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Autore: Giulia23    10/04/2012    4 recensioni
Apocalisse, angeli, profezie, segreti inviolabili e un amore messo costantemente alla prova, non solo dal fato ma dai loro stessi cuori.
Un altro crossover sulla mia coppia preferita di sempre. Ci saranno davvero molti colpi di scena, è un racconto studiato per lasciarvi a bocca aperta ma per fare questo avrà una lunga durata. Spero che vi piaccia!!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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  Volevo ringraziare enormemente: jo ste , Marti47, Ohmygod , SamDeanbro  e sbeaz95 che stanno seguendo la mia storia! Le vostre iscrizioni mi fanno venire voglia di scrivere ancora e ancora di più, grazie mille! Spero che questo capitolo vi piaccia. E qualsiasi commento o richiesta sarà super bene accolta, buona lettura! Vi avverto, sarà un capitolo … che vi ruberà il respiro, dedicato ai miei iscritti =).
 

< Siamo spiacenti per la sua perdita signor Donovan. Siamo l’agente Page  e questo è il mio collega Bowie, dobbiamo farle qualche domanda.>
Buffy era rimasta paralizzata. Dean sembrava un vero agente dell’FBI. Inoltre quei distintivi erano perfetti.
< Prego entrate.> Il signor Donovan era un bell’uomo sulla quarantina, sembrava davvero provato per la perdita della moglie.
< Lei chi è?> Bloccò l’entrata a Buffy prendendola all’improvviso.
< Io … emh … io, io sono …>
< Lei è la dottoressa forense White, è stata assegnata a questo caso.>  Dean tornò indietro e salvò Buffy appena in tempo.
Il Signor Donovan le sorrise, provato e la lasciò passare.
< Prego accomodatevi, volete qualcosa da bere? Una birra, un whisky …?>
Dean aprì la bocca per approvare, ma Sam gli tirò una gomitata nello stomaco. Dean imprecò a bassa voce mentre Sam rifiutava gentilmente.

< Siete stati davvero grandi!> Buffy si sentiva elettrizzata. Dean le sorrise e le aprì lo sportello del passeggero.
< Anche tu non sei stata tanto male.>
< Quindi ora che si fa?> Chiese Buffy.
< Si esce!> Dean le fece l’occhiolino e partì sgommando.
Appena tornati al motel Sam si gettò sul letto mentre Buffy e Dean si diressero contemporaneamente verso il bagno.
< Non pensarci nemmeno, c’ero prima io!> Buffy corse verso la porta ridendo.
< No principessa, rispettiamo l’anzianità!> Dean l’afferrò per la vita e la sollevò da terra facendola roteare.
< Allora lo ammetti che sei vecchio!> Disse Buffy ridendo ed afferrando Dean per la cintura dei pantaloni lo face cadere a terra.
< Sarò anche vecchio, ma sono più furbo di te!> Il cacciatore con uno sgambetto fece cadere la ragazza sopra di lui e scoppiarono a ridere.
Sam si sollevò dal suo letto, prese la sua borsa ed entrò in bagno con disinvoltura.
< Sammy!> Gridarono in coro Dean e Buffy sentendo la risata di Sam.
Dean fece scivolare le sue mani lungo i fianchi di Buffy e rimase a fissare il suo viso, troppo vicino al suo.
Buffy tremò e fece scorrere la sua mano sul viso di quel ragazzo che l’affascinava così tanto.
Dean deglutì. Al diavolo la cavalleria pensò. Strinse con foga la vita di Buffy per sentire il suo corpo contro il proprio. La cacciatrice rimase a guardalo, stupefatta. Dean passò la sua mano lungo il suo viso e le portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Non era una mossa da Dean. Di solito rimorchiava le ragazze nei bar per un po’ di sano divertimento il che non includeva romanticherie.
