Anime & Manga > Ranma
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Autore: Hey J    07/11/2006    1 recensioni
Akane; la stessa ragazza energica di sempre, trasformata finalmente in donna, è sola; il ricordo di chi ha amato di più è travolgente, specie in un treno.. specie se il soggetto dei suoi pensieri è..
Ranma; in cammino dopo un lungo viaggio, il giovane artista marziale ha deciso di tornare, con nel cuore vividi i suoi sentimenti per un "violento maschiaccio privo di sex-appeal".. ma con nella mente il ricordo di un importante incontro, avvenuto durante il suo allenamento.
Ai; una giovane fuggita da un destino già scritto a cui non voleva sottostare.
Hope; in lotta tra la vita e la morte.
Joe; un ragazzo, un tempo spensierato, che ha lasciato tutto per seguire il suo cuore.

Quella forza oscura, quella corrente inarrestabile che vien detta "fato", volle intrecciare i loro destini in modo indissolubile. -- Revisionato Nono Capitolo --
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Rieccomi qua! Sono tornata con un nuovo cappy della mia fantastica FF! (ora non esageriamo! Ndtutti) Spero che anche questo cappy vi piaccia! Ah devo fare una dedica!
“Gli amici sono quelli che vengono quando il resto del mondo se ne va” (Alban Goodier) questo cappy lo voglio dedicare alla mia amica Lucrezia R. perché sta passando un momento difficile (anche se in realtà la sua vita è sempre stata un po’ complicata), spero che lo passi presto kuky! Finito questo straziante momento(si fa per dire!) passiamo alla fics!





Capitolo 3: Ai & Hope

Le prime luci dell’alba filtravano attraverso le tendine bianche di un ambulatorio; Hope dormiva pacifica nel suo letto con i boccoli castani sparsi sul cuscino come un’aureola d’inchiostro. Sulla sedia accanto al letto sedeva un ragazzo biondo che, con la testa fra le mani, fissava con i suoi occhi verde smeraldo la giovane dormiente con aria triste: non si poteva avere la leucemia a soli diciotto anni, era un’ingiustizia contro la vita!
Già, perché Hope era la vitalità fatta persona...


“Adesso che hai finito il terzo grado posso sapere io il tuo nome?” “Akane Tendo.” “Hai detto proprio Akane Tendo? Sei la figlia di Soun Tendo?” “Si, ma come fai a saperlo tu?” “E' una lunga storia...”. Furono interrotti dall’entrata del dottor Tofu, dal cui viso preoccupato si capiva che qualcosa non andava.
“La situazione potrebbe essere grave. Per ora ho riscontrato solo un’anemia di medio stadio, febbre persistente e sanguinamento delle gengive. Finora tutto ok, ma purtroppo questi sono anche i sintomi della leucemia. Per il momento possiamo solo attendere i risultati del prelievo di sangue. Spero proprio di sbagliarmi...” terminò il dottore, con aria triste.
Joe si accasciò su una delle poltrone della sala d’attesa, come schiacciato da un enorme peso: il suo cuore era diventato pesante come un macigno, i suoi occhi si riempirono di lacrime che tentava in tutti i modi trattenere, ma anche quelle erano diventate pesanti.. tutto quel peso lo avrebbe portato nel fondo dell’oblio, finché non vide una...


“... Luce, finalmente luce!” disse una voce alle spalle di Joe, che lo fece tornare alla realtà. Era Hope che si era svegliata ed aveva aperto completamente le tendine; ora sorrideva radiosa, illuminata dai raggi di sole che carezzavano dolcemente la sua pelle scura, ancora ignara del suo triste destino.
Il dottor Tofu, infatti, poche ore prima era tornato per confermare la sua iniziale diagnosi: leucemia acuta linfatica. Tre parole, un dramma per le orecchie di Joe. Ed ora, vedendo Hope così serena, gli faceva ancora più male ed i suoi occhi si riempirono presto di lacrime. Non riusciva più a vederla senza piangere, era troppo importante per lui.
Ma dopotutto il suo nome, Hope, significava proprio speranza e forse sua madre sapeva che sarebbe successo e ne avrebbe avuto molto bisogno.

