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Autore: AloneAgainstZombies    13/04/2012    1 recensioni
Questa storia è ambientata nel 2012 in Giappone (inizialmente), dove è improvvisamente scoppiata una pandemia a causa di un virus che trasforma gli esseri umani in zombie. La storia ruota intorno a sei studenti giapponesi della “Mizu High School”, che sopravvivono allo scoppio iniziale della pandemia, ed occasionalmente la trama segue le vicende di altri personaggi.
La storia inizialmente segue i tentativi di fuga e sopravvivenza dei superstiti della “Mizu High School” e man mano che la storia va avanti vengono introdotti i temi legati al collasso della società, compreso il possibile abbattimento dei codici morali degli umani sopravvissuti.
[Interrotta causa divisione autori]
Genere: Horror, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kaoru saliva la scala più velocemente possibile, non riusciva ancora a credere a quello che stava accadendo. Aveva il fiatone ma le sue gambe non smettevano di muoversi.
 "Non fermarti, non fermarti, non fermarti! mancano pochi piani ormai!" pensava intanto.
Tutto d'un tratto, appena svoltato l'angolo per salire sulla scala del piano successivo, si ritrovò una di quelle creature davanti.
Spalancò gli occhi e indietreggiò deglutendo, ma con gran sorpresa lo zombie non fece assolutamente niente.
 "Non mi vede? ho beccato uno zombie cieco che fortun-" in quello stesso momento si scontrò di schiena contro un altro zombie, spingendolo leggermente.
"Oh cazz..." la creatura gli si avventò contro prendendolo per la giacca e strappandogliela quasi di dosso: "H-ha una forza disumana...!".
Venne spinto giù dalle scale e cadde insieme a quell'essere. Fortunatamente Kaoru riuscì a ristabilizzarsi in aria e salire sul corpo del non morto usandolo come scudo per evitare i danni della brusca caduta.
Quando riaprì gli occhi, chiusi in precedenza a causa del tonfo, lo vide steso per terra e immobile: "Oddio ha il collo spezzato" notò. Indietreggiò un po' aspettandosi da parte sua una reazione. " Non muove un muscolo...meglio così". Riprese la sua corsa verso le scale passando velocemente tra quei pochi zombie che trovava calciandoli giù per le scale.
Riuscì a salire gli ultimi scalini e vide una porta davanti ai suoi occhi, "Una porta?!" pensò mentre corse verso di essa.

Pochi minuti prima

Ayumu salì di corsa sul tetto, doveva raggiungere un posto sicuro.
Spalancò la porta con un calcio. Era agitatissima.
"CHE DIAMINE SUCCEDE?!"
Si affacciò leggermente dalla ringhiera per vedere cosa stesse succedendo di sotto. C’era sangue ovunque, ancora più di prima.
Era una visione raccapricciante. Inorridita, si allontanò sedendosi in un angolino del terrazzo.
"Cosa devo fare ora?!"
Rimpiangeva di non aver trovato il fratello, in quel momento lui l'avrebbe saputa consolare. Una lacrima le solcò il viso, ma si rese subito conto che non poteva lasciarsi prendere così dal panico.
Doveva pensare a cosa fare, ma prima si alzò da terra e cercando di non fare il minimo rumore si nascose per non essere notata da occhi indiscreti...
Improvvisamente sentì un rumore dalle scale e sobbalzò, il suo cuore iniziò a battere velocissimo:
"Speriamo siano persone...normali." pensò.
Deglutì e attese che qualcuno spalancasse quella dannatissima porta.
La porta si aprì e Ayumu rimase quasi immobile dallo stupore.
"K-Kaoru!"
La ragazza si alzò di scatto e abbracciò il fratello in lacrime.
Kaoru fu anch'egli sorpreso di trovarla lì e urlò “Ayumu!” per poi stringerla forte.
Sono contento che tu stia bene, non sai che ho paura ho avuto” disse Kaoru mentre l’abbracciava forte.
Anch’io…” rispose lei “Ma…che diavolo sta succedendo?!” gli domandò con voce tremolante.
Kaoru non sapeva cosa rispondere, si limitò a guardarla negli occhi e ad alzare leggermente le spalle.

Nello stesso momento, corridoi dell’istituto.
Yoko Kimura.


