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Autore: ShadowFeanor    08/11/2006    1 recensioni
Dopo un anno di pace un nuovo ragazzo entra a far parte del Garden. Una cosa normale, ma ciò che succederà dopo è tutta un' altra storia!il titolo non è un granchè ma posso sempre migliorare, la mia prima storia su FFVIII, già conosciuta da alcuni miei amici di altri siti e che scrivono anche qui.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Seifer Almasy, Selphie Tilmitt, Squall Leonheart, Zell Dincht
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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X)                                            Magie parallele.

 

Quistis: Vi sembra l’ora di tornare?

 

Roy: Veramente prof. Saremmo in anticipo. Mancano ancora 5 minuti all’orario prestabilito, se la prenda coi Grendell.

 

Giuseppe: Concordo pienamente.

 

Quistis controllò l’orologio e disse.

 

Quistis: In effetti avete ragione. Dove eravate finiti?

 

Roy: Sareste dovuta venire anche voi, abbiamo ucciso il drago più grande che sia mai esistito!

 

Quistis: Ma davvero? Qui ce ne sono almeno una decina che affermano la stessa cosa.

 

Roy: Quando torneremo vedrete chi ha ragione.

 

Giuseppe: Scusi prof., abbiamo trovato questi Quarzi quando abbiamo sconfitto il mostro di cui le ha parlato Roy. Non ci sembrano normali.

 

Quistis osservò le pietre e sentenziò sinceramente stupita.

 

Quistis: Infatti non sono dei Quarzi normali, sono pietre che donano al loro possessore la capacità di evocare magie da altri mondi. Le streghe del Garden ne hanno una sui loro scettri assieme ad altri cristalli, l’unica arma che hanno in dotazione, ma nessuna ha mai usato magie oltre a quelle che noi conosciamo. Se conoscete degli incantesimi che non provengono da questo mondo potrete utilizzarli in battaglia.

 

Roy: Altri mondi? Non è molto credibile.

 

Quistis: Il tuo compagno l’ha fatto un viaggio in un altro mondo.

 

Giuseppe: Vero. Ora abbiamo più possibilità di passare l’esame pratico.

 

Quistis: Ricordate che il passaggio dimensionale è instabile. Dovete avere qualcosa che faccia in modo che l’incantesimo non vi si rivolti contro.

 

Roy: Vanno bene questi cristalli?

 

Quistis: A quanto pare vi siete equipaggiati bene. Si, vanno bene. Ricordate che dovete avere sempre i Quarzi con voi se volete usare queste magie. (rivolgendosi a Giuseppe) Che magie ed incantesimi conosci? Hai detto di aver trovato anche libri di magia durante il tuo soggiorno in Italia o come si chiama il posto in cui sei stato, no?

 

Giuseppe: Ecco… la maggior parte delle magie che conosco hanno bisogno di energia che prende dal corpo del mago, perciò bisogna prima imparare a dosare le quantità, altrimenti si rischia di morire. Poi…

 

Lo spadaccino ferito emise un gemito. Giuseppe, essendo stato aiutante medico, gli si avvicinò e dopo aver esaminato la ferita disse.

 

Giuseppe: È una brutta ferita. Dobbiamo portarlo subito all’ospedale.

 

Ad un certo punto il ragazzo ebbe un’idea e disse.

 

Giuseppe: Roy, dammi uno di quei quarzi, presto!

 

Roy obbedì e Giuseppe formulò una magia.

 

Giuseppe: Waìse heill!

 

 In pochi secondi della ferita non rimase traccia e Giuseppe, stanco per l’azione compiuta, andò a sedersi. Quistis gli porse le restanti pietre e chiese.

 

Quistis: Cosa hai fatto?

 

Giuseppe: Ho pronunciato uno degli incantesimi che ho visto su un libro.

 

Roy: Allora possiamo davvero usare magie diverse da quelle comuni.

 

Giuseppe: Si, ma, come hai visto, dobbiamo prima imparare a dosare le energie che abbiamo.

 

Leon: Al posto di perderti in chiacchiere dimmi, da quanti mostri siete scappati? Molti immagino.

 

Roy strinse nervosamente i pugni, aveva lo stesso carattere irascibile di Zell. Prima che potesse dire o fare qualcosa però Giuseppe disse con calma.

 

Giuseppe: Conta che solo qui fuori abbiamo eliminato almeno 30 Grendell ciascuno, aggiungici 2 Molboro, un RubRumDragon, 3 Dragon Izolde, 4 Melth Dragon e 7 Archeosaurus e vedrai.

 

Aurelia: Come avete fatto?

 

Roy: Li abbiamo presi a suon di Limit. Quando abbiamo sconfitto il drago orbo avevamo poco tempo, perciò non ci siamo curati mai.

