_Your
Guardian
Angel_
Si
svegliò tardi quella mattina, ma non si impegnò
minimamente per recuperare il
tempo perso. Si alzò pigramente dal letto, mentre si
trascinava verso il bagno.
Si
sciacquò la faccia per svegliarsi con acqua fredda, ma
quando sollevò gli occhi
rabbrividì vedendo due pesanti occhiaie che le contornavano
gli occhi. Non aveva
voglia di andare a scuola quel giorno e il suo umore sicuramente non
avrebbe
aiutato a migliorare la cosa. Siccome la faccia da ammalata
l’aveva scese e
disse al padre di non sentirsi per niente bene e che quel giorno
avrebbe
preferito restare a casa a riposarsi. Il padre accettò la
sua scelta,
preoccupato seriamente della salute della figlia vedendola
così sciupata.
Kazuha
tornò in camera e si buttò sul letto, piombando
immediatamente in un sonno
nero, pieno dei suoi peggiori pensieri.
***
Il
cellulare suonava a vuoto ed Heiji stava iniziando a preoccuparsi.
Kazuha quella
mattina non si era presentata a scuola, ma aveva immaginato che
entrasse nelle
ore seguenti perché aveva sicuramente fatto tardi a
chiacchierare la sera prima
con Sonoko, ma quella non si era vista.
Non
aveva avvisato le sue amiche di quell’assenza, cosa che era
solita fare. Heiji non
si sarebbe preoccupato in quel modo se non fosse stato per quel fatto
accaduto
poco tempo prima, in cui la ragazza aveva rischiato la vita. Il ragazzo
aveva
una mezza idea di chiamare il padre della ragazza per chiedere se
stesse bene,
ma sembrava anche a lui qualcosa di esagerato, neanche fosse il suo
fidanzato!
Alla
parola fidanzato uno strano brivido percorse la schiena del detective,
che
subito si diede dello stupido per quel pensiero. Lui non era e mai
sarebbe
potuto essere il fidanzato della sua amica d’infanzia,
perché lei era quello:
un’amica. Lui era una sorta di fratello maggiore per lei,
qualcuno su cui
contare in ogni momento in cui avesse bisogno, qualcuno che
l’avrebbe difesa
anche a costo della vita, qualcuno che provava per lei un profondo
sentimento d’affetto,
di fiducia e la rispettava più di chiunque altro.
E
il povero Heiji non era abbastanza sveglio nell’argomento
“ragazze” per capire
che lui era il fidanzato perfetto.
Decise
comunque di passare da lei subito dopo gli allenamenti di kendo, in
modo da
poter controllare come stesse la ragazza e mettersi l’animo
in pace.
***
Gli
allenamenti furono disastrosi, la testa del ragazzo era concentrata
altrove e a
causa di ciò rimediò un grosso livido sul braccio
e una rovinosa sconfitta da
parte di un novellino. Questo non fece altro che aumentare la sua
irritazione
sempre più crescente quel giorno.
-Hey
Hattori! Che ne dici di uscire a mangiare qualcosa adesso? Non mi
sembri
proprio in forma, non è che ti denutriscono a casa?-
Heiji
rispose con un mezzo sorriso tirato e commentò:
-No
guarda, ora ho un impegno mi spiace..-
-Un
impegno?!-
Lo
punzecchiò immediatamente l’altro mentre spuntava
sulle sue labbra un sorriso malandrino.