Corse così tanto che i polmoni le sembrarono trasformarsi in due supernove brucianti, ma non poteva fermarsi, non poteva lasciarsi andare alla stanchezza. Altri tre "cosi" la stavano inseguendo e di sicuro diventare una pseudo zombie maleodorante con la bava alla bocca e il passo da ubriaco non era la sua massima aspirazione. Riuscì ad arrivare e a salire per le scale di emergenza, sbattendo la porta a vetri contro gli zombie; essa, frantumandosi, investì i non morti con una pioggia fitta e mortale che li fece stramazzare al suolo. Dopo aver ripreso fiato per un secondo, continuò a salire, chiudendosi alle spalle tutto ciò che poteva. Sentì voci “umane” provenire dalle scale che davano al tetto e iniziò a correre verso di loro, si ritrovò una porta davanti e l’aprì di scatto.
Vide un ragazzo e una ragazza che si assomigliavano tantissimo, probabilmente erano fratelli gemelli. Erano abbracciati tra loro e la guardavano come se fosse una di quegli zombie schifosi.
Kaoru vedendo entrare questa ragazza con i capelli rossi e dal colore della pelle normale, almeno a prima vista, si rasserenò un po’ però era ancora molto preoccupato. "Tu...sei una di loro?" le chiese con uno sguardo minaccioso, sperando comunque di avere una risposta. Non ne poteva più di scappare e di distruggere vite non molto tempo fa umane. Intanto stringeva forte sua sorella tra le braccia, l'avrebbe protetta a qualunque dannatissimo costo.
Yoko fece un passo più lontano da loro, mostrando i palmi in segno di resa "Hey! Hey! Sono viva, non vedete?!" chiese guardandoli esasperata. Kaoru e Ayumu mostrarono un viso molto più calmo e, prima che potessero dire qualcosa Yoko, si presentò: "Mi chiamo Yoko, sono di questa scuola. E, per fortuna, a quanto vedo non sono la sola a non essere stata infettata" disse lei sollevata.
Ayumu osservò la ragazza dai capelli rossi ancora una volta. Era felice che lei e suo fratello non fossero gli unici sopravvissuti.
"Io sono Ayumu...piacere di conoscerti! Anche se avrei preferito circostanze diverse ehehe”. Le rispose Ayumu facendo una piccola linguaccia.
Io sono Kaoru, suo fratello, piacere di conoscerti Yoko, scusami se ho dubitato un attimo di te, ma sono abbastanza scosso, credo tu possa capire…” disse Kaoru imbarazzato.
Sta tranquillo!” le rispose Yoko sorridendo “Piuttosto… avete visto qualcun altro vivo?” chiese sospirando…

