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Autore: chian    13/04/2012    4 recensioni
Questa è la storia di Andrea, una ragazza italiana, una grande artista e una brava mamma.
Una vita apparentemente felice, segnata però da ferite molto profonde, che l'hanno fatta cambiare.
Poi una grossa offerta di lavoro e l'incontro con una persona molto speciale... ed ecco che la vita cambia nuovamente...
Storia romantica, dall'inizio un po triste, di una ragazza che grazie all'amore è riuscita a ritrovare se stessa.
[estratto settimo capitolo:
mi afferrò per la nuca facendo piegare la mia testa all'indietro.
Rabbrividii a quei tocchi, misi cosi una mano sul suo petto, all'altezza del suo cuore, e di nuovo lo percepii battere all'impazzata.
Che cosa stava succedendo? Che cosa mi stava succedendo? Perchè mi sentivo in quella maniera? perchè il suo tocco era cosi piacevole per me?
Iniziai a sentire un po di imbarazzo e dovetti lottare con tutta me stessa affinchè non lo notasse.
Lo strinsi forte, e affondai le mie mani nelle sue braccia, quello forti e muscole braccia.
Poi iniziò a leccarmi il collo e arrivò fin dietro l'orecchio.
Il cuore quasi sembrò uscire dal mio petto quando la sua lingua andò ad accarezzare le mie labbra.
Poi mi baciò appassionatamente.
Non so quanto duro, ma quel bacio mi tolse il fiato.
Era da tempo che non provavo queste sensazioni, e la cosa mi spaventò moltissimo]
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Venice

 

Pov. Andrea.

 

Venice: che luogo incantevole e suggestivo!

Sembrava proprio Venezia con i suoi canali navigabili.

Certo, la temperatura e lo stile architettonico erano decisamente differenti, sopratutto Venice Beach era molto caratteristico per l'aspetto bohemien della sua area residenziale e per la sua folkloristica passeggiata lungomare.

Le piste ciclabili e pedonali che costeggiavano il bellissimo mare azzurro pullulavano sopratutto di artisti di strada e amanti dei pattini a rotelle.

Potevi vedere gente di ogni nazionalità.

Guardavo quello spettacolo dal finestrino del taxi ed ero incantata.

“Non ero mai stata qui! É incantevole”.

“Mi fa piacere che ti piaccia. Io adoro questo posto. Sognavo da anni di comprare una casa qui per le vacanze per me e la mia famiglia e finalmente, qualche anno fa, sono riuscito a far avverare il mio sogno. L'unica cosa che mi dispiace è che non posso venirci spesso. Ma, grazie a Dio, il resto della famiglia se la gode abbastanza!” disse Ian sorridendo.

“Com'è la tua famiglia?”. Non avevamo mai toccato quell'argomento, ma ero molto curiosa di sapere qualcosa in più della sua vita.

“Hai un paio di giorni liberi? Perchè il discorso sulla mia famiglia potrebbe essere molto lungo”.

Sorrisi a quella risposta.

“Scherzavo, la mia famiglia è...... multi sfaccettata”.

“Eh?” chiesi stupita. Non avevo mai sentito nessuno descrivere la propria famiglia con un aggettivo simile.

“Si, multi-sfaccettata è il termine giusto. Trovi personalità di ogni genere: mio padre è un amante della natura, dell'arte, è un vero avventuriero, a differenza di mia madre che invece è una persona molto più posata. Le sue passioni sono la cucina e il ricamo. Ho un fratello, Bob, e una sorella, Robyn, che mi hanno regalato dei bellissimi nipoti, che sono tutta la mia vita. Sono molto legato a loro, ma è sopratutto con mia sorella che ho un rapporto speciale, lei è la mia confidente, se ho un problema è a lei che mi rivolgo. Tu invece, che mi racconti della tua famiglia?”.

“Vengo da una famiglia molto semplice, mia mamma fa la casalinga, mio padre l'operaio. E ho un fratello, più piccolo di me, Davide, che studia medicina”. La mia risposta fu molto breve, non amavo molto parlare della mia famiglia, mi faceva venire nostalgia di casa.