-Sarà
sicuramente con la Toyama visto la tua testa tra le nuvole oggi e la
sua
misteriosa assenza da scuola!-
Il
detective si limitò ad incenerirlo con lo sguardo, poi
commentò acido:
-Vado
a casa sua a vedere come sta, visto che non risponde al cellulare ne a me ne alle sue amiche!-
Quello
scoppiò a ridere seriamente divertito e ribatté:
-Ma
seriamente la vai a trovare? Sembri un fidanzatino in pena per lei!! E
ti
consulti pure con le amiche per sapere come sta!! Ma che gelosone che
sei!!-
Questa
volta Heiji risposo con quell’aria innocente che lo
contraddistingueva nell’argomento
“donne”:
-Perché
mai fidanzatino? Sono un suo amico d’infanzia, mi sembra un
obbligo informarmi
sulla sua salute!-
Il
suo interlocutore rimase spiazzato per qualche secondo, poi
tornò alla carica:
-Si
ma Hattori, pensaci un po’ su.. Insomma sei un detective di
fama nazionale
dovresti arrivarci semplicemente come fare un’addizione
idiota! Come due più
due fa quattro tu e lei siete innamorati! È lampante come
cosa!!-
Il
colorito di Heiji assunse le tinte di un bel pomodoro maturo, mentre
iniziò
balbettante:
-Ma
no! Cosa dici! Non sono mica innamorato di lei io!! Ne tantomeno lei lo
è di
me!!-
L’altro
scoppiò nuovamente a ridere e commentò serio:
-Sono
serissimo. Per me dovreste essere più sinceri con voi stessi
e dichiararvi,
formereste la coppia più bella del liceo! E dico sul serio
amico, se qui non ti
muovi qualcuno cercherà di rubartela. La Toyama è
una delle più belle ragazze
della nostra scuola, è affascinante, brava nello sport e ha
una media
eccellente. Chi non la desidererebbe affianco? Sii sincero con te
stesso amico.
Fai in fretta a legarla a te seriamente.-
***
L’aria
gelida scompigliava i capelli del giovane seduto ormai da
più di un’ora sui
gradini dell’ingresso di casa Toyama. Un’aria cupa
occupava il suo volto solitamente
disteso e sorridente, mentre il suo cervello sempre in azione
rimuginava sulle
parole dette a lui nello spogliatoio poche ore prima.
“La Toyama è una delle
più belle
ragazze della nostra scuola, è affascinante, brava nello
sport e ha una media
eccellente. Chi non la desidererebbe affianco?”
Queste
parole martellavano incessantemente la sua testa.
Lui
sapeva che Kazuha era una ragazza magnifica, aveva sempre riconosciuto
le sue
doti anche se glielo dimostrava raramente. Lui meglio di chiunque altro
la
conosceva e sapeva che ragazza eccezionale stesse diventando, anche
perché da
quando i suoi tratti avevano abbandonato quelli di
un’adolescente facendosi più
adulti aveva assunto quella bellezza che in molte invidiavano. Anche se
spesso
era in litigio con lei, anche se la punzecchiava la maggior parte delle
volte,
anche se la prendeva spudoratamente in giro sminuendola lui sapeva
quanto
valesse.
E
non aveva mai sfiorato l’anticamera del suo fin troppo arguto
cervello il fatto
che qualcun altro potesse accorgersene.
Si
scompigliò i capelli nerissimi cercando di scacciare tutti
quei brutti pensieri
dalla testa e diede un’occhiata all’orologio: era
ormai un’ora e mezza che
restava seduto su quei gradini aspettando che lei. L’inverno
stava mostrando l’aspetto
di se che Heiji più detestava, il freddo gelido gli stava
entrando fin dentro
le ossa. Non ricordava che lo scorso gennaio avesse fatto
così freddo, ma
probabilmente non lo ricordava perché non aveva aspettato
che qualcuno
rincasasse seduto sui gradini di casa sua per tutto quel tempo.
Appoggiò
la testa sconfitto alla porta d’ingresso e socchiuse gli
occhi, restando in
quella posizione per qualche minuto, finché una voce non lo
ridestò da quel
mezzo torpore in cui era caduto.
-Grazie
mille della cena!! Ho apprezzato moltissimo che tu ti sia preoccupato
per me
oggi! Sei riuscito a tirarmi veramente su il morale!-
Gli
occhi di Heiji si aprirono più svegli che mai sentendo
quella voce famigliare a
pochi metri da lui, nascosta soltanto dalla siepe che nascondeva la
casa da
sguardi indiscreti.
Lo
sguardo del ragazzo si fece una fessura. Non doveva volerci un genio
per capire
con chi stesse parlando la sua
Kazuha,
quel damerino di Morita. Si tirò una pacca sulla testa
mentre la definiva sua e
restò in silenzio ad ascoltare il resto del discorso.