Pochi minuti prima
Ren Hiyama

Arrivò sull’altro lato del tetto da una scala secondaria chiudendosi la porta alle spalle, per fortuna lì non vi era traccia di quei mostri. Ai suoi occhi risaltò subito il panorama cittadino, pieno di colonne di fumo che s’innalzavano da tutte le parti, in città era il completo caos, sembrava una guerra, tra le peggiori. Ren si fermò qualche secondo a fissare quel tremendo panorama, nonostante la sua spiccata intelligenza non riusciva a trovare una spiegazione razionale a tutto questo, che diavolo succedeva?
Ad un tratto sentì delle voci provenire dall'altra parte del tetto, dove si trovava la scala principale. "Accidenti saranno quei mostri? No, non sembra, stanno parlando, queste sono voci, saranno senz'altro persone normali....o no?” chiese tra sé e sé mentre si avvicinava pian piano alla fonte di quelle voci. Giunto nei pressi delle voci si accorse che fortunatamente si trattava di ragazzi ancora "normali" e non di strane creature come temeva. Restando nascosto a osservarli riuscì ad udire qualche tratto della conversazione e decise di farsi avanti, quei tipi gli sarebbero potuti essere utili per una possibile fuga. “Io sono ancora vivo.” disse uscendo allo scoperto e avanzando verso i ragazzi. Senza dare loro il tempo di dire nemmeno una parola, aggiunse con un tono da leader: “ Per essere arrivati fin qui ci sono due possibilità, o siete molto fortunati o evidentemente avete qualche capacità che vi distingue da quei poveretti che sono diventate vittime delle creature misteriose, in ogni caso ora abbiamo bisogno sia di abilità sia di fortuna, quindi dobbiamo cooperare e trovare un modo per uscire da questa fottuta scuola.”. Non amava molto socializzare, ma in quel caso avrebbe dovuto sforzarsi di stare in contatto con altra gente.
Aspettiamo ancora due minuti, potrebbe esserci qualcuno ancora vivo che riesce a salire, se però non arriva nessuno sbarriamo l'ingresso, non abbiamo tempo da perdere.” disse guardando giù per la tromba delle scale.
Kaoru, sentendo quelle parole, strinse i pugni. Odiava le persone arroganti e quel tono l’era sembrato a dir poco arrogante, senza accorgersene stava stringendo Ayumu più del normale.
Lasciò Ayumu e fece due passi avanti verso quel ragazzo, guardandolo male.
"Io mi presenterei prima di dare ordini ragazzo!". Si fermò e non proseguì, sapeva che non era il momento di farsi prendere dai propri sentimenti nonostante odiasse la presunzione.
Io penserei prima di dire stronzate, ragazzo.” Rispose prontamente Ren.
Kaoru fece un grosso respiro e gli disse con voce più calma e dura: "Inizierò a presentarmi io, Kaoru Hasegawa, 3-B".
Se ci tieni tanto, sono Ren Hiyama, 5-B” gli disse continuando a fissarlo con un piccolo sorrisetto beffardo. Quei secondi di silenzio furono interrotti dalla voce di Ayumu che diceva: ”Ehm...Io sono Ayumu Hasegawa, 3-A...piacere di conoscervi.
Yoko, così come Ayumu, non aveva affatto voglia di mettersi a fare storie in quel momento: voleva solo uscire da lì. Guardò Ren negli occhi e decise di rispondere alle sue affermazioni "Io so sparare discretamente, ma prima di tutto dobbiamo uscire dalla scuola perché è abbastanza insolito trovare armi da fuoco in un liceo!" affermò sospirando "Comunque Yoko Kimura, 4-D" continuò presentandosi.
Ren annuì e pensò “Un colpo di fortuna che sappia cavarsela con le armi…".
Si girò e guardandola con la coda dell’occhio disse “Hai ragione, la prima cosa da fare è uscire da qui, ed io ho già una mezza idea di come fare, però dobbiamo aiutarci a vicenda”. Fece una piccola pausa, si avvicinò alla porta e continuò dicendo: ”Per prima cosa chiudiamo l'accesso al tetto, sono ormai passati due minuti e quelle bestie hanno circondato l’intera scuola, nessuno sarebbe più capace di salire qui, tranne le bestie stesse, mi dispiace ma non possiamo più aspettare eventuali sopravvissuti.”
Ren guardò Kaoru e disse: ”Ehi tu ragazzo "io mi presenterei prima di dare ordini", vieni qua a darmi una mano con la porta”. Disse in modo ironico e provocatorio. Ci fu un attimo di silenzio, Ayumu abbassò la testa, prima guardò Kaoru e poi Yoko e, cercando di essere ottimista, le disse: "Beh credo sia ora di darci da fare tutti insieme! Mentre loro sbarrano la porta, dobbiamo assolutamente creare delle trappole per quando ci sposteremo dal tetto. Prendi tutti gli oggetti che riesci a trovare in giro, poi vedremo il da farsi”. E le sorrise.
Ayumu sorrideva sempre anche quando erano tutti a un soffio dalla morte.
Kaoru non sopportava per niente le persone come Ren, il fatto che quel ragazzo avesse uno sguardo ironico gli aveva solo evitato un pugno sui denti. Kaoru però doveva controllarsi: “Tsk!” Esclamò voltando lo sguardo, ma era costretto ad aiutarlo, non era tempo per prendersela, quindi prese una spranga di ferro e lo aiutò a sbarrare la porta.

