Ah... in che rapporti sei con BB? Ho notato che vi conoscete da tempo, nonostante i vostri... ultimi contatti non siano stati dei più gradevoli...”
“Uff... sono per caso obbligato a parlarti?”
“Ehm no, ma preferirei così... per magari capire qualcosa...”
“Certo che sei curiosa tu eh?”
“Eeeh... appena un pò...”
“Come ti ho già detto mi stai simpatica... Il fatto è che Beyond, tempo fa, come ti ho già rivelato, era un vero e proprio assassino, e come si può immaginare... solitamente i killer sono delle persone scosse emotivamente, senza amici, famiglia... Beh, dal momento in cui ti ha conosciuta, non so come mai... si è aperto, certo, con una facciata, una maschera, ma non teme nè te, nè la tua amica... Alma... Per questo trovo che col tempo consolidando la vostra amicizia potreste curarlo... definitivamente.”
“Come definitivamente? Prima di... aver cominciato a uccidere... com’era la sua vita? Dove vive? Dov’è la sua famiglia? Non mi hai ancora spiegato in che rapporti eravate tu e lui!”
“Una cosa alla volta. Per ora ti basti questo.”
“Ma...”
Prima che potessi finire la frase, però, lui se ne era già andato, essendo l’intervallo finito.
“uffa...”
Passai 2 ore di latino e geometria, e proprio quando stavo cominciando a considerare l’idea di suicidarmi con una penna, la campanella suonò.
“Aleluja...” sussurrai, ma come la classe era in totale silenzio mi udirono tutti, e qualcuno cominciò a ridacchiare. La prof, mi si avvicinò, con l’evidente intenzione di farmi un sermone sul fatto che i miei voti si fossero abbassati. Fortunatamente mi sbagliai. Semplicemente mi disse, sorridendo: “Nadia... va bene che avevo detto a tua madre che studi troppo e non hai molti amici ma... così stai esagerando...”
Sorrisi di risposta, e uscii dalla classe, per verificare che Mello mi stesse obbedendo.
 
Il biondino nel frattempo, curioso e riconoscente per la generosa porzione di cioccolata che gli era stata donata, stava silenziosamente pedinando Beyond Birthday. Lui qualcosa sul suo conto sapeva, ma non gli andava di dirlo a nessuno, perciò per non creare sospetti obbediva.
BB stava salendo le scale, diretto verso il terzo piano. Arrivatoci, si fermò un attimo, guardandosi in torno, come se stesse aspettando qualcuno. Pochi istanti dopo quel qualcuno arrivò. Era... Mello non poteva credere ai suoi occhi, era Alma! E senza dire una parola, si diressero, con una buona dose di non-chalance verso una classe. Aprirono la porta, entrarono, e la richiusero alle loro spalle. Mello si avvicinò alla porta e la aprì molto leggermente. Stavano parlando, tranquillamente, come 2 normali liceali, del più e del meno... il biondo si sporse un po’ di più per capire cosa stessero dicendo, ma non carpì molto, perchè... e per la seconda volta Mello temette di essere vittima di allucinazioni: Alma e Beyond Birthday, i ragazzi che più si odiavano nella storia... ok, diciamolo in fretta: avevano cominciato a baciarsi, molto intensamente, constatò Mello. Prima di entrare riflettè su cosa avrebbe potuto dire, qualcosa di ironico, sarcastico...:
“Ehm ehm...”
Subito BB e Alma si staccarono, per fissare Mello, che sorrise soddisfatto:
“Oh, scusate, vi ho disturbati... E’ che, diciamocelo, la scuola non è esattamente il posto migliore per...”
“N-non stavamo facendo niente!”
“Ah sì, giusto, anche a me è capitato un paio di volte di sbaciucchiarmi, naturalmente involontariamente, con una ragazza...” disse sempre sorridente appoggiandosi allo stipite della porta.
“Maledetto bastar...”
“Oh, che paroloni! Non c’è niente di male nell’avere una ragazza Beyond! O meglio, io non la prenderò male, ma quando lo sapranno gli altri...” disse ridacchiando, per poi correre via.
“Lo giuro: un giorno, io lo uccido.”
“Quel giorno, io sarò lì con te. E sarà un bellissimo giorno di sole.” rispose sorridendo Alma.
Lui si girò nella sua direzione ridacchiando:
“Piuttosto, devo ripassare una mossa di capoeira, la “Aù sem mao*”... l’ultima volta mi sono slogato il polso...”
“Complimenti! ok, praticamente per prima cosa devi...”
 
