10/04/2012
0 recensioniTutto ciò che desideravo era che quelle piccole, innocue gocce, tramutassero in sottili schegge di vetro, in grado di lacerarmi il petto, la carne, le ossa ed infine il cuore.
Volevo qualcosa che potesse finalmente mettere la parola "fine" a tutto questo dolore, che da anni mi stava uccidendo.
Ogni uomo avrebbe preferito la pena di morte a quest'accumularsi di odio, amore tradito e non ricambiato; chiunque avrebbe preferito morire.
- Una ragazza aveva resistito a tutto ciò, finché se ne stava lì, seduta in quella doccia, con la viva speranza di trasformare tutto quel liquido da trasparente a rosso sangue.
Chiudendo gli occhi, l'unica cosa che si riusciva a cogliere era il buio, il vuoto, il nero; quell'immensa oscurità che da tempo occupava la sua mente, la sua anima. –
Tutto l’amore che provo per te mi sta uccidendo.
Ogni giorno è un’agonia, il mio cuore sta scoppiando e credo che tra poco sarà giunta la mia fine.
Ora dopo ora, minuto dopo minuto, il dolore prende forma dentro me: è come se un enorme mostro malefico stia tentando di divorarmi l’anima, facendo in modo che tutto ciò che provi sia odio. Odio verso di te, verso di me, verso qualsiasi essere umano presente su questa terra.
“Cogli l’attimo o morirai rimpiangendo il tempo perso.” Tutto ciò che farò sarà morire; il tempo che ho avuto l’ho trascorso facendoti passare per l’unica cosa per cui valeva davvero la pena sopravvivere, e mai avrei pensato che saresti stato proprio tu ad uccidermi. Con quelle stesse mani, con quegli smeraldi al posto degli occhi, con quel melodioso suono che le tue corde vocali emettevano.
Volevo porre fine a tutto questo: immaginarmi impregnata di sangue che scorreva su tutto il mio corpo era una visione brutale ma magnifica in certi aspetti. Il rosso si sarebbe unito con il colore cristallino dell’acqua, creando in questo modo una simbiosi perfetta. Contando il fatto che del misero vetro incastonato nella mia pelle chiara avrebbe fatto sicuramente meno male di tute le emozioni che stavo provando in tutto quel periodo orribile della mia vita.
Fa strando chiamarla “vita”: quella di cui mi parlavano era sempre tutta ‘rose e fiori’, con sorrisi da ogni parte e risate gioiose.
Mi dicevano che l’amore era qualcosa di meraviglioso, che significava tutto. No, quella gente non aveva sofferto come sto soffrendo io.
Nessuno lo capisce, nessuno lo capirà mai: io per prima non trovo un senso a tutto ciò.
Io stavo bene, finché il mio sguardo ha incrociato il tuo, e da quel momento non è stato altro che dolore.
A volte vorrei poter cancellare tutto ciò che abbiamo avuto, per così ripartire da zero, avere una normale esistenza come tutti. Ma non è possibile, perché tu continui ad essere così fastidiosamente presente in ogni cosa che dico o faccio.
Vorrei poterti odiare, ma l mio cuore vince sempre sul mio cervello.
Chiedermi di non pensarti sarebbe come chiedermi di non respirare: morirei se non lo facessi. Non riesco a cancellarti; vorrei poter affogare tutti i pensieri che ti riguardano, belli o brutti che siano, vorrei lasciarli scorrere via come tutta l’acqua che sta percorrendo il mio corpo in questo preciso istante.
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Ciaaaaaaaaaao *u*
E' una storia deprimente, i know.
Fa molto "donna vissuta", la quale non sono di certo.
E' stata scritta un po' a random, quindi chiedo perdono per eventuali errori, ripetizioni, e roba varia.
Spero che, dopo averla letta, non avrete voglia di mettere fine alla vostra vita D: lol.
No, seriamente, spero vi piaccia e bla, bla, bla, tante cose belle.
Addio. <3
Hell.