Ian si accorse del mio stato d'animo.

“Non volevo farti diventare triste. Ti mancano molto?”

“Un sacco, ma purtroppo i miei hanno paura di prendere l'aereo quindi non vengono mai a trovarmi, mio fratello è impegnato con lo studio e non voglio che si distragga. E io, con i nostri ritmi lavorativi, per adesso, non posso proprio andare in Italia”.

“Dai, tra due mesi è Natale, c'è la pausa delle riprese per due settimane, magari riesci ad andarci”.

“si lo spero proprio!”.

 

“Eccoci arrivati Mister Somerhalder”.

“Grazie mille”. Rispose Ian pagando la corsa al tassista.

“Mister Somerhalder, Miss Milano potrei chiedervi un autografo per mia figlia. È una fan dello show e sarebbe un gran regalo per lei”.

“Certo che sì” risposi senza esitazione. Mi faceva sempre piacere rendere felici i fan.

“Ecco fatto!” disse Ian riconsegnando il foglio di carta con i nostri autografi al tassista.

“Vi ringrazio veramente di cuore!”.

“Non c'è di ché. Grazie a lei e buon lavoro”.

 

La casa di Ian era enorme: si sviluppava su due piani, c'era una dependance, un grande cortile con la piscina e, cosa che la rendeva veramente fantastica, si affacciava sulla spiaggia.

Quando uscii sul terrazzo, la vista dell'oceano mi tolse il fiato e mi emozionai: il profumo del mare mi ricordò il mio paese, e quindi di nuovo il pensiero andò alla mia famiglia.

“Andrea tutto bene?”

“Si, è solo che questa vista mi fa pensare a casa. Sai, i miei vivono in una località marittima, quindi sono cresciuta sentendo il rumore del mare e il suo profumo. È una delle cose che mi mancano di più in assoluto”.

Ian mi fissava con tenerezza.

“Ti ringrazio Som di avermi portato qui...” dissi avvicinandomi a lui e baciandogli la guancia.

“Non c'è di che!” sussurrò fissandomi negli occhi.

I nostri visi erano vicinissimi, i nostri occhi erano incollati, eravamo quasi ipnotizzati l'uno dall'altro, e l'unica cosa che riuscivo a pensare era quanto desiderassi ardentemente perdermi nelle sue braccia e assaporare quelle labbra.

 

Pov. Ian.

 

Quanto era bella!

I miei occhi fissi sui suoi dicevano tutto, gridavano quanto io la desiderassi, quanto io fossi felice di averla li con me, finalmente soli.

Le cinsi la vita con un braccio e dolcemente la abbracciai.

Potevo sentire perfettamente il battito del suo cuore, quel battito che era stranamente sincronizzato alla perfezione col mio.

Quello era il momento che stavo aspettando, quello era il nostro momento.

E entrambi avvicinammo di più i nostri visi facendo toccare le nostre fronti.

“Ian...” mormorò Andrea.

Le accarezzai una guancia e le nostre labbra si sfiorarono.

 

“Zio Ian!” urlò qualcuno dall'ingresso.

La magia che si era creata tra di noi svanì in pochi secondi e istintivamente Andrea si allontanò dal mio abbraccio.

“No!” mormorai. “Penso proprio che oggi conoscerai la famiglia Somerhalder mia cara”

Andrea era decisamente scioccata. Ma non ebbe tempo di replicare perché i miei nipoti fecero il loro ingresso in terrazzo saltandomi addosso e facendomi cadere su un divanetto che c'era li fuori.

Dopo circa due minuti di lotta riuscii a calmarli e a rimettermi in piedi.

“Andrea ti presento i miei nipoti, o meglio le mie pesti”.

Andrea mi guardava ancora un po incredula, sicuramente non si aspettava di trovarsi in quella situazione, ma in verità neanche io potevo pensare di trovarli li. Avevo parlato con mia sorella pochi giorni prima e mi aveva detto che per quel weekend avevano in programma un viaggetto a New york.

 

 

 

Pov Andrea.

 

Decisamente scioccata da quella situazione in cui mi ero venuta a trovare, troppo imbarazzante, e ancora scossa per quello che stava per capitare con Ian poco prima di essere interrotti, non riuscii a proferire parola.

