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Autore: Coniglia    12/04/2012    0 recensioni
Si erano conosciute una sera ad un ballo...
"Ciao sono Rochelle, e tu?" Charlotte la guardò e rispose "Sono Charlotte, da quanto tempo vieni a Corte mi sembra di non averti mai notata prima!"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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  Si erano conosciute una sera ad un ballo...
"Ciao sono Rochelle, e tu?" Charlotte la guardò e rispose "Sono Charlotte, da quanto tempo vieni a Corte mi sembra di non averti mai notata prima!" dopo un attimo di esitazione Rochelle rispose "Solo da pochi mesi, ma solo oggi sono felice di essere venuta!" Charlotte la guardò e si baciarono il tutto durò circa trenta minuti alla fine dei quali Charlotte le disse "Dove  ci incontriamo stanotte?" Rochelle dapprima guardò l'orizzonte poi disse"A casa mia dove troverai cose che non puoi neanche immaginare!" si congedarono nell'attesa del loro prossimo incontro.
Charlotte si ricongiunse alla madre mostrando un'espressione trasognata        
sul volto la madre si voltò a guardarla e disse "Quella ragazza... sarebbe bene che tu non la riveda mai più!" lei la fissò intensamente e le disse "Scordatelo!" e se ne andò indignata, si diresse verso casa sua andò alle scuderie sellò Black Tunder e corse via, galoppò verso casa di Rochelle una volta arrivata scese da cavallo e si arrampicò sul pergolato per poter entrare dalla finestra dove Rochelle la stava aspettando pregustando la notte d'amore che ci sarebbe stata di li a poco, entrò e subito si accorse che la stanza era piena di luci colorate e come sottofondo musicale c'era Debussy in quel momento vide che Rochelle si stava spogliando così la imitò anche Charlotte si stesero sul letto e cominciarono a toccarsi e Charlotte le mise una mano sulla vagina e Rochelle la baciava l'incontro si protrasse per circa tre ore poi alle prime luci dell'alba dopo aver scritto un biglietto che diceva "è stato bellissimo!  Spero che non debba finire mai!" si dileguò, in quel momento il merlo indiano di nome Paco che era appollaiato al suo trespolo cominciò a starnazzare "è giorno! è giorno!" conseguentemente Rochelle si svegliò e non trovando Charlotte accanto a se si guardò attorno poi notò bigletto e lesse; dopo che ebbe letto quelle parole un sorriso le affiorò alle labbra  
mentre era immersa nelle fantasie che le aveva suscitato quella notte sentì bussare alla porta ed entrò il maggiordomo con il carrellino per la prima colazione, dopo averlo congedato si accinse a consumarla, intanto anche Charlotte era tornata e sedeva a tavola con la madre e la sorella senza dire una parola ma facendo capire chiaramente cosa avesse fatto, Rosalie la guardava di sottecchi Jolande apparentemente tranquilla stava sorseggiando la sua tazzina di te quotidiana; poi improvvisamente scaraventò la tazzina sul tavolo e disse con atteggiamento stizzito" Non hai dato ascolto alle mie parole Charlotte, e per questo quando meno te l'aspetterai avrai a pentirtene..." Rosalie conficcò le unghie nella base di legno di mogano mentre Charlotte la guardava con un sorriso di sfida, questo irritò molto Jolande che la afferrò per le spalle e la sbattè violentemente al muro in quel mentre nella mente di Charlotte scattò una molla che la aizzò al collo della madre nel tentativo di strangolarla, Rosalie svegliandosi dal suo torpore tentò di separarle frapponendosi tra le due ma questo peggiorò solo le cose incattivendole ulteriormente.
