Snow

Dedicata a Kurama12 

Nessun raggio di sole riusciva a penetrare le nubi in quel giorno. Una coperta di grigio-bianco si era espansa in tutto il cielo, e un vento freddo e pungente soffiava in tutto il villaggio. La notte passata aveva nevicato molto, e le strade e le case ora erano ricoperte di bianco. Poche persone avevano osato avventurarsi quella mattina, preferendo rimanere in casa fino a quando la temperatura fosse salita un po', nel corso della giornata. Però alcuni shinobi e kunoichi erano ancora in giro, c'era chi andava in missione e chi tornava.

Una certa ragazza dai capelli corvini era una di loro, era appena tornata da una missione con il suo team, li aveva appena salutati e ora si stava dirigendo verso casa. Con i suoi occhi chiari si guardava intorno con cautela, aveva le guance arrossate, ma non era per l'imbarazzo, era a causa del freddo in aria. Si aggiustò la sciarpa con una mano, portando il tessuto il più in alto possibile sul viso, per cercare di tenere il naso coperto.

Hinata costeggiava la via principale del villaggio, vide alcuni bambini che uscivano dalle loro case, alcuni stavano cominciando a costruire pupazzi di neve, mentre altri si gettavano palle di neve contro l'un l'altro, a volte si doveva abbassare dietro a dei muretti e, talvolta, anche dietro ad altre persone per schivare gli attacchi di altri. Poi improvvisamente qualcuno decise di rifugiarsi dietro di lei per evitare gli attacchi di neve, ed infatti aveva sentito il contatto della neve sulla spalla, le si era aggrappata ad alcune ciocche di capelli e sulla sciarpa che le era scivolata leggermente giù, scoprendo di un pò il viso.

"Cos-!" Hinata si voltò verso la persona dietro di lei, aspettandosi di vedere un bambino con gli occhi spalancati, ma invece aveva visto un ragazzo piuttosto alto con i capelli biondi. Alla sua vista la sua bocca si chiuse bruscamente, un calore interno la prese alla sprovvista e le sue guance si tinsero di rosso.

"Mi dispiace, Hinata. Non ti avevo riconosciuta"

Aprì la bocca come per dire qualcosa, ma quegli occhi del colore del cielo azzurro, l'avevano incantata.

"Ehi, stai bene?" chiese, avvicinandosi a lei osservando il suo viso "Non sembra che tu stia molto bene"

Hinata scosse la testa "N-no sto bene, N-Naruto-kun." balbettò, spostando gli occhi a terra per evitare il suo sguardo.

"Hm ... sei sicura? Il tuo viso sembra abbastanza rosso. Con questo tempo ti verrà un raffreddore" Naruto le scostò la frangetta con una mano, e gliela toccò. Tutto quello che poteva fare lei era chiudere gli occhi, per paura di svenire, sperando di stare cosciente e non fare brutte figure di fronte a lui. Hinata aveva sognato quel momento un'infinità di volte, e le probabilità che si verifichi nuovamente l'occasione di stargli così vicino, erano minime. Era stanca di non essere in grado di avere una vera conversazione con lui.

"Sei un po 'calda. Forse dovresti andare a casa e riposare"

La sua voce l'aveva tirata fuori dei suoi pensieri, aprì gli occhi lentamente, facendosi strada fino ai suoi. Fece un respiro profondo prima di mormorare "Ho... ho detto che sto bene, N-Naruto-kun"

Lo shinobi annuì, un sorriso si formò sul suo viso "Se ti senti bene, allora forse possiamo andare a fare una passeggiata? E magari, anche andare da Ramen Ichiraku, per compensare alla palla di neve"

Hinata si fermò per un attimo prima di annuire, il rossore sulle guance sbiadì leggermente. Avrebbe potuto almeno provare a passare più tempo con lui. Forse un giorno sarebbe riuscita ad affrontare la sua timidezza, così da stare ancora più vicina a Naruto, e forse anche a baciarlo, ma quest'ultimo pensiero le causò nuovamente il rossore sulle guance, che fu presto seguito dal ragazzo in discussione alla sua ancora una volta, se stava bene. Questo sarebbe stato più difficile di quanto pensasse.