Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: spontaneoussoftassertive    09/04/2012    4 recensioni
Klaine!Vampires. Kurt point of view. "Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma."
Genere: Angst, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


I


Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Io e Blaine stavamo assieme da ormai mezzo secolo, tempo relativamente breve per due vampiri, ma sufficente per farmi capire che volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma. Così gli avevo detto che quella sera ci saremmo trovati per fare una passeggiata. Come al solito. L'avrei aspettato sopra la quercia che troneggiava davanti al suo castello. Come al solito. Attesi che il sole calasse e mi incamminai, raggiungendo la pianta e arrampicandomi sopra. Passarono quasi trenta minuti prima che uscisse dal portone. Lo osservai mentre scrutava l'albero alla mia ricerca. Aveva indosso una camicia blu notte, gli ultimi bottoni lasciati slacciati che facevano intravedere il suo petto muscoloso sopra il quale ricadeva la catenina con il simbolo del suo clan. I jeans scuri e attillati che gli fasciavano le gambe erano perfetti su di lui. Odiavo quando invece ci incontravamo ufficialmente ed entrambi dovevamo vestirci, secondo tradizione, con lunghi mantelli e stupidi cappelli. Anch'io avevo preferito indossare un paio di jeans attillati neri e una maglietta viola, il colore preferito di Blaine. I capelli sparati in aria, come piacevano a Blaine. Mi raggiunse con un balzo, passandosi una mano tra i riccioli scompigliati, liberi dal gel con cui se li doveva imprigionare per farli stare in quegli odiosi cappelli che doveva indossare di solito.
"Ehi"
"Ehi"
"Mio fratello mi copre anche stanotte, ma le sue richieste iniziano ad essere assurde. Due chili di banane. Ti rendi conto? Due chili! Di banane! Cosa se ne fa? Siamo vampiri! Non mangiamo quelle schifezze!" si lamentò perplesso incrociando le braccia al petto.
Sorrisi. "E' tuo fratello. E' normale che ti faccia impazzire con richieste assurde. Però non è così stronzo da non coprirti. E lo sai che rischierebbe volentieri la vita per te! Ti vuole bene, e lo sai!" risposi sistemandomi meglio sul ramo della pianta per ritrovarmi con il naso a due centimetri da quello di Blaine, il suo respiro gelido che si scontrava contro la pelle del mio viso, altrettanto gelida.
"Lo so..." sospirò Blaine allungando la mano destra per andare a prendere la mia sinistra e far intrecciare le nostre dita. "E ti assicuro che ne vuole anche a te e rischierebbe la vita anche per te. Anzi, rischia la vita tutte le volte che mi para il culo. Gli piaci davvero, sai?"
Ridacchiai. "Bene!"
"Tuo fratello, invece?" chiese facendosi serio e stringendomi di più la mano.
Sospirai. Avevo litigato con Finn anche quella sera. Come nelle ultime due settimane. "Mio fratello sta iniziando a dare i primi segni di cedimento. Dice che non ce la fa più a rischiare così. Che se ci scoprono finirà nei guai per colpa nostra..."
"Beh, non ha tutti i torti..."
"Sì, ma pensa solo a se stesso...non gliene frega niente di noi. Lo sta facendo solo perché l'ho minacciato di dire a sua moglie che una volta ha avuto una scappatella con quella Quinn...la bionda, hai presente?"
"Sì, quella con cui mia cugina San ha litigato una volta ad una cena..."
"Sì, lei."
"Beh, ma se continui a minacciarlo...non ci tradirà, giusto?" chiese titubante.
Abbassai lo sguardo sopra le nostre mani unite, sospirando di nuovo. "Non lo so..."
"Ehi, tranquillo..." mi richiamò Blaine facendomi alzare il mento perché i nostri occhi si incontrassero di nuovo. Quando il caramello trovò i miei occhi, mi sorrise dolcemente prima di continuare a parlare. "Io ti amo, Kurt. E lo sai che preferirei morire tra le sofferenze più atroci piuttosto che vivere senza di te...."
