Di tante parole, due voglio semplicemente udirne.
Siamo qui, coricati sul mio letto.
Abbiamo appena finito di fare l’amore; è stato sublime, come sempre del resto.
Ma una strana nota amara riecheggia nell’aria, perché mi dai le spalle?
I primi mesi che stavamo insieme, dopo aver raggiunto l’apice del piacere, ti accoccolavi sempre sul mio latteo petto e io mi godevo quel particolare calore della tua pelle, i tuoi bacini, troppo puri per la situazione in cui ci trovavamo, e quel flebile “ ti amo” che con sentimento dicevi.
Invece adesso ci ritroviamo così, ad almeno 10 centimetri di distanza, senza sfiorarci, senza parlarci, ed io, intento ad osservare la tua schiena caramellata.
E’ irresistibile, mi viene voglia di strapparti da quello stupido bordo letto, per stritolarti sotto un mio abbraccio. Non riesco nemmeno a focalizzare il pensiero che si è già trasformato in azione.
 Cautamente mi avvicino a te e istintivamente afferro il tuo fianco liscio.
Poi, il tuo gesto mi gela il sangue.
Ti giri appena, ma non riesco ancora a guardarti in faccia, e con le lentezza degna di un bradipo afferri la mia mano e la posi sul materasso, per poi allontanarti ancora di più, in modo da evitare ogni contatto.
Sei arrabbiato, è palese e credo di sapere anche il motivo.
È ovvio che secondo te io sia in torto, tu devi sempre avere ragione; eppure questa volta non voglio dartela vinta, perché è una cosa troppo importante, tu sei troppo importante.
Perso nei miei pensieri continuo ad osservarti e mi allontano anche un pochino, non vorrei risvegliare l’animale selvatico che c’è in te, Naruto, non voglio più litigare e sopratutto non voglio perderti; questa tensione che c’è tra noi mi sta uccidendo.
Ma poi un tuo movimento interrompe il mio continuo pensare; ti vedo alzarti e metterti a sedere.
La paura attraversa i miei occhi neri: “Cosa fai?” ti chiedo cercando di nascondere il timore.
Non ti volti, dici solo:” Me ne vado, tanto quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto no?”
Cosa?
Questo è veramente stupido.
Ti osservo, ancora scioccato da quella tua risposta idiota, mentre ti infili il capo intimo nero; non resisto, non posso vederti andare via.
Ti afferrò e ti trascino sotto di me bloccandoti i polsi.
“ Che cavolo di risposta è?!?” ti urlo quasi in faccia.
Finalmente incontro i tuoi occhi, cavolo ci affogherei in quello sguardo, che adesso è carico di rancore.
“ Perché non è forse la verità, neh, Sas’ke?? A te importa solo quello!!!”
“Ti rendi conto delle cavolate che spari??”
“E allora, dimostrami il contrario;Sasuke…. Dimmelo…”
Il tuo sguardo ora è deciso, ma altrettanto supplicante; percepisco che hai l’assoluto bisogno di quelle parole, vuoi una certezza.
Ma nonostante tutto rispondo” No…”
Leggo tutta l’amara delusione che ti tieni dentro , quando poi, l’azzurro dei tuoi occhi viene stravolto dalle lacrime:” perché??” mi chiedi, cercando di placare il pianto.
Ti lascio andare dalla mia presa, vuoi andartene te lo leggo dentro; vuoi andartene e non tornare più. Sento lo stomaco contorcersi al solo pensiero.
 Passa qualche secondo, poi rispondo:” Perché…. È una cosa troppo importante da dire così, al vento…”
Abbasso lo sguardo, pronto ad udire la porta sbattere e i tuoi passi allontanarsi per quella risposta.
Ma tutto ciò non accade, stranamente non te ne sei andato e in fondo posso già sentire il mio cuore riempirsi di gioia.
Posso intravedere i tuoi movimenti; ti inginocchi davanti a me, giusto per arrivare alla stessa altezza del mio viso, che poi afferri, sollevandolo e permettendomi ancora una volta di estasiarmi della bellezza del tuo viso.
I tuoi occhi sono ancora lucidi, ma il tuo sguardo ora è pieno di compassione, trasmette amore.
Ti avvicini e mi baci delicatamente la mascella, fremo, quel contatto mi da i brividi; poi sento che sali, sempre continuando a lasciare una scia di baci casti e puri, come il tuo cuore, per poi arrivare al mio orecchio.
Il tuo fiato caldo è fermo su di esso e trattengo a stento un gemito; non devi sapere che mi stai facendo impazzire, poi sento finalmente la tua voce suadente:” Sai una cosa Teme, hai ragione…”
Per lo stupore mi scosto da te, guardandoti scioccato; tu mi sorridi appena e subito riallacci quel contatto magico.
“ Nemmeno il vento deve sentire quelle parole, le tue parole, perciò riservale solo per il mio orecchio..” continui soffiando lieve sul mio lobo.
A quel punto impazzisco letteralmente e ti salto addosso schiacciandoti sotto il mio peso; faccio incontrare le nostre labbra, poi, le nostre lingue, che vorticano in una danza lussuriosa.
Mi stacco dalla tua calda bocca e salgo con la lingua, umida di piacere, sino ad arrivare al tuo orecchio ci soffio dentro per poi nominare un semplice e amorevole:”Ti Amo..”
Sento il tuo cuore accelerare e anche il mio stranamente aumenta il battito, poi mi stritoli cominciando a gridare dalla gioia.
Mi baci. E finalmente leggo nel tuo sguardo la gioia che non vedevo da mesi. Anche io sono felice.
Sorridi, quel tuo sorriso che potrebbe placare una guerra, talmente è bello,; di risposta mi lascio sfuggire anche io un, appena accennato, sorriso, ma tu sai che quel piccolo movimento delle mie labbra per me vuol dire il massimo della felicità.
 Se due semplici parole possono provocare tale gioia e spazzare via ogni dubbio ; io Sasuke Uchiha, giuro che quelle parole saranno da oggi il mio pane quotidiano.
“ Ti amo, Naruto…”
Salaaaaaaaaaaaaaaaalve a tutti bella gente, allora, questa storia è nata all’improvviso, diciamo che mi sono svegliata nel bel mezzo della notte con questa assurda idea in mente e siccome avevo paura che il giorno dopo me ne sarei scordata mi sono alzata e ho cominciato a scrivere all’impazzata. XD , si sono pazza; per quelli che se lo stanno chiedendo!!
Cmq spero che questo racconto vi piaccia, non so cosa ne sia venuto fuori dato, appunto, il fatto che è stato scritto alle 3 del mattino; quindi fatemi sapere cosa ne pensate e recensiteeeeeee!!! Un baciotto a tutti voi cuciolotti;) Raky-chan