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Autore: White Innocence    11/04/2012    1 recensioni
« A volte nella vita, si può anche non vedere una via d'uscita... Allora quella via bisogna crearsela, sopportando anche dolori inimmaginabili, fatti di ricordi strazianti che finiscono per lacerare il cuore. »
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Amicizie

Sophie dopo essere corsa fuori dalla stanza, si diresse nell’atrio.
Non riusciva a rendersi conto di cosa fosse successo, ogni volta che pensava a Kate avvicinarsi al suo viso, il suo cuore iniziava a palpitare.
Poco dopo arrivò, Francesca che era alla sua ricerca, le chiese cosa fosse successo in quella stanza, ma Sophie non le rispose.
Francesca notò sul suo viso, l’imbarazzo a quella domanda, e non insistette più di tanto.
Chiese a Sophie se voleva visitare la parte maschile, e lei annui.
Le due ragazze si avviarono verso l’ istituto maschile.
L’Istituto Maschile era molto simile a quello femminile, l’unica differenza, era che le attività ricreative erano per lo più sportive.
L’idolo delle ragazze era William Michaelis, ragazzo biondo, con occhi azzurro cielo, e i lineamenti del viso delicati e dolci.
Il suo unico difetto era il suo bel caratterino, un carattere introverso, amante della solitudine, un po’ scontroso e con difficoltà a stabilire rapporti di amicizia.
Sophie restò sorpresa nel vedere quanto bei ragazzi ci fossero in quella scuola.
Guardò Francesca ed esclamò:

Sophie:” Sarò la prima ragazza, ad entrare in una scuola di uomini, e creerò il primo Harem… Hahahaha!”
Francesca: “ Il problema è che non ti faranno mai entrare!”
Sophie: “Nooo, il mio Harem maschile, addio essere invidiata da tutte le ragazze. Comunque non sapevo, che fosse permesso alle ragazze di girare nella parte maschile.”
Francesca pensò: Oh come si è ripresa in fretta!
Francesca: “Non è permesso, fare lezione insieme… perché dicono che siamo fonte di distrazione per i maschi, e i maschi per noi, però per il resto è permesso, anche le attività  extra scolastiche. L’unica cosa super vietata è innamorarsi!”
Sophie: “ Eeeeh… Non puoi dirmi questo, voglio fuggire di qui”
Francesca: “ Scherzetto… Hihihi”
Sophie: “Questa me la pagherai Francesca, mi hai fatto quasi morire. Però la prima cosa che hai detto non a senso!”
Francesca: “Per un certo senso, hanno ragione che sono fonte di distrazione.”
Sophie: “ Nooo, non hanno ragione, perché non vorresti essere vicino al ragazzo più bello della scuola?”
Francesca: “ è questo il motivo, vedi che hanno ragione!”
Sophie: ”aaah beccata”

Sentirono delle voci provenire dalla sala di teatro, incuriosite andarono a vedere.
Videro un ragazzo e una ragazza fare delle prove di recitazione:

Ragazza: “Allora dimmi che mi ami, che non puoi vivere senza me. Dì che sono l'aria che respiri.”
Da lui non uscirono parole…
Ragazza: “Perché non riesci ad ammettere i tuoi sentimenti per me?! Forse è perché non mi ami.”
Ragazzo: “ No... Io...”
Ragazza: “Non sai quanto fa male questa situazione, sento il cuore cadere a pezzi... Ti chiedo solo di provare i tuoi sentimenti per me.”
Il ragazzo non riusciva, proferir parola, sentiva come un nodo alla gola, così forte da non riuscire a rispondere.
Ragazza: “Sei così egoista, che riesce solo a soddisfare i suoi desideri. Allora se non vuoi provare a cambiare questa situazione, lasciami andare, perché se no non fai altro che farmi soffrire.”
Ragazzo: “ Io non ci riesco a lasciarti andare.”
Ragazza:” Allora  di quelle due parole”
Ragazzo:” Non posso.”
La ragazza se ne andò piangendo…


Sophie:” Che bravi che sono, mi hanno fatto venire la pel d’oca”
Francesca: “Già sono i due idoli della scuola, Luc Reinar e Luoise Rose! Luc è così bello… Dove stai andando Sophie? Ehi aspettami”
Dal giardino proveniva una canzone… Chi la stava cantando aveva una voce malinconica.