Anch'io sorrisi. Lo sapevo. Per questo mi ero deciso di chiedergli di sposarmi. "P-per questo ti ho chiesto di uscire stasera...ti devo chiedere una..." ma non feci in tempo a finire la frase. Entrambi ci pietrificammo, fissandoci intensamente negli occhi, spalancati per la paura. Qualcuno stava uscendo dal portone. Lo sentimmo aprirsi e poi richiudersi. Dei passi veloci iniziarono a risuonare nel silenzio dell'oscurità. Staccai lo sguardo da quello di Blaine per spostarlo oltre le sue spalle per vedere un vampiro servo degli Anderson che camminava veloce, una pergamena in mano. Dopo alcuni minuti, quando fui sicuro che fosse abbastanza lontano e nessun'altro stesse per uscire dal portone, riportai il mio sguardo su di lui. "E-era solo un messaggero..."
"Sicuro?"
"Sì, tranquillo. Ma...è meglio se ce ne andiamo da qua."
"Sì, direi proprio di sì."
Lo presi per il polso e inziai a correre, trascinandomelo dietro. Raggiunto il nostro rifugio segreto mi fermai. Ci chinammo entrambi, entrando nella grotta che mi ero divertito a decorare quella volta che Blaine era rimasto via per due settimane in missione con la sua famiglia. Volevo che fosse accogliente e così era. Avevo rubato un paio di tappeti, due poltrone, un divano letto e uno specchio. Lasciai il polso di Blaine piazzandomi davanti allo specchio per sistemarmi il ciuffo che l'aria mi aveva scompigliato. La momentanea paura mi aveva fatto andare in tilt e avevo perso tutto il coraggio raccolto in quelle ultime settimane per chiedergli finalmente di sposarmi. Stavo prendendo tempo, aggiustandomi il ciuffo con troppa calma e più cura del dovuto. Notai Blaine dietro di me guardarmi con un sopracciglio inarcato e le braccia incrociate al petto.
"Kurt..." mi chiamò piano. Feci finta di non averlo sentito. "Kurt!" In un secondo mi fu alle spalle, il suo fiato contro il retro del mio collo. Mi voltati verso di lui sorridendo.
"Cosa c'è, amore?"
"Mi stavi dicendo una cosa prima..."
"Oh, davvero? Me ne sono scordato!" dalle mie labbra uscì una risatina nervosa. Mi rigirai verso lo specchio, evitando che i nostri occhi si incontrassero, fingendomi particolarmente interessato ai miei capelli.
Blaine, da dietro, mi afferrò forte per le spalle, riportandomi con il viso rivolto a lui. "Kurt...cosa c'è che non va?" disse preoccupato. "S-sicuro che fosse solo un messaggero? Era qualcun altro ma non me l'hai voluto dire??"
"Cosa? No, no! E-era solo un messaggero!"
Allentò leggermente la presa sulle mie spalle, ma sentivo il suo sguardo fisso su di me. "Cosa c'è, allora, che non va? Cosa mi volevi dire prima? Kurt...rilassati."
Non mi ero nemmeno accorto di trattenere il respiro. Per non parlare di tutto il mio corpo, teso come una corda di violino. Alzai appena gli occhi, ma appena trovai quelli di Blaine puntati su di me distolsi di nuovo lo sguardo. "Blaine..."
Blaine spostò le mani sopra le mie guance, alzandomi il viso per impedirmi di guardare di nuovo altrove. "Perché non mi guardi negli occhi? Kurt...davvero. Mi stai facendo preoccupare!"
Sospirai, lasciando finalmente che i nostri occhi si incontassero. Lo sentii rilassarsi appena.
"Kurt...parlami. Lo so che non ti sei dimenticato quello che mi stavi per chiedere prima...dimmelo. Io...io ti amo, Kurt. E lo sai che farei qualsiasi cosa per te. Qualsiasi."
"Sposami." Ecco, l'avevo detto. Senza quasi rendermene conto. Una semplice parola. Sposami. Gliel'avevo chiesto. Mi sentii liberato da un grosso macigno che mi stava sullo stomaco. Qualcosa però non andava. Tutto non andava. I suoi occhi si erano spalancati prima di distogliere lo sguardo abbassandolo a terra. Mi lasciò andare il viso, dandomi le spalle. "Ku-Kurt..."