Passate le rimanenti 2 ore, io e gli altri, ci incontrammo davanti alla scuola:
“Hey Anita!”
“Ciao Fede! Ciao Nadia!”
“Ciao! Piuuuttosto, avete visto Mello?”
“Prima sì... ah, eccolo!”
Effettivamente Mello si stava dirigendo verso la nostra direzione, con aria evidentemente soddisfatta.
“Ciao Mello... sbaglio o ti sentivi come... hai presente i modelli o i cantanti che camminano a rallentatore col vento in faccia?”
“Continua a crederci Anita, ho delle notizie importanti per voi... dov’è Matt?”
“Sono stato interpellato?” disse avvicinandocisi con la PSP in mano, molto concentrato.
“Ah, eccoti, perfetto: ho una notizia importante da darvi che potrebbe aiutarci!”
“Dì”
“Spara”
“Sputa il rospo allergico alle zanzare!”
“...sì... detto in modo schietto, durante il mio attento accurato e silenzioso pedinamento, ho visto Beyond, che si incontrava con Mina...”
“Per picchiarsi?”
“No! Ed è proprio questa la parte sconvolgente! Dopo sono entrati in un’aula, l’anno chiusa da dentro, e... eddai che ci arriva anche un procione in letargo!”
“Hanno cominciato a sbaciucchiarsi... è evidente...” completò Matt, leggermente annoiato.
“C-cosa! Beyond e Alma!? E’ impossibile! T-ti sarai confuso... avrai confuso Beyond con qualcun’altro, è-è sicuramente così!”
“In tal caso vanno di moda le lenti a contatto rosse, perchè anche questo ragazzo aveva gli occhi... rossi.”
“Uh”
“Allora avremo una piacevole conversazione con Alma... eheheheheh...”
“Sì Anita, certo.”
Andammo a cercarla, effettivamente era strano che non fosse ancora uscita... arrivò quasi un quarto d’ora dopo:
“Hey Alma...”
“Ciao ragazze! Che succede?”
“Vieni vieni...”
“M-ma... no, voi mi spiegate qui e adesso cosa sta succedendo!”
“Va bene...” intervenne Matt
“E’ che abbiamo notato che tu e BB siete diventati... amici...”
“M-m-ma che cavolo dite! Non è vero! Ci odiamo a morte!”
“E allora come mai vi ho beccati a sbaciucchiarvi in santa pace in una classe!?”
“Che cosa!? Ma che dite!!”
“Mello, sii più fine... E tu, Alma, perchè continuare a negare!”
“C-cosa... a negare cosa!?”
“Sei rossa come un peperone. E’ evidente.”
“COSA!?”
“Che tu stai con il pluriomicida, non totalmente a posto mentalmente, Beyond Birthday.”
“Ma da quando in quà!”
“Ciao ragazzi... che ci fate ancora qui?”
Beyond ci si era avvicinato, con fare leggermente incuriosito
“oh, eccoti, capiti proprio a fagiolo!”
“stai zitto Matt.”
“mi vaporizzo!”
“meglio... comunque, cosa sta succedendo?”
“Vedi, stavamo proprio discutendo con la nostra carissima Mina della vostra... relazione!”
“Quale relazione!?”
“Ma la smettete di negare tutti tutto!? IO-VI-HO-VISTI!!!”
“A fare che?” chiesero simultaneamente
“Alma, te l’ho appena detto, mentre te BB... Eddai che è chiaro come il sole! Prima vi salutavate menandovi, ora vi limitate a un ciao!”
“Voi siete fusi... io me ne vado..:”
“Sì, scappa scappa...”
“No Matt.” “No?” “No.” “uff...”
“Tsè, io lo seguo! Vi siete fumati il cervello? Noi due insieme? Sentite, non so chi abbia sparso in giro questo pettegolezzo, ma non è affatto divertente ok?”
E detto ciò se ne andò, a passo veloce, visibilmente infuriata.
“E mo’ che facciamo?” “Eh, Mello, bella domanda, davvero un’ottima domanda...”
 