Sam aprì d’improvviso la porta beccando in flagrante Dean e Buffy che si alzarono immediatamente e cercarono di comportarsi in maniera disinvolta. Dean si grattò la testa e si diresse verso la finestra mentre Buffy si mise a sedere sul suo letto.
Sam nascose un sorriso. < I miei calzini.> disse ridendo e tornando verso il bagno, ma Buffy lo spintonò via e si chiuse dentro.
< troppo lento Sammy! Ora è il mio turno!>
Mentre si immergeva nell’acqua calda non poteva fare a meno di non pensare a quello che era successo poco prima con Dean. Sembrava interessato a lei …
Lei lo era di sicuro, almeno credeva, ma era troppo complicato. Se non fosse andata bene? Dovevano restare fianco a fianco per chissà quanto tempo cercando di impedire l’apocalisse. Dell’imbarazzo post relazione non li avrebbe di certo aiutati. E poi Dean era un Don Giovanni, molto probabilmente non si era nemmeno accorto di lei troppo preso com’era a guardare il sedere di ogni cameriera che incontrava.
Eppure, prima …
< è destino.>
Buffy sobbalzò e cercò immediatamente di coprirsi con le bolle create dal bagnoschiuma.
Castiel era appena comparso ai piedi della vasca da bagno.
< Sei impazzito? Che ci fai qui?> Cercò di afferrare l’asciugamano che gentilmente l’angelo le porse.
< Non avere così tanti dubbi … è lui, è l’uomo giusto. È stato scritto.>
< Va immediatamente via di qui Castiel!> Buffy era riuscita a coprirsi con l’asciugamano e si era tirata in piedi, in quell’istante Dean e Sam sfondarono la porta.
< Chi c’è? Cos’è successo? Buffy stai bene?>
Tutti e quattro rimasero paralizzati dopo aver compreso l’assurdità della situazione.
< Oh certo, Buffy sta facendo il bagno perché non andiamo ad assistere? Quant’è il biglietto?>
< Scu-scusa, ti abbiamo sentita gridare e pensavamo …> Dean cercò di guardare le sue scarpe, ma quell’asciugamano copriva veramente poco di quel bellissimo corpo.
Sam si coprì gli occhi con la mano e dopo essersi scusato uscì in fretta dal bagno.
< Castiel qualsiasi cosa dovevi dirle potevi aspettare almeno cinque minuti.> lo rimproverò Dean.
< No, lei stava pensando di arrendersi e lasciarti …>
< Ah, ok Castiel, hai parlato abbastanza!> Buffy cercò di uscire dalla vasca, ma perse l’equilibrio e cadde tra le braccia di Dean mentre Castiel scomparve sorridendo.
Dean la sollevò afferrandola per la vita e rimase immobile come un ebete a guardarla. Buffy arrossì e cercò di coprirsi il più possibile.
< Gr- Grazie Dean, ora puoi anche andare.>
< Oh, si, si … giusto … io ora …> Ho bisogno di una doccia fredda! Pensò tra se e se.
Poco dopo Buffy uscì dal bagno avvolta in un lungo accappatoio, con i capelli ancora bagnati.
Sam si era già cambiato e Dean si diresse verso il bagno senza dire una parola o guardarla per un attimo.
< Allora dove andiamo di preciso?> Buffy si sedette sul letto, passandosi l’asciugamano tra i capelli.
< Ho sentito di un locale qui vicino, un po’ elegante, ma dovrebbe andare.> Sam si voltò per sorriderle.
< Quindi è questo quello che fate. Duro lavoro di giorno e locali di notte.>
< No … non ultimamente almeno.> disse Sam con aria triste. < Ma ora che ci sei tu, abbiamo diritto ad un po’ di divertimento, certo l’Apocalisse è imminente e le sorti del mondo dipendono da noi, ma questo non vuol dire che non possiamo ubriacarci un po’.>
< Oh, io non reggo assolutamente l’alcool!>
< Non preoccuparti, ti riporterò io al motel!>
Buffy prese dalla sua valigia una gonna a tubino nera che le arrivava fino alle ginocchia ed un top aderente di pelle.