-Ma
cosa dici? È stato mio dovere venire a vedere come stessi!
Mi sarei sentito in
colpa se tu ti fossi ammalata a causa della nostra uscita di ieri!-
Lei
scoppiò in
quella sua risata cristallina
che Heiji amava tanto e poi commentò:
-Ti
ripeto che non sono stata a casa per quello, ho semplicemente passato
una
brutta nottata per colpa di un amico che credevo diverso.-
-E
allora toglimi la curiosità ora che la serata è
finita, chi è questo tuo
amico?-
Lei
rimase in silenzio, mentre una lenta fitta dolorosa iniziava a farsi
spazio
nelle viscere di Heiji fino a raggiungere il cuore.
-
È Hattori?-
Chiese
Morita con aria innocente e preoccupata. La ragazza impiegò
ancora qualche
secondo a rispondere, poi commentò:
-Si,
lo credevo diverso. O almeno, credevo diverso il rapporto che aveva con
me. Forse
mi ero illusa di avere un rapporto esclusivo con lui, che io fossi
veramente
importante. Ma in fondo lui non è mica il mio fidanzato e
quindi non è solo
mio. È più che legittimo che stringa a se altre
ragazze.-
La
ragazza si interruppe un momento ed Heiji immaginò che quel
sorriso triste
che non sopportava
sulle sue labbra
fosse appena apparso.
-E
anche oggi, non è venuto a vedere come stavo. Non so, mi ha
un po’ deluso,
probabilmente ero io l’illusa. Però mi hai
cambiato la giornata Morita, grazie
mille!-
Heiji
vide la sagoma alta di Morita che si sporgeva ad abbracciare Kazuha ed
in quel
momento non ce la fece più ad assistere a quella scena.
Corse sul retro della
casa scavalcando agilmente il cancello, come aveva fatto tante volte
per
introdursi in casa della ragazza “ad orari poco
consoni”, come l’aveva più
volte rimbeccato il padre di lei.
Corse,
corse finché non sentì i polmoni lacerarsi,
finché non cadde sulle ginocchia
distrutto, finché non vide grosse gocce scendere dai suoi
occhi chiari e
macchiare l’asfalto.
Kazuha
stava male e stava male per colpa sua. Ma la cosa che gli faceva ancora
più
male era il suo egoismo, che vedeva lui come unica soluzione per la
felicità
della ragazza. Ora però aveva avuto sotto gli occhi un altro
corpo che la
stringeva, un altro uomo che raccoglieva le sue lacrime sul suo petto.
Il
suo compagno del club di kendo aveva pienamente ragione.
“E dico sul serio amico, se qui non
ti muovi qualcuno cercherà di rubartela.”
E
qualcuno ormai c’era riuscito.
Heiji
tirò un pugno al asfalto sentendo le sue nocche che si
laceravano contro quel
materiale duro e nero, ma se ne fregò, continuando a sfogare
la sua ira contro
quel oggetto inanimato che non poteva provare dolore.
Perché
a volte l’unica speranza che ti resta è che il
dolore fisico possa superare
quello dell’anima e farti smettere di sentirti straziato.
Si,
ma resta una vana speranza, niente di più.
Nessun
dolore fisico poteva superare quello che provava ora l’anima
lacerata di Henji
Hattori, il famoso detective dell’ovest.
*Angolo
della disgrazia*
Ed
ecco qui dopo poco più di un mese (quasi puntuale
cavoliiii!!!) il sesto
capitoloooo! :D
Sono
abbastanza presa bene con questa storia in questo momento, quindi
potrei quasi
quasi mettermi ad iniziare a scrivere ora il prossimo capitolo..!!! (Ho
detto
quasi quasi, non vi illudete!! xD )
Spero
che sia questo capitolo che lo scorso vi siano piaciuti!!
Prometto
di tornare presto, nel frattempo non mi dispiacerebbe qualche parere su
come
sta procedendo la storia!!
Detto
ciò,
a
presto!!