Intanto pochi piani più sotto:
Izaya e Homura non erano riusciti a raggiungere il tetto, ogni uscita era stracolma di zombie, a quanto pare molte persone avevano avuto l’idea di usare le scale di emergenza ma non sono state molto fortunate.
Izaya riuscì ad eliminare l’ennesimo zombie che si era scagliato su di loro, ma erano sfiniti e non avevano strade dove andare e la loro unica soluzione era correre per non morire, ma era solo questione di tempo ormai.
Izaya guardò Homura e le chiese: ”Hai qualche idea?!”. Homura lo guardò e negò con la testa, Izaya strinse la sua bokken tra le mani e, dopo un respiro profondo, aggiunse “Allora dovremmo crearci una strada con la forza!”, detto questo si gettò sul gruppo di zombie che gli si parava davanti, sbattendoli ai lati con dei veloci fendenti, dato che ormai aveva capito che ucciderli era solo una perdita di tempo, tanto vale aprirsi una strada spostandoli, facendo comunque attenzione alla ragazza che la seguiva, da dietro, intimorita. Dopo essere riuscito, finalmente, a sgombrare una parte del corridoio urlò con tutto il fiato che gli rimaneva in corpo “Per di qua!”, prendendo la ragazza per il polso e cominciando a correre.
Quell’urlo rimbombò per i corridoi e arrivò ad essere sentito da Kaoru che in quel preciso momento era il più vicino alla ringhiera del tetto. Avrebbe dovuto riferirlo agli altri, ma purtroppo la porta era già sbarrata e una massa di zombie era già dietro di essa a cercare di buttarla giù. Kaoru si fece prendere da un momento misto tra rabbia e orgoglio e, anche, un po’ di panico e, inoltre, quel ragazzo presuntuoso gli aveva amplificato la cosa; impugnò una spranga di ferro, sì precipitò verso un idrante che era arrotolato in un angolo del tetto, lo prese, lego un’estremità del tubo alla ringhiera e si lanciò dall'edificio di corsa in modo che nessuno potesse fermarlo.
Usò la corda per scendere fino ad un paio di piani sotto e prima di entrare da una finestra urlò:
" Signor "vi comando a bacchetta" se non torno entro dieci minuti, fai una cosa buona nella tua vita e difendi mia sorella! Io vado a salvare delle vite!" disse con un sorriso sul volto e sfondò una finestra entrando dentro.
Gli altri si accorsero di quel che era accaduto solo quando Kaoru parlò, erano tutti occupati nei loro compiti. Yoko spalancò gli occhi e schiuse le labbra "Ma... è impazzito?" chiese tra il perplesso e l'incredulo, Ayumu ebbe paura ma sapeva che Kaoru non faceva nulla senza motivo così, anche se con la preoccupazione che le attanagliava il cuore, continuò in ciò che stava facendo.
Ren non parlò per un paio di secondi, quel gesto gli fece capire che anche Kaoru sarebbe stato utile nella fuga, si andava formando una squadra molto efficiente, abili ragazzi coordinati da un'abile mente, la sua, i pensieri per il futuro affollavano la mente, ce l'avrebbero fatta ad uscire da quell'inferno? “Quel tipo parla da coglione ma ha fegato, non so se ucciderlo o innamorarmi di lui.” disse con ironia alle due ragazze mentre cronometrava il tempo.

