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Autore: _IlaSwag_    13/04/2012    2 recensioni
La mia vita?Un disastro.Eppure ho sempre creduto che facendo del bene, tutto e dico davvero tutto sarebbe stato ricambiato.Ma io non volevo essere ricambiata.No,a me è sempre bastato vedere il sorriso sul volto della gente per essere felice.Questa è La Mia Vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trentaduesimo Capitolo.
 

Papà.
Justin's Pov.

Quella fu la notte più bella della mia vita,e tutto grazie a Charlie.Ormai una cosa nella mia vita era certa:Niente avrebbe avuto senso senza di lei.Qualunque ragazza direbbe che stare abbracciati con il proprio fidanzato la fa sentira al sicuro,protetta.E' quello che mi succede a me quando è lei ad abbracciarmi.Venni interrotto quando il cellulare di Charlie iniziò a vibrare.Mi alzai facendo attenzione che non si svegliasse.Presi il cellulare dal comodino e vidi che sullo schermo era comparso il nome di Angel.Era da tanto che non la sentivo.
-Pronto?- bisbigliai uscendo sul balcone per non farmi sentire da Charlie.
-Oh,mi scusi.Credo di aver sbagliato numero.- disse frettolosamente.
-Angel!- esclamai.Se ora mi ritrovavo in quella situazione con Charlie era anche merito di quella donna.
-Ci conosciamo?- a dir la verità ci rimasi male quando non riconobbe la mia voce.
-Sono Justin.- le dissi con tono triste,davvero mi dispiaceva che non mi avesse riconosciuto,infondo era stata importante per me quella donna.
-JUSTIN?!?!?- urlò letteralmente.
-Sì?- sembrava così strano il fatto che avessi risposto dal cellulare di Charlie?
-Oddio Justin,non ti avevo riconosciuto.Sembra che tu abbia cambiato voce.- mi disse.Ecco il motivo,sinceramente me ne ero reso conto che la mia voce stesse mutando e maturando.
-Ah sì,può essere.- risposi poco sicuro.
-Comunque volevo farti i complimenti.- mi disse.
-Per cosa?- mi ero appena svegliato e non connettevo.
-Ma come per cosa?Per la tua carriera.Ho comprato entrambi i CD e sono bellissimi e poi per come sta andando con Charlie,vi ho visto sai alle premiazioni di MTV.- ah giusto.Quel giorno avevo imparato una nuova lezione:Mai rispondere a telefono appena ci si sveglia.
-Grazie mille,davvero.- mi ero appena connesso e quei complimenti che mi erano stati fatti,erano importanti per me
-CHARLIE?- accidenti quella donna aveva il brutto vizio di urlare a telefono e per di più a prima mattina.
-Sta dormen...- qualcuno mi tolse il cellulare da mano.Mi girai e vidi una dea:Charlie avevo solo l'intimo ed era perfetta,solo che stavamo fuori ad un balcone.
-Pronto?- disse con voce rauca,anche lei si era appena svegliata.
-Entra dentro,non voglio che tu stia qui fuori in queste condizioni.- le sussurrai all'orecchio mentre parlava al telefono.Lei sorrise e fece come dissi,la seguii ed iniziai a prepararmi.A momenti sarebbe arrivata mia madre e quindi le feci segno di prepararsi.
-Sono a casa!- urlò dal piano inferiore mia madre.Ero seduto sulla poltrona ad infilarmi le scarpe.
Sentii i tacchi di mia madre avvicinarsi alla mia camera.Non era un rumore che sentivo spesso in quanto mia madre odiava indossare scarpe eleganti.
-Justin,devo dirti una cosa.- disse seria.A quel punto calò silenzio,quasi fossimo stati in un cimitero.Gli occhi di Charlie si spostavano da mia madre a me in continuazione.
-Magari vado di là.- disse Charlie.Evidentemente si sentiva il terzo incomodo.
-No Charlie,resta.- l'assicurò mia madre.Lei obbedì.
-Justin,oggi verrà tuo padre.- mi disse.Mio padre non si era mai importato di me e,guardacaso,proprio quando incomiciavo ad avere qualche soldo in più e proprio quando il Mondo iniziava a conoscermi grazie al mio talento,Lui si rifaceva vivo.Mi faceva solo schifo.
-Uh che bello.- disse Charlie sorridendo,poi,quando incontrò il mio sguardo spento,si rattristì anche Lei.
