Kate
cavalcava per tutta la foresta in cerca di suo padre.
Philippe
ce la metteva tutta, cercando di cavalcare più veloce ma tutti i suoi
sforzi
sembravano vani. Del suo padrone non vi era traccia.
E
poi dopo molte ore di cavalcata e ricerca, Kate lo vide.
Era
accasciato sulla neve, svenuto per l’evidente sforzo fisico a cui si
era
sottoposto pur di riuscire a salvare sua figlia.
Caricatolo
su Philippe lo portò a casa.
Dopo
avergli prestato amorevoli cure e messo al caldo, il padre di Kate si
svegliò.
-“Oh
papà quanto mi sei mancato!”- esclamò Kate abbracciandolo.
-“Quella
bestia.. come hai fatto a scappare?”-
-“Non
sono scappata papà. Lui… mi ha lasciata andare.”-
-“Quella
bestia orribile…”- esclamò.
-“Ma
ora è cambiato, papà! C’è… qualcosa di diverso in lui.”-
Ma
Kate non finì il suo discorso poiché dalla sua borsa uscì come una
trottola la
piccola tazza Alexis.
-“Ciao!!”-
esclamò tutta contenta.
-“Ma
guarda… un clandestino!!”- disse Kate contenta che la piccola tazzina
fosse lì
con lei.
Alexis
saltellò tra le mani del padre di Kate ma poi facendosi seria chiese:
-“Beeelle!
Perché sei andata via? Non ci vuoi più bene?”- chiese con quella voce
da
bambino, guardandola con quegli occhioni blu.
Kate
non sapeva cosa dire.
-“Oh
Alexis… certo che vi voglio bene… è solo che…”- ma fu interrotta una
seconda
volta in quella serata, questa volta da uno strano bussare alla porta.
Quando
l’aprì un losco signore chiedeva dove fosse suo padre poiché essendo
pazzo era
lì per portarlo via e farlo curare.
Tutti
gli abitanti del villaggio erano lì, pronti a testimoniare come suo
padre avesse
dato di matto alla taverna dicendo che Kate era tenuta prigioniera
da una bestia.
Per
loro era ‘Quel vecchio matto di Jim’.*
Veniva
deriso da tutti e tutti loro erano pronti a puntargli il dito contro, a
meno
che Gaston non decidesse di parlare in favore.
-“Oh
Gaston tu lo sai che mio padre non è pazzo!”-
-“Um…
forse io potrei riuscire a chiarire questo piccolo malinteso, se
solo…”- disse
con voce melliflua.
-“Se
solo cosa?”- chiese Kate sapendo già dove Gaston volesse andare a
parare.
Perché
mentre lo guardava gli veniva in mente il nome Josh?! Non conosceva
nessun
Josh, e allora perché lo trovava altamente pesante come lui?
Decise
che ci avrebbe pensato poi. Ora aveva una questione ben più urgente da
risolvere.
-“Se
mi sposassi…”- continuò Gaston avvicinandosi al volto della ragazza.
-“Mai!!”-
lo respinse Kate.
-“E
allora di addio a tuo padre!!”- esclamò cattivo essendo appena stato
rifiutato.
Kate
corse in casa. Non poteva permettere che suo padre fosse portato via da
quegli
uomini.
Afferrò
lo specchio e lo mostrò a tutti, facendo vedere la Bestia, ma il
risultato che
creò non fu quello desiderato: Gaston riuscì a convincere tutti che
fosse una
Bestia cattiva, che durante le notti sarebbe andato a rapire i
fanciulli, e che
dovevano ucciderlo.
-“NO!
Non è cattivo. È buono, e gentile…”- disse Kate guardandone il riflesso
sullo
specchio.
Gaston
le strappò lo specchio di mano e facendola voltare con forza disse:
-“Se non ti conoscessi bene direi che provi qualcosa per quel mostro!”-
-“Lui
non è un mostro Gaston! Tu lo sei!!”- esclamò Kate.
Gaston
colpito sull’orgoglio e non permettendo a nessuno che lo si offendesse,
fece
rinchiudere nella cantina sia Kate che suo padre, incitando la folla ad
andare
ad uccidere la bestia.