“Amore mio…
Riesci a vedere l’azzurro cielo?!
Afferra la mia mano e voleremo lontano...
Te sei colei che a riempito di colori, come l’arcobaleno la mia tristezza mio amore.
Hai dato senso alle mie giornate…
E insieme a te so che riuscirò ad affrontare qualsiasi cosa.”


Le due ragazze si avvicinarono sempre più al giardino per vedere chi cantasse questa canzone.

“Guardo su, e guardo giù
E vedo solo te.
In questa città, prima del tuo arrivo ero così solo.
Amore mio
Riesci a vedere l’azzurro cielo?!
Solo vedendo te sento di poter volare.
Anche se non conosciamo il nostro destino…
Se lo affronteremo insieme possiamo affrontare qualsiasi avversità.
Perché te sei colei che a diradato la mia oscurità…
Sei la luce che mi guiderà verso un futuro, dove io te vivremo per sempre insieme amore mio.”

 
Quando furono vicine a vedere chi fosse, Francesca vide che era William, resto sorpresa che fosse lui a cantare questa dolce canzone.
William era seduto sulla fontana, e stava cantando guardando il cielo limpido…
Le due per non farsi notare che l’avevano visto cantare, riscesero le scale del giardino.
Ma Sophie scivolò sui gradini…
William sentì il rumore della caduta e andò vedere…
Vide che Sophie era seduta su un gradino e che si toccava la schiena, allungo la mano per aiutarla a rialzarsi…
In quel momento Sophie guardandolo, vennero in mente le parole della canzone…

“Riesci a vedere l’azzurro cielo?! Afferra la mia mano e voleremo lontano.”
Alle spalle di William si vedeva l’azzurro cielo, come i suoi occhi, per Sophie sembrava tutto un sogno.
Restò colpita dal suo viso, così delicato, il suo sguardo così profondo che sembrava scrutare nel profondo dell’anima.

William: ”Chi siete?”

Sophie non riusciva a rispondere, sia per l’imbarazzo sia per la bellezza del ragazzo.
Francesca: “ siamo dell’ultimo anno delle superiori… Io sono Francesca Rinaldi, e lei è Sophie Leroy, è una nuova arrivata.”
William: “ Così ragazza seduta a terra ti chiami, Sophie!
Sophie: “ Sì!”
Rispose con una voce flebile.
William: “Sei molto timida e questo ti rende ancora più carina.”
Sophie arrossì tutto all’improvviso, così tanto che quasi non riusciva più a respirare…
Francesca prese la sua mano e se ne andarono via… William dentro di se pensò: Spero di rivederti ancora piccola dolce Sophie.”
Appena arrivate nella stanza Francesca guardò Sophie;
Francesca: “Non posso credere di aver parlato con William… Oh mio Dio, non riesco a crederci!”
Sophie: ” Ci abbiamo parlato proprio poco fa!”
Francesca: “ Non rovinarmi questo momento.”
Francesca la guardò con uno sguardo da cucciolotta triste…
Sophie: “Non funziona, quello sguardo con me!”
Francesca: “Ah sì!”
Le corse in contro, la stese sul letto facendole il solletico, dopo un piccola lotta di chi faceva più solletico, il loro visi si trovarono l’uno di fronte all’altro.
Francesca la guardò negli occhi, con uno sguardo pieno di dolcezza, i suoi occhi color ambra, che con la luce che entrava nella stanza dalla finestra sembravano brillare di vita propria, le disse:
Francesca: “Forse preferisco te a lui… Sophie!”
Dopo quella frase, Sophie si sentii spaesata da quella affermazione.  
  
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