Nel frattempo Rochelle era uscita per una passeggiata a cavallo che la portò sulle rive di un fiume dove decise di sostare per far riposare il cavallo e poter fantasticare su quando avrebbe fatto ancora l'amore con Charlotte stette in questo stato finchè non si rese conto che cominciava a piovere, istantaneamente  si alzò cercando un riparo nell'attesa che la pioggia cessasse camminando si ritrovò nei pressi della casa di Charlotte proprio nel bel mezzo del litigio con Jolande, sentendo le grida si affrettò a raggiungere l'abitazione bussando al battacchio del portone in maniera convulsa, una cameriera della servitù corse ad aprirle, entrò trafelata guardando Jolande in modo minaccioso e brandendo un pugnale le intimò" Non si azzardi neppure ad andare oltre altrimenti dovrà fare i conti con me!" Jolande si arrestò interdetta e Charlotte la guardò terrorizzata nel contempo Rosalie si era data alla fuga non tollerando il gran trambusto; Rochelle avanzava pericolosamente verso Jolande mentre questa indietreggiava, sfortunatamente alle sue spalle c'era il camino acceso che cadendoci dentro la fece ustionare in modo irreparabile, a seguito di questò giurò che glie l'avrebbe fatta pagare amaramente.
Charlotte corse tra le braccia di  Rochelle tentando di disarmarla uscirono e trovarono il cavallo di Rochelle fuori dalla porta che ormai imbizzarrito si scagliava contro un albero poco lontano; con uno scatto fulmineo Rochelle si precipitò per tranquillizzarlo e dopo lungo tempo disse" Ha smesso di piovere! che ne  dici se andassimo a casa mia?" Charlotte accettò subitamente e le due si avviarono, quando furono giunte Rochelle aiutò Charlotte a scendere da cavallo e la anticipò aprendole la porta, immediatamente si diressero verso la stanza di Ro chelle per riprendere da dove avevano lasciato con Charlotte che si prodigò subito a slacciarle il corsetto nel contempo Rochelle insinuava la lingua fra i seni di Charlotte, intanto a casa Rosalie riavutasi dal trauma era nella sua stanza meditando sulla fine che avrebbero fatto Charlotte e la sua fidanzata si voltò a guardare la madre sfigurata che il dottore aveva provveduto a medicare mentre farneticava "... La pagheranno... La pagheranno...!" infatti quella notte stessa assoldò un sicario per uccidere Rochelle questo sapendo dove abitasse si avviò verso la residenza armato di pistola e appostatosi aspettando il momento giusto attese...Passarono alcune ore e mentre Rochelle era girata di  spalle prese la mira  e sparò questa si accasciò sul letto proprio mentre Charlotte le stava sotto a quel punto cercando di sostenerla disse"Che succede?" Rochelle la guardò e rispose "Alla fine hanno vinto loro, è finita..." Charlotte ormai conscia di perdere il suo grande amore disse" Non è vero! Non è finita perchè io ti raggiungerò quanto prima!" detto questo estrasse il pugnale che era nel cassetto del comodino e se lo piantò nel petto, rimase lì agonizzante per due giorni finchè Rosalie insospettita dalla sua assenza andò a cercarla e dopo lungo vagare apri la porta della stanza e le trovò l'una fra le braccia dell'altra ormai senza vita, vedendo la scena lanciò un grido lacerante; durante tutto questo tempo lo spettro di Charlotte fece parte degli incubi più atroci della madre torturandola con queste parole "Contenta!? Hai raggiunto il tuo scopo!" mentre succedeva tutto questo lo spettro di Rochelle vagava alla ricerca della sua  amata dopo diverso tempo si imbattè in Rosalie che vedendola rimase attonita mentre Rochelle le diceva "Sai dove possa essere?" dopo un interminabile secondo Rosalie le rispose" Probabilmente si trova nel luogo dove vi incontravate..." a queste parole Rochelle si dissolse per materializzarsi nella sua stanza e li rivide Charlotte che si accorse immediatamente di lei e insieme si dissolsero per andare in Paradiso.

Spero che vi piaccia, per contattarmi scrivete a: bonaventura.pietro@virgilio.it

P.S.: Non so come fare a pubblicarlo, magari mi potresti dare qualche indicazione? Grazie anticipatamente Sara
  
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