Tornata a casa, mangiai, e mi precipitai al telefono per chiamare Alma, scusarmi e chiarire due cosine.
 
“Pronto? Ciao Alma, sono Nadia...”
“Ah... che c’è?”
“Miss cortesia... volevo scusarmi per il nostro comportamento, io a nome di tutti...”
“Non c’è problema, capita che... qualche pettegolezzo prenda piede...”
“Perfetto! Comunque volevo chiederti... se c’è davvero qualcosa fra te e BB... giuro che se ci fosse non lo direi a nessuno!!”
“Ehm... non c’è niente tra noi due! Nulla!”
“Nemmeno un’amicizia?”
“...”
“...”
“F-forse solo un po’ di... intesa, ma niente di più! Abbiamo infine deciso di andare d’accordo!”
“Hai confessato, hai confessato!” dissi con fare scherzosamente canzonatorio
“Eddai!”
“Bon, io vado, sennò poi spendo troppo di telefono maaa... se dovesse nascere qualcosa tra te e BB... fammi uno squillo!”
“Ma... Nadia!”
“Scherzo! Allora ciao!”
“Ciao scema...”
Misi giù e mi allontanai saltellando e canticchiando un motivetto allegro. Non sapevo cosa fare, i compiti li avevo fatto il weekend, le poche persone di cui avevo il numero non avevo voglia di sentirle... o meglio, se avessi avuto il numero di BB lo avrei chiamato per farmi spiegare qualcosa, ma non avendolo... Rimaneva Matt, ma... non so, temo che me ne vergognassi... Boh. Magari potrei fargli uno squillo, magari per vederci al parco! Ma che dico! Mica sono così! Non mi riconoscevo più... Già, quel gruppo di pazzi mi stava davvero cambiando... ma se era in meglio, non c’era problema! Mi precipitai nuovamente sul telefono e digitai il numero:
“...Chi è?”
“Hey Matt! Come stai!? Sono io, Nadia!”
“Oh, ciao Nadia! Io sto bene, tu?”
“Benissimo! Senti, che ne dici se magari ci vediamo al parco per prenderci un gelato?”
“Ehm... Mi piacerebbe, ma questo pomeriggio temo di non potere...”
“Oh! E perchè?”
“Mmmmh... devo studiare...”
“Se vuoi ti aiuto! Ricordati che sono comunque la secchiona della classe!”
“Ma no! Comunque... aspetta, chiedo, resta in linea...”
“Ok!”
Aspettai un paio di minuti, poi lui tornò
“Pronto? Allora, possiamo vederci per studiare, ma fuori casa, sai...mia madre sta pulendo...”
“Perfetto! Ci vediamo tra 10 minuti al parco, porto io il libro!”
“Ok”
 
Mi cambiai con vestiti un po’ più pratici per i miei gusti (maglietta jeans e felpa aperta), intercettai mia madre, e tanto ero felice che le diedi un bacio sulla guancia, e lei mi disse sorpresa:
“Dove vai così allegra? Dal tuo ragazzo?”
“M-ma... Mamma!”
“Scherzo... a dopo tesoro!”
“Ciao!”
 
Poco dopo me ne stavo appoggiata ad un albero aspettando Matt. Ero contenta, di vedere un’amico non solo via facebook skype o telefoni!
 