< Potresti voltarti?> disse rivolta a Sam.
 < Certo.> Così fece ed attese il via libera della ragazza per voltarsi di nuovo.
< Ok, puoi voltarti e sii sincero. Come sto?>
Sam si voltò ed una Buffy elegante, con i capelli mossi raccolti la accolse a braccia aperte. Era affascinante, ma non c’eravamo.
< Permetti?> le chiese Sam avvicinandosi.
< Certo …> disse Buffy dubbiosa.
Sam prese un paio di forbici e fece un lungo spacco sulla coscia destra di Buffy, poi piegò la gonna per accorciarla un po’.
< Ecco ora sei da togliere il fiato!> Sam le fece l’occhiolino. Conosceva i gusti di suo fratello e sapeva che così lo avrebbe fatto impazzire. In effetti stava facendo impazzire anche lui. Cosa diavolo gli stava succedendo? Quando aveva sfiorato la pelle della sua coscia era come andato in ebollizione. Ma c’era Dean, Dean era evidentemente interessato a lei.
< Non ti sembro un po’ troppo …?> Buffy stava arrossendo. Da quanto delle grandi e robuste mani come quelle di Sam non le scivolavano lentamente sulla pelle?
In quell’istante Dean uscì dal bagno e rimase paralizzato nel vederla. Il borsone che teneva in mano gli cadde per terra e rimase a fissarla a bocca aperta.
< Vedi la bavetta che sta uscendo ora dalla bocca di Dean? Si, quello vuol dire che stai bene.> scherzò Sam.
Dean scrollò la testa e si diresse verso di lei.
< Cosa ne dici?> gli chiese.
Sam nel frattempo uscì dalla stanza per lasciarli soli.
< Sei stupenda, ma …>
Afferrò il fermaglio che le teneva i capelli e li sciolse. Quelle lunghe ciocche dorate ricaddero lungo le sue spalle in morbide onde. Dio se è bella, pensò Dean.
Buffy arrossì, e fece scorrere il suo sguardo su Dean. Anche lui era molto elegante nella sua camicia bianca e nei suoi pantaloni scuri.
< Anche tu non sei niente male …>
< Dici? Mi sento un pinguino.> Scherzò Dean, in imbarazzo. < E poi non riesco ad abbottonare questi maledetti bottoni, a cosa servono lungo le maniche? Me lo sono sempre chiesto.>
Buffy sorrise. < Aspetta, faccio io.> Fece scorrere le sue mani lungo le sue braccia toniche e allacciò quei bottoni con lentezza sacrale.
L’atmosfera si stava facendo … intensa. Dean sollevò il viso di Buffy con dolcezza.
< Andiamo allora!> Urlò quasi Buffy, prese la sua borsa, la mano di Dean e lo portò fuori alla velocità della luce.

Erano ormai al terzo giro di uno strano alcolico che portava il nome di un angelo … Buffy si sentiva già sbronza, ma si stava divertendo da matti.
< Barista un altro giro!> Aveva urlato Dean che aveva bevuto anche due tequile bum bum, tentando di iniziare una gara con Sam, che Buffy aveva prontamente bloccato sul nascere.
< è normale vedere tre camerieri uguali che vengono verso di noi?> Chiese Buffy ridendo.
< Principessa sei davvero sbronza!> rispose Dean.
< Ah perché tu?> Buffy diede una spinta a Dean che cadde dalla sedia.
Sam scoppiò a ridere e subito dopo si coprì la bocca con la mano, trattenendo un conato di vomito.
< Oh, bene, basta. La serata è finita lady. La donzella qui si sta sentendo male.>
Dean prese sottobraccio Sam e lasciò un mazzo di banconote sul tavolo.
< Aspetta qui ok, torno a prenderti subito.>
< Ma sto bene, non lasciarmi qui!> Buffy si alzò dalla sedia, traballò e si aggrappò a Dean per non cadere.