-Esco a fare due passi.- dissi freddo.Sapevo che mamma ci restava male quando mi comportavo così,ma sono istintivo e non penso alle conseguenze.
Uscii di casa e misi le mie amate cuffie nelle orecchie.Iniziai ad ascolare Michael Jackson.Quando mi sarebbe piaciuto avere un padre come Lui.Uno che ha sempre il sorriso sulle labbra,uno che non è mai cresciuto,uno che spruzzava amore e felicità da tutti i pori,uno che amava i bambini,uno che mi sarebbe piaciuo avere come padre.
Mentre camminavo mi sentii tirare.Mi girai subito sulle difensive.Era Charlie.
-Justin,fermati.- mi disse.Aveva l'affanno,segno che avesse corso per raggiungermi.
-Dimmi.- non ero arrabbiato con lei perciò cercai di essere il più dolce possibile.
-Perchè scappi?Non sei stato tu a dirmi in continuazione che i problemi si affrontano?Ed ora?Ti stai rinnegando?- già,cosa stavo facendo?Perchè mi comportavo in quel modo?
-Sono stato io come quando ti ho detto anche qual è la situazione con mio padre.- le ricordai.
-So qual è la situazione ma sai che le situazioni spesso e volentieri cambiano.Prendi il mio rapporto con i miei genitori,ricordi?Loro non mi seguivano,a loro non importava di me ed è bastato non vedermi per alcuni mesi che hanno capito di aver sbagliato.Tuo padre ci ha messo molto di più,ma ora,forse,ha capito di aver sbagliato.- mi disse tranquilla.Forse aveva ragione,forse no.
-Non credi che se ne voglia approfittare?- chiesi preoccupato.
-E tu credi che tua madre glielo lasci fare?- rispose seria.Già, mia madre non glielo avrebbe mai permesso.
-...No.- risposi sincero.
-Bene,quindi ora torni con me a casa e ti comporti da ragazzo educato tale tu sei.- oltre ad essere la mia ragazza,la mia migliore amica era anche una seconda mamma.Non potevo chiedere una persona migliore di Lei al mio fianco.
-Okay.- dissi.Ci incamminammo mano nella mano verso casa.Lo ammetto,ero in ansia.Il tutto peggiorò alla vista dell'auto parcheggiato dinanzi casa mia.Guardai Charlie e con un sorriso mi tranquillizzò.
-Siamo a casa.- urlai.Mi affacciai dalla cucina e vidi mio padre.Era solo,non aveva portato con sè i miei fratellini.
-Ciao Justin.- mi abrracciò.Rimasi fermo,immobile.Non sapevo come reagire.
-Ciao.- dissi con tono freddo.
-Come stai?- mi chiese.Perchè si preoccupava di me solo ora.Non mi aveva fatto quasi mai quella domanda.
-Bene,tu?- chiesi.
-Bene.- mi rispose.Poi silenzio totale.Aspettavo che fosse stato lui a proferire parola,se era venuto a casa mia,c'era un motivo.Passarono una manciata di secondi,ed io,già non sopportavo quel silenzio.
-Dimmi una cosa:Sei venuto qui per approfittarti di me?Avresti davvero questo coraggio?- chiesi.Ero un misto tra rabbia e preoccupazione.
-Non ne avrei mai il coraggio.E' stata tua madre a convincermi e credo che noi dobbiamo riallacciare i giusti rapporti.- Mia madre?La guardai e lei annuì.M stava confermando quello che mi era stato appena detto.Perchè lo aveva fatto?
-Justin,sia io che Charlie sappiamo quanto tu ci stia male e non sopportando questa situazione ho deciso di convincerlo senza parlartene.-  sapevo che infondo lo aveva fatto per rendermi felice.
Mi ero convinto,avrei perdonato mio padre,proprio come aveva fatto Charlie con i suoi genitori e,forse,avemmo avuto un bel rapporto.



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My Space:

Buonasera a tutte *-* Come va?
A me bene :3
Cosa ve ne pare di
questo capitolo?
Diciamo che ne
ho scritti di migliori,
ma anche di
peggiori.
Sono molto curiosa di
sapere cosa
ne pensate e se ci sono
degli errori.Perciò recensite in molti,
Vi Aspetto.Ah,sapete che abbiamo
raggiunto e superato
le 1500
visualizzazioni?
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

  
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