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Autore: JaseyRae_    12/04/2012    3 recensioni
Questa è l'ennesima Larry che scrivo. Sono presa spesso dall'ispirazione, ultimamente. E stavolta sono fiera di quello che ho scritto, stranamente lol gradirei ricevere recensioni u.u su, non fate le pigre u.u
Grazie a chi recensirà, in anticipo. :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Styles si può solo amare, con gli occhi, col cuore, con l’anima.
Lo pensa la bionda che gli stringe il braccio forte, per non lasciarselo scappare via mentre s’immergono nella folla del locale.
Coi riccioli color carbone e gli occhi verdi come due smeraldi, che luccicano anche quando non c’è luce. Il corpo perfetto, i lineamenti del viso così dolci, che gli danno quell’aria da bambino innocente.
La bionda lo guarda e non riesce a credere di averlo conquistato.
Proprio lei. Si sente fortunata, per la prima volta in vita sua.
Probabilmente non dovrebbe, non sa come funziona con Harry.
Ti sceglie, ti conquista, ti da tutto quello che può, ti fa sentire la persona più speciale sulla faccia della terra. Ma poi si stanca. Poi si ricorda che il suo cuore è già occupato, è già pieno, strabocca.
Nel cuore, nella testa, sotto pelle, dalle dita dei piedi fino alla punta dei capelli, Harry è pieno di Louis.
Cerca conforto in mille altri occhi, prova ad aggrapparsi a mille altri petti, ma nessuno sa tenere Harry a galla come sa farlo Louis.
La bionda rimane aggrappata ad Harold, non da segni di cedimento.
Lui la guarda, gli regala uno di quegli sguardi intensi che appartengono soltando ad Harry Styles. Di quelli che danno i brividi e ti tolgono il respiro, di quelli che accelerano il battito cardiaco e ti svuotano il cervello.
“Vuoi da bere?” le chiede.
Hanno tutti gli occhi puntati addosso, essere insieme ad Harry Styles significa questo. Lui non sembra nemmeno darci tanto peso, sembra così a suo agio. Harold è nato per questo, è un talento naturale. Sa come comportarsi quando ha tutti gli occhi appiccicati addosso, sa il modo giusto in cui deve sorridere, sa come deve muoversi.
“Si” gli risponde sorridente, la bionda.
Harry la sente stringere le mani intorno al suo braccio, non vuole proprio lasciarlo andare.
Ordina il drink, poi si ricorda che c’è anche lui e che vuole da bere, allora richiama l’attenzione della cameriera ed aggiunge la sua ordinazione. Lei gli fa gli occhi dolci, ma chissenefrega, pensa Harry. Vuole solo il suo drink e non vuole altre occhiate dolci, non vuole nessuno che lo stringa perché non vuole lasciarlo andare, non vuole dover offrire drink a ragazze sconosciute che la mattina dopo intaseranno la timeline di twitter con stupidi commenti. Harry non ha bisogno di tutto questo, è stufo.
Eppure continua a farlo. Ha bisogno di colmare il vuoto che ha nel petto, perché nonostante Louis lo riempia, è la stessa persona che riesce a togliergli tutto ciò che ha, gli lascia vuoti incolmabili che pesano.
Allora afferra il suo drink e lo butta giù tutto d’un sorso, e balla con la bionda di cui non riesce proprio a ricordarsi il nome, che ancora non vuole lasciarlo andare.
‘Sto proprio ballando con Harry Styles?’ si domanda lei, mentre Harold butta indietro la testa e la muove a tempo di musica.
‘Perché non sei qui con me, Louis?’ pensa lui.
E s’immagina come sarebbe passare la notte insieme, abbracciati, sotto le coperte mentre fuori fa freddo. I piedi gelati fra le gambe di Tommo, la sua pelle nuda e chiara, i suoi capelli lisci, il suo sorriso perfetto.
Spesso Harry, in piena notte, sgattaiola fuori dal suo letto ed osserva Louis dormire. ‘Sembra un angelo’ si ripete sempre. Gli accenni di barba sul mento, il viso perfetto e bellissimo. ‘Sei splendido’ vorrebbe dirgli, ma non può. E allora si morde la lingua e tace, scuote i capelli ricci e torna a dormire, ma Louis lo viene a trovare anche nei sogni. Allora si sveglia con lo stomaco ribaltato, e con il ricordo di un sogno che non s’avvererà mai. Sente ancora le dita di Louis fra le sue, i loro respiri che s’incontrano, i loro corpi a contatto. ‘Non è mai successo, Harry. Era tutto un sogno’ si dice, ogni volta. Scende a fare colazione e Louis ha già apparecchiato per entrambi, gli sorride ed Harry vorrebbe solo baciarlo, ma non può. Allora si morde le labbra e se ne sta fermo, impalato, ‘bevi il latte che si fredda’ gli dice Louis. E non capisce. Non capisce che il cuore di Harry sta facendo le capriole, e sta per uscrigli dal petto, che fa fatica a tenere ferme le mani che vorrebbero accarezzargli i capelli. Louis non capisce che Harry ha talmente tante parole incastrate in gola che spesso si sente soffocare.

