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Autore: _penny_lane_    13/04/2012    1 recensioni
dominique non è una ragazza come tante altre, è l'opposto. non per scelta odia l'amore e ogni volta che qualcuno le mostra affetto lo allontana. ha un migliore amico che la conosce a fondo e che le vuole bene, forse troppo. cosa succede se proprio la persona di cui si fida di più la tradisce e trova qualcuno che le stravolgerà la vita? riuscirà qualcuno a salvarla dalla sua autodistruzione e a convincerla che l'amore è bello? leggete se vi ho incuriosito ;) ultimo capitolo! grazie a tutti quelli che mi hanno seguito e suggerito vari consigli :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dominique era stesa sulla sabbia e si godeva il sole caldo sulla sua pelle e la musica a tutto volume che rimbombava nella sua testa. Non voleva pensare, non voleva pensare a lui che era così vicino, in un secondo avrebbe potuto raggiungerlo e ricominciare tutto da capo. Ma lei..lei era lei, orgogliosa e testarda.
 
All’improvviso sentì un brivido percorrerle la schiena e riconobbe quel tocco che lo aveva provocato. Quelle dita così delicate e allo stesso tempo vogliose e cariche di passione. Un solo nome: Adam.
 
“cosa vuoi ancora?”. Mugolò la ragazza che intanto era ancora stesa con gli occhi chiusi.
 
“ah allora ti ricordi ancora di me”
 
“come potrei dimenticarmi di uno stronzo come te”
 
“ok Niki non ricominciare. Sono venuto in pace”
 
“mmm di sicuro, conoscendoti vorrai solo portarmi a letto un’altra volta”
 
“beh allora vuol dire che non mi conosci”
 
“neanche tu mi conosci eppure pretendi che ti ascolti dopo tutto quello che mi hai fatto passare”
 
“dio santo Niki sei impossibile! Possibile che non ti possa parlare civilmente e spiegarti una volta per tutte quello che è successo?! Credi che non mi importi nulla di te?!”
 
“non c’è niente da spiegare, quello che ho visto è stato chiarissimo. Come ho potuto fidarmi di uno come te? Come?! Di sicuro sarai un ottimo attore visto come riesci a convincere e manipolare bene le persone e ottenere sempre quello che vuoi!”
 
Dominique si era alzata e ora si guardavano negli occhi. Quel linguaggio strano, silenzioso che solo le iridi sanno parlare. Rabbia, dolore, delusione. Ecco cosa si stavano dicendo.
 
“e io come ho potuto credere che per una volta tu saresti stata diversa? Che per una volta avresti lasciato che qualcuno entrasse nel tuo mondo, che qualcuno ti potesse conoscere e volerti bene senza che tu lo allontanassi? Ma perché sei così complicata?!”
 
La rossa rimase senza parole. Forse perché non c’era nulle da dire, Adam aveva detto tutto, tutta la verità si riversò sulla ragazza. era vero, nell’intento di proteggersi aveva allontanato tutti e non aveva dato nessun valore a niente credendo che poi l’avrebbe inevitabilmente delusa. Lei che amava rischiare si era dimenticata di rischiare su se stessa, di mettersi in gioco e aveva perso, per l’ennesima volta. Non riuscì a parlare così che Adam la lasciò da sola su quella spiaggia. Era rimasta sola, anche se la spiaggia era piena di persone, era sola dentro, aveva lasciato tutti fuori dal suo mondo e ora aveva capito: non poteva pretendere che le persone a cui teneva ci sarebbero state sempre consapevoli che anche lei gli voleva bene. Anche loro avevano bisogno che la ragazza gli dimostrasse quanto valevano per lei. L’aveva capito, ma forse era troppo tardi per riprendersi quelle persone che amava.
 
I suoi amici quella sera erano via così Dominique si ritrovò a vagare in giro per il paese senza una meta precisa. Osservava i bambini che giocavano sulle giostre o si rincorrevano per la piazza. Erano così felici. Perché più cresci e più le cose si complicano? Perché è sempre più difficile raggiungere la felicità?
Non si accorse nemmeno che era finita in una strada buia e poco popolata ma prima che potesse girarsi per tornare in dietro, qualcuno la afferrò per un braccio e la sbattè violentemente al muro provocandole un dolore assurdo alla schiena.
 
“ehi ma guarda un po’ che bel bocconcino che c’è. Cosa ci fa una creatura come te tutta sola?”
 
L’uomo che l’aveva intrappolata era il triplo di lei, puzzava enormemente di alcool e le sue mani sgraziate avevano iniziato a toccarla. Dominique era impietrita dalla paura non riusciva nemmeno a parlare. L’uomo rozzo continuava a toccarla e aveva iniziato a mettere le mani sotto i suoi vestiti e ci mancava poco che la spogliasse del tutto se qualcuno non avesse colpito quel vile essere e lo avesse fatto cadere a terra svenuto. Adam. La sua salvezza.
 
Le fu subito accanto e la sostenne per i fianchi prima che cadesse. Insieme se ne andarono da quella via e raggiunsero la spiaggia.
 
“perché ogni volta che ci sono io tu sei in pericolo?”
 
Dominique sorrise debolmente. “forse perché sei il mio principe azzurro e il tuo scopo è salvarmi sempre dai brutti ceffi”
 
Non c’era più la rabbia o il dolore fra loro due, finalmente avevano raggiunto la pace.
 
