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Autore: Fadedstardust    08/11/2006    10 recensioni
..e se una mattina Ninfadora Tonks scendesse a colazione con un capo d'abbigliamento moooolto particolare? Riusciranno i curiosi amici a scoprire a chi appartiene?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morning Attire

Salve a tutti! Manco per la seconda volta in pochi giorni al consueto appuntamento con la storia di Lady Bracknell per proporvi questa one-shot che a me è piaciuta moltissimo ( vi ho già detto che le seleziono con molta cura, apposta per voi, le mie traduzioni ).

Lo so, non è il solito chilometrico capitolo, ma vi assicuro che è divertente... al massimo se la traduzione non vi soddisfa, fate un salto a leggervi l’originale su www.fanfiction.net .

 

Spero questo vi basti per resistere fino a domenica.

 

Grazie a fadedstardust per questa simpaticissima storia e per avermi dato il permesso di tradurla per voi.

 

Morning Attire

 

Pantaloni, aveva bisogno di un paio di pantaloni. Avanzò cautamente  nella stanza buia cercando a tentoni coi piedi i suoi pantaloni sul pavimento. Il suo piede sfioro qualcosa di morbido. Potevano andare. Adesso una maglietta.

 

 

 

“Molly, non mi interessa se dovrò pulire la sua stanza dieci volte al giorno, lui resta!”

 

“Fintanto che rimane sotto la tua custodia, fai quello che vuoi, Sirius. Ma devo dirti che non abbiamo i fondi sufficienti per nutrirlo così come stiamo facendo ora.”

 

“Pagherò io il suo cibo. Non posso abbandonarlo proprio adesso. Ne abbiamo passate così tante insieme.”

 

Questa era la parte di conversazione che Ron era riuscito a sentire.

 

“State ancora litigando per Mundugus?” chiese innocentemente.

 

“Ron, sta zitto!” sbottarono Molly e Sirius contemporaneamente.

 

“Quello su Fierobecco è un discorso molto importante e non ha bisogno di essere interrotto da uno come te.”

 

Ron si sedette, sentendosi offeso. Se fosse rimasto ad ascoltare ancora un po’, avrebbe senza dubbio capito da solo di chi si trattava.

 

Ginny entrò nella stanza qualche minuto dopo Ron, seguita da Fred e Gorge. Ciascun Weasley lanciò un debole sguardo alla madre e a Sirius mentre si sedeva a tavola, cercando

di tenersi fuori da faccende che non li riguardavano.

 

 

“Finalmente!” pensò fra sé, mentre si abbottonava la camicia. Si girò e guardò verso il letto.

Sembrava completamente immobile, ma nel buio poco si vedeva.

 

 

“Buongiorno a tutti!” salutò allegramente entrando in cucina.

 

Fred, che aveva appena iniziato a bere il succo di frutta che sua madre gli aveva messo davanti, sputò tutto mentre la fissava con gli occhi sgranati dall’altra parte del tavolo. Molly si voltò verso il figlio.

 

“Fred! Ma ti sembrano cose da fare, sputare il tuo succo addosso al povero Sirius e... Tonks!” Pure lei fissò la giovane strega con occhi sgranati. Tonks si guardò per la prima volta da quando aveva lasciato la stanza scura.

 

“Oh, cazzo! Scusa Molly.” Arrossì vistosamente, diventando quasi dello stesso colore dei capelli dei Weasley. Si alzò, dando loro le spalle mentre contemplava il vergognoso inavvertito incidente. Ron e Sirius iniziarono a ridacchiare.

 

“Bei boxer, Tonks. Appartengono anche quelli al proprietario di quella camicia?” chiese Ron, con un ampio sorriso divertito. Ginny gli diede uno scappellotto sulla testa.

 

“Non sono affari tuoi, Ron! È difficile credere che tu riesca addirittura a notare quello che una ragazza indossa, di solito sei talmente tardo quando si parla di ragazze.” Fred e George scoppiarono a ridere e Ron si limitò a guardare storto la sorella.

 

Tonks si sedette di nuovo e Sirius le fece un sorriso malizioso.

 

“Così preferisci i vestiti di Lunastorta ai tuoi adesso?” le chiese in poco più che un sussurro, in modo che solo lei potesse sentirlo.

 

“Sirius Black! Cosa diavolo ti fa presumere che siano suoi?” sibilò lei. Lui si appoggiò allo schienale della sedia ed inarcò un sopracciglio.

 

“Credi che non sappia riconoscere un paio di boxer di Remus?” Fu il turno di Tonks di sputare il caffé che si era appena versata. Un sorriso soddisfatto comparve sulle labbra di lui e lei lo fulminò con lo sguardo.

 

“Stai bluffando!” esclamò, alzando un po’ la voce questa volta, così che tutti gli altri si voltarono per seguire lo scambio di battute. Sirius continuò semplicemente a sorridere.

 

“Oh, togliti quello stupido sorriso dalla faccia, tu, bastardo. Stai bluffando!”

 

Sirius tacque per un minuto, come se stesse considerando cosa dire. Le si avvicinò.

