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Autore: manbarbetta    12/04/2012    0 recensioni
Pomeriggio di fuoco. Uno dei tanti in quel paese.
"Dio e li forestieri se lo so' scordato, er diavolo e er foco manco pe' niente..." sospiravano i vecchietti da bar, fenomeni da briscola, ex fuoriclasse da calciobalilla, bevitori di Peroni ed esperte vedette...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pomeriggio di fuoco. Uno dei tanti in quel paese.

"Dio e li forestieri se lo so' scordato, er diavolo e er foco manco pe' niente..." sospiravano i vecchietti da bar, fenomeni da briscola, ex fuoriclasse da calciobalilla, bevitori di Peroni ed esperte vedette.

Il paese aveva un solo occhio che stava seduto sui vecchi tavolini esposti al sole, nonostante una tenda che, nell'orario in cui la fame era molta, la si poteva confondere per una groviera.

Tutti lì: seduti, occhiali da sole e birra in mano. Se Dio avesse avuto uno stampino si sarebbe risparmiato tanta fatica...

E sarebbe arrivato più riposato nel momento in cui mise nel cuore di mamma Maria, Callisto. Callisto per Maria, "Callisto, er pazzo col mefisto" per tutti gli altri.

Lo mise nel cuore di quella povera donna, di certo non nella pancia che le rimase sempre piatta.

Bassina, esile: qualcuno credeva che il suo corpo non fosse proprio in grado di ospitarlo, un bambino.

Non aveva neppure un uomo. "Quer figlio jel' ha mannato direttamente 'r Signore...", "Poraccia, jelo poteva mannà un po' più mejo 'sto regalo!", "Se l'è cercata: nun s'è mai voluta sposà. Mo' se tiene 'sta punizione."

Sapevano tutti che l'ultimo parlava così perchè rifiutato da Maria.

Eppure alcune volte capitava di pensare che avesse ragione, il rifiutato.

Se l'era ritrovato sul gradino di casa quel figlio concepito solo nel cuore. Tornata dalla chiesa, aveva sentito piangere. Un neonato: non aveva confidenza coi bambini; fu costretta ad acquisirla in poco tempo.

Era il 14 agosto: San Callisto. Dato che Santo non era, lo chiamò solo Callisto.

Era il 14 agosto: "Dies religiosus: pe' l'antichi se facevi quarcosa, qualunque cosa, pure annà in Chiesa, te capitava un sortilegio, 'na maledizione." Sentenziava ogni volta Virgilio, "Er maestro" per i paesani.

"E guarda che sciagura j'è toccata a 'sta poraccia..." Aggiungeva il compagno di dialogo di turno.
 

  
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