13/04/2012
1 recensioni
Capitolo uno.
‘ciao,non voglio avere niente a che fare con te,ciao’
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‘Daf,alzati!Forza!E’ già tardi e tu sei ancora a letto’ ‘Mmm,va bene pà!’ .
La voce di mio padre risuonava in quella casa,ormai quasi deserta ancora per poco.Eravamo in pieno Giugno,avevo finito il quarto liceo.Mi chiamo Dafne,odio il mio nome,ma i miei avevano così poca fantasia quando sono nata che mi hanno appioppato questo scempio.Vivo a Bradford,da circa dieci anni,con mio padre,Brian.Mia madre?Ah bhe,non ho la più pallida idea di dove sia.Si chiamava Scarlett.All’inizio lei e mio padre erano felici,o almeno sembrava.Innamorati,o così pareva.Poi alla prima occasione lei si è data ad un francese.Nessuno lo sapeva,insomma che lei stava frequentando quel tipo.Una sera poi,tornata tardi da una festa di compleanno,mi ritrovai a casa da sola,o almeno così credevo.Mio padre faceva il turno di notte.Quando sentì dei rumori agitarsi dal piano di sopra.Non ero una ragazza paurosa,ero quasi impassibile su certe cose.Salì e sentì ansimare quella voce ‘Pierre!’ una voce sull’orlo dell’orgasmo.Corsi in camera mia sbattendo la porta,il giorno dopo lei era in Francia con quel Pierre,ed era incinta.Così da quella fantastica Edimburgo,sono finita qui,a Bradford.Non è poi così male,insomma,ho nuove amiche e tutto qui sembra essere migliore.Con mio padre vado molto d’accordo,ma oggi,no.Sarebbe dovuta arrivare Susan,la nuova ‘compagna’ di mio padre,insieme a suo figlio.Non conoscevo quella donna,e nemmeno suo figlio,però avrei dovuto accettarla.Mi alzai svogliata dal letto.Mi fiondai nel bagno e mi feci una doccia.Il getto di quell’acqua fresca sul mio corpo provocava una sensazione gradita di fresco anche perché stavo morendo di caldo.Uscì,mi asciugai e infilai l’intimo.Asciugai i capelli e li legai in una coda alta,tirando indietro tutti i ciuffi con un cerchietto nero.Mi infilai una canotta rossa,degli short di jeans chiari e le mie adorate all star rosse.Feci appena in tempo che sentì suonare il campanello e scesi di sotto.Mio padre aveva già aperto la porta,e lei,Susan era lì.
‘Oh,piccola,lei è Susan ‘ disse mio padre,per presentarmi la donna. ‘Piacere’ le dissi con un sorriso smagliante, cercando di essere il più educata possibile. ‘Lui invece è suo figlio,Zayn’ continuò mio padre.Era un ragazzo moro,con qualche linea orientale,pakistana forse.Aveva un bellissimo sorriso,ed uno sguardo ammaliatore composto da due occhi al cioccolato.Mi sforzai di sorridere. ‘Piacere,Dafne’ dissi stringendogli la mano. ‘Zayn’ accennò il moro.Non mi piaceva,sembrava un tipo che se la tirava parecchio e che non aveva alcun problema con le ragazze, ‘mi ti scopo e poi bye-bye’ pensai.Mio padre e la donna entrarono,e papà mi affidò di mostrargli la sua stanza.Era la camera appiccicata alla mia.
‘Lascia pure tutto qui,questa è la tua camera’dissi scocciata. Notai il suo sguardo sul mio fondoschiena. Irritata gli stampai una pizza sulla guancia destra ed uscì.Mi infilai in camera mia.
‘Dafne,Zayn a tavola ragazzi!’ disse come al suo solito,di solito però chiamava solo me.Aspettai che il belloccio scendesse e poi scesi anche io.Eravamo io e Zayn di fronte a Susan e papà.Quella donna era gentile e simpatica,per papà sarebbe andata bene,ma suo figlio,no,suo figlio non lo sopportavo.Finito di mangiare sparecchiai e caricai la lavastoviglie.
‘Mamma,Brian posso invitare alcuni miei amici qui?’disse Zayn urlando dal piano di sopra.’Ma certo ragazzo,noi tanto stiamo uscendo’disse mio padre e poco dopo si chiusero la porta di casa alle spalle.Che belve mi sarei ritrovata in casa?!
Stavo per salire al piano di sopra quando sentì suonare il campanello.Andai ad aprire e mi ritrovai quattro ragazzi davanti agli occhi.
‘Oh salve’disse un liscio,castano,con dei bellissimi occhi azzurri ed un sorriso smagliante.’Tu devi essere la sorellina di Zayn’disse poi un biondo,con degli occhi color ghiaccio,pazzeschi.Mi limitai ad annuire.’Malik,scendi ci sono i tuoi amichetti!’ dissi guardandoli dalla testa ai piedi.Zayn scese e mi fece un occhiolino,che io ignorai.Quel tipo,non mi piaceva,mi stava antpatico,troppo.Salì di sopra,nella mia camera.Mi infilai le cuffie e addio a quei cinque idioti di sotto.