Mi sentii il mondo crollare addosso. Sapevo i rischi che avremmo corso, sapevo che non potevamo, che era contro i nostri clan, nemici da migliaia di anni, che sarebbe stato impossibile. Ma non pensavo che Blaine avrebbe rifiutato. "Blaine...hai-hai appena detto qualsiasi cosa! Pensavo lo intendessi!" mi scaldai stringendo i pugni lungo i fianchi.
Si voltò di nuovo verso di me, i suoi occhi a pochi di centimetri di distanza dai miei. Minacciosi. Infuocati. "Certo che lo intendevo!" mi sibilò in faccia.
"E allora qual è il problema?" replicai senza distogliere lo sguardo stavolta. Sì. Avevo recuperato tutto il mio coraggio. Ma con il coraggio avevo trovato anche rabbia, frustrazione. Mi sentivo tradito e offeso.
"Qual è il problema? Qual è il problema??? Kurt, cosa cazzo ti passa per la testa?!?" gridò passandosi una mano tra i capelli.
"Hai appena detto che avresti fatto qualsiasi cosa per me!!"
Blaine rise. Ma non una risata come quelle che amavo tanto. Era diversa questa volta. Scosse la testa. "Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo, Kurt? Te ne rendi conto?" chiese puntandomi un indice contro il petto.
"Certo! Ti ho chiesto di sposarmi! Ti ho chiesto quello che per due mesi ho cercato il coraggio di dirti!"
"E guarda un po' ti ci sono voluti due mesi per trovarlo! A te! Il coraggioso e spietato Kurt Hummel! Chissà perché ti ci è voluto così tanto?! Forse perché sapevi tu stesso che è una cazzata! Un'enorme, madornale cazzata!" Ci stavamo urlando in faccia. Senza quasi aspettare che l'altro avesse finito. Non avevamo mai litigato così.
"Ci ho messo così tanto perché sapevo che sarebbe stato complicato, che avremmo avuto difficoltà..."
"Complicato?? Difficoltà?? Kurt, mi prendi per il culo? I nostri clan sono nemici da millenni! Ogni anno litighiamo per qualcosa. E se si venisse a scoprire della nostra relazione...scoppierebbe una guerra! Pensavo fossi a conoscenza di queste cose...pensavo fossi consapevole che già la nostra storia è una follia assurda.... che probabilmente ci porterà entrambi alla morte...ed è un miracolo che duri da cinquant'anni!"
"No, guarda. Non lo sapevo! Litigo tutte le sere con mio fratello per poi sgattaiolare fuori dalla finestra di camera mia perché odio passare dalle porte!"
Blaine rise. Di nuovo quella risata. Iniziavo ad odiarla. Scosse la testa, dandomi le spalle.
"BLAINE! Guardami quando ti parlo!"
"Non. Osare. Darmi. Degli. Ordini!" replicò voltandosi di scatto e bloccandomi contro il muro. Le sue mani strinsero forte i miei polsi, le sue gambe premute contro i miei inguini per impedirmi ogni movimento. Lottai per alcuni secondi per cercare di liberarmi. Ma lui era più forte di me. Lo era sempre stato. Se poi era arrabbiato era anche peggio. Ringhiai quando mi sollevò da terra, spingendo con un gmito il mio collo contro il muro. I suoi occhi non erano più di quel colore caramellato che amavo tanto. Erano neri. Come la pece.
"Blaine..." mugugnai.
Per fortuna la mia voce sembrò calmarlo. Si accorse di aver esagerato. I suoi occhi tornarono caramellati, anche se comunque più scuri del solito. Mi lasciò andare, allontanandosi di nuovo, sempre dandomi le spalle.
"Scusa" sussurrò.
Mi lasciai crollare a terra. Lo sguardo fisso sul nulla. Adesso avevo il fiatone. Come facevo ad avere il fiatone se a noi vampiri non serve nemmeno respirare? Tirai le ginocchia contro il petto, appoggiandovi la fronte sopra. "Non pensavo...avresti rifiutato...Sei l'unica persona in cui ho davvero fiducia, in cui credo davvero...non-non pensavo mi avresti tradito così..." Senza neanche accorgermene avevo iniziato a piangere. Io. Il principe del famoso clan degli Hummel. Io. Il principe erede al trono. Io. Considerato uno dei più coraggiosi e temuti vampiri di tutto il paese.