Intanto, in sala d’attesa, Akane ed Aya parlavano del più e del meno.
“Aya, dimmi la verità: ti piace quel ragazzo, eh?” Disse Akane con aria furba.
“Forse. Devo dire che è un tipo interessante, ma credo che non avrei chance.” Rispose distrattamente Aya, passandosi la mano tra i suoi riccioli rossi. “Perché?” Chiese Akane, perplessa, grattandosi la testa.
“Ma non vedi come si preoccupa per quella ragazza?! L’ama sicuramente!... E non l’hai visto quando il dottor Tofu gli ha annunciato che Hope era malata di leucemia? Sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso!” Rispose, con tristezza. Akane comprese, così guardando dritto negli occhi azzurro cielo dell’amica disse: “Credo che ti piaccia veramente Joe, non è vero?” “Già” rispose lei, abbassando lo sguardo. Akane sapeva che l’unico modo per capire se la sua amica diceva la verità era guardarla negli occhi, perché gli occhi di Aya erano veramente lo specchio della sua anima: erano empatici, e a seconda dell’umore cambiavano colore. Quando era felice erano azzurro chiaro, quando era preoccupata diventavano blu scuro, mentre quando era triste diventavano verde scuro. Akane li invidiava molto, ma in un certo senso non le sarebbe piaciuto avere i propri sentimenti così esposti agli altri.
Ma quello non era il momento di pensare a se stessa.
“Su, non essere triste, ci sono miliardi di ragazzi sull’intero globo terrestre, senza contare gli extraterrestri!” Dichiarò infine, ridacchiando, cosa che fece tornare il sorriso e la solita vitalità ad Aya.
“Hai proprio ragione, Akane! Ci sono così tante persone nell’intero sistema solare! Certo, non che io sia proprio entusiasta di stare assieme ad un marziano, ma sempre meglio di niente!” disse, ridendo insieme all'amica.
“Ti prego, Joe, fammele conoscere! Ti prometto che farò la brava!” Si sentì gridare dalla stanza accanto. Evidentemente qualcuno si era svegliato...
“Non fare la bambina, Hope! Non le conosci nemmeno e in ogni caso prima devo dirti un cosa import...” Ma Joe non fece in tempo a finire che Hope era già uscita dalla stanza, scalza ed in una buffa camicia da notte con dei coniglietti molto kawaii. La ragazza andò incontro ad Aya ed Akane, che osservavano la scena scioccate, e porse la mano destra ad Akane che la strinse in modo incerto.
“Ciao! Io sono Hope, piacere! Tu invece sei...?” “Akane Tendo.” “Cosaaaaaaaaaaaaaaa? Sei Akane Tendo? Ma che piacere conoscerti! Ranma mi ha parlato tanto di te...” Disse, stringendole di più la mano.
“Cos’hai detto? Ranma? Tu conosci Ranma?” “Sì, ci siamo incontrati durante il suo viaggio di allenamento. Io stavo combattendo contro gli scagnozzi di mio cugino di secondo grado Abir, sultano di una città araba e mio promesso sposo... Insomma, dopo aver sconfitto quei tonti mi sono accorta della presenza di Ranma, mi sono avvicinata e il mio stomaco ha cominciato a brontolare così gli ho chiesto se aveva qualcosa da mangiare ed abbiamo cominciato a parlare. Gli ho raccontato la mia storia, e lui ha cominciato a farmi il terzo grado su come conoscevo Hiryü Shöten Ha...” “Come fai a conoscerla?” La interruppe Aya.
Hope rispose sempre sorridendo. “Bene, lo racconterò anche a voi. Vedete, io, come vi ho già detto, sono stata promessa a mio cugino Abir, però l’ho sempre odiato: è un mostro di bruttezza, ma cosa più importante io amo un altro, quindi sono scappata, cinque anni fa, mentre eravamo in viaggio per andare a casa sua. Sono fuggita in Cina, e sono finita nel clan delle donne di polso, che mi hanno insegnato molte delle loro tecniche, e mi hanno assegnato un nuovo nome, Ai Shiki. Tre anni fa, però, gli uomini di Abir sono arrivati pure in Cina, così sono scappata in Giappone... e il resto ve l’ho già raccontato.”
“Hope, devo dirti una cosa molto importante...” Disse Joe sopraggiungendo, ma fu nuovamente interrotto. “Joe, so già di essere malata di leucemia!” Akane, Aya e Joe rimasero sotto shock non solo perché sapeva già della sua malattia, ma soprattutto perché era così calma, tranquilla... allegra! Joe fu il primo a riprendesi: la conosceva abbastanza da sapere che nulla sarebbe riuscito a spegnere il sorriso dalle sue labbra. Come aveva fatto a dubitare di lei? Si conoscevano da sempre, ma quando Ranma in lacrime, in mezzo alla tempesta, che teneva fra le sue braccia Hope (o meglio Ai) priva di sensi era rimasto scioccato e quando l'aveva avuta fra le braccia, aveva perso ogni briciolo di speranza sentendo il suo corpo freddo.
“CORRI! CERCA UN DOTTORE! IO MI OCCUPO DI LORO!” gli aveva gridato Ranma, indicando gli scagnozzi, così Joe aveva cominciato a correre, e correre, e correre ancora.





Cooooooooosa?Ai e Hope sono la stessa persona? Poi tra lei e Joe c’è veramente del tenero oppure lei è innamorata di Ranma? A proposito dov’è andata a finire tutta la famiglia Tendo? E tutti gli altri strambi personaggi che Ranma aveva portato con se ? Lo scoprirete con me se seguirete ancora questa FF!

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