< Oh certo, come no piccola.> Dean le sorrise e la prese sottobraccio.
Appena tornati al motel gettò Sam sul letto, era così ubriaco che si addormentò all’istante.
Prese allora in braccio Buffy che sembrava essersi addormentata sulla sua spalla nonostante avesse camminato  sulle sue gambe dal pub fino alla stanza del motel.
La depositò sul letto e si preparò a dormire sul divano nonostante il forte mal di testa che stava sentendo già arrivare. Aveva bevuto troppo, ma si era divertito.
Si tolse la maglietta e notò che Buffy stava tremando, così si avvicinò a lei per metterla sotto le coperte.
< Dean …> lei sussurrò.
< Sei ubriaca Buffy …  Dammi le gambe, ti tolgo le scarpe e ti metto sotto le coperte.>
Buffy obbedì ancora insonnolita.
Dean esitò nello slacciare gli stivali di Buffy, accarezzò le sue gambe senza pensarci. Sfiorarla, stringerla a lui era tutto quello che aveva desiderato da quando l’aveva vista.
La sollevò con leggerezza e la coprì accarezzando il suo viso.
Non appena si sedette sul divano però sentì un urlo tristemente familiare.
Corse da Buffy e la strinse contro il suo petto.
< Ehi l’alcool accelera i tuoi incubi a quanto pare …> cercò di sdrammatizzare.
Buffy si aggrappò alla sua schiena e con l’unico filo di voce che le era rimasto < Resta con me, per favore. Stringimi.>
Dean rimase spiazzato, non si stava approfittando di una ragazza ubriaca, non è vero? Ma presto si sdraiò portandola contro il suo petto. Scrollò la testa e rise di se stesso. Cattive abitudini.
Dean l’abbracciò, le baciò la nuca e chiuse gli occhi.
E pensò che quello doveva essere il paradiso.

Svegliarsi la mattina seguente fu un vero martirio. La testa le girava come una giostra, ma sentì il braccio di Dean stringerla in vita e si sentì immediatamente meglio. E ricordò che nessun incubo era venuto a disturbarla quella notte …  non dopo che Dean l’aveva stretta.
< Buongiorno principessa …> le disse Dean sbadigliando. Buffy rise < Buongiorno Pisolo.>
Dean rise e si voltò a guardarla. I loro volti non erano mai stati così vicini e rimasero immobili, in silenzio.
< Avuto altri incubi?>
< No … strano.> Rispose Buffy cercando di respirare regolarmente.
< Allora forse dovrei dormire con te ogni notte … lo dico solo perché così entrambi potremmo fare una dormita come si deve …> Si corresse subito, in maniera evidentemente impacciata.
Buffy nascose un sorriso. < Solo per tutelare il nostro riposo … >
Dean rimase a fissarla e spostò dolcemente una ciocca che le copriva il viso, dietro  l’orecchio. Buffy sentì il suo cuore accelerare.
< Vi ho portato un paio di aspirine, credo vi serviranno. Io non riesco ancora a camminare in linea retta!>
Sam era entrato interrompendo un’altra volta il momento.
< Dannazione Sam!> Sbottò Dean facendo ridere Buffy, allora forse era vero che le piaceva.
Sam si voltò, preso alla sprovvista, poi capì. < Oh … emh … scusate.>
< Scusarti di cosa Sammy? Grazie per le aspirine, la testa mi sta scoppiando.>
Buffy si alzò allontanandosi da Dean che fulminò Sam e si puntò due dita alla tempia, facendo finta di sparare. Un avvertimento al fratellino che lo avrebbe ucciso di lì a poco.
Sam alzò le mani mimando a basso voce. < Come facevo a saperlo?>
Buffy non si accorse della simpatica scenetta mentre mandava giù due aspirine e correva in bagno per fare una doccia.
Appena uscita notò che Dean non c’era.
