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Autore: Amyechelon    10/04/2012    0 recensioni
Ragazze unite dalla passione del cinema, due cantanti famosi che si incontrano nello stesso albergo, qualche rugbista e mille equivoci. Questo è il Grand Hotel di Londra
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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The more I think, the less I see. When I’m able to walk, I’m queen of my world. I let it rain on my skin. Don’t let myself down, don’t let myself down. Just wanna be one with you, I wanna be one with you. The more I think, the less I do. When I’m able to talk. I’m queen of my world. I let it rain on my skin. Don’t ask myself why, don’t ask myself why. I wanna be one with you, I wanna be one with you. All I want is to rock your soul…
 
Guardai in giro, non ricordavo che era successo la sera prima. I miei vestiti erano appesi all’armadio, dei boxer sopra la testata del letto. Santo Tomo, che mal di testa, mi sentivo come un post-sbornia.
Provai a mettermi in piedi, con il risultato di ricadere sul letto più rincitrullita di prima.
Una mano calda mi percorse la schiena, rabbrividii. << Good morning, did you enjoy yourself tonight? >> I grandi occhi azzurri si fissarono nei miei.
Ci misi un po’ a collegare il cervello in lingua inglese, presi ancora più tempo per ricordare cosa avevo fatto quella notte. Mmmh… baci su tutto il corpo, qualche saltello qua e là, giri di gambe. Sorrisi come un’ebete. << Ora so cosa si prova a passare una notte con Mister Jared la DivaH Leto >> Dovevo essere una vera idiota per scordarmi le cose estremamente sconce fatte (niente dettagli per adesso, vi tengo con il fiato sospeso).
<< Ci saranno altre sere e anche giorni da passare in questo modo >>
<< Giorni? >>
Venne sopra di me, mosse il bacino. Mi abbandonai ad altra passione.
 
Anche quel giorno pattinammo; però ci trasferimmo in centro, a Minerva venne l’idea di cercare altri teatri, li controllammo tutti, senza successo.
Lei era stufa:<< Ci rinuncio, avranno dato una notizia falsa oppure lui sa che sono qui e… ha paura di farsi vedere >> sbuffò.
I passanti ci squadravano, prendendoci per pazzi, alcuni borbottavano << Questi non sono inglesi >>
Passammo vicino ad una caffetteria, Minerva fece dietrofront, spiaccicandosi alla vetrina. << E’ QUI, STA MANGIANDO IN QUESTO BAR >> Sbraitò.
Ci attaccammo anche noi. Jude Law stava chiacchierando allegramente con Benedict Cumberbatch, mentre si bevevano un cappuccino caldo. << Due piccioncini con una fava >> Disse Minerva, stava per entrare quando realizzò che aveva i pattini ai piedi, si sfilò lo zaino dalle spalle, fece cadere a terra le scarpe e le mise in fretta e furia, lasciò la sua roba ed entrò nel bar. Con calma ci mettemmo le scarpe, seguimmo Minerva all’interno, dove aveva già trovato un tavolo con vista sugli attori.
<< Vacci a parlare>> Disse Daniela.
<< Sì, ci hai trascinato qui dentro ora vai a parlarci >> Continuò Carlotta.
Minerva appoggiò la testa sulle mani. << Sono bloccata, non so se riesco ad andare da lui >>
Undici paia di occhi si girarono contemporaneamente verso di me.
<< Perché state guardando tutti me? >> Chiesi intimorita.
<< E’ il momento di sfoggiare le tue doti di attrice famosa che conosce tutti gli attori del mondo >> Disse Simon.
<< Non esisto solo io, Jared conosce Jude meglio di me >> Abbassai lo sguardo sulla mia torta al cioccolato con panna.
<< Secondo te, Jude ammira di più un uomo più grande di lui di un anno o una ragazza giovane e bella che lo ha comunque conosciuto? >>
<< Opto per la prima cosa che hai detto >> Giocherellai con la panna.
Jay si alzò, mi prese per mano e mi condusse verso Jude, afferrai il braccio di Minerva.
Ci fermammo quasi addosso alla sedia di Benny. Minerva ed io salutammo imbarazzate.
<< Da quanto tempo che non ci vediamo Miranda, cosa ti porta qui a Londra? >>
<< Una vacanza con gli amici >> Osservai di sottecchi la sceneggiatrice. << Conosci la mia amica Minerva? >>
<< Ho sentito parlare di te, ma non ho mai avuto il piacere di conoscerti di persona >> Le baciò la mano.
Lei rimaneva paralizzata.
Ruppi il ghiaccio al posto suo. << Quindi sai che scrive delle gran belle sceneggiature, vero? >>
<< Certo, mi hanno fatto leggere dei copioni gli attori che hanno lavorato con te >>
Minerva sorrise timida.
Le diedi una gomitata nel fianco. << Di’ qualcosa, non posso fare tutto io >>
Jared infatti non aiutava, faceva da soprammobile.
<< Avrei… scritto… una sceneggiatura per un nuovo film… abbiamo già il regista >> Indicò Ginevra che osservava la scena. << Come attori principali stavo pensando proprio a voi due. Vi potrebbe interessare? >>
Benny uscì dal suo mondo. << Se ci fai leggere quello che hai scritto potremmo decidere insieme >>
Minerva si fiondò a recuperare i fogli. Gli attori lessero il copione, risero di alcune battute. << Io voglio fare l’amico gay>> Disse Benny dopo aver finito.
<< Ma no, lo volevo io >>
Guardarono Minerva. << Tu a chi daresti quella parte? >>
<< La vedrei bene per… uhm… Benny >>
<< Ah, visto? Ha scelto me, ho vinto >>
Jude si intristì.
 
Pattinammo verso l’albergo, Minerva era in testa, orgogliosa del successo che aveva ottenuto con la sceneggiatura.
  
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