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Autore: spontaneoussoftassertive    11/04/2012    3 recensioni
Klaine!Vampires. Kurt point of view. "Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma."
Genere: Angst, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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II


Ero rimasto tutta la notte a fissare il soffitto della caverna ripensando a quei cinquant'anni passati con Blaine a nasconderci. A nascondere il nostro amore. Al nostro primo incontro, ad una di quelle stupide cene che si svolgevano ogni anno tra i due clan e che finivano sempre con una litigata. Quell'anno non volevo nemmeno andarci, ma poi mi ero lasciato trascinare da mio padre. Da quella sera avevo iniziato a credere al destino, dato che ero capitato seduto di fronte al ragazzo più bello che avessi mai visto. Peccato fosse il principe Anderson, figlio dell'acerrimo nemico di mio padre. Ma anche lui non riusciva a smettere di guardarmi. Il ragazzo di fianco a lui, Cooper, poi venni a sapere, lo riempiva di gomitate cercando di attirare la sua attenzione, ma lui continuava a fissarmi. Ci scambiammo un paio di sorrisi per poi ritrovarci in un angolo mentre gli altri avevano inziato a ballare. Avevo esordito con un "Hai degli occhi bellissimi" che evidentemente fece colpo. Parlammo per tutta la notte di nascosto, cercando di non attirare occhi indiscreti. E da quella notte, iniziammo a vederci di nascosto quasi tutti i mesi. Poi tutte le settimane. Poi praticamente tutti i giorni. Iniziai a credere anche all'amore a prima vista perché, anche se ci vollero due anni prima che decidessimo di metterci assieme, io mi ero innamorato di lui dal primo istante in cui i nostri occhi si erano incrociati. Sospirai ripensando a quegli occhi che amavo così tanto. "Oh Blaine..." sussurrai, riaprendo le palpebre. Fu allora che mi accorsi che il sole stava per sorgere. "Cazzo." Mi alzai in fretta, uscendo e iniziando a correre, raggiungendo il mio castello dove trovai Finn, Sam e Puck -i miei migliori amici- sul portone agitati come non li avevo mai visti.
"KURT! Si può sapere dove cazzo sei stato tutta notte??" mi gridò contro Finn mentre entravo.
Inarcai un sopracciglio rivolgendogli uno sguardo assassino dei miei. "Fatti miei." Sibilai per poi passare oltre mio fratello.
"E' tutta notte che ti cerchiamo! Tuo padre ha chiesto di te e..."
"E...?" Mi bloccai appena davanti alla scalinata che portava alle camere da letto. Mi voltai di nuovo verso di lui. "E??"
"Beh gli ho detto che non sapevo dove fossi! Il che è la verità! Dato che non ho idea di che cosa facciate tu e quel frocio di un An-"
Già il fatto che non volesse più aiutarmi mi faceva innervosire ma se poi usava quella parole, soprattutto rivolta al mio ragazzo, non potevo non fargliela pagare. In un attimo gli fui addosso, bloccandolo a terra. Era alto quasi il doppio di me, ma io ero più vecchio. E più forte. Estrassi il mio paletto dallo stivale destro e glielo puntai sul petto. I suoi occhi si spalancarono per il terrore.
"Ku-Kurt..." balbettò cercando di liberarsi.
Lo fissai dritto negli occhi. "Sei solo un lurido codardo, Finn. Uno stronzo. E scommetto che non ti dispiacerebbe se mio padre venisse a sapere...così che io venga punito e tu potrai impossessarti del trono una volta per tutte. Ma guarda un po'...te lo puoi scordare! Perché a me...basterebbe...una piiiiccola pressione in questo punto..." affondai appena il paletto nella sua carne e lui cercò di divincolarsi di più, iniziando a ringhiare. "E tu...sei morto, Finn!"
"Kurt."
"Kurt!"
"KURT!"