 

Una volta tornati al Garden gli studenti videro il mostro ucciso dai ritardatari, rimanendo incantati nel vedere sia lui che l’essere antropomorfo appoggiato ad uno dei fianchi del bestione. Giuseppe e Roy si avvicinarono al cadavere ed il lanciere esordì.

 

Roy: Ragazzi e ragazza, ecco a voi il drago più grande che il mondo abbia mai ospitato, sconfitto da me e Giuseppe dopo una lunga ricerca.

 

Giuseppe: Grazie Dranix.

 

Dranix: Figurati.

 

Il GF scomparve ed il Gunblader si rivolse al compagno.

 

Giuseppe: Che intendi farne ora?

 

Roy: Lo farò imbalsamare e lo collocherò su un piedistallo nel Garden, affinché tutti possano vedere la nostra impresa.

 

Giuseppe: Esibizionista. Non ti costerà un bel po’?

 

Roy: Non credo, conosco tutti a Balamb e sono sicuro che l’imbalsamatore mi farà uno sconto. A chi darai il tuo uovo?

 

Giuseppe: Oh, cavolo! Abbiamo dimenticato una cosa.

 

Roy: Ovvero?

 

Giuseppe: Quistis non sa delle uova. Se non glie lo diciamo potremmo avere dei seri problemi ad ottenere l’affidamento, e poi io devo anche trovare qualcuno che si occupi del mio.

 

Aurelia: Che state confabulando? Voglio sentire anch’io!

 

Giuseppe: Ah, ecco… potresti farmi un favore?

 

Aurelia: Che genere di favore?

 

Roy: Potresti occupare del piccolo che nascerà da quest’uovo? Noi cercheremo di ottenere il permesso di allevarlo.

 

Aurelia: Allora perché non lo curi tu?

 

Roy: Anche a me ne hanno dato uno e Giuseppe sai che ha già un cucciolo con se, quindi…

 

Aurelia: Lo avete detto alla prof.?

 

Giuseppe: Stavamo andando da lei proprio ora. Ah, eccola. professoressa!

 

Quistis: Avete bisogno di qualcosa?

 

Giuseppe: Quando siamo saliti a bordo della nave abbiamo dimenticato di riferirle un particolare importante.

 

Quistis: Di che si tratta? Scommetto che ha a che fare col drago che vi ha aiutati quando eravate accerchiati dai Grendell.

 

Roy: Infatti, che perspicacia. La dragonessa che ci ha aiutati ci ha affidato due delle sue uova, uno a me ed un’altro che adesso ha Aurelia. Come possiamo ottenere il permesso di allevarli?

 

Quistis: Uova di RubRumDragon? Non credo che otterrete facilmente quello che volete, quei mostri sono molto pericolosi.

Aurelia: Lo sappiamo, ma tentar non nuoce.

 

Quistis: Vi accompagno dal preside, cos’ potete parlargliene. Spero di non dovermi pentire di quello che sto facendo.

 

I quattro andarono in presidenza, dove Cid ed Edea li accolsero calorosamente.

 

Cid: Buongiorno professoressa, salve ragazzi, come ve la passate?

 

Roy: Come volete che vada? Benissimo, come da un anno a questa parte.

 

Quistis: Roy ed Aurelia sarebbero qui per avere l’autorizzazione di allevare un animale.

 

Cid: Che genere di animale?

 

Quistis: Un RubRumDragon.

 

Il preside si sedette con calma, ma era non poco preoccupato di ciò.

 

Cid: Uhm… i RubRumDragon sono molto pericolosi e potenti, non so se farei bene a dare il via libera ad una simile cosa.

 

Giuseppe: Anche Drake appartiene ad una specie pericolosa, anzi, forse anche di più. È un ibrido nato da un Archeosaurus e dal drago che ora è in bella mostra qui fuori, ma lo avete ammesso lo stesso.

 

Edea: Drake è speciale, è diverso dagli altri membri della sua specie. Anche per questo ti abbiamo permesso di continuare ad accudirlo.

 

Giuseppe: Anche questi due cuccioli sono speciali. I RubRumDragon di solito non depongono uova dal guscio simile a gemme.

 

Detto questo mostrò ai due l’uovo che avrebbe affidato ad Aurelia.

 

Giuseppe: Anche Drake è nato da un uovo simile. Ne ho ancora i frammenti in caso non ci crediate.

 

Marito e moglie alternarono lo sguardo dall’uovo ai loro visi. Il preside infine riferì con tono pacato.

 

Cid: E va bene, potete tenerli. Ricordate però che se daranno problemi li dovremo allontanare dal Garden volenti o nolenti. È la stessa condizione che abbiamo adottato per Drake.