"Kurt...Io...I nostri clan..." balbettò rigirandosi verso di me e venendosi a sedere al mio fianco, cercando di prendermi le mani tra le sue. Le allontanai stizzito.
"Non capisci? Non capisci Blaine?"
Tirò su con il naso. Anche lui aveva iniziato a piangere. Ma adesso mi guardava perplesso. "Cosa?"
"Se-se noi ci sposiamo...i nostri clan non saranno più nemici! Se noi ci sposiamo ufficialmente, nessuno potrà mettersi tra noi. Ma soprattutto, se ci sposiamo, diventiamo noi i re. Noi comanderemo su tutto il paese. Così dice la legge! Se il principe erede al trono del clan si sposa diviene automaticamente il re. E se ci sposiamo tra di noi diventiamo entrambi re. E i clan saranno untiti. Tutto lo stato sarà unito. Non saremo più divisi in contee. Non litigheremo più per territori o per invasioni. Blaine. Se noi ci sposiamo...possiamo cambiare tutto!"
Blaine scosse la testa. "Come puoi pensare, illuderti che ci lasceranno sposare...faranno di tutto per impedirlo..."
"Scappiamo in Italia. Là ci sono gli Antichi. Ci facciamo sposare da loro. Non gliene frega niente a loro se siamo di clan nemici...ci sposeranno. E poi torneremo qui. Nessuno si oserà opporre a qualcosa che hanno fatto gli  Antichi stessi. Nè mio padre. Nè tuo padre. Nè nessun altro!"
"E' una follia, te ne rendi conto?"
"Blaine. Lo so. E' rischioso. E' completamente folle. Ma tu stesso prima hai detto..."
"So cosa ho detto. Che preferirei morire piuttosto che vivere senza di te...ma...posso-posso pensarci, Kurt? Per favore?" I suoi occhi erano tornati del solito color caramello e adesso mi guardavano imploranti.
Annuii, finalmente rilassandomi. "O-ok..."
Restammo in silenzio per qualche secondo. Poi anche Blaine si tirò le ginocchia al petto appoggiandovi la testa, scuotendola. "Scusa per prima..." sussurrò "Non avrei dovuto aggredirti in quel modo..."
"Ho esagerato anch'io..." risposi piano. Poi mi voltai verso di lui. Presi il suo viso tra le mani tirandolo su per poterlo guardare dritto negli occhi. Gli spostai un ricciolo dalla fronte per poi aggiungere un "Ti amo" sussurrato all'orecchio, prima di far scontrare le nostre labbra in un dolce bacio.
"Anch'io ti amo, Kurt." soffiò sulle mie labbra, appoggiando la sua fronte contro la mia. Gli occhi chiusi. "Solo...solo una cosa..." Annuii piano. Lui prese un respiro profondo, senza aprire gli occhi. "Se...se io...se io rifiuto...tu mi...mi lascerai, Kurt, vero?"
Aggrottai un sopracciglio guardandolo male. Poi gli tirai un pugno sulla spalla che lo fece cadere di lato. Probabilmente non se l'aspettava, visto che mi stava guardando offeso. "Sei completamente rincoglionito?" gli domandai sbuffando. Lui si ritirò a sedere rivolgendomi uno sguardo perplesso e ferito. "Blaine...innanzitutto...io ti amo. Sono cinquant'anni che ti amo e ti amerò per sempre. E sai che quando dico per sempre intendo per sempre. E poi...credi sia così facile liberarsi del coraggioso e spietato Kurt Hummel???" gli feci il verso incrociando le braccia al petto.
Blaine rise scuotendo la testa. "Mi hai fatto spaventare, cazzo. Non lo fare più!" bofonchiò restituendomi il pugno di prima.
"Scusa..." sussurrai prendendogli il pugno ancora chiuso e baciandogli le nocche. "E...Blaine..."
"Mmm?"
"Se...se mi dirai di no...beh, continueremo a trovarci di nascosto, consumando il nostro amore in una grotta sperduta nella foresta, andando contro quelle fottutissime leggi dei nostri clan e l'odio che li divide...tu sai poi perché si odiano tanto?"
"Ho provato a chiederlo a Coop una volta ma non mi ha saputo rispondere..."