< Dov’è andato Dean?> Chiese a Sam che stava armeggiando con il portatile.
< Cosa? Dean … non lo so.> Sembrava imbarazzato.
< Sam che c’è?> Chiese Buffy avvicinandosi.
< Nulla! Cosa dovrebbe esserci?>
Buffy lo fissò sospettosa, Sam distolse lo sguardo. Preferì non approfondire, evidentemente c’era qualcosa che non voleva o non poteva dirle.
< Allora oggi andremo a fare qualche altra ricerca sul fantasma?>
< Non ce n’è bisogno, a quanto pare il signor Donovan non è stato molto sincero con noi.>
< Perché?> Chiese e si avvicinò a Sam, portandosi dietro la sua sedia per vedere lo schermo.
< Beh, qui si parla di una giovane donna, Melanie Dipfort, che è stata trovata morta nel bagno di casa sua una settimana fa. Suicidio, si è tagliata le vene.>
Buffy osservò la foto di quella giovane e bella ragazza.
< E come fai a sapere che si tratta del nostro fantasma?>
< La moglie del signor Donovan è morta per via di profondi tagli sui polsi, ma non si è pensato ad un suicidio perché vicino al cadavere non sono state trovate lamette o qualsiasi altro tipo di arma avesse potuto provocarle quelle ferite.>
Sam si voltò a guardarla dopo aver lanciato un’occhiata  preoccupata verso la porta.
< Beh … è un punto a favore di sicuro.>
< Inoltre dicono che nella lettera che ha scritto prima di morire abbia incolpato un certo Maxuel del suo imminente suicidio.>
< E scommetto tutte le aspirine che ho ingurgitato che il signor Donovan si chiama Maxuel.>
Sam annuì, sorridendo.
< Sei stato bravo Sammy!> Buffy si chinò per dargli un bacio sulla guancia.
Sam rimase spiazzato. < Gr-grazie. Dean non è mai così riconoscente.>
< Beh meno male! E comunque te lo meriti e dovrai abituartici d’ora in poi. Un po’ di gratificazione non fa mai male e tu sei bravo nel tuo lavoro.> Gli sorrise Buffy.
La porta si chiuse con violenza e Sam e Buffy si voltarono a guardare Dean livido dalla rabbia sul ciglio della porta.
< Che c’è? Che è successo?> Buffy fece qualche passo verso di lui.
< Niente … perché?> Dean tentò di controllare la sua rabbia. Risultati: zero assoluto.
< Da quanto sei lì?> Chiese Sam.
sbottò.
< Sei geloso?> Chiese Buffy ridendo.
Dean la guardò furioso. < Chi io? No, perché dovrei? Non mi interessa quello che fate, potreste anche sposarvi.>
Buffy rimase immobile, ferita dal tono duro e aspro usato da Dean. Perché si stava comportando così?
< Sei uno stronzo!> La ragazza prese la sua borsa e si diresse verso la porta.
Dean l’afferrò per un braccio.
< Perché non me l’hai detto?> Era davvero furioso.
< Ehi Dean calmati!> Sam si alzò dalla sedia.
< Detto cosa?> Chiese Buffy allarmata.
< Il paradiso, il paradiso Buffy! Mi hai fatto fare la figura del coglione! Perché non me l’hai detto? Avevi paura che non mi sarei più potuto prendere una cotta per te? Hai bisogno di questo? Dovrei cominciare a dubitare di te? Sei dalla loro parte? Cosa sei, l’amichetta di Michele?>
Sam sciolse la presa di Dean ed allontanò Buffy dal fratello.
< Dean smettila.> disse Sam nascondendo Buffy dietro di se.
< Non ne ho mai parlato con nessuno, ecco perché! Forse potresti non arrivarci Dean, ma non è un argomento che amo intraprendere. Ma ve lo avrei detto! E come puoi pensare che io sia in combutta con quegli idioti? Perché ti stai arrabbiando in questo modo?> Buffy poteva comprendere l’amarezza di Dean, ma non la sua rabbia.