“Ciao! Sei la fidanzata dello zia Ian?”.

Vidi Ian guardarmi e scoppiare a ridere, sicuramente avevo fatto una delle mie solite facce da vera idiota, quelle facce che facevo sempre quando ero decisamente imbarazzata.

“Ehi piccolo non fare queste domande, cosi me la fai scappare di paura!” disse dolcemente Ian al nipote.

Feci un respiro profondo e ripresi il controllo della situazione.

“Non preoccuparti piccolo, non dare retta a tuo zio, fa sempre lo spiritoso. Comunque no, non sono la sua fidanzata” dissi sfoderando un sorriso forzato verso Ian.

“Ma le piacerebbe un sacco!”. Ian si stava divertendo un sacco a mettermi in difficoltà.

“Scusalo, fortunatamente non siamo tutti cosi in famiglia. Ian è l'unico che è uscito cosi purtroppo!” disse una ragazza bionda avvicinandosi a Ian e dandogli una pacca sulla nuca.

“Ahi!” disse Ian massaggiandosi il collo dolorante.

Quella scena fu molto divertente.

“Piacere io sono Robyn, la sua sorellona! Spero che i bambini non ti abbiano messo in difficoltà Andrea. Sono un po curiosi”.

“Non preoccuparti! Ho anche io una figlia di 4 anni e quindi capisco benissimo!”.

“Si Ian me l'ha detto! Ha detto che è una bambina fantastica. Si chiama Julia, giusto?”.

La guardai sorpresa.

“Non sorprenderti, so tutto di te. Questo qui non fa altro che parlarmi di te, ogni volta che lo chiamo non sento altro che Andrea qui, Andrea la,....”

“ Robyn puoi anche smetterla!” sbottò Ian imbarazzatissimo.

“Cos'è ti vergogni? Poi non ho detto niente di male. Solo la verità, e cioè che mi stressi l'esistenza. Però ora che ti vedo, lo capisco. La tv non ti rende giustizia mia cara, sei bellissima”.

Quella ragazza era incredibile: mi fu da subito simpatica.

“Grazie mille Robyn sei gentilissima!”.

“Sentite perché non venite giù? Tra poco arrivano anche mamma e papà con il resto della ciurma. Si sono fermati a prendere qualcosa da mangiare al supermercato. Saranno felici di trovarvi qui.”.

“e il tuo adorato Steven dove l'hai lasciato?” chiese Ian.

“Steven aveva impegni di lavoro e quindi non è potuto venire. È per quello che non siamo più andati a New York. Abbiamo rimandato alla prossima settimana. Mi mancherà un sacco il mio maritino” rispose con aria triste “mi spiace che non ci sia, mi sarebbe piaciuto presentartelo Andrea, è un uomo eccezionale” continuò fieramente.

“è eccezionale solo per il fatto che ti sopporta con pazienza” la prese in girò Ian.

Robyn gli diede un altra forte pacca sulla nuca.

Era veramente divertente vedere come i due si stuzzicassero.

 

 

La famiglia di Ian era veramente incredibile e furono tutti cosi gentili con me.

Durante la cena parlammo un po di tutto e devo ammettere che, sebbene l'imbarazzo iniziale, mi sentii successivamente molto a mio agio.

“Ma senti, allora mi dici chi è quest'uomo misterioso che è interessato a Sarah?” mi chiese Bob. (*1)

“non posso darti nessuno Spoiler Bob, mi dispiace, ma vedrai rimarrai scioccato da come andranno le cose nelle prossime puntate dello show!”

“ma almeno ci puoi dire se succederà qualcosa nella prossima puntata tra Damon e Sarah? Perchè è gia un paio di volte che ci vanno veramente vicini ma ogni volta c'è qualche ostacolo. Io prima ero una Delena convinta ma l'arrivo di questo nuovo personaggio e la chimica che c'è tra di voi è cosi incredibile che inizio a Shippare per questa nuova coppia”.

Robyn era decisamente interessata alla parte romantica dello show.

