11/04/2012
5 recensioniBELLA DA MORIRE
Rosalie era bella. Lo era sempre stata.
Anche da umana.
Era invidiata da tutte le sue amiche.
Era ammirata da tutti i giovani.
Era solo e semplicemente bella,con i suoi capelli come nuvole d’oro e i suoi occhi splendenti come giade,con la pelle bianca come l’alabastro e le labbra rosse come il sangue.
Era sempre stata bella,insomma. E lo sarebbe stata in eterno.
Perché ormai non era più solo bella. Era bella da morire.
Lei sarebbe stata l’ultima che Royce avrebbe visto.
D’altronde,era grazie a lui se era diventata bella da morire.
E lui sarebbe morto.
Avrebbe visto lei come ultima cosa. Forse avrebbe ricordato quanto urlò Rosalie quella notte. Forse no.
Non aveva importanza.
L’importante era che Rosalie stessa ricordasse.
Sarebbe stata la sua più grande lezione.
Nessun uomo sarebbe riuscito ad arrivare oltre.
Si sarebbero tutti fermati alla sua bellezza assassina.
Perché se la sua bellezza l’aveva uccisa,allora perché gli altri avrebbero dovuto vivere,vedendola?
Perché Rosalie avrebbe preferito essere meno bella,che bella da morire a quel modo.
Perché Rosalie avrebbe preferito morire che vivere in eterno a quel modo.
Perché Rosalie lo aveva capito troppo tardi.
Ma Royce avrebbe capito presto l’errore che aveva fatto distruggendo la sua vita.
Avrebbe capito presto il fardello che a Rosalie era toccato insieme alla maledizione.
Lo avrebbe capito quella sera stessa che era solo grazie a lui che Rosalie ora era bella da morire.
Avrebbe capito cosa le aveva fatto,il bastardo.
Avrebbe pagato.
Sarebbe morto,diventando bianco come Rosalie,che era morta da tempo.
Il suo sangue avrebbe macchiato il bel tappeto bianco persiano,come le labbra di lei sul volto perfetto e congelato,di una bellezza crudele anche per chi lo possedeva,costretta a vedere in esso l’ombra delle sue colpe,l’ombra di ciò che aveva perso.
E Royce sarebbe stato il primo a morire,a scoprire la dolcezza del riposo dopo una notte di orrore.
Ciò che era stato negato a lei.
Ma intanto lui sarebbe morto e,forse,avrebbe capito che non doveva renderla bella da morire.