< Perdonami se ho dubitato di te, ma io non ti conosco! E a quanto pare a te non va di condividere informazioni importanti con noi. Non avevo certo bisogno di portarmi a spasso una biondina per essere preso in giro!>
Dopo aver osservato a lungo il volto contratto e gli occhi lucidi di Buffy, si pentì immediatamente delle sue parole, era un coglione. Quando si arrabbiava perdeva la testa. Ma sentire Castiel dire quelle cose lo aveva sconvolto. Forse perché non era stato giusto riportare Buffy in vita, forse perché non era stata lei a dirglielo.
< Io non l’ho mai fatto.>  la voce rotta e provata di Buffy perforò la mente di Dean lasciando cicatrici ben visibili.
 < Scusa …> Dean si mise a sedere sul letto con un cambio d’umore repentino.
< è vero? Eri in paradiso?> Le chiese Sam dopo aver notato che l’atmosfera si era fatta più calma.
< Si … ma mi hanno riportato indietro … all’inferno. Dover lottare ogni giorno da sola, in una vita che non è più mia … qui tutto è violento, tutto è sangue e dolore, ma da quando sono con voi è diverso. Mi sento viva, e credo finalmente che questa vita non faccia poi così schifo, che valga la pena lottare. E vi giuro che ve lo avrei detto, ma …>
< Non volevi sconvolgerci? Con la vita che facciamo la vedo difficile.> Chiese Dean in modo sarcastico, ma la sua tristezza curvava le sue spalle sotto un peso invisibile.
< Perché è così che dovremmo sentirci e non tristi, o incazzati neri contro gli idioti che ti hanno riportata qui! Avevi ottenuto la tua ricompensa finalmente e te l’hanno strappata via … ed io non ho fatto che sentirmi sollevato quando Castiel me l’ha detto perché non facevo altro che pensare … Dio se non lo avessero fatto … sono felice che lei siamo qui … con noi.>
Buffy si sedette accanto a lui, accarezzò la sua testa, facendo scorrere la mano tra i suoi capelli. Lo aveva già perdonato. Nonostante tutto poteva comprenderlo. Ed era stato il primo a comprenderla.
< Non sono un coglione? Odio da morire quelli che ti hanno fatto questo, ma ne sono felice. Sono un bastardo egoista.>
< Anche io sono felice di essere tornata ora … perché ci sei tu, perché c’è Sammy. Quindi non devi sentirti in colpa … mi avete dato una ragione per continuare a vivere. Non sei un bastardo egoista … senza di voi molto probabilmente sarei tre metri sotto terra ora, e mi ci sarei rimessa io con le mie mani.>
Sam le sorrise e l’abbracciò. < Vale lo stesso per me Buffy. Sei riuscita a farci dimenticare tutto lo schifo che ci aveva allontanati. Mi dispiace per quello che ti hanno fatto, ma anche io sono felice che tu sia qui, adesso … con noi.>
Buffy baciò Sam sulla guancia.
< Visto … siete due bastardi egoisti!>
Dean rise e sollevò il viso per guardarla. Vedere i suoi occhi arrossati e lucidi fu come riceve una pugnalata al cuore per Buffy.
Sam si alzò, balbettò qualcosa su una ricerca da fare e uscì dalla stanza.
Buffy lo guardò intensamente, perdendosi nei suoi splendidi occhi verdi. Accarezzò il suo viso.
< Non preoccuparti così per me … ti verrà un infarto.>
Dean sorrise. < Non posso … è più forte di me.Ti sento nelle ossa … non ho mai provato nulla del genere … non so come gestirlo. Scusami per prima, ma io …>
Buffy chiuse la sua bocca con un bacio.
Dopo il primo secondo impiegato per realizzare che cosa stesse succedendo, Dean rispose al bacio con passione e calore, passò una mano sul viso di Buffy e fece scivolare l’altra lungo la sua schiena.
