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Autore: _Miki_    10/04/2012    1 recensioni
Godetevi il prologo e ditemi se vipiace.. :)
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry quella sera, mi chiese se poteva accompagnarmi a casa. Io ero felicissima: sarebbe stata un’occasione per  passare più tempo con lui. I ragazzi sarebbero tornati a casa perché erano stanchissimi mentre harry stava preparando la macchina per guidare verso casa mia.

Salutai i ragazzi. Quando fu il turno di salutare Louis ci fu un po’ di imbarazzo per quello che era successo la mattina. Ma Louis mi abbracciò e mi disse “No problem.” Solo quelle due parole e un occhiolino. Quanto lo adoravo.

Harry mi aprì la portiera della macchina e mi fece sedere. Per tutto il viaggio parlammo di lui, di me, dei ragazzi e dei nostri gusti. Ero un pochino nervosa ma non lo davo a vedere perché sapevo che a harry danno fastidi le ragazze che gli urlano davanti.

Mi aveva fatto molti complimenti e io ero sempre lusingata. La sua voce era così calda, e il suo sorriso. Cavolo goni volta che mi guardava e sorrideva pensavo di svenire. Era così dannatamente bello .

Quando arrivammo a casa mia, Harry mi accompagnò sotto la porta perché non voleva lasciarmi. Finì il suo discorso e mi chiese se la mattina dopo mi andava di andare a casa loro.

Io accettai senza neanche pensarci su. Lui mi accarezzò, mi guardò negli occhi e mi baciò. 

Era bellissimo stare con lui. Mi sentivo protetta. Quel bacio era lunghissimo infatti.. mio padre aprì la porta perché aveva sentito dei rumori.

Io non me ne ero neanche accorta ma harry sì purtroppo. Si staccò subito da me e disse imbarazzatissimo “sir..” mettendosi le mani nel cappotto e dondolandosi avanti e indietro per l’imbarazzo.

“papà..” dissi io. “Non ti avevo sentito!”

“Ho visto cara. Vi stavate divertendo?”

Non sapevo cosa dire anche se sapevo he la mia risposta sarebbe stata di certo “sì”.

Harry che era rimasto tutto quel tempo in silenzio disse a mio padre “I’m so sorry, sir..”

Mi padre che fortunatamente sapeva l’inglese, fece cenno con la testa. Sempre in inglese, gli disse “è meglio che tu ritorna a casa..”

Sembrava una minaccia. Povero harry. Sembrava un cucciolo di cane disperso.

Harry, che fortunatamente era molto gentile e dolce, strinse la mano di mio padre e disse “Ok…By the way i’m Harry. Nice to meet you.”

“I’m the father of Marta….good night.”

Oh Mio dio. Quella scena sembrava non finire più. Davvero. Io non sapevo cosa fare. Harry mi stava dando un bacio sulla guancia per augrarmi la buona notte ma, vedendo l’espressione di mio padre, mi salutò con una mano.

Io dissi “by..”

“entra dentro.”

Io entrai. Papà chiuse la porta.  guardai Harry attraverso la finestra della sala e feci il simbolo del telefono, dicendogli che lo avrei chiamato più tardi. Fortunatamente Harry non era dispiaciuto.

Sapeva che di solito i genitori, soprattutto il padre, delle ragazze erano protettivi.

Sorrise e mi mandò un bacio. Quanto lo adoravo.

“Io e te dobbiamo fare un discorsetto.”

Eccoci.  Sapevo che quel momento sarebbe arrivato.

“Siediti.  Allora..diciamo le cose come sono. Senza giri di parole.”

“Ok”

“Porca miseria!” Da tranquillo passò a rosso paonazzo “Ti lascio da sola un giorno. Un giorno ! E tu cosa fai!? Ti metti di già con un tipo! In più ti ritrovo a sbaciucchiarti con lui!”

Io ero in silenzio…

“cos’hai da dire a riguardo?”

“che è vero… Io lo amo.”

“Lo ami!?”

“Sì.. come te con la mamma!”

“Io e la mamma non ci siamo messi insieme in un giorno!”

“ma papà…non è un maniaco. Marco ha detto che è un bravo ragazzo e in più lo conosco da un sacco di tempo!”

“ma se l’hai incontrato solo stamattina?!”

“io ho detto che lo conoscevo…non che l’avevo incontrato!”

Papà mi guardò male. E disse:

“E’ un tipo apposto?”

“Sì. E’ dolcissimo.”

“mi è sembrato rispettoso. “

“Lo è. Davvero.”

“ok…prova a vedere come va con lui. Ma sta attenta. E se vi vedo un’altra volta qui alla porta che vi sbaciucchiate,  non ti faccio più uscire di casa!”

Io rimasi sorpresa perché dopo aver urlato era ritornato calmo. Quindi corsi ad abbracciarlo.

“grazie mille papà! Non sai cosa vuol dire per me! Grazie!”

“vai a letto che è tardi…”

“ma sono le 8.50”

“vai in camera tua prima che ritiri tutto!”

“Ok..”
Ero felicissima! Dovevo chiamare Harry…papà aveva  approvato e io avevo passato la mia giornata con i miei idoli. Cosa sarebbe potuto andare storto?
 
  
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