[http://www.youtube.com/watch?v=tkIN5eHm6Hw
]
Intanto
la piccola tazzina che aveva assistito a tutto, ben nascosta dietro le
scale,
cercò una soluzione per liberare la sua Belle e suo padre, quando ad un
tratto
vide una buffa macchina taglia-legna costruita proprio dal Signor Jim.
La
accese e la alimentò e tirando la manovella riuscì ad azionarla,
facendola
finire contro la porta della cantina liberando Kate.
Nel
mentre Gaston e tutti gli abitanti del villaggio avevano raggiunto il
castello.
Tockins
e Lumière avevano cercato di non farli entrare ma alla Bestia ormai non
importava più di nulla perché loro avevano lo specchio e pensava che
Kate si
fosse dimenticata di lui.
Stava
soffrendo per amore.
Gaston
aveva chiarito che la Bestia sarebbe stata sua, e che tutti gli altri
potevano
depredare e portare via tutto quello che volevano.
Quando
riuscirono ad entrare, il castello sembrava buio e deserto, come se
fosse da
molto tempo che nessuno dimorava lì e, quando
tutti i cittadini furono entrati, Lumière diede il segnare di iniziare
la lotta.
Avrebbero difeso il castello con le unghie e con i denti.
Le
pentole ricadevano sulle teste delle persone, gli appendi abiti
facevano a
botte contro il macellaio e il panettiere venne inghiottito da un baule.
Un
leccapiedi di Gaston se la prese con la povera Babette, ma subito il
suo prode
eroe Lumière, la salvò dando fuoco al sedere dell’uomo.
Mr
Brick fece cadere il te bollente sulle facce di alcuni uomini e tutti i
coltelli e gli oggetti di cucina si diedero da fare per mandare via
quegli
intrusi.
L’armadio
cadde di peso sopra il fruttivendolo, schiacciandolo completamente.
Gli
abitanti del villaggio vennero pesantemente sconfitti e costretti alla
fuga,
mentre Gaston avanzava per le segrete del castello, cercando la bestia.
Lo
trovò nell’ala ovest e senza perdere tempo lo colpì alla schiena con
una
freccia.
Gaston
rideva, con la sua risata cattiva, malefica, e con un calcio buttò
fuori dalla
finestra la Bestia facendolo cadere verso uno dei tati tetti del
castello.
-“Alzati!”-
disse, ma la Bestia non si mosse.
-“Alzati!!”-
ripeté, questa volta dandogli un calcio spingendolo verso la fine del
tetto.
-“Cosa
ti succede Bestia? Sei troppo buono e gentile per batterti?”-
La
Bestia non reagì, ma abbassò lo sguardo.
Ormai non gli importava più niente,
senza Kate la sua vita non aveva senso.
Gaston
afferrò uno spuntone e si diresse
minaccioso verso la bestia, ancora distesa nel tetto con nessuna
speranza di
potersi rialzare.
Ma una voce femminile urlò nell’aria:
-“NO!!”-
Kate
era appena arrivata al castello scortata dal fedele Philippe, proprio
quando
Gaston lo stava per colpire.
-“No!!
Gaston, fermati!!”- urlò.
Ma
la Bestia vedendola lì si alzò, come rinvigorito e, afferrando lo
spuntone che
Gaston aveva in mano per colpirlo, iniziò a lottare contro di lui.
La
Bestia era enorme, e subito notò quell’attimo di paura negli occhi di
Gaston.
La
pioggia cadeva incessante ed entrambi i lottatori erano fradici.
I
capelli di Gaston si sciolsero dalla sua coda sempre pettinata e
perfetta,
incollandosi sul viso, mentre la bestia sentiva i vestiti appiccicati
addosso.
Lottarono,
spingendosi e cadendo da un tetto all’altro, fin quando la Bestia si
nascose
fra una fila di gargoyles.
Gaston,
sempre con il suo spuntone in mano, mozzò la testa alla prima statua.
-“Vieni
fuori e combatti!”- disse guardandosi in torno, ma con il buio e la
pioggia non
riusciva proprio a distinguere la Bestia fra le varie statue.
-“Sei
innamorato di lei, Bestia?”- chiese con disprezzo.
-“Pensavi
davvero che avrebbe voluto te, quando poteva avere uno come me??”-
chiese
ancora deridendo l’aspetto della Bestia in confronto al suo fisico
scolpito.