Louis non sa che ogni volta che lo sfiora, Harry sente la terra che trema sotto ai piedi, il cielo che si sgretola, tutto comincia a girare.

Louis non sa che ogni volta che sorride, il cuore di Harry si scuote un po’, si libera del gelo che lo imprigiona.
Louis non sa niente, allora continua ad insaponare le tazze come se niente fosse, ed Harry fa davvero fatica a stargli così lontano, con il culo incollato alla sedia e tutti i muscoli contratti. Harry lotta contro se stesso, ogni giorno, ed è la battaglia più difficile del mondo.
“Mi baci, Harry?” esordisce la bionda.
Lui la guarda, di nuovo, con quegli occhi brillanti che di così belli in giro se ne trovano pochi.
Infondo Harry è gentile, è un bravo ragazzo, abituato ad assecondare le richieste di tutti. Da quand’è famoso, poi, si ricorda di aver risposto no poche volte. E saranno le sue buone maniere, sarà che sente l’alchool salirgli e bruciargli anche la punta delle dita, sarà che la mancanza di Louis pesa come un macigno, Harry appiccica le sue labbra a quelle della bionda.
E mentre intreccia la sua lingua a quella di lei, mentre sente il sapore del drink che le ha offerto poco prima, cerca di sforzarsi e di ricordarsi il suo nome;  proprio non se lo ricorda, però.
E non è giusto, pensa Harry, perché a lei batte il cuore mentre lo bacia e si alza persino sulle punte dei piedi. Arrossisce leggermente quando si staccano, e la gente intorno continua a guardarli. Qualcuno avrà anche scattato qualche foto, pensa Harold.
Ma non gli importa nemmeno di quello, perché nel cervello ha soltanto l’immagine di Louis che sorride e lo saluta, mentre esce di casa e si porta dietro il cappello grigio che si scambiano spesso.
“Vieni, ti porto a casa mia” le dice Harry, e allora la bionda si aggrappa di nuovo al suo braccio.
Londra sfreccia davanti ai loro occhi, arrivano a casa Tomlinson/Styles in quello che sembra ad Harry un batter d’occhio.
Gira la chiave nella toppa più forte che può, sperando di svegliare Louis e di vedere il suo viso assonnato spuntare dalla porta della sua stanza.
Silenzio.
“Dormi con me. Ti chiedo solo di dormire con me, ti va?” le chiede Harry, con voce dolce.
E la bionda non poteva chiedere di meglio, lei, dormire con Harry Styles. E’ un sogno?
Allora si accoccolano nel letto, un matrimoniale, enorme, con le lenzuola bianche che profumano di lavanda. I vestiti di Harold sparsi sul pavimento, tante foto aggrappate ai muri bianco candido.
Prima di appoggiare la testa sul cuscino, Harry lancia uno sguardo alla foto sul comodino: lui e Louis, la sera della vittoria ai Brit. Si abbracciano, sorridono. Harry ricorda ancora perfettamente cosa pensava in quel momento. Una stretta al cuore, appoggia la testa al cuscino ed abbraccia la bionda.
La parte sinistra del letto non rimarrà vuota, stanotte.
Di certo non è ciò che Harry avrebbe desiderato. Di certo non è Louis che giace sull’altra parte del letto, accanto a lui.
Ma almeno, per una notte, un po’ del vuoto –nel cuore di Harry, e nel suo letto- sarà riempito.

 
  
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