“Nadia!”
“Ciao Matt!”
“Scusami per il ritardo!”
“Ma che dici? Non c’è problema!”
Sorrise. Mi si avvicinò, e andammo a sederci su una panchina, per studiare.
“Allora... da cosa preferisci iniziare? Greco latino o storia?”
“Cavolo, ho l’imbarazzo solo della scelta...”
“Aleluja! Qualcuno che faccia un po’ di ironia decente! Comunque decido io: storia!”
“Ok, se ti va!”
“Duuunqueee...”
Studiammo il capitolo, io lo ripetevo a lui, lui lo capiva e me lo ripeteva. Metodo semplice veloce e pratico, tra l’altro con un ragazzo come Matt che memorizza tutto così velocemente, ci mettemmo pochissimo.
“Finito! Allora, mancano i compiti di latino e ripassare Greco!”
“Quelli li ho fatti!”
“Allora abbiamo finito!”
“Sì? Pero’, veloce! Sei un’ottima insegnante!”
“Ah, non mettermi in imbarazzo!” risposi fingendo di gongolare
“Mmmh... sto gelato lo vuoi o tua madre non te lo permette?”
“Nono, lo prendo volentieri, ho giusto qualche spicciolo...” rispose frugandosi le tasche e tirandone fuori monetine da 50 centesimi
“Ottimo! Cioè, al massimo te lo avrei pagato io volentieri ma la mia paghetta diventa a poco a poco più piccola...”
Ridemmo. Era da anni che non ridevo così di gusto... allora è a questo che servono gli amici? A renderti felice? Perchè se era così, questi stavano adempiendo perfettamente al loro “compito”! Improvvisamente vidi Matt farsi pensieroso, mentre mi porgeva il gelato che avevo appena pagato.
“Oi Matt? Tutto ok?”
“Sì! Sìsì, sto bene... stavo solo pensando...”
“A cosa?” Chiesi curiosa, uscendo dalla gelateria.
“A... a come la nostra amicizia si sia solidificata in sole 2 settimane, e a quanto tu sia curiosa di scoprire qualcosa su BB, e a come io ne sia preoccupato.”
“Ah Matt! Stai tranquillo! Non mi può uccidere, lo vedo sempre e solo all’interno dell’edificio scolastico! E poi è –più o meno- mio amico!”
“Speriamo...”
“Paranoico...”
 
Finimmo il gelato, ci salutammo, e ci dirigemmo ognuno verso la propria casa.
Ma, tornando a casa, nel parchetto vicino a scuola, intravedo una figura familiare: Beyond Birthday.
Bene, mi avvicino a lui, per fare semplicemente 2 chiacchiere:
“BB?”
“Mh? Ah, ciao Nadia, sei tu...”
“Senti, perchè non ammetti che tu con Alma vai d’accordo? Non c’è niente di male! Anzi!”
“Perchè non è così!”
“Ma lei ha ammesso che tra voi c’è un’intesa...”
“Che!?”
Esattamente in quell’istante, il suo cellulare squillò:
“Pronto?”
rimase in silenzio a lungo, e dopo qualche secondo
“... ho capito. Va bene, a domani”
“Ebbene?”
“Cosa?”
“Come cosa?? Chi ti ha chiamato?”
“Ehm... era Alma che confessava di averti detto che noi due andiamo d’accordo.”
“AHA!!! Lo sapevo!”
“Ok, ma non ti esaltare e NON spargere in giro la voce, va bene?”
“Mh... vedrò... e sempre un bene avere un’arma di ricatto...”
“Sei fastidiosa!”
“Ciao!”
“A domani...”

 
 
(death) Note d’autore:
Ok, questo capitolo mi fa semplicemente schiiifooo!!! Cioè, non so più bene come continuare, e poi mi sembra un po’ banale... Lupa Nera qualche idea me l’ha data, ma non so... cooomunque:
 
*L’Aù sem mao (litteralmente “l’Aù senza mano), è una mossa di capoeira (arte marziale brasiliana, praticata anche da L, come ben si sa) che consiste nel fare una specie di ruota a scopo offensivo, senza una mano.
 
Oh beh, vi saluto, e attendo ansiosa recensioni!
  
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