“comunque piacere io mi chiamo Adam, ho 17 anni, sono un ottimo giocatore di hockey e mi piace salvare le donzelle in pericolo”. Scherzò Adam tendendo la mano a Dominique che lo guardò stranita ma decise ugualmente di stare al gioco. In fondo le mancava troppo ed era stanca di farsi sempre del male.
 
“piacere mio. Mi chiamo Dominique, ho 17 anni anch’io, mi piace l’hockey e odio i principi azzurri che mi sconvolgono la vita”
 
I due ragazzi non poterono non scoppiare a ridere. Sembrava che fosse tornato tutto a qualche mese prima quando fra loro c’era solo una profonda amicizia, prima che si accorgessero che c’era dell’altro. Tra le risate però Adam notò quanto era cambiata Dominique. Capì che finalmente era diventata la donna coraggiosa e orgogliosa che gli piaceva.
 
“torniamo insieme, torniamo ad essere un noi”
 
“c-cosa?”. Dominique sperò, o forse no, di aver capito male. “non c’è mai stato un noi Adam”
 
I due ragazzi tornarono seri, era giunto il momento di parlare seriamente senza rifugiarsi dietro a inutili scuse.
 
“si invece. Non lo sapevamo, però c’era qualcosa che ci univa e non intendo solo l’amicizia. C’era qualcosa che ci faceva essere un noi e c’è ancora”
 
Il cuore di Dominique batteva così forte che era sicura saltava anche qualche battito. Le farfalle nello stomaco. Le mani che tremano. Non sono questi i sintomi dell’amore?
 
“dai non scherzare”. Perché doveva sempre rovinare tutto con la sua oronia?
 
“Dominique guardami”
 
La ragazza fissò i suoi occhi smeraldini in quei pozzi infiniti neri. Inutile dire che il suo cuore accelerò il battito.
 
“non sto scherzando. Io ti amo. Ti amo perché sei fantastica, sei indistruttibile, orgogliosa, ironica, vivace, astuta e potrei stare qui fino alle 5 del mattino ad elencarti i motivi per cui ti amo, anche se ho paura che tu ora possa alzarti e andartene e darmi dello stupido perché ho tentato ad amare una ragazza impossibile come te”
 
Dominique era meravigliata da quelle parole. Per la seconda volta nel giro di un’ora era rimasta senza parole. Con uno slancio si buttò al collo di Adam e lo baciò. Un bacio dolce e non passionale come nelle loro notti divertenti.
 
“fallo”. Lo intimò la ragazza.
 
“cosa? Guarda che scherzavo io fino alle 5 non ci sto su questa spiaggia a lodarti, fa freddo!”
 
Adam non sarebbe cambiato mai. Sempre pronto a scherzare e a tornare serio in un secondo.
Quando Dominique riuscì a finire di ridere finalmente riuscì a parlare normalmente.
 
“ahahaha no..ahaha. dimmi che mi ami ora e per sempre”
 
“beh adesso, per sempre mi sembra una cosa troppo lunga, al massimo per un anno, poi scade il contratto eh”
 
Ma questa battuta non era divertente e il ragazzo si guadagnò un bel pugno sulla spalla.
 
“questo te lo sei meritato”. Puntualizzò Dominique.
 
Ora erano seri. Le loro fronti a contatto, i loro occhi incatenati, i cuori che battevano allo stesso tempo, il rischio di mettersi alla prova e la paura di esprimersi che se ne andava perché finalmente Dominique aveva imparato ad amare e a fidarsi.
 
“ti amo, ti amo e non so quando smetterò di farlo, sei la mia droga e non ho intenzione di smettere per nessun motivo al mondo”
 
“ahahah sei tutto il mio mondo e scusa se non mi perdo in futili dichiarazioni romantiche e sdolcinate, sarò diretta: io ti odio”
 
“come scusa?!”
 
“ahaha sei sempre il solito, te l’ho detto che ti ci sarebbe voluta molta fortuna per conoscermi. Ti odio e lo farò sempre perché mi hai sconvolto la vita, ti odio perché senza capirmi e conoscermi mi hai distrutta e poi salvata svariate volte, ti odio perché ti amo”
 
“ma me la dovevo beccare proprio io la ragazza più complicata del mondo?”
 
“ahahahah ti amo. E sono seria ora. Ti amo e non ho paura di ammetterlo, sei una parte di me e guai a te se provi a scappare, tanto poi ti trovo lo stesso”
 
“sei tu che non devi più scappare da me, non farlo mai più”
 
“sarò qui per sempre”. Disse Dominique indicandogli il cuore.
 
Quello che successe quella notte le stelle lo avevano visto miliardi di volte eppure era sempre una cosa nuova. L’amore che sbocciava tra 2 persone sarebbe stato eterno e sempre nuovo, sarebbe stata una continua scoperta piena di sorrisi e lacrime, sarebbe stato qualcosa che gli uomini non sanno definire a parole ma solo con i gesti.
 
Dominique e Adam quella notte non fecero sesso, fecero l’amore legati da quel qualcosa che all’inizio non avevano riconosciuto ma che sarebbe stata la cosa più bella che insieme avrebbero costruito.
  
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