“Non potete farmi queste domande! Oddio come faccio a rispondere? Dai però voglio sbottonarmi un po. Si succederà qualcosa.”.

“Ah, le sta bene ad Elena, cosi impara a tirare la corda.!” sbottò Robyn soddisfatta.

“comunque devo ammettere che sono anche io una Delena, e anche se faccio questa parte e mi piace moltissimo il rapporto che c'è tra il mio personaggio e Damon, continuò a tifare per quella coppia. Prima o poi quei due dovranno finire insieme!”.

“Meglio poi! Adesso mi piace divertirmi con te! Sarah è più divertente!” ribatté Ian.

Tutti scoppiarono a ridere.

 

 

 

La cena fu molto piacevole.

“Ehi zio Ian sei pronto per la nostra serata al bowling?”.

“ E lasciamo Andrea qui?” replicò Ian.

“ Ma lei non è un maschio e la serata è solo per gli uomini”.

“bè, scusami Ian, ma ha ragione. Io non sono un maschietto!” ribattei divertita “dovreste andare! Io starò qui a fare due chiacchiere tra donne!”

 

 

Ian stava per andare al bowling, ma prima mi mostrò la stanza della dependance dove avrei dormito.

“Questa è la camera. Io dormirò qui in salotto nel divano”.

“Oh ma smettila, perché devi dormire sul divano? C'è abbastanza spazio per tutti e due”.

“Sicura che non ti scocci?”

“Sicura! Tanto metto i cuscini come linea di confine e se oltrepassi la metà del letto ti butto giu!” risposi divertita.

“Simpatica come al solito!! e sei sicura che non ti scoccia che vado al bowling e ti lascio qui con loro? Posso anche cambiare idea!” mi disse Ian preoccupato.

“Vai tranquillo, e divertiti, è giusto che passi un po di tempo con i tuoi nipoti, con tuo fratello e tuo padre. Io starò benissimo. La tua famiglia è fantastica!”

Lo vidi sorridere.

“Mi spiace di andarmene, avrei voluto stare con te!”

“Abbiamo ancora 2 giorni! C'è tutto il tempo!”

 

 

Passai il resto della serata con le donne Somerhalder e devo dire che erano tutte delle grandi donne.

Anche Katy la moglie di Bob era molto carina e gentile.

La mamma di Ian mi fece vedere le foto di Ian da piccolo, alcuni suoi filmini di recite scolastiche e alcuni suoi servizi fotografici di quando aveva iniziato a fare il modello e era approdato nel mondo dello spettacolo.

Mi raccontarono alcuni aneddoti divertenti ed esilaranti.

“Non dire a Ian che ti abbiamo raccontato queste cose o ci ucciderà!” mi disse Robyn.

“non preoccuparti! Sarà il nostro piccolo segreto!” risposi tra una risata e l'altra.

L'ora si fece tarda, e ancora gli ometti non erano rientrati. Tutte però eravamo abbastanza stanche e andammo a dormire.

Non riuscii a prendere sonno subito: ripensai alla strana giornata che avevo passato, a come Ian mi avesse prelevato per quel viaggio assurdo, all'incontro accidentale con la sua famiglia che mi rendeva molto felice, ma sopratutto al bacio che quasi ci eravamo scambiati.

Sarebbero stati dei giorni bellissimi, me lo sentivo.

Mi voltai di lato, chiusi gli occhi e finalmente mi addormentai felice.

 

Note:

come promesso ecco il nuovo capitolo!! spero vi piaccia!!

ho deciso di scrivere diversi capitoli su Venice quindi ci saranno molti eventi e molte cose carine. Vedrete.

Grazie infinitamente per le recensioni, mi rendete veramente felice, grazie anche a chi segue in silenzio, aumentate sempre di più!!!

come avrete notato ho messo un punto (*1): se siete curiosi di sapere di cosa stanno parlando i personaggi a tavola (damon, Sarah, uomo misterioso, ecc....) sappiate che la riposte alle vostre domande le trovate all'interno dell'altra mia fanfiction “il fragile confine tra l'odio e l'amore”.

Vi aspetto!!

un bacio enorme

Chian

 

ps. scusate per eventuali errori. 

  
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