Solo in quel momento mi accorsi che i miei due migliori amici mi stavano chiamando e tenendo per le spalle cercando di staccarmi da mio fratello. Scrollai le spalle liberandomi dalla loro presa. Finn ringhiò di più e nel frattempo qualche servitore era arrivato a vedere cosa stesse succedendo. Con un ultimo ghigno mi alzai da Finn, lasciandolo libero. Con un balzo arretrò, guardandomi impaurito e offeso.
"Ti va bene che questa è la sua maglietta preferita e proprio non mi va di sporcarla con il tuo sangue..." dissi rimettendo via il paletto. I servitori cominciarono a disperdersi, tranne uno che mi venne incontro.
"Principe Kurt. Suo padre desidera vederla."
"Grazie. Gli dica che arrivo subito." risposi mentre Sam e Puck mi si avvicinarono.
"Ah e Kurt..." mi chiamò Finn, mantenendo però le distanze. "Puzzi di ANDERSON!"
Per fortuna anche l'ultimo servitore se n'era già andato e i muri del castello erano abbastanza spessi da impedire ai nostri supersensi di sentire da una stanza all'altra. Digrignai i denti cercando di fiondarmi di nuovo su di lui, ma stavaolta Sam e Puck furono abbastanza veloci e forti da riuscire a fermarmi e trascinarmi su per le scale fino in camera mia. Restammo tutti e tre in silenzio finché non mi chiusi la porta alle spalle mentre loro due si arrampicavano sopra il mio letto a baldacchino, sedendosi a gambe incrociate, senza nemmeno togliersi le scarpe.
"Finn ha ragione.." constatò Puck. Lo fulminai. "I-intendo...ehm, che si sente che sei stato con un Anderson. Il loro odore è inconfondibile."
"Meglio se ti fai una doccia prima di andare da tuo padre, o se ne accorgerà.." mi suggerì Sam. Sbuffai, incrociando le braccia al petto e guardandoli male per alcuni secondi. Poi andai in bagno a lavarmi come mi aveva detto Sam. Tornai in camera dopo cinque minuti ed erano ancora nella stessa posizione. Mi guardavano perplessi.
"Che avete?" bofonchiai.
"Primo. Sei stato fuori tutta notte. Secondo. Hai aggredito Finn. E non era un semplice litigio tra fratelli. Che cazzo ti prende, Kurt? Lo sai che noi ti appoggiamo, ma forse stai rischiando troppo."
"Puck ha ragione. E' già un miracolo che dopo così tanti anni non se ne sia ancora accorto nessuno. Ma ultimamente stai uscendo più spesso. E più a lungo."
Ok, forse avevano ragione. Sbuffai pesantemente, lasciandomi cadere sopra il letto tra di loro. "Abbiamo litigato." dissi semplicemente.
Si scambiarono sguardi preoccupati. "Stai bene?" chiese dopo un paio di secondi Sam.
"Sì. Cioè, abbiamo litigato ma poi abbiamo risolto...più o meno...credo." chiusi gli occhi sdraiandomi, lasciando le gambe a penzoloni dal letto, le braccia dietro la testa.
"Cosa intendi?" fece Puck.
"Gli ho...gli ho chiesto di sposarmi."
"TU COSA???"
Mi ritirai in fretta a sedere aprendo gli occhi e fulminandoli. "Non urlate." Li minacciai.
"Scusa."
"Lo amo, ok? E non ce la faccio più a vivere così... Voglio semplicemente poter baciare l'uomo che amo. Tenerlo per mano. Ballare a quelle stupide feste che organizzano i nostri clan anche se si odiano. Che poi che senso ha se nessuno può ballare con qualcuno del clan opposto?"
"E' per far vedere chi è vestito meglio. Chi balla meglio...penso.." rispose non molto sicuro Sam. "Comunque. Non ti sembra di chiedergli troppo?"
Abbassai lo sguardo sui miei piedi, sospirando per l'ennesima volta. "Per questo abbiamo litigato. Ha detto che ero completamente impazzito..."
"E non ha tutti i torti..." sussurrò Puck.