Gaston
non aveva ancora compreso che non è il corpo che fa innamorare una
donna di un
uomo, ma il modo in cui la tratta, e la Bestia l’aveva sempre trattata
con
amore e rispetto, contrariamente a quel maleducato senza cervello.
La
Bestia uscì dal suo nascondiglio, apparendo dietro Gaston, ma
quest’ultimo,
percependo un movimento dietro di lui, si voltò velocemente cercando di
colpire
la Bestia con il suo spuntone.
-“E’
finita Bestia! Kate sarà mia!!”-
Ma
la Bestia, spinto dalla gelosia e dall’amore che provava per quella
ragazza, fu
più veloce e più forte di lui, tanto che riuscì a disarmarlo. Lo
afferrò per la
gola e lo spinse al di fuori del tetto, lasciandolo sospeso nel vuoto.
-“Lasciami
andare!! Lasciami andare!! Ti prego, non uccidermi! Farò qualunque
cosa!
Qualunque!!”- supplicava Gaston avendo paura che la Bestia lo lasciasse
precipitare nel vuoto.
La
Bestia colto da pietà verso quell’uomo, lo tirò vicino a se:
-“Vattene!!”-
disse poggiandolo a terra con poca grazia.
-“Sono
qui!”- urlò Kate, affacciandosi al balcone vicino.
La
Bestia si voltò verso di lei sorridente, felice che lei fosse ritornata
da lui.
-“Kate!”-
Kate
allungò la mano verso di lui, per aiutarlo a salire, e quando la
raggiunse, le
accarezzò il volto.
-“Allora
sei tornata.”
-“Sempre.”-
disse facendosi cullare da quella carezza, come se quella parola fosse
davvero
importante per loro.
Numerosi
flash si abbatterono nella sua mente: l’ambulanza, il container, nel
suo
ufficio.
Ormai
c’era quasi. Mancava così poco per ricordare.
Ma
nessuno dei due si accorse che nel mentre Gaston si era rialzato e
pugnalò la
Bestia sul fianco.
La
Bestia emise un ruggito di dolore, e muovendosi fece perdere
l’equilibrio a
Gaston, che con un urlo di terrore cadde nel vuoto.
-“Riiiiiick!!”-
urlò Kate afferrandolo e tirandolo verso di se al sicuro nel balcone.
Quel
nome.
Kate
ricordava.
Tutta la sua vita le passò davanti, rivide
quando le raccontò di sua
madre, quando Rick le disse che profumava di ciliegie, rivide il bacio
sotto
copertura, rivide il container. E rivide se stessa nell’erba,
sanguinante, e lui
che le sussurrava il suo amore per lei.
Facendolo
stendere per terra, Kate disse tra le lacrime:
-“Mi
dispiace… è tutta colpa mia!”-
-“Almeno
ti ho potuta vedere un’ultima volta!”- rispose la Bestia prima di
perdere
definitivamente i sensi.
Kate
capì che era morto e fra i singhiozzi riuscì a sussurrare:
-“Ti
prego. Ti prego non lasciarmi! Io ti amo!”- disse mentre l’ultimo
petalo si
staccò dalla rosa.
Kate si risvegliò nella sala relax.
Gli occhi umidi e delle grosse lacrime
solcavano le sue guance.
Aveva sognato tutto in versione ‘La
Bella e la Bestia’, con tutti i personaggi che le ricordavano i suoi
amici.
Ma colui che aveva perso nel sogno le
fece capire che non poteva perderlo nella realtà.
Avevano già rischiato di perdersi,
quando il cecchino le aveva sparato, non avrebbe di nuovo sprecato
un’altra
occasione.
Asciugandosi
le lacrime si diresse al
loft di Castle.
*durante il cartone gli abitanti del
villaggio esclamano: 'Quel vecchio matto di Maurice!'
ANGOLO MIO: ciaooo!!! come state? avete passato una buona Pasqua? :D
eccoci a questo 4 e penultimo capitolo...
bo nn ho tanto da dire in questo.. solo che non ho fatto trasformare Castle in umano! ahahhahaha resterà peloso! xD
bon cn qst mal di testa non mi viene in
mente altro qndi lascio dire a voi... vi lascio xò una foto...
cioè... non sono uguali?! xD
aahahahahahha
sbaciottiii