"Tutta colpa di uno stupido tradimento. O così si suppone. Qualche volta ti racconto tutta la storia. Comunque è una cosa stupida secondo me..." risi sarcasticamente. "Come d'altronde tutto quello che succede tra i nostri clan. Seriamente, come si può litigare per una pianta? Chissene frega se sta nel territorio degli Hummel o degli Anderson! E' una fottutissima pianta! Non ce ne facciamo nulla. Ma no! Dobbiamo litigare anche per quello."
Blaine rise, guardandomi più sereno. "Sei adorabile quando ti arrabbi così, sai. Non quando sei arrabbiato con me, però..." aggiunse ritornando serio.
Sorrisi accoccolandomi contro il suo petto mentre lui faceva scivolare le dita tra i miei capelli. "Anche tu fai paura quando ti arrabbi...i tuoi...occhi diventano neri e...non lo so...mi fanno paura."
"Scusa..."
Guardai verso l'alto, incrociando il suo sguardo. "Quando non sei arrabbiato, però, i tuoi occhi mi fanno impazzire...te l'ho mai detto?"
"Uhm, sì...sono cinquant'anni che me lo ripeti...anzi...è stata la prima cosa che mi hai detto quando ci siamo incontrati...te lo ricordi?"
"Come se fosse ieri..."
"Mio fratello mi ha dovuto riempire di gomitate per tutta la cena perché non facevo altro che fissarti..."
"Parlando del diavolo..." Ci voltammo appena in tempo per vedere Cooper intrufolarsi nella grotta.
"Blaine...devi tornare. Subito." Non l'avevo mai visto così preoccupato.
Blaine mi scostò dal suo petto alzandosi e portandomi in piedi con sè. "Cosa...cosa succede?" chiese allarmato.
"Nostro padre. Ti cercava. Ho-ho detto che eri uscito a prendere una boccata d'aria e che sarei venuto io stesso a cercarti...spero solo non mi abbia mandato dietro una guardia. Ma...è incazzato perché sei uscito senza il suo permesso. Cazzo, B. Penso...penso sospetti qualcosa...solo...torniamo..."
Blaine si irrigidì al mio fianco, gli strinsi la mano. "No...non penso sospetti qualcosa..." scosse la testa Blaine. "E' impossibile. Solo tu ne sei a conoscenza e sto sempre attento quando esco. Sarà per qualcuna delle sue cazzate..."
"Sì...hai ragione..." Cooper si calmò, passandosi una mano tra i capelli, troppo lunghi per i miei gusti. "Però sarà meglio che muoviamo i nostri bei culetti comunque..."
"Sì... Kurt, ci vediamo domani. Solito posto. Solita ora. E verrò con una risposta. Te lo prometto. Ok?"
"Sì. E state attenti a quei culetti. Specialmente al tuo...è di mia proprietà, in fin dei conti..." sorrisi lasiando andare la mano di Blaine che rise, imitato da Cooper.
"Stai attento anche tu." Mi sussurrò baciandomi sulle labbra. "Ti amo, Kurt"
"Anch'io, Blaine"
Cooper alzò gli occhi al cielo, fingendosi disgustato. "Mi sa che alzerò la richiesta a tre chili di banane..." borbottò.
"Sta' zitto!" rise Blaine raggiungendolo all'entrata della caverna e uscendo facendomi un ultimo segno di saluto.
"Di che risposta stavate parlando??"
"Poi ti spiego.." li sentii dire mentre si allontanavano velocemente. Mi lasciai cadere sul divano letto sospirando. Chiusi gli occhi.
"Spero solo che tu non rifiuti, Blaine...perché io non ce la faccio più a vivere così..." dissi a non so nemmeno io chi.





**Allora, questa cosuccia mi è venuta in mente leggendo "Promessi vampiri" un libro che se vi piace il genere vampiresco vi consiglio perché molto bello. La mia trama è completamente diversa, ma mi sono ispirata per la storia dei clan nemici, che poi ovviamente riprende la solita solfa Shakespeariana di Rome&Giulietta e anche altre cosette qua e là. Ho preso anche alcune idee dai vari Twilight, TVD e anche qualcosa da Supernatural (più avanti). 
Spero che possa essere di vostro gradimente e non troppo noioso. So che è un genere che va molto ultimamente ma ci provo lo stesso xD
Alla prossima
Sil
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: spontaneoussoftassertive