‘ciao,non voglio avere niente a che fare con te,ciao’
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‘Daf,alzati!Forza!E’ già tardi e tu sei ancora a letto’ ‘Mmm,va bene pà!’ .
La voce di mio padre risuonava in quella casa,ormai quasi deserta ancora per poco.Eravamo in pieno Giugno,avevo finito il quarto liceo.Mi chiamo Dafne,odio il mio nome,ma i miei avevano così poca fantasia quando sono nata che mi hanno appioppato questo scempio.Vivo a Bradford,da circa dieci anni,con mio padre,Brian.Mia madre?Ah bhe,non ho la più pallida idea di dove sia.Si chiamava Scarlett.All’inizio lei e mio padre erano felici,o almeno sembrava.Innamorati,o così pareva.Poi alla prima occasione lei si è data ad un francese.Nessuno lo sapeva,insomma che lei stava frequentando quel tipo.Una sera poi,tornata tardi da una festa di compleanno,mi ritrovai a casa da sola,o almeno così credevo.Mio padre faceva il turno di notte.Quando sentì dei rumori agitarsi dal piano di sopra.Non ero una ragazza paurosa,ero quasi impassibile su certe cose.Salì e sentì ansimare quella voce ‘Pierre!’ una voce sull’orlo dell’orgasmo.Corsi in camera mia sbattendo la porta,il giorno dopo lei era in Francia con quel Pierre,ed era incinta.Così da quella fantastica Edimburgo,sono finita qui,a Bradford.Non è poi così male,insomma,ho nuove amiche e tutto qui sembra essere migliore.Con mio padre vado molto d’accordo,ma oggi,no.Sarebbe dovuta arrivare Susan,la nuova ‘compagna’ di mio padre,insieme a suo figlio.Non conoscevo quella donna,e nemmeno suo figlio,però avrei dovuto accettarla.Mi alzai svogliata dal letto.Mi fiondai nel bagno e mi feci una doccia.Il getto di quell’acqua fresca sul mio corpo provocava una sensazione gradita di fresco anche perché stavo morendo di caldo.Uscì,mi asciugai e infilai l’intimo.Asciugai i capelli e li legai in una coda alta,tirando indietro tutti i ciuffi con un cerchietto nero.Mi infilai una canotta rossa,degli short di jeans chiari e le mie adorate all star rosse.Feci appena in tempo che sentì suonare il campanello e scesi di sotto.Mio padre aveva già aperto la porta,e lei,Susan era lì.
‘Oh,piccola,lei è Susan ‘ disse mio padre,per presentarmi la donna. ‘Piacere’ le dissi con un sorriso smagliante, cercando di essere il più educata possibile. ‘Lui invece è suo figlio,Zayn’ continuò mio padre.Era un ragazzo moro,con qualche linea orientale,pakistana forse.Aveva un bellissimo sorriso,ed uno sguardo ammaliatore composto da due occhi al cioccolato.Mi sforzai di sorridere. ‘Piacere,Dafne’ dissi stringendogli la mano. ‘Zayn’ accennò il moro.Non mi piaceva,sembrava un tipo che se la tirava parecchio e che non aveva alcun problema con le ragazze, ‘mi ti scopo e poi bye-bye’ pensai.Mio padre e la donna entrarono,e papà mi affidò di mostrargli la sua stanza.Era la camera appiccicata alla mia.
‘Lascia pure tutto qui,questa è la tua camera’dissi scocciata. Notai il suo sguardo sul mio fondoschiena. Irritata gli stampai una pizza sulla guancia destra ed uscì.Mi infilai in camera mia.
‘Dafne,Zayn a tavola ragazzi!’ disse come al suo solito,di solito però chiamava solo me.Aspettai che il belloccio scendesse e poi scesi anche io.Eravamo io e Zayn di fronte a Susan e papà.Quella donna era gentile e simpatica,per papà sarebbe andata bene,ma suo figlio,no,suo figlio non lo sopportavo.Finito di mangiare sparecchiai e caricai la lavastoviglie.
‘Mamma,Brian posso invitare alcuni miei amici qui?’disse Zayn urlando dal piano di sopra.’Ma certo ragazzo,noi tanto stiamo uscendo’disse mio padre e poco dopo si chiusero la porta di casa alle spalle.Che belve mi sarei ritrovata in casa?!
Stavo per salire al piano di sopra quando sentì suonare il campanello.Andai ad aprire e mi ritrovai quattro ragazzi davanti agli occhi.
‘Oh salve’disse un liscio,castano,con dei bellissimi occhi azzurri ed un sorriso smagliante.’Tu devi essere la sorellina di Zayn’disse poi un biondo,con degli occhi color ghiaccio,pazzeschi.Mi limitai ad annuire.’Malik,scendi ci sono i tuoi amichetti!’ dissi guardandoli dalla testa ai piedi.Zayn scese e mi fece un occhiolino,che io ignorai.Quel tipo,non mi piaceva,mi stava antpatico,troppo.Salì di sopra,nella mia camera.Mi infilai le cuffie e addio a quei cinque idioti di sotto.
‘mi dispiace caro,non ti sopporto’.
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Hello everyone.
prima fanfiction.
spero che piaccia.*
recensite.