Santana capì subito dove Quinn volesse andare a parare.
“Allora Brittany, vedo che vai d'accordo con Santana... non ti preoccupa il fatto che sia lesbica e che lo sia anch'io? Voglio dire, sei appena arrivata, devi farti una reputazione nel bene o nel male” disse l'amica camminando nel cortile.
“Non mi importa affatto! Perchè dovrebbe?”
“Be', sei nuova e tutti qui giudicano a più non pos-” venne interrotta Quinn.
”Che critichino pure, non mi interessa per niente! Se criticano per così poco, cioè perchè vi piace il fiume, allora ho l'impressione che non andrò d'accordo con nessuno!”
“Brittany mi stupisci!” disse Quinn spalancando gli occhi.
“Questa è la classe di astronomia” disse l'amica indicandola con la mano
“Avevo ragione io allora, ci sono le palle penzolanti!” rispose felice la bionda.
“Sì avevi ragione te Brittany, ma mi faceva piacere accompagnarti e farti vedere un po' la scuola. Ti vengo a prendere a fine lezione, ho visto che dopo quest'ora avrai la stessa lezione con me e Santana.”
“Va bene Quinn, a dopo!” disse Brittany entrando sorridente in classe.
Quinn uscì per raggiungere Santana, ancora seduta sugli scalini.
“La tua amata californiana è a posto, le ho detto che la aspettiamo per la prossima ora, abbiamo lezione insieme. Ah dimenticavo, ti saluta.”
Santana sorrise dolcemente pensando al modo in cui avesse potuto salutarla.
“No, non è vero, non ti saluta” disse tranquillamente Quinn.
La mora la guardò confusa.
“Volevo solo vedere la reazione che avresti fatto al solo pensiero della 'tua' biondina” aggiunse.
“Quinn, sinceramente, vaffanculo. È la terza volta stamattina che ti ci mando e non è un punto a tuo favore, vedi di smetterla.”
“Hai una cotta per lei, ammettilo”
“Cosa?! No!” rispose velocemente la mora.
“Risposta troppo veloce, quindi lo prendo come un sì”
“Quinn, per favo-”
“Avanti, si vede lontano un miglio che ti piace!”
“Quinn, seriamente...” disse scocciata la latina
“San, puoi essere sincera con me. E ti ripeto che si vede lont-” venne interrotta la bionda
“Sì va bene, mi piace!” urlò Santana attirando l'attenzione dei presenti
“Chi sarebbe la sfortunata, pervertita?”
Maria era pochi scalini più in alto insieme ad altre due cheerleader e aveva sentito tutta la conversazione.
“Nessuno.” rispose decisa la mora senza voltarsi
“Oooh aspetta, ho capito! È quella nuova, la biondina californiana, giusto? Beh, non è niente male... almeno sai scegliere bene!”
“Si chiama Brittany” aggiunse ingannandosi Santana
“Oh ma che carina, la difendi anche, proprio come due fidanzatine! Peccato che lei non sia malata come te”
Quinn decise di non intervenire.
“Come lo sai?” disse voltandosi la mora
“L'ho incrociata nell'aula di astronomia e le ho chiesto se aveva già conosciuto qualcuno, e mi ha fatto i vostri nomi”
“Merda” disse sottovoce l'amica
“Ne ero sicura che vi avesse già conosciuto, due pervertite come voi non perdono occasione di rimorchiare, si fa per dire, una povera e stupida bambina”
“Senti Maria, vedi di moderare i termini” sbottò a questo punto Quinn
“Che c'è fallita, piace anche a te?”
“Maria” disse scocciata Santana
“Fate una cosa a tre, magari potrebbe giocare nella vostra squadra anche lei se le piacerà il triangolo, cosa ne dite? Pensateci, non è una cattiva idea!”
“Basta!”
Santana non ci vide più.
Si alzò di scatto e diede uno schiaffo alla sorella, facendola cadere sul pianerottolo che separava le due rampe di scale
Maria non diede segni di vita.