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Autore: Fiordispina111    12/04/2012    2 recensioni
Questo piccolo frammento di... in realtà non so come definirlo, se storia o altro... facciamo così chiamiamolo insieme di parole^^!
Questo insieme di parole è solo un flusso di pensieri, di vaneggiamenti e riflessioni che trova la sua interpretazione tra le righe e gli spazi bianchi.
Ognuno può vederci ciò che vuole, anche la cosa più lontana e inimmaginabile dalla mia mente, che è quella da cui sono scaturite le parole...
Scrivo e lascio a voi libero spazio per riflettere^^!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, è la prima volta che posto un mio scritto di questo genere, quindi spero di cuore che vi piaccia^^
Questo piccolo frammento di... in realtà non so come definirlo, se storia o altro... facciamo così chiamiamolo insieme di parole^^!
Questo insieme di parole è solo un flusso di pensieri, di vaneggiamenti e riflessioni che trova la sua interpretazione tra le righe e gli spazi bianchi.
Ognuno può vederci ciò che vuole, anche la cosa più lontana e inimmaginabile dalla mia mente, che è quella da cui sono scaturite le parole...
Scrivo e lascio a voi libero spazio per riflettere^^!
Ovviamente, se vi fa piacere, mi piacerebbe leggere anche le vostre riflessioni^^



Di tutto c’è sempre il contrario…

Esiste il bianco…

Esiste il nero…

Esiste il bene…

Esiste il male…

Almeno questo è quello che ci hanno sempre insegnato.

Distinguere l’uno dall’altro dovrebbe essere facile.

Se qualcosa è nera non può essere bianca e viceversa.

E allora…

Allora perchè mi guardo allo specchio e vedo un angelo nero, io che sono sempre stato un demone bianco?!

Bianco non può essere nero.

Buono non può essere cattivo.

Ma in me, tutto si mescola, tutto gira, in una grande spirale, in un grande labirinto senza uscita.

Mi osservo e non capisco.

Mi guardo e rimango perplesso.

Ho lo sguardo freddo ma il tocco dolce e delicato.

Ho il volto pulito di un angelo ma il cuore nero di un demone.

Sussurro dolcemente parole fatte d’inganni

Sorrido e dentro urlo…

Qualcuno mi giudica un’anima pia.

Qualcuno mi accusa d’ inganno.

Ancora…

C’è qualcuno che mi osserva e non parla, mi lascia il beneficio del dubbio.

Rimango in silenzio e osservo.

Ascolto immobile cercando di capire, quasi non respiro.

Poi è inevitabile…

Come attratti dal dolce canto della sirena si avvicinano.

Ignari che dietro quel caldo candore si nasconda un freddo incubo.

Vorrei girarmi e ignorarli, ma anche io sono attratto da questo gioco di sguardi.

Sorrido.

Sorridono.

Timidamente e silenziosamente entro nelle loro teste, nei loro pensieri.

A questo punto i giochi sono fatti.

Per quegli stupidi ingenui sono un angelo caduto dal cielo.

Provo a fingere.

Provo a non deluderli.

Ma la verità è che il più grande stupido sono io!

Non si può fingere al lungo.

Un demone con le sembianze di un angelo resta per sempre un demone.

Basta poco per irritarmi, e subito dopo mi stanco.

La maschera si scioglie.

Ma è troppo tardi!

Non per me…

Ma per loro!

Le loro anime sono ormai perdute.

Mi accusano.

Mi additano.

Reagiscono.

Io sorrido.

Mi faccio beffe dei loro tentativi di ribellione e vado avanti ancora e ancora.

Poi improvvisamente mi fermo

Quell’anima…

Quell’anima mi è rimasta dentro.

Mi accusa.

Si agita.

Si ribella.

Mi lascio scuotere un pò, poi le chiedo:

“Cosa cerchi?”

Si calma.

Non risponde.

Vado avanti.

Di nuovo urla!

“Cosa cerchi?”  le domando ancora.

Poi un suono…

Sembra quasi il mio nome…

Insisto

“Cosa cerchi?”

Un'altra volta,…

Questa volta lo percepisco chiaramente: urla il mio nome!

Resto colpito.

Nessuno conosce il mio nome, il mio vero nome.

Curioso le chiedo

“Come lo conosci?”

Silenzio.

Questa volta non risponde.

Questa volta si agita in silenzio.

Questo mi irrita, allora urlo.

“Chi sei?”

Non ottengo risposta.

Poi improvvisamente percepisco un dolce torpore.

Qualcosa mi scalda all’altezza del cuore.

Cuore?

Non pensavo di possederne uno…

Non capisco e mi guardo perplesso.

Riprovo a insistere

“Chi sei?”

Non ottengo risposta.

Mi irrita non sentire più la sua voce!

Il dolce torpore si spegne e lame di ghiaccio sembrano penetrarmi il petto.

Fa male.

Non credevo di poter provare dolore…

Che strana sensazione…

Poi  improvvisamente le Sue parole mi tornarono in mente:

“Non si sa come, né perché, ma quando succede, tutto diventa stupendo, un dolce calore ti riscalda il cuore, fa bene e fa male… e quando fa male non ne esci indenne… “

Forse…

Forse si tratta di Quello!

Ma se così fosse, vorrebbe dire…

No!

Non per questa anima insignificante!

Mi basta nominarla e torna il dolce calore.

Rimango incredulo…

Non può essere!

Un demone non può diventare un angelo!

Uno come me non può amare…

Sono un demone travestito da angelo, eppure mi sono tramutato in un essere umano.

Una di quelle creature effimere capaci d’amare.

Qualcosa blocca i miei pensieri.

Io...

Io sono sempre stato un essere umano!

Angeli, demoni…

Non esistono!

Tutto è dentro di noi, dentro di me…

Dentro la mia testa!

Il mio volto è umido, bagnato…

Il mio volto è rigato da lacrime!

Sto piangendo.

E davvero io non capisco se sto piangendo per gioia o per disperazione!
 
 
 
 

 
  
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