 

“Sento il suo profumo addosso a tutto quel tuo piccolo, furbetto corpicino. Tu dimentichi, cara cugina, che trascorro gran parte del mio tempo sotto forma di cane. Le sento queste cose, lo sai.” Lei alzò gli occhi al cielo. Fintanto che non condivideva questa informazione con il resto della tavolata le andava anche bene. La sua testa era ancora vicinissima alla sua. Sembrava che intendesse continuare a tormentarla all’insaputa degli altri.

 

“Sembra anche che voi due vi siate divertiti un po’ la notte scorsa. Le fece l’occhiolino, cosa che non passò inosservata fra gli altri seduti a tavola. Per la seconda volta quella mattina Tonks sputacchiò il caffé  nella sua tazza, schizzandone gran parte del contenuto su tutta la tavola. Sirius semplicemente rise. Si divertiva a stuzzicare la sua cugina preferita.

 

Molly lasciò la stanza per andare a controllare che Arthur si fosse alzato. Non appena fu fuori portata d’orecchio i ragazzi saltarono addosso a Tonks.

“OW! Scende-te!” (ahah, stavo solo scherzando, non le sono letteralmente saltati addosso.)

 

“Allora Tonks, a chi appartengono quei boxer?” chiese George con prudenza, controllando che sua madre se ne fosse davvero andata.

 

“Come se lo venissi a dire a te!” replicò freddamente. Nessun altro in quella tavola avrebbe dovuto capire di chi erano.

 

“A me lo dici, vero Tonks? Dopotutto, sono una ragazza. Puoi fidarti di me.” Disse Ginny dolcemente. Tonks guardò la più piccola dei Weasley con gli occhi ridotti a due fessure.

 

“Sì come no, mi tradiresti subito se solo qualcuno ti offrisse un dolcetto. Persino io ho usato il metodo ‘un dolce per un informazione’ con te in passato. Sbottò e scosse la testa, determinata a non cedere alle loro pressioni. Ginny sbuffò e tornò al suo posto. Sirius alzò la mano.

 

“Io lo so!” esclamò, come se stesse rispondendo ad una domanda di Trasfigurazione della McGranitt. Tonks lo fissò inorridita. Afferrò il suo braccio e lo abbassò con forza.

 

“Non oseresti!” urlò.

 

“Forse sì. Che cosa avete per me ragazzi? Niente che potrei volere in cambio di questa informazione?” si voltò verso l’Auror terrorizzato.

 

“Lo sai, sarebbe un attimo argomento di conversazione all’incontro dell’Ordine di stasera.

Sirius si alzò repentinamente ed iniziò a correre attorno al tavolo per sfuggire a Tonks che cercava di strangolarlo. La ragazza si alzò a sua volta per corrergli dietro finché non inciampò in un’altra sedia e volò a terra. Questo non sembrò fermarla ed estrasse la bacchetta, puntandola verso Sirius.

 

“Per la barba di Merlino, Dora, credi davvero io voglia sapere dove è stata quella bacchetta?” chiese Sirius, continuando a stuzzicarla mentre lei non gli lasciava scampo, mettendolo con le spalle al muro.

 

“No, ma a meno che tu non voglia scoprire dove potrebbe andare a finire, farai meglio a tenere chiusa quella tua boccaccia. Lo sai, non mi importa molto dove finisce. Si può lavare.” Lo informò, tornando al suo posto. A questo punto, tutti i Weasley scoppiarono a ridere.

 

“Potrebbe tornarci utile questa, prima o poi, George.” Disse Fred, asciugandosi le lacrime dagli occhi. Sirius alzò le mani in segno di resa.

 

“D’accordo, cara cugina, hai vinto. Non lo dirò a nessuno a meno che tu non voglia.”

Al sentire ciò tutti ( meno Tonks ) assunsero un’espressione delusa nel realizzare che non avrebbero saputo a chi apparteneva quel misterioso paio di boxer.

 

Finalmente tutti si calmarono e continuarono la loro colazione proprio nel momento in cui Molly tornò insieme ad Arthur. Si sedettero a tavola pure loro e parteciparono alle cordiali conversazioni ora condotte. Tutto sembrava tornato alla normalità, tranne per la povera Tonks la quale, ogni due minuti veniva sbirciata da un paio di occhi divertiti, come se volessero che lei confessasse davanti a tutti. Tonks sospirò e continuò a mangiare, non c’era assolutamente verso di farla parlare ora, non dopo che l’avevano presa in giro in quel modo.

 

Qualcuno si schiarì la gola sulla porta della cucina. Tutti alzarono lo sguardo per vedere chi era.

 

“Oh, Remus, sei ancora in tempo per una colazione veloce. Disse Molly alzandosi per prendergli un piatto. Sirius lanciò un’occhiata a Tonks ed inarcò un sopracciglio. Lei gli fece una linguaccia.

 

Remus avanzò di un paio di passi nella cucina.

“A dir la verità, devo andare via fra pochissimo e uhm... Tonks?” lei si voltò verso di lui con un’espressione innocente dipinta in volto.

 

“Dovresti ridarmi i miei vestiti prima che io vada.”

 

 

Allora? Ancora arrabbiati perché non ho tradotto quello di Lady Bracknell?

Spero di no.

 

Nonna Minerva

 

  
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