Nello stesso momento, all’interno della scuola.
Kaoru Hasegawa

"Ed eccoci dentro, finalmente" pensò facendo un sorriso malinconico pensando che forse sarebbe dovuto rimanere su. "Non pentirtene adesso...” pensò tra sé e sé e iniziò a correre stringendo forte la spranga di ferro mentre si avventurava nella scuola in cerca di quelle persone.
"Non dovranno essere molto lontane, spero che siano ancora viv.."
In quel preciso momento inciampò su una pozza di sangue e finì a sbattere con la faccia sul petto di una ragazza.
"Oh cazzo, uno zombie?!" esclamò con una voce mozzata dalla paura.
Alzò lo sguardo e si ritrovò davanti ad una ragazza con i capelli neri corvini che, per fortuna, aveva un colore di pelle umano e con affianco un ragazzo moro, anch'esso umano e che impugnava una spada di legno.
Appena realizzò che era finito sul seno di quella ragazza rimase senza parole, pietrificato dalla vergogna.
"PERVERTITO!" sentì, per poi riceve un gancio in faccia che lo fece cadere indietro di un paio di passi.
Kaoru alzò lo sguardo e vide quella ragazza con il viso rosso dalla vergogna ma che aveva uno sguardo minaccioso.
"Ahi ahi ahi ahi ahi!" esclamò Kaoru massaggiandosi la guancia "m-mi hai fatto male!".
Izaya si mise a ridere, guardando prima lei e poi lui, ed esclamò: ”Hey, rialzatevi! Tanto tu sei caduto sul morbido!”. Kaoru si rialzò insieme a Homura, che era caduta con lui.
COL CAVOLO! Sarò caduto pure sul morbido ma avrei preferito non farlo se dopo mi fossi beccato sto pugno!...” disse il ragazzo, ma poi ridacchiò e guardò Homura, dicendole: ”Vabbè, perdona la mia caduta, Io sono Kaoru Hasegawa”.
Homura non disse niente, continuava a non guardarlo di buon occhio dato che, per lei, era solo un pervertito, ad Izaya invece stava simpatico e gli sorrise dicendo: ”Piacere, io sono Izaya e lei è Homura”, dopodiché aggiunse, seriamente: ”In ogni caso è meglio se saliamo, ci sono alle calcagna e dobbiamo trovare un modo per salire, andiamo!”.
Mentre iniziava ad incamminarsi, Kaoru lo fermò dicendogli: ”Sono venuto qui proprio per voi, ho sentito delle voci di sotto e speravo ci fossero dei sopravvissuti e per fortuna eccovi qui. Sul tetto siamo abbastanza al riparo per adesso, non ci sono solo io lassù, però non possiamo salire dalle scale principali perché l'entrata è bloccata da quei così e abbiamo già sbarrato le porte". Fece una pausa per girarsi e indicare il tubo che penzolava fuori dalla finestra. "Ed è per questo che noi saliremo sul tetto da lì!”.
Izaya ascoltò le parole del ragazzo con interesse e ne fu felice. Allora ce n'erano altri, anche organizzati a quanto pare.
Tutto stava andando per il meglio, mentre tutto andava per il peggio, almeno così gli capitò di pensare.
“Bene, allora andiamo! Comincio a salire io, non credo ti dispiacerà dare una mano a lei, un'altra intendo...” Rise.
Posò la bokken al fianco, lanciandosi il tubo, e, dopo essersi stabilizzato poggiando i piedi sulle mura dell'edificio ed essersi assicurato una presa salda, cominciò a salire verso il tetto.
Arrivato in cima, si distese per terra, per prendere un po' di fiato, di certo scalare un tubo a 30 m di altezza, dopo aver corso e combattuto contro zombie per tutta la scuola, non era facile, si preoccupò per Akemi, cominciò a pensare che forse sarebbe stato meglio rimanere con lei per darle una mano. Immerso tra questi pensieri, mosse il tubo per far capire agli altri di essere arrivato sopra, poggiò di nuovo la testa a terra guardando all'indietro e vide tante altre figure.
“Hey, ciao ragazzi!” Sorrise chiudendo gli occhi.
Intanto Kaoru fece andare per prima Homura, per lei stava accadendo tutto troppo in fretta, non sapeva se fidarsi di quel ragazzo, ma non aveva alternative, non disse niente ed afferrò il tubo, iniziando a salire verso il tetto, tenne stretta a sé la borsa piena di medicinali. Si guardò attorno e notò di non essere sola: c'erano altre due ragazze e un ragazzo poco lontano. "Bene, non sono da sola con due pervertiti allora" sospirò.
Kaoru prese il tubo e iniziò a salire seguendo gli altri.
Yoko sentendo movimenti e voci alle sue spalle, spalancò gli occhi e si girò di scatto, quasi saltando. Per fortuna erano solo due persone: una ragazza dai lunghi capelli neri e un ragazzo, forse della sua età, dal sorriso fin troppo felice e rilassato per un momento del genere. La rincuorò appena sapere che sorridere era ancora lecito. Fece un piccolo gesto della mano "Salve" disse ai ragazzi appena arrivati.
“Vedo che il biondino è riuscito a trovare qualcuno, niente male.” Disse Ren accennando un sorrisetto mentre si riavvicinava al gruppo. “Appena risale anche lui, vi spiegherò il mio piccolo stratagemma per andarcene da qui” disse fissando con la coda dell'occhio il ragazzo biondo che risaliva il tetto. Ayumu si affacciò insieme a Ren per dare un'occhiata a suo fratello e sorrise rassicurata che lui stesse bene. Diresse lo sguardo verso questi due nuovi arrivati che a prima vista sembravano simpatici. Vide che la ragazza non era molto solare a differenza del tipo al suo fianco. Sorrise ad entrambi cercando di rassicurarli e tornò a sorvegliare in giro cercando sempre oggetti ovunque potessero trovarsi.
"Ragazze avete trovato qualcosa di utile?" chiese. Non c'era molto a disposizione ma dovevano arrangiarsi.
Kaoru fu l'ultimo a risalire su per il tubo.
"Che faticaccia, scendere è stato molto più facile! hehe" pensò per poi darsi un’ultima spinta e arrampicarsi sul tetto. Poi, piegandosi dalla stanchezza, poggiando le mani sulle ginocchia e respirando affannosamente,
guardò prima Izaya e Homura e poi tutti gli altri e mostrò un sorriso stanco ma caldo e sincero, non credeva di poter rifare più un sorriso del genere dopo quello che è accaduto, ma a quanto pare si sbagliava.
"Missione compiuta, ragazzi!"
   
 
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