 

Aurelia&Roy: Grazie signor preside.

 

Quistis: Tra quanto si schiuderanno?

 

Edea avvicinò le orecchie ai due gusci e disse.

 

Edea: Ci vorranno un paio di giorni e saranno belli forti. Andate pure, domani voi tre avete l’esame scritto e dovrete studiare.

 

Mentre il gruppo tornava all’ascensore Quistis disse stupita.

 

Quistis. Non credevo che il preside fosse così facile da convincere.

 

Giuseppe: Sembra difficile, ma il preside è un pezzo di pane quando lo si sa prendere. E con questa sono tre le volte in cui l’ho convinto a fare quello che volevo.

 

Arrivati al dormitorio Giuseppe chiamò il suo amico.

 

Giuseppe: Ah, Roy!

 

Roy: Si?

 

Giuseppe: Quando hai un po’ di tempo non potresti venire in camera mia? Devo darti una cosa. Porta anche la tua lancia.

 

Roy: OK, dammi il tempo di lavarmi e sono da te.

 

Aurelia e Roy si diressero entrambi nelle loro stanze, ancora increduli mentre stringevano tra le braccia i loro futuri draghi. Giuseppe fu accolto calorosamente da Drake, che gli saltò letteralmente addosso. Il mostriciattolo era già a conoscenza che l’assassino della madre era stato eliminato e dei vari avvenimenti della giornata grazie alle voci che circolavano per il Garden, perciò non si fece raccontare niente dal compagno. Dopo che il Gunblader si fu lavato e rivestito Roy bussò alla porta ed entrò.

 

Roy: Eccomi! Che dovevi darmi?

 

Il lanciere vide il cucciolo di Archeosaurus che si avvicinava e gli disse.

 

Roy: Tu devi essere Drake. Ciao, io sono Roy e sono uno dei nuovi amici di Giuseppe.

 

Giuseppe: Ciao. Ti devo parlare riguardo ai Quarzi che abbiamo trovato.

 

Roy: Parla, sono tutto orecchi.

 

Giuseppe: Per prima cosa dovresti darmi la tua lancia. Quistis ha detto che dobbiamo tenere le pietre sempre con noi se vogliamo usare le magie, quindi…

 

Roy: Vorresti infilare un Quarzo nella lama della mia lancia, ora? Non dovresti prima fonderne il metallo?

 

Giuseppe: L’ho gia fatto con tutte le mie armi. Questa è una delle nostre capacità. Guarda. Moi!

 

Il metallo dell’arma divenne come liquido ed il ragazzo inserì nel mezzo della lama una sfera verde che era stata presa da Roy. Quando la pietra fu messa a posto la punta della lancia tornò normale.

 

Roy: Questa è un’altra di quelle magie? Fico!

 

Giuseppe: Non essere così entusiasta. Se non riusciamo a dosare le energie potremmo anche morire. Dovremo esercitarci molto prima di poterle usare tranquillamente in battaglia.

 

Giuseppe accese il portatile e dopo un po’ porse un floppy al compagno.

 

Giuseppe: Qui ci sono trascritti tutti gli incantesimi che conosco, saranno un centinaio circa, ma solo alcuni servono ai nostri scopi. Ho passato in rosso quelli che devi imparare. Ci alleneremo domani pomeriggio dopo che sono tornato dalla Caverna del Fuoco, ok?

 

Roy: Ok. Che ne hai fatto del cristallo?

 

Giuseppe: L’ho tagliato e messo sui guanti. Tu che ne farai?

 

Roy: Pensavo di metterlo all’altra estremità della lancia.

 

Giuseppe: Non sarebbe meglio sul pugnale che abbiamo trovato?

 

Roy: Non è una cattiva idea, ci proverò appena tornato in camera. Secondo te anche Aurelia può usare queste magie?

 

Giuseppe: Cosa te lo fa pensare?

 

Roy: Ha una stana sfera blu sul su shuriken.

 

Giuseppe: Ora che me lo fai notare è vero. Glie lo chiederò domani. Ora sarà meglio studiare un po’, domani c’è l’esame scritto.     Fine capitolo.

 

NDA: Ci ho messo davvero molto ad aggiornare. Le magie che ho inserito in questo capitolo le ho prese da libro Eragon. Per coloro che non lo sappiano “Moi” significa “cambia”, mentre “Waìse heill” “guarisci”. Molti avranno già capito che avevo inserito già alcuni particolari del libro usando le uova-gemme. Ultimamente sono un po’ a corto di tempo perciò inserirò capitoli sempre a distanza di vari giorni. A presto!

 

   
 
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