"Lo so." ammisi. "Solo...davvero non ce la faccio più. Sono cinquant'anni. Cinquanta, cazzo. E poi gli ho fatto una proposta..."
"Cosa?"
"Se...se andiamo in Italia e ci facciamo sposare dagli Antichi e ci facciamo incoronare re...beh, i nostri clan smetterebbero di essere nemici. Riuniremmo tutto il paese come ai tempo dei Romani."
"Ai tempi dei Romani?" chiese Sam.
"Me l'ha raccontato una volta mia nonna. Quando nell'attuale Italia governava Giulio Cesare, non so se voi capre ignoranti ne avete mai sentito parlare..." aggiunsi ridendo. Loro misero il broncio scuotendo la testa. "...beh, quando regnava questo Giulio, qui da noi c'era un unico stato. Ed era governato da un Antico. L'ultimo della dinastia degli Anderson. Ma una notte, non si sa di preciso come, qualcuno l'ha distriutto. Si sospettò di un membro del clan degli Hummel che cercava l'ammutinamento da tempo e fu accusato e giustiziato. Tutto il clan degli Hummel fu considerato un clan di traditori e allontanato dal castello. Così il nostro clan si è costruito un proprio castello, governandosi da soli. Qualche altro clan si è aggiunto al nostro, come i vostri. Ma prima che tutto questo succedesse, c'era un unico regno. E tutti vivevano in pace. Niente litigi per cazzate. Niente odio. Voglio riportare il nostro paese sotto un'unica guida. Voglio diventare il re, insieme a Blaine, e governare in pace tutto il paese."
"Ma te le sogni di giorno mentre dormi?" chiese ridendo Puck.
Lo guardai serio. "Puck. Non sto scherzando. E Blaine...ha detto che ci avrebbe pensato. E prima di scappar via mi ha promesso che domani mi avrebbe dato una risposta..."
"Scappar via?"
"Sì, Sam.Suo padre lo cercava..."
"Oh. Però ha detto che ci avrebbe pensato. Quindi non ha rifiutato del tutto, giusto?"
Sospirai di nuovo, ributtandomi all'indietro. "Spero che accetti. Siamo entrambi abbastanza forti e intelligenti da potercela fare."
Si scambiarono uno sguardo veloce. "Kurt..."
"Mmm?"
"Se...se Blaine accetta...possiamo venire con te?" domandò Puck incerto.
Sorrisi ampiamente. "Mi farebbe davvero piacere ragazzi! E inoltre, sarete delle capre ignoranti, ma siete dei geni nell'escogitare piani e anche piuttosto forti..."
"Dimentichi che siamo fighi!" ammiccò Sam.
Risi rilassandomi completamente, dopo una nottata di merda come quella che avevo passato. "Grazie ragazzi...come farei senza di voi?"
"Ah, non sopravvivresti neanche un secondo qui dentro, Hummel!" mi stuzzicò Puck dandomi una gomitata nelle costole.
"Ora però sarà meglio che tu vada da tuo padre, o si preoccuperà..." si fece più serio Sam.
"Hai ragione..." mi alzai avviandomi verso la porta.
"Kurt?"
"Mmm?"
"Se lui se n'è andato quasi subito...dove cazzo sei stato tutta notte?"
"A fissare il soffitto della grotta, Puck..."
Entrambi mi guardarono perplessi per poi scoppiare a ridere. "Sei proprio strano a volte!" sbottò Sam.
"Non mi distruggete il letto!" mi raccomandai prima di uscire e raggiungere mio padre.






***Mi dispiace per chi ama Finn, a me sinceramente non fa impazzire come personaggio ma non mi dispiace nemmeno, però mi serve così stronzo per la trama. Anche Sam e Puck sono leggermente diversi da come sono in Glee ma mi piace pensare che in realtà abbiano comunque dei buoni rapporti con Kurt. Questo capitolo è particolarmente breve e di passaggio. Il prossimo dovrebbe essere un po' più lungo. Al prossimo :)
Sil
   
 
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