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Autore: Sammy_Stark    12/04/2012    4 recensioni
"Il Titanic era chiamato La nave dei sogni... e lo era, lo era davvero!"
piccolo seguito dell'altra mia ff "L'inaffondabile" ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jack Dawson/Rosalinda Dewitt Bukater
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La collisione. 
L’incertezza. 
Il panico.
Rose correva per i lunghi corridoi, in cerca di aiuto.
Il silenzio.
La solitudine.
Nessuno rispondeva alle sue disperate grida.
La nave dei sogni stava diventando una nave fantasma.
Il terrore.
Si insinuava nella sua mente e pervadeva tutto il suo spirito.
L’acqua continuava a salire senza sosta, spinta da una forza innaturale.
Si guardava intorno, bisognosa di vedere un qualche spiraglio di salvezza.
Vide un’ascia.
La speranza.
Guidata dalla speranza di riuscire a salvare il suo dolce amore, Rose mandò in frantumi la teca di vetro che racchiudeva l’ascia, prendendo l’oggetto e correndo nella cabina in cui Jack era stato ammanettato.
Anche lì l’acqua era salita.
Stava allagando tutto.
L’angoscia.
Il pensiero di arrivare troppo tardi le smorzava il respiro, si sentiva svenire, non riusciva a respirare.
La voce del suo amato.
La forza dell’amore.
Prese un gran respiro e sferrò un colpo sulla catena delle manette che tenevano imprigionato Jack.
La rassicurazione.
Le tenere labbra del ragazzo sulle sue la fecero riprendere quel tanto che bastava per trovare la forza di scappare.
L‘illusione.
La loro corsa pareva guidata da uno spirito che li proteggeva. Avevano visto anziani, donne e bambini morire in quei cunicoli, ma loro erano riusciti a cavarsela.
La delusione.
Erano intrappolati. Chiusi in un settore della nave ormai del tutto allagato. 
Un cameriere provò ad aiutarli ma, preso dal panico, scappò e lasciò cadere in acqua le chiavi.
L’attesa.
Attendere che Jack riuscisse a trovare le chiavi era una tortura per Rose, una tortura che la lacerava dentro e la divorava piano.
La fiducia.
Jack era riuscito a recuperare le chiavi ed era riuscito a portarla via da quell’incubo ad occhi aperti.
Erano sul ponte ora.
Il miraggio.
Ogni scialuppa che credevano ancora libera, era in realtà stracolma di persone, mentre le prime scialuppe mandate in mare contenevano a bordo appena una dozzina di persone.
Il caos.
La nave prese ad inclinarsi sempre più.
Le persone gridavano, urlavano, cadevano in mare o venivano schiacciate dal mobilio o da altre persone.
Jack stringeva forte a sé Rose mentre erano aggrappati al parapetto.
L’ansia.
Si sentiva morire ma non voleva rinunciare alla vita, non dopo che lui, semplice ragazzo di strada, l’aveva salvata in tutti i modi in cui una donna può essere salvata.
L’oblio.
Il Titanic sprofondò del tutto, colando a picco negli abissi dell’oceano.
Nel cadere in acqua, Rose si allontanò da Jack.
Si sentiva tirare i capelli, qualcuno la stava annegando.
-Jack!- Provò ad urlare.
-Jack!!- Ripetè più forte, sputacchiando acqua.
-JACK!!!- Sgranò gli occhi, alzandosi a sedere.
-Amore, sono qui! Non preoccuparti! Va tutto bene…- La dolce voce di Jack la fece sussultare.
Si guardò intorno. In un attimo ricordò tutto.
- Mi è riaccaduto…- Mormorò, stringendosi a lui, che ancora giaceva al suo fianco.
- Nessuno ci potrà mai separare Rose, men che meno un sogno…-.
La serenità.
Un tenero sorriso si dipinse sulle labbra di Rose che ammirava il suo amore, ora serena e senza pensieri.
Lui le faceva quell’effetto. Era in grado di rassicurarla e chetarla sempre.
La pace.
Respirava piano, ricoprendo il collo di Jack di piccoli baci lascivi. 
I suoi tratti erano finalmente del tutto rilassati.
La sicurezza.
Si sentiva protetta fra quelle dolci braccia, nessuno avrebbe più potuto farle del male ora.
Il dubbio.
Il sogno ricorrente però turbava Rose nel più profondo del cuore. 
Non sapeva spiegarsi il perchè di tale sentimento, in fondo era solo un sogno...
Eppure, mentre guardava Jack dormirle accanto, stanco del viaggio intrapreso per correre da lei, non poteva fare a meno di ripensare a quelle orribili immagini così vivide e realistiche impresse nella sua mente.
La fine di un incubo.
Quella fu l'ultima volta che Rose sognò l'affondamento del Titanic.
La nave dei sogni continuò ad essere presente nei suoi pensieri, ma era tutto più roseo, ora che aveva la certezza che non si sarebbe mai separata da Jack.
L'inizio di un nuovo sogno.
Nel sonno, Jack si era stretto a lei e le carezzava il ventre, protettivo.
Rose si commosse.
Il tempo.
I pochi mesi che li separavano dal diventare genitori, passarono in un batter di ciglia per i due amanti ormai divenuti sposi.
Il pianto di un bambino appena nato.
L' amore.
   
 
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