Buffy fece scorrere le sue mani lungo le braccia di Dean per poi passare tra i suoi capelli corti che le provocavano una piacevole sensazione alle dita.
< Parli troppo a volte.> Sussurrò dolcemente Buffy tra un bacio e l’altro.
< Solo con te, mi rendi nervoso.> rispose Dean baciandola di nuovo dolcemente.
< Oh, beh mi fa piacere rendere nervosi gli uomini … come un esame o un presagio di morte.> Disse Buffy ridendo e allontanandosi da Dean che la guardò malizioso e la portò giù sul letto.
< Non sono bravo con le parole, ma sai che non volevo dire questo> disse Dean seducente, portandosi sopra a Buffy e facendo scivolare la sua mano lungo il suo collo.
< Allora in cos’altro sei bravo?> Chiese Buffy maliziosa.
Dean la baciò con passione, facendo scivolare la sua lingua dentro la sua bocca. Cominciò a baciare il suo collo, a morderlo, fece scivolare le sue mani lungo i suoi fianchi e con uno strattone la portò vicina al suo corpo.
< Oh si … mediocre.> Disse Buffy scherzando e cercando di non perdere la testa.
Dean sollevò il suo viso, prima intento a baciare e leccare il collo di Buffy.
< Mediocre? Piccola stai parlando con il mago del sesso in persona.>
Buffy non reagì nella maniera sperata. Nessun sorriso comparve sul suo volto, anzi si accigliò.
< Che c’è?> Chiese preoccupato Dean, stampandole un bacio in bocca.
< Quante volte hai … insomma tu sei … io … emh … non credo di essere all’altezza o …>
Balbettò Buffy in difficoltà. Dean capì al volo e la fissò col suo sguardo più intenso.
< Guardami … io ho fatto sesso è vero, molte volte, con molte ragazze diverse e in mille posizioni diverse …> Disse scherzando, Buffy gli diede una pacca sul torace. < Smettila!>
< Però …> disse tornando più serio che mai, < Con te voglio fare l’amore … e sarà la prima volta per me, quindi sii comprensiva.> Le sorrise, dolce.
Il cuore di Buffy si sciolse ed un sorriso sincero illuminò il suo viso ed i suoi occhi.
< Ti sbagliavi …> sussurrò.
< Su cosa?> chiese Dean preoccupato.
< Sei bravo con le parole …> gli sorrise.
Dean rispose con un piccolo bacio, breve ma profondo e limpido come il mare.
< Sei tu … ma se cominciassi a parlare di orsacchiotti e borsette ti autorizzo ad uccidermi.>
Risero assieme, Buffy si portò sopra di lui e seducente si avvicinò al suo viso.
< Te lo prometto.> E poi lo baciò. Dean afferrò la sua nuca e la portò più vicina a lui, come per riuscire a sentire quel bacio ancora più intensamente e fece scivolare la sua mano lungo la sua gamba, sempre più vicina alle natiche della cacciatrice.
In quel momento bussarono alla porta. < Mi dispiace disturbarvi, ma il signor Donovan è morto questa mattina, forse dovremmo andare a controllare. Aveva una figlia, non vorrei fosse la prossima vittima!>
Si sentì urlare Sam da dietro la porta.
< Io quello lì un giorno di questi lo ammazzo.> Disse Dean mentre Buffy si rimetteva in piedi.
< Stiamo arrivando Sammy!> Urlò lei e si girò per baciare Dean che nel frattempo si era alzato.
< Non avresti concluso niente comunque signor Casanova, non sono una donna dai facili costumi come quelle che frequenti tu!> Lo baciò un’altra volta, svelta e lo portò fuori prendendolo per mano, mentre Dean scrollava la sua testa sorridendo.


Allora, cosa ne dite? Lo so, lo so c’è tanto amore nell’aria ;-).  

  
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